<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Superata la velocità della luce | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Superata la velocità della luce

mammo4 ha scritto:
biasci ha scritto:
Quando sento parlare di queste scoperte scientifiche, provo a immaginarmi le emozioni di questi studiosi, scienziati ecc.
Ma poi mi chiedo: a cosa può servire? e non trovo mai una risposta. Non che me la sappia dare da solo, altrimenti sarei uno scienziato anch'io ...... ma neanche su internet.

CONCORDO in pieno con te.
Deve essere un'immane gioia per chi ci studia anni, ma alla fine... A NOI, COSA CAMBIA???

se fosse reale, e si comprendesse come può accadere, potrebbe per esempio cambiare radicalmente l'elettronica.
compresa la velocità/consumo dei processori.
 
mammo4 ha scritto:
biasci ha scritto:
Quando sento parlare di queste scoperte scientifiche, provo a immaginarmi le emozioni di questi studiosi, scienziati ecc.
Ma poi mi chiedo: a cosa può servire? e non trovo mai una risposta. Non che me la sappia dare da solo, altrimenti sarei uno scienziato anch'io ...... ma neanche su internet.

CONCORDO in pieno con te.
Deve essere un'immane gioia per chi ci studia anni, ma alla fine... A NOI, COSA CAMBIA???
Cambia molto più di quel che pensi.
La teoria della relatività trova moltissime applicazioni nelle cose che utilizziamo nella vita di tutti i giorni (telecomunicazioni, giusto per citarne una). Rivoluzionarla significa rivoluzionare anche queste applicazioni.
 
Ora mi si chiarisce qualcosa.
Almeno sono studi che sicuramente saranno più importanti rispetto al metano delle flautolenze delle mucche :D
 
belpietro ha scritto:
Matteo__ ha scritto:
una considerazione che sembra errata, e cioè che un corpo per superare la velocità della luce dovrebbe essere di massa infinita
secondo al teoria, all'aumentare della velocità il corpo dovrebbe aumentare la propria massa, e raggiungendo la velocità della luce, si troverebbe ad avere massa infinita.

La relazione non era questa, la relatività parte dalla teoria di conservazione della materia, secondo cui nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. In un sistema chiuso, composto da un corpo che accelera fino a raggiungere la velocità della luce, bisogna somministrare sempre più energia, energia che proviene dalla massa stessa del corpo in questione che viene convertita. Ora questa richiesta di energia aumenta esponenzialmente (e non in maniera direttamente proporzionale) con l'aumentare della velocità, arrivando al paradosso che alla velocità della luce tutta la massa del corpo debba essere convertita in energia (E=MC2). Superare quella velocità dunque significherebbe che il corpo in questione abbia non solo speso tutta la sua massa per avere, diciamo così, "propulsione" per arrivare a 300000 km/s, ma che addirittura abbia iniziato ad andare sottozero (cosa ovviamente non possibile, almeno per quel che ne sappiamo oggi) per superare tale velocità.

Per farla più pratica (anche se molto approssimata e impropria), immagina un'automobile: per andare ad una certa velocità consuma, attraverso più di una trasformazione (chimica, poi termica ed infine meccanica) una parte della sua massa (il carburante nel serbatoio), che a noi sembra in effetti trascurabile in relazione a quella totale del "corpo". E parliamo in effetti di piccole velocità. Ora immagina uno shuttle che decolla da Cape Canaveral, li le proporzioni già cambiano, è più il peso del carburante che serve a fornire l'accelerazione, che non il peso del veicolo vero e proprio. Peggio ancora per il razzo Saturno (quello che mandò gli astronauti sulla luna) praticamente un enorme serbatoio con due stanzette attaccate in cima. E si che parliamo di 47000 miserissimi km all'ora (tra l'altro raggiunti anche con l'aiuto della gravità terrestre, quindi di un sistema esterno all corpo in accelerazione), una velocità irrisoria rispetto a quella della luce. Fai le dovute proporzioni e incomincerai ad avere presente della quantità di energia di cui si parla.

La rivoluzione nella scoperta (se fosse dimostrata) sta non solo nel fatto che è stata superata la velocità della luce, ma che il corpo che l'ha fatto era anche dotato di massa!
 
Anche il sistema GPS tiene conto del fatto che il tempo scorre in maniera differente a differente velocità: i satelliti in orbita geostazionaria vanno molto più veloce di un veicolo in movimento in prossimità della superficie terrestre, se non si effettuasse la correzione il posizionamento sarebbe inaccettabilmente impreciso. Anche quello è un risultato pratico della relatività (anzi, uno dei più importanti, e da questo fenomeno che prende il nome la teoria).
 
Matteo__ ha scritto:
belpietro ha scritto:
Matteo__ ha scritto:
una considerazione che sembra errata, e cioè che un corpo per superare la velocità della luce dovrebbe essere di massa infinita
secondo al teoria, all'aumentare della velocità il corpo dovrebbe aumentare la propria massa, e raggiungendo la velocità della luce, si troverebbe ad avere massa infinita.

La relazione non era questa, la relatività parte dalla teoria di conservazione della materia, secondo cui nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
a me non pare.
 
Matteo__ ha scritto:

perché il principio di conservazione della materia (Lavoisier) ipotizzava che appunta la materia si conservasse mutando forma.
mentre la relatività assume che la materia NON si conservi, ma una parte di essa si trasforma in energia. e misura la perdita di massa.
 
mammo4 ha scritto:
Una curiosità:

Ma come sono stati sparati questi neutrini da Ginevra al Gran Sasso?

PENSO che vengano generati facendo collidere particelle subatomiche ad alta velocità (accelerate nel CERN) che spaccandosi generano appunto i neutrini.
Detto questo, siccome i neutrini non hanno carica elettrica, sicneramente non so come vengano indirizzati in fasci (protoni ed elettroni sono indirizzati e accelerati con forti campi magnetici).
 
belpietro ha scritto:
Matteo__ ha scritto:

perché il principio di conservazione della materia (Lavoisier) ipotizzava che appunta la materia si conservasse mutando forma.
mentre la relatività assume che la materia NON si conservi, ma una parte di essa si trasforma in energia. e misura la perdita di massa.

Questo se tu consideri la trasformazione della materia in energia un processo irreversibile, cosa che è facile pensare quando si pensa in maniera macroscopica (si tende ad assimilare l'energia ad una cosa inimmagazzinabile). Ma cio non succede, i due processi sono perfettamente reversibili, cioè nell'universo la materia si trasforma in energia e l'energia si condensa in materia continuamente, ed è quello che ha dimostrato Einstein. Tra l'altro la legge di Lavoisier al suo tempo era incompleta, perchè il chimico (che aveva tra i suoi strumenti solo una bilancia) non poteva misurare perfettamente la conservazione della massa. Se avesse potuto farlo infatti, con le conoscenze dell'epoca sarebbe stato apparentemente sbugiardato, perchè anche nelle reazioni chimiche una piccola parte della massa si trasforma in energia (che non è pesabile, almeno non con una bilancia, se non come differenza di massa tra prima e dopo), portando al risultato che la massa al termine della reazione non equivale esattamente alla massa che la precede. La legge è valida tutt'oggi, ma all'epoca certi concetti non erano ancora stati nemmeno immaginati.
D'altronde la stessa formula che esprime la relatività speciale (E=MC2) è un'equivalenza, se ci pensi quello che sostieni tu prevede che sia M che E si trovino dalla stessa parte dell'uguale, cosa che non è. Si trovano da parte opposta proprio a dimostrare che minore è la massa da portare alla velocità della luce, esponenzialmente minore sarà l'energia che dovremo impiegare.
 
Quello che mi rende perplesso è la misura del tempo intercorso tra la partenza a Ginevra e l'arrivo al Gran Sasso con quella precisione.

Siamo sicuri che i 60ns non derivino da un errore di misura?
 
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