<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Successone di vendite Alfa nei primi mesi del 2014. | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Successone di vendite Alfa nei primi mesi del 2014.

Pilota ti arrabbi se ti dico che la penso anche io come te? :lol:

Però essendo una persona moderata non ti faccio una standing ovation. ;)
 
Pilota interessante analisi che non mi fa più "sentire in colpa" se non ho un'auto del gruppo FCA nel mio box.
Poi, del domani non c'è certezza.
 
Ex Batri ha scritto:
Pilota interessante analisi che non mi fa più "sentire in colpa" se non ho un'auto del gruppo FCA nel mio box.
Poi, del domani non c'è certezza.

E perchè dovresti sentirti in colpa se fiat non propone niente che a te possa interessare?

La colpa è semmai di chi non riesce a proporre prodotti, in generale, e quei pochissimi che propone non intercettano i piaceri del pubblico. ;)
 
Ex Batri ha scritto:
Pilota interessante analisi che non mi fa più "sentire in colpa" se non ho un'auto del gruppo FCA nel mio box.
Poi, del domani non c'è certezza.

hihihhi si vede che il cuore ti richiama all'ordine :XD: :XD:
 
Si il mio cuore e' alfista, le prime auto da corsa che ho visto dal vivo erano le GTA e GTAm a Monza, la mia passione adolescenziale e' stata per le Alfa (il mio libro preferito era sul museo dell'Alfa) la prima auto che ho guidato e su cui ho imparato a guidare era un'Alfa, a 18 anni ho conosciuto un collaudatore dell'Alfa che ha risuscitato il motore esausto della mia Alfa, quindi la mia prima auto con cui uscivo con gli amici era un Alfa, l'auto con cui ho fatto il viaggio di nozze era un Alfa, ma da 14 anni non ho più un Alfa nel box.
Fino a qualche anno fa mi sentivo in colpa di non aver preso la 159 sw, oggi non più.
O meglio forse il senso di colpa si era già alleggerito quando non hanno realizzato l'erede della 33 sw e ho cominciato a comprare altro non per scelta, e ormai mi sono abituato ;-)
 
Ex Batri ha scritto:
Si il mio cuore e' alfista, le prime auto da corsa che ho visto dal vivo erano le GTA e GTAm a Monza, la mia passione adolescenziale e' stata per le alfa (il mio libro preferito era sul museo dell'alfa) la prima auto che ho guidato e su cui ho imparato a guidare era un'alfa, a 18 anni ho conosciuto un collaudatore dell'alfa che ha risuscitato il motore esausto della mia alfa, quindi la mia prima auto con cui uscivo con gli amici era un alfa, l'auto con cui ho fatto il viaggio di nozze era un alfa, ma da 14 anni non ho più un Alfa nel box.
Fino a qualche anno fa mi sentivo in colpa di non aver preso la 159 sw, oggi non più.
O meglio forse il senso di colpa si era già alleggerito quando non hanno realizzato l'erede della 33 sw e ho cominciato a comprare altro non per scelta, e ormai mi sono abituato ;-)
...Perché non ti senti piu colpevole e perché dovresti sentirti colpevole...questa macchina credo la conosci solo per averla vista e mai "provata ?
 
angelo0 ha scritto:
...Perché non ti senti piu colpevole e perché dovresti sentirti colpevole...questa macchina credo la conosci solo per averla vista e mai "provata ?
Se ti riferisci alla 159 ho provato quella di un mio amico dopo però aver già fatto il mio acquisto e se potessi tornare indietro la prenderei sicuramente.
Al di la del caso specifico il mio pensiero va oltre. Mi riferisco a un'affezzione verso un marchio coltivata fin da piccolo che oggi non coincide con quello che posseggo, di cui sono peraltro molto soddisfatto.
Il sentirsi in colpa o meno è riferito al comprare o meno una macchina italiana, cioè il senso di appartenenza, di orgoglio e di passione per i "nostri" prodotti d'ingegneria meccanica.
 
pilota54 ha scritto:
Dopo aver visionato i dati snocciolati dal collega Smargia, e preso atto anche della giusta precisazione di Danilorse, io molto modestamente, pur rispettando al massimo le opinioni di chicchessia, non faccio standing ovations ma vado un po' controcorrente, e propongo una mia personale analisi.

Secondo me occorre vedere anche al di là dei numeri europei e avere un'ottica più "mondiale". Non solo, ma anche più di "gruppo FCA", dove Alfa Romeo, al momento, rappresenta poco più di una goccia in un bicchiere. Cioè bisogna fare un discorso di strategie, di mercati, di brands, di sinergie, di situazioni economiche, non si può ridurre tutto ai meri numeri ("europei").

Marchionne sa benissimo che in Europa il mercato non "corre" e sa anche bene che il gruppo FCA nella stessa Europa negli ultimi anni ha perso quote di mercato significative. Quello che ha perso in Europa però lo ha guadagnato in altri mercati, e tutto sommato lui può essere più che soddisfatto dei risultati commerciali FCA 2013, dove il fatturato è cresciuto mi sembra, vado a memoria, del 7% circa, arrivando a 86 miliardi di euro e con un buon utile netto.

Certo se ragioniamo da "alfisti" sembra di assistere a un disastro, ma quando una casa da 70.000 vetture fa parte di un gruppo da 4.000.000 di auto bisogna guardare al di là del proprio naso.

Non bisogna poi sottovalutare e trascurare la strategia impostata dal 2013 in poi dal management FCA. Tale strategia se è giusta o bagliata lo sapremo tra 2-3 anni, ma finora sembra stia dando qualche frutto positivo (Maserati-Jeep) e prevede un notevole colpo di acceleratore su marchi e modelli "premium" del gruppo.
Portare a 50.000 vetture il brand Maserati è un obiettivo ambizioso, ma a quanto sembra ben raggiungibile. Anche se ciò toglierà decine di migliaia di vetture ad altri marchi del gruppo (con valore aggiunto molto inferiore), e anche se ha determinato il posticipo del rilancio Alfa Romeo, sotto il profilo economico-reddituale è un "colpo" senza dubbio positivo oltre che probabilmente geniale.

Per quanto riguarda Alfa Romeo, dopo aver buttato alle ortiche progetti oggettivamente sbagliati (esempio Giulia derivata dalla Giulietta) e perso molto tempo, con la 4C sembra che si sia dato inizio a un nuovo corso, che tenga conto delle aspettative dell'utenza più smaliziata e "brandizzata". Vedremo poi come sarà la Giulia e se avrà un certo successo o meno, ma non ci fasciamo la testa prima di romperla. Ricordate come qualcuno definì la 156 appena uscita? "Bella senz'anima", poi invece........................

Io la penso così.

Se mi posso permettere di riassumere & interpretare , abbiamo un alfista convinto e proprietario ( di un'auto di cui peraltro, l'avesse voluta nuova, non sarebbe potuto essere proprietario, in quanto estinta senza eredi ) un alfista proprietario, si diceva, che, nel forum Alfa Romeo, sostiene che in fondo va bene che Alfa sia nel sottoscala, perchè fa parte di un gruppo che ha da pensare a ben altro, di ben più importante.

Anzi, siccome Alfa è ridotta male, e non ha alcun potenziale, e la colpa non è certo di Fiat, men che meno della gestione attuale, che le ha dato tutto, un po' il marchio se lo merita pure: allora è cosa buona e giusta che FCA ne tragga le debite conseguenze e finisca di ridimensionarlo senza tante storie. Ulteriormente, perchè ora è troppo florido e consuma risorse che si potrebbero destinare a Jeep e Maserati, che invece tirano sui mercati che contano.

Un alfista che sappia guardare "al di là del proprio naso", dovrebbe farsene una ragione, senza tanti capricci.

Bene, sposo per un istante la causa e domando... appreso che aspettarsi delle Alfa da ammirare e comprare ( pagando soldi a Fca,  quindi elevandone il fatturato suppongo ) costituisca "guardare fino alla punta del proprio naso",  "al di là del naso dell'alfista" che cosa si trova invece, di preciso? A che cosa l'alfista saggio dovrebbe invece guardare,  o dare la priorità? Leggo: al fatturato globale del gruppo, quindi all'interesse economico della multinazionale a base britannico / olandese FCA. Quasi che una gamma di buone Jaguar o Audi non stessero facendo fatturato globale: le fanno solo per ottenere il plauso dei forumisti di Quattroruote, incuranti del proprio prossimo fallimento. A quando un cambiamento di nome del forum,  da "AlfaRomeo"  in" Exor",  e quello degli appassionati da "alfisti"  in "exoristi"?

Poi passa uno qualunque per la strada, bofonchia distrattamente "speriamo che la vendano finalmente ad uno che la valorizzi davvero", e partono gli sputi dei "veri alfisti dentro". Che in cima alla lista delle priorità hanno il fatturato globale di Fca. Eventualmente anche senza un'Alfa sul mercato, o con l'intero marchio tre metri sotto terra, se FCA così delibera. FCA che, ricordiamolo sempre, " ha ben altro a cui pensare - fatevene una ragione".

Con tutto il rispetto, con la migliore volontà,  non riesco a capire questa impostazione. "Kafkiana" forse non è la definizione giusta, ma è la prima che mi viene in mente: manca la logica, vedo una crisi d'identità patente, una confusione di cause con effetti. Puniamo la vittima, che se lo merita.

Sindrome di Stoccolma anybody?

VIVA ALFA ROMEO.
 
Buongiorno a tutti, sono un alfista puro :lol: che ha mosso i primi passi sull'Alfetta del nonno ed attraverso 155, 166 è arrivato pian piano a comprarsi una 147 nel 2006 e... a consigliare un'odiata Serie5 al papà che non sapeva più come guardare negli occhi la sua amata 166.
Entro subito IT: chi mi ha preceduto negli ultimi post ha riassunto con eleganza e savoir faire la diatriba interiore che si cela nella mente di un'appassionato d'auto che ha il "morbo del quadrifoglio verde".
Francamente Alfa ha sempre evocato più dell'immaginabile vuoi per la storia (ma altri marchi con storia importante e buone vendite non fanno tanto parlare di sè), vuoi per i colpi di genio a risorse limitate e vuoi perchè rappresenta l'italiano che a volte si perde in un bicchier d'acqua e poi fà arrabbiare i tedeschi perchè atterra il loro rigore con un fendente inaspettato. Saremmo fra i migliori, ma siamo imprevedibili. Dispiace e ammalia allo stesso tempo. Ho una MM Corsaro 1200 (lo so tutte io!) e si naviga in maniera simile. La morale (IMHO)? Il peggior periodo dopo la 2° guerra mondiale, manager che capiscono di finanza, ma poco di auto, un progetto che pare una fiaba tenebrosa in attesa da molti anni del principe azzurro e l'identità di Gruppo che avanza. Il tutto non collima col mio incipit: la passione per una "aggeggio" che va oltre la lamiera. Non saremmo qui a scrivere fiumi di niente sul niente che diventa un tutto.
L'epilogo: stavolta come e più di ogni altra volta (dopo un piano di rilancio) ci son delle opportunità per vedere un'Alfa che ricalchi quella che da bambino negli anni '90 desideravo (non dissimile da quella dei vostri sogni... non il non plus ultra, non una supercar, ma veloce, bella, abbastanza affidabile). Ce la faranno i nostri eroi?
Le vendite, il cervello dicono di no ed io stesso, ad esempio, ho deciso di portare a fine la 147 perchè non c'è un Alfa a listino. Il cuore lo spera, le congiunture indicano che si potrebbe anche sulla scia della 4C...
Come va a finire? (Non sono uomo di finanza, non sono un Ingegnere, sono uno Psicologo e questa battaglia affascina e dilania allo stesso tempo.. non posso/non voglio pronunciarmi oltre)
Lo scopriremo nella prossima puntata.

Un caro saluto a tutti
Emanuele
 
Se l'Alfa si trova nello stato attuale e se negli ultimi anni ha venduto troppo poco, la colpa è della Fiat, non dell'Alfa. Un marchio vive anche di emozioni, di identità, di tradizioni, deve saper mantenere e conquistare la fiducia dei potenziali acquirenti, deve esprimere delle potenzialità che vanno al di là della logica dei bilanci, del fatturato, dei numeri. Capisco che siano questi ultimi ad interessare gli amministratori delegati e gli azionisti, fanno le auto per guadagnare e non per divertimento .... tuttavia agli acquirenti dell'auto del fatturato o degli utili della multinazionale non importa un bel nulla: vogliono un prodotto di qualità e spesso vogliono anche che su questo prodotto ci sia un marchio di cui andare fieri.
Negli ultimi anni troppo spesso le Alfa sono state percepite come delle Fiat rimarchiate e questo ha svalutato il peso del marchio, anche perché Fiat non è considerato un marchio premium, bensì come il marchio di una casa specializzata nella produzione di utilitarie. Ci tengo a non essere frainteso: non ho detto che ?le Alfa sono Fiat ricarrozzate?, ci sono già in troppi che lo dicono e non mi iscrivo al già numeroso gruppo , ho detto ?sono state percepite come Fiat ricarrozzate?, che è una cosa diversa, potrei persino dire ?sono state fatte percepire? dai nemici di Fiat come delle Fiat ricarrozzate, il punto non cambia. Ed il punto è che c?è stata una progressiva crisi d?identità del marchio, che, unita alla fama di scarsa affidabilità che la Fiat si è costruita in passato, ha fatto il resto. Adesso si parla di rilancio, ci spero vivamente ed è un percorso difficile, ma ancora possibile. Tuttavia di errori ne sono stati fatti anche dall?attuale amministratore delegato, sotto la cui gestione Alfa si è ridotta a due soli modelli, senza considerare altre situazioni, come la chiusura del Museo, che non sembrano andare nella direzione di una valorizzazione di Alfa, oltre al fatto che i precedenti piani di produzione sempre stati ridimensionati/rinviati/non attuati. Quindi è comprensibile anche la posizione di chi ha perso la fiducia. Io voglio continuare ad averne, però mi chiedo se almeno Marchionne abbia le idee chiare. Forse ha cambiato idea più volte anche a lui riguardo ad Alfa.
La Giulietta 2010, ad esempio, è stata presentata nell?ottica di alternativa italiana alla Wolkswagen Golf, ruolo che sarebbe dovuto spettare al Bravo, ridimensionando il tradizionale obiettivo di fare concorrenza a Bmw. Ora, se uno punta in alto (alla Bmw) magari non riesce a centrare l?obiettivo, ma riesce a fare adeguatamente concorrenza alla Wolkswagen, alla Nissan, alla Renault ecc. ; se invece si parte con un obiettivo già di per sé ridimensionato, ci sta che non riesca a raggiungere nemmeno quello. E?un po? come quando la Nazionale di calcio, invece di mirare a vincere, ragiona dicendo ?tanto basta pareggiare per passare al girone successivo?, magari è la volta che si impegna poco e perde. Occorre sempre mirare il più in alto possibile. Anche la pubblicità del 2010 con Uma Thurman, che pure ha riscosso un certo successo tra il pubblico maschile per la natura femminile della protagonista, sembrava voler trasmettere il messaggio ?l?Alfa Romeo non è più l?auto veloce, potente e sportiva di un tempo, si rivolge alla madre di famiglia che porta i bambini a scuola, comprala tranquillamente anche tu?. Arma a doppio taglio. Da un lato mirava a conquistare nuovi clienti, dall?altro poteva snaturare l?identità sportiva del marchio.
Altro aspetto che stride con il rilancio è la eccessiva riduzione della gamma ed vuoto di almeno 4 anni nel segmento ?D?(da fine 2011 a fine 2015), che dà l?idea di un marchio in crisi.
L?unica spiegazione a tutto questo e forse anche l?unica speranza per il futuro è che Marchionne abbia cambiato idea e che le scelte sbagliate fatte anche negli anni recenti facessero parte di una strategia ormai superata, quella che vedeva per Alfa un destino simile a quello di Lancia: marchio limitato al territorio nazionale, tendenzialmente con solo uno o due modelli, con la limitata funzione di proporre un?alternativa italiana (la Giulietta) alla Wolkswagen Golf.
Però per ricostruire l?immagine del marchio, oltre a fare una Giulia quasi perfetta, occorre ricostituire il resto della gamma, a cominciare dai Suv-crossover oggi imprescindibili e soprattutto agire a 360° per ricostruire l?immagine del marchio. Non credo che bastino solo gli spot pubblicitari. Secondo me sarebbe importante anche il ritorno nel mondo delle corse ? vedo che fino al 2005 con l?Alfa 156 GTA qualcosa si è fatto (http://it.wikipedia.org/wiki/Alfa_Romeo_156 ), poi l?Alfa si è ritirata ?. senza più impiegare in sostituzione l?Alfa 159 3.2 Jts V6 da 260 cavalli.
 
la colpa di mettere l'Alfa in condizione di essere assorbita da Fiat di chi è stata?
dei politici? dei tecnici che facevano auto non adeguate? del pubblico che non gradiva più le auto Alfa? di cosa?

Delle colpe ci devono pure essere ma mi sfuggono.

Saluti.
 
Cattiva gestione finanziaria da parte dell'IRI ... qualcosa sta scritto qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/IRI#I_debiti_e_la_crisi

Per quanto riguarda più specificamente Alfa, ho letto anche di pressioni politiche sull'Alfa per effettuare mosse economicamente poco convenienti, come la produzione dell'Alfasud negli stabilimenti meridionali e poi dell'Arna. Poi ci furono insufficienti investimenti e ritardi nella sostituzione dell'Alfetta, ritardi che in parte furono giustificati con il pretesto che non era il caso di sfornare nuovi modelli con la crisi petrolifera di fine anni '70 (la storia di ripete ...). Così, quando nel 1984 arrivò l'Alfa 90, essa non fu molto apprezzata dal pubblico, perché considerata un semplice miglioramento dell'Alfetta e troppo squadrata dal punto di vista estetico, come mi è stato ricordato nei giorni scorsi.
Va tuttavia rammentato che formalmente la '90 equivaleva ad una E - serie 5, mentre la più apprezzata '75 era di segmento "D" ed equivaleva alla serie 3.
Maggiori successi ebbero però la Giulietta, la 33, la 75, e la 164, in
sostituzione della '90, per chi se la poteva permettere.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Dopo aver visionato i dati snocciolati dal collega Smargia, e preso atto anche della giusta precisazione di Danilorse, io molto modestamente, pur rispettando al massimo le opinioni di chicchessia, non faccio standing ovations ma vado un po' controcorrente, e propongo una mia personale analisi.

Secondo me occorre vedere anche al di là dei numeri europei e avere un'ottica più "mondiale". Non solo, ma anche più di "gruppo FCA", dove Alfa Romeo, al momento, rappresenta poco più di una goccia in un bicchiere. Cioè bisogna fare un discorso di strategie, di mercati, di brands, di sinergie, di situazioni economiche, non si può ridurre tutto ai meri numeri ("europei").

Marchionne sa benissimo che in Europa il mercato non "corre" e sa anche bene che il gruppo FCA nella stessa Europa negli ultimi anni ha perso quote di mercato significative. Quello che ha perso in Europa però lo ha guadagnato in altri mercati, e tutto sommato lui può essere più che soddisfatto dei risultati commerciali FCA 2013, dove il fatturato è cresciuto mi sembra, vado a memoria, del 7% circa, arrivando a 86 miliardi di euro e con un buon utile netto.

Certo se ragioniamo da "alfisti" sembra di assistere a un disastro, ma quando una casa da 70.000 vetture fa parte di un gruppo da 4.000.000 di auto bisogna guardare al di là del proprio naso.

Non bisogna poi sottovalutare e trascurare la strategia impostata dal 2013 in poi dal management FCA. Tale strategia se è giusta o bagliata lo sapremo tra 2-3 anni, ma finora sembra stia dando qualche frutto positivo (Maserati-Jeep) e prevede un notevole colpo di acceleratore su marchi e modelli "premium" del gruppo.
Portare a 50.000 vetture il brand Maserati è un obiettivo ambizioso, ma a quanto sembra ben raggiungibile. Anche se ciò toglierà decine di migliaia di vetture ad altri marchi del gruppo (con valore aggiunto molto inferiore), e anche se ha determinato il posticipo del rilancio Alfa Romeo, sotto il profilo economico-reddituale è un "colpo" senza dubbio positivo oltre che probabilmente geniale.

Per quanto riguarda Alfa Romeo, dopo aver buttato alle ortiche progetti oggettivamente sbagliati (esempio Giulia derivata dalla Giulietta) e perso molto tempo, con la 4C sembra che si sia dato inizio a un nuovo corso, che tenga conto delle aspettative dell'utenza più smaliziata e "brandizzata". Vedremo poi come sarà la Giulia e se avrà un certo successo o meno, ma non ci fasciamo la testa prima di romperla. Ricordate come qualcuno definì la 156 appena uscita? "Bella senz'anima", poi invece........................

Io la penso così.

Se mi posso permettere di riassumere & interpretare , abbiamo un alfista convinto e proprietario ( di un'auto di cui peraltro, l'avesse voluta nuova, non sarebbe potuto essere proprietario, in quanto estinta senza eredi ) un alfista proprietario, si diceva, che, nel forum Alfa Romeo, sostiene che in fondo va bene che Alfa sia nel sottoscala, perchè fa parte di un gruppo che ha da pensare a ben altro, di ben più importante.

Anzi, siccome Alfa è ridotta male, e non ha alcun potenziale, e la colpa non è certo di Fiat, men che meno della gestione attuale, che le ha dato tutto, un po' il marchio se lo merita pure: allora è cosa buona e giusta che FCA ne tragga le debite conseguenze e finisca di ridimensionarlo senza tante storie. Ulteriormente, perchè ora è troppo florido e consuma risorse che si potrebbero destinare a Jeep e Maserati, che invece tirano sui mercati che contano.

Un alfista che sappia guardare "al di là del proprio naso", dovrebbe farsene una ragione, senza tanti capricci.

Bene, sposo per un istante la causa e domando... appreso che aspettarsi delle Alfa da ammirare e comprare ( pagando soldi a Fca,  quindi elevandone il fatturato suppongo ) costituisca "guardare fino alla punta del proprio naso",  "al di là del naso dell'alfista" che cosa si trova invece, di preciso? A che cosa l'alfista saggio dovrebbe invece guardare,  o dare la priorità? Leggo: al fatturato globale del gruppo, quindi all'interesse economico della multinazionale a base britannico / olandese FCA. Quasi che una gamma di buone Jaguar o Audi non stessero facendo fatturato globale: le fanno solo per ottenere il plauso dei forumisti di Quattroruote, incuranti del proprio prossimo fallimento. A quando un cambiamento di nome del forum,  da "AlfaRomeo"  in" Exor",  e quello degli appassionati da "alfisti"  in "exoristi"?

Poi passa uno qualunque per la strada, bofonchia distrattamente "speriamo che la vendano finalmente ad uno che la valorizzi davvero", e partono gli sputi dei "veri alfisti dentro". Che in cima alla lista delle priorità hanno il fatturato globale di Fca. Eventualmente anche senza un'Alfa sul mercato, o con l'intero marchio tre metri sotto terra, se FCA così delibera. FCA che, ricordiamolo sempre, " ha ben altro a cui pensare - fatevene una ragione".

Con tutto il rispetto, con la migliore volontà,  non riesco a capire questa impostazione. "Kafkiana" forse non è la definizione giusta, ma è la prima che mi viene in mente: manca la logica, vedo una crisi d'identità patente, una confusione di cause con effetti. Puniamo la vittima, che se lo merita.

Sindrome di Stoccolma anybody?

VIVA ALFA ROMEO.

Probabilmente non mi sono spiegato bene, il senso del mio discorso non è quello che hai interpretato.
Io ho posseduto 7 Alfa Romeo, sono sempre stato un estimatore della casa, fin da quando correvano nemmeno le GTA ma addirittura le Giuliette, perché ho 60 anni.

E' chiaro che, come tutti gli appassionati, sono profondamente addolorato per la la situazione in cui l'Alfa è precipitata o meglio è stata fatta precipitare. ;)

Il mio discorso, nella fattispecie considerata dal TOPIC, era un altro. Si riferiva all'attuale situazione del mercato dell'auto in Italia e nel mondo e all'interno di tale situazione alla collocazione di FCA.
E ho detto che la situazione GLOBALE di FCA non è affatto drammatica, che alcuni marchi, come Maserati, vanno a gonfie vele, che altri, come Alfa Romeo, sono stati (purtroppo e sottolineo purtroppo) trascurati, che si sono fatte enormi castronerie come pensare di fare derivare la Giulia dalla Giulietta, con grande perdita di tempo e soldi, ma che dobbiamo "fotografare" la situazione attuale e sperare che, come per Maserati, ci si ravveda e si imposti un futuro adeguato anche per Alfa Romeo.
Il discorso mio era questo, giusto o sbagliato che venga inteso, perché comunque si tratta di una opinione, come quella di altri.

Ora vado in vacanza per 5 giorni, quindi non potrò fare altre repliche.

Nel raccomadarVi di restare in Topic, ma ci sono i miei ottimi colleghi per verificarlo, auguro a tutti buone vacanze. :D
 
Mi sembra che la storia di Alfa sia comunque molto simile a quella del nostro Paese: : boom economico anni '60, luci ed ombre negli anni '80, crisi sempre più grave dagli anni '90 ad a oggi.
 
Emarenero ha scritto:
Buongiorno a tutti, sono un alfista puro :lol: che ha mosso i primi passi sull'Alfetta del nonno ed attraverso 155, 166 è arrivato pian piano a comprarsi una 147 nel 2006 e... a consigliare un'odiata Serie5 al papà che non sapeva più come guardare negli occhi la sua amata 166.
Entro subito IT: chi mi ha preceduto negli ultimi post ha riassunto con eleganza e savoir faire la diatriba interiore che si cela nella mente di un'appassionato d'auto che ha il "morbo del quadrifoglio verde".
Francamente Alfa ha sempre evocato più dell'immaginabile vuoi per la storia (ma altri marchi con storia importante e buone vendite non fanno tanto parlare di sè), vuoi per i colpi di genio a risorse limitate e vuoi perchè rappresenta l'italiano che a volte si perde in un bicchier d'acqua e poi fà arrabbiare i tedeschi perchè atterra il loro rigore con un fendente inaspettato. Saremmo fra i migliori, ma siamo imprevedibili. Dispiace e ammalia allo stesso tempo. Ho una MM Corsaro 1200 (lo so tutte io!) e si naviga in maniera simile. La morale (IMHO)? Il peggior periodo dopo la 2° guerra mondiale, manager che capiscono di finanza, ma poco di auto, un progetto che pare una fiaba tenebrosa in attesa da molti anni del principe azzurro e l'identità di Gruppo che avanza. Il tutto non collima col mio incipit: la passione per una "aggeggio" che va oltre la lamiera. Non saremmo qui a scrivere fiumi di niente sul niente che diventa un tutto.
L'epilogo: stavolta come e più di ogni altra volta (dopo un piano di rilancio) ci son delle opportunità per vedere un'Alfa che ricalchi quella che da bambino negli anni '90 desideravo (non dissimile da quella dei vostri sogni... non il non plus ultra, non una supercar, ma veloce, bella, abbastanza affidabile). Ce la faranno i nostri eroi?
Le vendite, il cervello dicono di no ed io stesso, ad esempio, ho deciso di portare a fine la 147 perchè non c'è un Alfa a listino. Il cuore lo spera, le congiunture indicano che si potrebbe anche sulla scia della 4C...
Come va a finire? (Non sono uomo di finanza, non sono un Ingegnere, sono uno Psicologo e questa battaglia affascina e dilania allo stesso tempo.. non posso/non voglio pronunciarmi oltre)
Lo scopriremo nella prossima puntata.

Un caro saluto a tutti
Emanuele
innanzitutto complimenti per la Morini, gran bella moto con un propulsore dotato di una "castagna" impressionante. Ti ha dato qualche problema? Qualche anno fa ero tentato anche io dal Corsaro, poi ho virato sulla bmw r1200r...e francamente non me ne sono mai pentito. Anche io come te sono fedele alla 147. 12 anni e 205.000 km con tante gioie e qualche dolore.
 
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