Grattaballe ha scritto:
Se l'ho già battezzato come stordito, preferisco passargli avanti che trascinarmi il fardello magari fino a destinazione. Per lui non cambia nulla, può sempre fare le sue cazzate nei confronti del prossimo che arriva.
Esattamente il comportamento che stigmatizzavo. E che rimane per me incomprensibile (oltre che ingiustificabile).
Comunque se non si reagisce almeno nei casi peggiori, non ci si può aspettare che l'educazione e il rispetto gli cadano sopra dal cielo. Più di qualcuno, sentendosi mandato affancù più volte al giorno, potrebbe decidere di modificare le sue pessime abitudini. Lasciando correre non succederà mai.
Anche qui la pensiamo esattamente all'opposto.
Il miglior modo di insegnare qualcosa a qualcuno è l'esempio: opporre muri e resistenze porta solo a stimolare chi si ha davanti a aumentare le energie dedicate allo scontro, nel tentativo di conquistare la supremazia e sopraffarci.
In parole povere mandare SEMPRE affanculo chi sbaglia serve solo a:
a) fare in modo che il soggetto si ritrovi ad incazzarsi sempre di più, con la conseguenza di commettere altri errori che provocheranno altre reazioni, in una spirale di violenza che culminerà in una esplosione d'ira (improvvisa e APPARENTEMENTE immotivata) con successivo scontro fisico.
b) aumentare le probabilità di essere la vittima dello scontro fisico di cui sopra.
Agevolare a tutti i costi le manovre degli storditi, oltre che a portare ancora maggior stordimento (tanto ci pensano gli altri ad evitarmi..) è una cortesia, non un obbligo.
E un gentiluomo, per potersi definire tale, ha l'obbligo di essere cortese...