<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Storia - anni '70: complotto tedesco per affossare l'Alfa? | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Storia - anni '70: complotto tedesco per affossare l'Alfa?

A mio avviso non ci fu alcun complotto da parte dei tedeschi.
L'alfa romeo ha fatto ottime auto invidiate da tutti fino agli anni 60. Gli ultimi gioielli sono state le giulia 1300 e 1600. Poi ha cercato di campare di rendita in un mondo che si trasformava.

Mi ricordo perfettamente quando Fiat pensava di comprare la VW, avendo questa solo la maggiolino come prodotto, ma poi inventarono la Golf e la VW incominciò a risorgere. Invece nei primi anni 80, quando orami si passava all'iniezione elettronica, Alfa Romeo usciva con la Giulia a motore Perkins, o con la Alfa 75 ancora a carburatori.

Il mondo cambiava e Alfa romeo non se ne accorgeva, poi l'Iri decise di non investire più e la Alfa Romeo incomincio' il suo declino. Intervenne poi Prodi che regalò l'Alfa alla fiat. E fiat che fece?la lasciò a decantare non investendo neanche più una lira. Allo stesso modo uccise l'innocenti, la Lancia e l'Autobianchi, e la Seat, pensando così di conquistare fette di mercato solo col suo brand. Ma non si era accorta che oramai dire auto tedesca non era solo dire Mercedes; c'era anche la vecchia autounion diventata Audi che era cresciuta, c'era Volkswagen, c'era BMW.

Sembrava quasi che ogni cosa che fiat toccava, si tramutava in disastro e la cartina al tornasole fu proprio la Seat che passata a l gruppo Volkswagen, diventa qualcosa da considerare.

AlfaRomeo purtroppo dopo il disastro proprio tecnlogico, ha subito quello commerciale prodotto dalla fiat e questo fino a Marchionne. Mi auguro con tutto il cuore che il peggio sia alle spalle, ma dovrà Sergio metterci molto più dell'impegno profuso di quello del discorso nostalgia tipo 500 e Abarth. Ci vuole molto di più, tecnologia e qualità che oggi il gruppo FCA ancora non ha rispetto ai tedeschi. Staremo a vedere.
 
bergat ha scritto:
A mio avviso non ci fu alcun complotto da parte dei tedeschi.
L'alfa romeo ha fatto ottime auto invidiate da tutti fino agli anni 60. Gli ultimi gioielli sono state le giulia 1300 e 1600. Poi ha cercato di campare di rendita in un mondo che si trasformava.

Mi ricordo perfettamente quando Fiat pensava di comprare la VW, avendo questa solo la maggiolino come prodotto, ma poi inventarono la Golf e la VW incominciò a risorgere. Invece nei primi anni 80, quando orami si passava all'iniezione elettronica, Alfa Romeo usciva con la Giulia a motore Perkins, o con la Alfa 75 ancora a carburatori.

Il mondo cambiava e Alfa romeo non se ne accorgeva, poi l'Iri decise di non investire più e la Alfa Romeo incomincio' il suo declino. Intervenne poi Prodi che regalò l'Alfa alla fiat. E fiat che fece?la lasciò a decantare non investendo neanche più una lira. Allo stesso modo uccise l'innocenti, la Lancia e l'Autobianchi, e la Seat, pensando così di conquistare fette di mercato solo col suo brand. Ma non si era accorta che oramai dire auto tedesca non era solo dire Mercedes; c'era anche la vecchia autounion diventata Audi che era cresciuta, c'era Volkswagen, c'era BMW.

Sembrava quasi che ogni cosa che fiat toccava, si tramutava in disastro e la cartina al tornasole fu proprio la Seat che passata a l gruppo Volkswagen, diventa qualcosa da considerare.

AlfaRomeo purtroppo dopo il disastro proprio tecnlogico, ha subito quello commerciale prodotto dalla fiat e questo fino a Marchionne. Mi auguro con tutto il cuore che il peggio sia alle spalle, ma dovrà Sergio metterci molto più dell'impegno profuso di quello del discorso nostalgia tipo 500 e Abarth. Ci vuole molto di più, tecnologia e qualità che oggi il gruppo FCA ancora non ha rispetto ai tedeschi. Staremo a vedere.

Non sono per niente d'accordo . Il dire che Alfa si sia fermata a Giulia, senza citare la mitica Alfetta, Alfetta GT , SZ , 75 .. denota secondo il mio modesto parere una certa superficialità di analisi e giudizio.
 
Tutte auto, quelle da te citate, che non hanno portato nessuna novità rispetto ai progressi fatti dalle corrispettiva concorrenza. Nel momento in cui la VW usciva con una Golf a iniezione elettronica (Kjetronic), l'AlfaRomeo usciva con auto ancora a carburatori (Alfa75) e il vantaggio tecnologico accumulato negli anni precedenti era ormai già tutto svanito. Mercedes negli stessi anni si apprestava ad uscire con la 190 D, mutando in tal modo anche le scelte degli italiani.
 
bergat ha scritto:
Tutte auto, quelle da te citate, che non hanno portato nessuna novità rispetto ai progressi fatti dalle corrispettiva concorrenza. Nel momento in cui la VW usciva con una Golf a iniezione elettronica (Kjetronic), l'AlfaRomeo usciva con auto ancora a carburatori (Alfa75) e il vantaggio tecnologico accumulato negli anni precedenti era ormai già tutto svanito. Mercedes negli stessi anni si apprestava ad uscire con la 190 D, mutando in tal modo anche le scelte degli italiani.

Mai sentito parlare di transaxle, distribuzione dei pesi 50/50 C.E.M. (controllo elettronico motore), primo diesel prestazionale e sportivo, twin spark, fasatura variabile?
 
fpaol68 ha scritto:
bergat ha scritto:
Tutte auto, quelle da te citate, che non hanno portato nessuna novità rispetto ai progressi fatti dalle corrispettiva concorrenza. Nel momento in cui la VW usciva con una Golf a iniezione elettronica (Kjetronic), l'AlfaRomeo usciva con auto ancora a carburatori (Alfa75) e il vantaggio tecnologico accumulato negli anni precedenti era ormai già tutto svanito. Mercedes negli stessi anni si apprestava ad uscire con la 190 D, mutando in tal modo anche le scelte degli italiani.

Mai sentito parlare di transaxle, distribuzione dei pesi 50/50 C.E.M. (controllo elettronico motore), primo diesel prestazionale e sportivo, twin spark, fasatura variabile?
Ricordiamo anche che nella galassia Finmeccanica, allora proprietaria di Alfa Romeo, esisteva anche la Spica di Livorno che produceva per Alfa parecchia componentistica, compreso il sistema a iniezione per i modelli destinati agli USA.
In VW all'epoca tirava la carretta il Maggiolino.....
 
La teoria dei complotti , come si sa , non è un buon metodo per interpretare la storia , anche perchè quasi sempre non esistono carte o documenti ufficiali per ricostruire scientificamente l'accaduto e la trama. Il complotto è ovviamente segreto e le tracce , anche quando ci fossero state , verrebbero fatte sparire .

Detto questo , nelle cronache dell'industria molti capitoli presentano più di un colpo basso .

Nel caso dell'Alfa Romeo e in generale dell'industria pubblica italiana , l'Iri , è abbastanza dimostrato , anche prima e dopo l'acquisizione di Alfa Romeo , che costituiva un'anomalia - concentrazione molto forte di capitale statale - la quale sarebbe stata presto "normalizzata" con privatizzazioni, cessioni e smantellamenti , mai vantaggiosi per l'erario .
 
fpaol68 ha scritto:
bergat ha scritto:
Tutte auto, quelle da te citate, che non hanno portato nessuna novità rispetto ai progressi fatti dalle corrispettiva concorrenza. Nel momento in cui la VW usciva con una Golf a iniezione elettronica (Kjetronic), l'AlfaRomeo usciva con auto ancora a carburatori (Alfa75) e il vantaggio tecnologico accumulato negli anni precedenti era ormai già tutto svanito. Mercedes negli stessi anni si apprestava ad uscire con la 190 D, mutando in tal modo anche le scelte degli italiani.

Mai sentito parlare di transaxle, distribuzione dei pesi 50/50 C.E.M. (controllo elettronico motore), primo diesel prestazionale e sportivo, twin spark, fasatura variabile?

Certo , ma a mio avviso dal 1950 al 1970 la superiorità alfa Romeo era evidente, poi nel giro di pochi anni si è persa.

Motore twin spark? certo ce l'avevo nell'alfa 75 aziendale e la differenza della 75 rispetto alla mia prima GTI era abissale e tutta a favore della GTI. L'accelerazione che la Gti aveva in terza marcia era superiore a quella che la 75 avevi in prima e poi nonostante la doppia accensione, la 75 scarburava in un modo pazzesco. Valido certo il ponte de dion, e la tenuta di strada, ma che te ne facevi di un'auto che in città ti faceva penare e con la quale consumavi 3 a litro?
 
bergat ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
bergat ha scritto:
Tutte auto, quelle da te citate, che non hanno portato nessuna novità rispetto ai progressi fatti dalle corrispettiva concorrenza. Nel momento in cui la VW usciva con una Golf a iniezione elettronica (Kjetronic), l'AlfaRomeo usciva con auto ancora a carburatori (Alfa75) e il vantaggio tecnologico accumulato negli anni precedenti era ormai già tutto svanito. Mercedes negli stessi anni si apprestava ad uscire con la 190 D, mutando in tal modo anche le scelte degli italiani.

Mai sentito parlare di transaxle, distribuzione dei pesi 50/50 C.E.M. (controllo elettronico motore), primo diesel prestazionale e sportivo, twin spark, fasatura variabile?

Certo , ma a mio avviso dal 1950 al 1970 la superiorità alfa Romeo era evidente, poi nel giro di pochi anni si è persa.

Motore twin spark? certo ce l'avevo nell'alfa 75 aziendale e la differenza della 75 rispetto alla mia prima GTI era abissale e tutta a favore della GTI. L'accelerazione che la Gti aveva in terza marcia era superiore a quella che la 75 avevi in prima e poi nonostante la doppia accensione, la 75 scarburava in un modo pazzesco. Valido certo il ponte de dion, e la tenuta di strada, ma che te ne facevi di un'auto che in città ti faceva penare e con la quale consumavi 3 a litro?

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
Jambana ha scritto:
Bombazza95 ha scritto:
Bmw stessa, che pure ha un accordo con Toyota del tipo "ibrido in cambio dei diesel" si guarda bene dal fornire i 2 e 3 litri diesel a Toyota, perché se lo facesse avremmo in Europa una Lexus molto più competitiva di adesso.

Io invece credo che a Lexus (per fortuna, dopo l'unica Lexus a gasolio prodotta, la Is220d della serie precedente) non interessino i diesel, anche per una questione di immagine, perché in Europa ha puntato quasi tutto sull'ibrido. Tanto in certi mercati, come quello italiano, è destinato a rimanere un marchio di nicchia, e tale specificità è ribadita dal fatto che importano solo ibride, mentre nei mercati europei dove Lexus ha un successo maggiore, cioé andando verso Nord-Est Europa e in Svizzera, sono importate anche le versioni a benzina che sono apprezzate dalla clientela tipo e costituiscono una parte non trascurabile del venduto.
Aggiungo anche che per chi ama le Lexus (e la loro proverbiale silenziosità e "setosità") sentir parlare di gasolio è una piccola eresia :) . In effetti è una delle poche case che resistono alla nafta, anche se ha parzialmente ceduto alla moda del downsizing, con l'introduzione della motorizzazione 2 litri turbo. Ieri ho visto una RX200t :cry: . Per fortuna continuano a produrre i V6 e V8 atmosferici...
Perdonatemi l'OT.

Io credo che nessuna casa automobilistica si "rassegni" a rimanere un produttore di nicchia, men che mai a farlo per motivi di immagine.
Il 6L di Bmw ad esempio ci starebbe da dio sulla GS secondo me.

È anche vero che forse alla Lexus, a leggere già il suo nome, glie ne frega poco o nulla di piacere agli Europei...ma se decidessero seriamente di entrare nel mercato il diesel ci vuole, vista la tassazione che segue i criteri di re Giovanni (https://youtu.be/a_zrhQ1_YpA).

Detto ciò, se il nostro continente avesse un sovrano illuminato e io dovessi prendere una seg.E la scelta cadrebbe sicuramente su una Q70 hybrid Premium Tech, in proporzione molto più economica di una 535d che scelgono però tutti quelli che cercano una vettura con caratteristiche di quel tipo...anzi, ormai il massimo che si vede in giro è la 25d.

Tornando IT, visto che re Giovanni gode di ottima salute in europa, Alfa deve necessariamente conquistare il mercato americano che, per i vari motivi qui elencati, ormai ha perso.....adesso però è saldamente dominato dai giapponesi, oltre che dai marchi locali (la "nuova cadillac" la vedo una rivale agguerrita).

Devono trovare il modo di distinguersi dagli "altri occidentalii", e secondo me il primo aspetto da curare sarà l'affidabilità (dove i giapponesi eccellono e i tedeschi barcollano)...ma una rinascita non è facile, nè tantomeno redditizia come può esserlo il rimanere sempre ai vertici.
 
Bombazza95 ha scritto:
Jambana ha scritto:
Bombazza95 ha scritto:
Bmw stessa, che pure ha un accordo con Toyota del tipo "ibrido in cambio dei diesel" si guarda bene dal fornire i 2 e 3 litri diesel a Toyota, perché se lo facesse avremmo in Europa una Lexus molto più competitiva di adesso.

Io invece credo che a Lexus (per fortuna, dopo l'unica Lexus a gasolio prodotta, la Is220d della serie precedente) non interessino i diesel, anche per una questione di immagine, perché in Europa ha puntato quasi tutto sull'ibrido. Tanto in certi mercati, come quello italiano, è destinato a rimanere un marchio di nicchia, e tale specificità è ribadita dal fatto che importano solo ibride, mentre nei mercati europei dove Lexus ha un successo maggiore, cioé andando verso Nord-Est Europa e in Svizzera, sono importate anche le versioni a benzina che sono apprezzate dalla clientela tipo e costituiscono una parte non trascurabile del venduto.
Aggiungo anche che per chi ama le Lexus (e la loro proverbiale silenziosità e "setosità") sentir parlare di gasolio è una piccola eresia :) . In effetti è una delle poche case che resistono alla nafta, anche se ha parzialmente ceduto alla moda del downsizing, con l'introduzione della motorizzazione 2 litri turbo. Ieri ho visto una RX200t :cry: . Per fortuna continuano a produrre i V6 e V8 atmosferici...
Perdonatemi l'OT.

Io credo che nessuna casa automobilistica si "rassegni" a rimanere un produttore di nicchia, men che mai a farlo per motivi di immagine.
Il 6L di Bmw ad esempio ci starebbe da dio sulla GS secondo me.

È anche vero che forse alla Lexus, a leggere già il suo nome, glie ne frega poco o nulla di piacere agli Europei...ma se decidessero seriamente di entrare nel mercato il diesel ci vuole, vista la tassazione che segue i criteri di re Giovanni (https://youtu.be/a_zrhQ1_YpA).

Detto ciò, se il nostro continente avesse un sovrano illuminato e io dovessi prendere una seg.E la scelta cadrebbe sicuramente su una Q70 hybrid Premium Tech, in proporzione molto più economica di una 535d che scelgono però tutti quelli che cercano una vettura con caratteristiche di quel tipo...anzi, ormai il massimo che si vede in giro è la 25d.

Tornando IT, visto che re Giovanni gode di ottima salute in europa, Alfa deve necessariamente conquistare il mercato americano che, per i vari motivi qui elencati, ormai ha perso.....adesso però è saldamente dominato dai giapponesi, oltre che dai marchi locali (la "nuova cadillac" la vedo una rivale agguerrita).

Devono trovare il modo di distinguersi dagli "altri occidentalii", e secondo me il primo aspetto da curare sarà l'affidabilità (dove i giapponesi eccellono e i tedeschi barcollano)...ma una rinascita non è facile, nè tantomeno redditizia come può esserlo il rimanere sempre ai vertici.

Mah, sinceramente ti dico che una Lexus GS diesel, con motore trapiantato, mi farebbe semplicemente vomitare. Senza voler essere offensivo, con la mia opinione drastica. ;)

Come mi fa abbastanza vomitare, del resto, col 4 cilindri turbo benzina, che probabilmente è un male necessario (emissioni-downsizing, etc) ma sempre meglio del Diesel.

Per chi conosce la storia del modello, i motori sono sempre stati eccellenti, prima il 6 cilindri in linea preso pari pari dalla Supra, poi affiancato da un fantastico V8 tutto d'alluminio, poi il 6 cilindri è diventato a V e a iniezione diretta, con prestazioni notevoli e consumi interessantissimi (la GS300 3a serie è un'auto da 1700 kg, 250cv, 250 km/h con cui è normale fare i 10 di media...).
E la perla, la GS450h, 345 cv e consumi irrisori in relazione a massa e prestazioni. Che bisogno c'è di un Diesel quando la motorizzazione ibrida va più forte, consuma meno, è più affidabile ed è molto più in sintonia con un'auto così confortevole e ben costruita? Sarebbe una scelta senza logica, imho.

Anche le Infiniti con i motori diesel Renault e Mercedes mi sembrano un ripiego, una motorizzazione-pezza messa solo per essere in sintonia con le tendenze del mercato europee. Ma le motorizzazioni giuste sono altre, benzina 3.7 e ibrido, appunto...e se puoi spendere 50, 60, 80 mila euro in un'auto, non sono certo i 1000 euro di carburante in più (o in meno) all'anno a far la differenza...parliamoci chiaro. E' semplicemente una questione mentale, di abitudine...o usi e costumi :)

Ora per le GS invece si è aggiunta la 300h a quattro cilindri, meno emozionante ma più accessibile per i mercati ipertassati come il nostro.

Giustamente secondo me hanno deciso di lasciar perdere il motore a gasolio, che rispetto alla loro storia, anche di innovazione, sarebbe secondo me solo un danno d'immagine.

E menomale che non mirano a fare grandi numeri: almeno esistono ancora auto con le quali distinguersi dalla massa. Anche la Giulia penso che rientrerà tra quelle: le auguro ogni successo, ma di sicuro sarà un'auto con la quale ci si potrà distinguere dalle BMW e Audi visibili ad ogni angolo di strada. Io che sto all'estero le sto orgogliosamente facendo promozione. ;)
 
Saranno anche abitudini e usi dei Giapponesi trascurare le motorizzazioni diesel, però da un certo segmento in su se non hai almeno un bel motore diesel declinato in varie potenze in Europa rimani marginale. Lo si è visto con Maserati. Ma questo si sapeva. Quando hanno deciso di uscire anche con motorizzazioni diesel le vendite sono decollate.
p.s. una versione ibrida-diesel consuma molto meno della stessa versione con solo diesel. Quindi, l'ibrido diesel sarà irrinunciabile, sempre che non cambino le leggi e la tassazione. :oops:

I guai dell'Alfa Romeo verso fine anni 70 ed inizi anni 80 furono dovuti anche all'assenza di versioni diesel, e quelle poche che vi erano avevano motori non all'altezza della concorrenza.
 
Bombazza95 ha scritto:
Tornando IT, visto che re Giovanni gode di ottima salute in europa, Alfa deve necessariamente conquistare il mercato americano che, per i vari motivi qui elencati, ormai ha perso.....adesso però è saldamente dominato dai giapponesi, oltre che dai marchi locali (la "nuova cadillac" la vedo una rivale agguerrita).

Devono trovare il modo di distinguersi dagli "altri occidentalii", e secondo me il primo aspetto da curare sarà l'affidabilità (dove i giapponesi eccellono e i tedeschi barcollano)...ma una rinascita non è facile, nè tantomeno redditizia come può esserlo il rimanere sempre ai vertici.
concordo sulla necessità di avere successo negli usa , anche perché sappiamo benissimo come gira in europa dove ci schifano (tranne ferrari), se parli di settore premium a mio avviso la stai facendo troppo facile con la triade tedesca, non stanno affatto barcollando, un forumista filo francese posta puntualmente i dati dei vari mercati , ti consiglio di guardare negli usa ed anche i giapponesi, altro che barcollare....ovviamente se si parla di premium, per il generalista è diverso , ma giulia a giudicare dai prezzi è premium
 
franco58pv ha scritto:
Bombazza95 ha scritto:
Tornando IT, visto che re Giovanni gode di ottima salute in europa, Alfa deve necessariamente conquistare il mercato americano che, per i vari motivi qui elencati, ormai ha perso.....adesso però è saldamente dominato dai giapponesi, oltre che dai marchi locali (la "nuova cadillac" la vedo una rivale agguerrita).

Devono trovare il modo di distinguersi dagli "altri occidentalii", e secondo me il primo aspetto da curare sarà l'affidabilità (dove i giapponesi eccellono e i tedeschi barcollano)...ma una rinascita non è facile, nè tantomeno redditizia come può esserlo il rimanere sempre ai vertici.
concordo sulla necessità di avere successo negli usa , anche perché sappiamo benissimo come gira in europa dove ci schifano (tranne ferrari), se parli di settore premium a mio avviso la stai facendo troppo facile con la triade tedesca, non stanno affatto barcollando, un forumista filo francese posta puntualmente i dati dei vari mercati , ti consiglio di guardare negli usa ed anche i giapponesi, altro che barcollare....ovviamente se si parla di premium, per il generalista è diverso , ma giulia a giudicare dai prezzi è premium

Come quote possono anche giocarsela.....infatti ho detto che i tedeschi barcollano in affidabilità, e negli USA classifiche di quel tipo le guardano...altro che "zio Peppino ha fatto 800000 km con l'Audi 80 e poi l'ha venduta ad un polacco".
 
zagorberto ha scritto:
I guai dell'Alfa Romeo verso fine anni 70 ed inizi anni 80 furono dovuti anche all'assenza di versioni diesel, e quelle poche che vi erano avevano motori non all'altezza della concorrenza.

Su questo non sono d'accordo.
L'Alfa era già bella che s*******ta ben prima che tutte le auto del segmento D ed E diventassero a gasolio (fine anni '90)
Non ci scordiamo inoltre che la prima commonrail è stata la 156...e senza quella tecnologia col cavolo che il diesel sarebbe stato adatto alle berline di un certo livello.

Anzi, col cavolo che sarebbe stato adatto ad una qualsiesi autovettura da non usare esclusivamente in autostrada.
 
Bombazza95 ha scritto:
zagorberto ha scritto:
I guai dell'Alfa Romeo verso fine anni 70 ed inizi anni 80 furono dovuti anche all'assenza di versioni diesel, e quelle poche che vi erano avevano motori non all'altezza della concorrenza.

Su questo non sono d'accordo.
L'Alfa era già bella che s*******ta ben prima che tutte le auto del segmento D ed E diventassero a gasolio (fine anni '90)
Non ci scordiamo inoltre che la prima commonrail è stata la 156...e senza quella tecnologia col cavolo che il diesel sarebbe stato adatto alle berline di un certo livello.

Anzi, col cavolo che sarebbe stato adatto ad una qualsiesi autovettura da non usare esclusivamente in autostrada.
Il diesel decollò agli inizi degli ottanta quando la nafta costava 500 lire e la benzina 1.000. Agli inizi dei 90 i giochi erano ormai fatti. La 156 arrivò quasi a fine anni 90, intorno al 97.
 
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