yd.rss ha scritto:Scusa ma da che pianeta vieni, ti 6 appena contraddetto con le tue manineiCastm ha scritto:yd.rss ha scritto:peccato che fiat perde ogni volta il "tram" ogni 13 anni e sfrutta fino all'osso un modello che andrebbe rifatto completamente es: bravo/brava, stilo 3/5 porte/sw, ulysse, lancia phedra, delta mk2, lybra/sw, seicento, cinquecento,punto mk1/2/3/4 (ridisegnata con alcuni particolari diversi ma la linea sempre la stessa) kappa/sw/cuopè,palio/sw invece alcune case emergenti sono andate oltre hanno introdotto nuovi modelli come suv, minivan, gpl o metano .la casa di torino ci arriva con una certa lentazza a tutto cio![]()
Stai esagerando (e sembra essere un tuo vizio).
E' vero che i modelli Fiat degli anni 90 hanno lasciato a desiderare, ma qualcosa si può salvare.
Andiamo con ordine:
Cinquecento/Seicento: modello che si sta sfruttando fino all'osso, verissimo, ma rende. La Cinquecento non è stata amata, la Seicento ha avuto un destino meno peggiore, ma la 600, anche se non è un successo, ha un suo perchè: quando tutte le auto hanno teso al gigantismo è rimasta una delle poche con piccole dimensioni, accessori sufficienti, costi di gestione bassi e buona qualità degli assemblaggi ad un prezzo ragionevole. Insomma: senza lode e senza infamia.
Palio: hanno provato a venderla in Italia, ma evidentemente non era il suo mercato. Nei listini è stata pochissimo perciò non si può dire che sia stata sfruttata sino all'osso.
Punto: evidentemente un successo. Forse la seconda serie ha lasciato meno giudizi positivi rispetto la prima o la Grande Punto, ma cosa significherebbe che è stata sfruttata fino all'osso? Nulla perchè continua ad essere un punto di riferimento per la categoria. E non diciamo che la linea è sempre la stessa.
Bravo/Brava: soprattutto la seconda è forse il maggior insuccesso Fiat degli anni 90. Oggi ci si chiede come abbiano fatto ad essere state nominate Auto dell'anno. La linea di entrambe era (ed è) molto bella, ma mancava loro la sostanza e la qualità. Il vero errore Fiat è stato non crederci e non investire sul loro miglioramento (a parte i motori JTD).
Stilo: è la conseguenza del vero errore su Bravo/Brava perchè anzichè investire risorse per rilanciare quei modelli è stato puntato tutto su di essa. La linea era bruttissima (un po' la tre porte si salvava), tanto brutta che non faceva notare la buona qualità costruttiva e del progetto. Non hanno ripetuto l'errore fatto qualche anno prima ed hanno investito su di essa cambiandole linea e nome. Sembra che abbiano fatto bene.
Ulysse/Phedra: forse per queste è giusto dire che vengono sfruttate fino all'osso, ma c'è un perchè: nascono sul pianale del Fiat Scudo ed hanno le stesse linee di montaggio perciò cambieranno quando si deciderà di introdurre il nuovo Scudo. E, si sa, i veicoli commerciali hanno vita lunga...
Delta: credo che in pochi stiano soffrendo per la scomparsa della seconda serie. Nemmeno le furono montati i motori JTD, dove sarebbe stata sfruttata sino all'osso?
Lybra: un altro modello dalla bella linea, ma dalla poca sostanza. L'errore è stato non crederci.
Kappa: qualcuno la rimpiange?
Thesis: questa l'aggiungo io perchè è quella con una linea bellissima, su cui non ci hanno mai creduto, ma che stanno veramente sfruttando fino all'osso per motivi di immagine.
E' verissimo che al Gruppo manchi un suv (suvvia, non è sufficiente il Sedici), ma non i minivan: Idea, Musa, ma se si vuole anche Doblò e Qubo. Si vuole aggiungere anche la Multipla? Non credo proprio che manchi la scelta e la concorrenza non mi sembra avanti.
Il metano non è mai mancato nei listini Fiat (ricordate la Marea bipower?), il gpl sì, ma mi sembra che in poche settimane abbiano più che rimediato. E' vero, sul gpl in ritardo rispetto la concorrenza, ma non di tredici anni.![]()
Dove mi sarei contraddetto?