<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Stima o inquietudine di Marchionne ? | Il Forum di Quattroruote

Stima o inquietudine di Marchionne ?

In questi giorni si è sentito di tutto?. Dai giornali che raccontano, si contraddicono, vantano, denigrano i piani della Fiat e del grande Manager Italo-canadese. Sindacati tedeschi e italiani, governi che si preoccupano per i loro rispettivi posti di lavoro.
Nutro una grande stima per Marchionne. Il suo genio economico e professionale ha permesso all?industria italiana di risanarsi dopo la sua più grande crisi. Ha anche dato smalto a marchi come Fiat e Alfa nei mercati stranieri (non parlo di Lancia, perché all?estero, c?è ancora tantissimo da fare e non è certo la Delta a ripagare la Lancia?).
L?ultima intervista rilasciata al giornale tedesco Bild mi lascia comunque molto perplesso ma anche non stupito.
Marchionne ragiona (a giusta ragione) come un manager. Il suo obbiettivo, dopo la Chrysler è la Opel, Saab e Vauxhall. Cosa significa tutto questo? Significa che ci ritroveremo con un solo pianale per una futura Alfa Romeo 159, un ipotetica nuova Fiat Croma, un ancora più ipotetica Lancia segmento C, una futura Opel Insigna, una futura Vauxhall segmento C, una futura Chrysler Sebring, e perché no anche una futura piccola Maserati,?. E molto bello e economicamente interessante. Infatti, tutti questi pianali ad oggi, sono costruiti in almeno 5 fabbriche ripartite in tutto il mondo? Pero verranno dimezzate se non ridotte all?osso, perché servirà solo ed un unico pianale.
Vuol dire che i poveri lavoratori di tutti questi paesi saranno mandati piano piano a casa?. Poi Marchionne dichiara che per lui è indifferente che la sede di Fiat-Chrysler-Opel sia in Italia o in Germania?
In questi ultimi giorni, sono stato preso da un sentimento di orgoglio ad essere italiano e delle manovre finanziari della Fiat. Purtroppo, ripensandoci, non trovo questi accordi cosi allettanti come dimostrato fin?ora. Mi spiego: Non per una questione di cash-flow che Marchionne avrà sicuramente attentamente calcolato, ma più per questa globalizzazione irrefrenabile? La Fiat non sarà più (e non lo è più da tempo) questa industria Italiana a produrre vetture interessanti economicamente ma un industria panaeuropeamericana?. Che non mi vengono più a parlare della Fiat carina, della emozionante Alfa, della teutonica germanica Opel, della stupenda Yankee Jeep o della originale Saab (l?epoca della 900 cabrio)?
Per carità, spero che l?accordo con la Opel vada a buon fine, perché se non sarà la Fiat a diventare il gruppo mondiale n° 2, lo diventerà qualcun altro.
Lode a Marchionne. Sono solo contento di non lavorare nel mondo dell?auto?
 
Mi sembra che stia facendo quello che hanno già provato a fare i tedeschi e gli americani con scarso successo, ossia avere la possibilità di poter vendere in tutti i continenti con il miglior ricavo possibile (condizione secondo me obbligatoria per fiat se vuole continuare ad esistere).
Già adesso nessun costruttore puo essere identificato da una nazione, i francesi producono in spagna belgio italia ecc, idem i tedeschi germania spagna paesi dell'est, usa, fiat anche italia, polonia, brasile, turchia...
Questo per poter economizzare sui costi fissi: impianti, manodopera ecc...
Ormai l'ultima cosa da fare e riazionalizzare gli investimenti condividendo ancora di piu componentistica ecc, è la globalizzazione.
Non penso che ti scandalizzi a comprare una lampadina di nota marca, o vestiti di note case americane sapendo che sono prodotti per la maggior parte in cina, vietnam, laos ecc....
quindi perchè non razionalizzare e caratterizzare i prodotti auto?
PS
Mi sembra che il pianale golf viene usato su seat, audi, wolks e skoda, ma nessuno ne parla mai....
 
Per i vestiti, evito al massimo di comprare quelli fatti in paesi in via di svilupo sapendo che sono fatti da gente sfruttata. Anche per gli alimentari, cerco di mangiare frutta di staggione che non arriva dall'altra parte del mondo. O pure mangio frutta esotica che ha firmato accordi per il commercio equo. Ecco anche perché il mercato del lusso (Armani, Valentino,...) sta morendo... Ma questo è ancora un'altro argomento....
Comunque la mia non è una critica verso Marchionne. Anzi fa bene e ribadisco che l'accordo con la Opel venga fatto.
La mia è nostallgia, tutto qua.... Ho una 500 fabbricata in Polonia e non mi scandalizzo. Poi la Polonia è nell'UE a tutti gli effetti.
La cosa che vorrei rendere attento è che mi sembra di capire che la gente sia tutta eccitata per questa cosa. E fa bene. Ma da un punto sociale, questi grupponi (che sia Fiat, VW, PSA o GM) non fanno nessun bene e non guardano in faccia a nessuno. Un povero ingegnere o operaio non sarà certamente compianto da Marchionne se lasciato a casa.
 
I tempi sono cambiati ma molti ancora non se ne rendono conto. Marchionne vede lontano, molto lontano e molti si domandono se è un genio o un folle? Marchionne è uno che ha capito molte cose, ha intuito sopratutto che la nostra industria si salverà soltanto se avrà grandi numeri. A noi automobilisti importa che l'auto sia funzionale, che non si rompa, economica ma anche di buona qualità, tutto ciò si potrà fare solo con grandi investimenti per puntare sulla qualità come del resto fa Toyota da tanti anni. Poi con un telaio unico si potrà scegliere un modello anzichè un altro come oggi avviene tra Corsa e Gpunto, stesso telaio, sospensioni, motori, cambio, ma con una veste diversa. Le fuori serie sono ben altra cosa a non a portata di noi esseri comuni..
 
Sei proprio sicuro che tutti i vestiti che compri siano fatti in italia o solo "rifiniti" in italia?
Comunque non è questo il campo, non sto criticando il tuo pensiero ne era mia intenzione, ho solo esposto un mio pensiero.
Per quanto riguarda chi è eccitato, penso lo siano solo i proprietari di azioni fiat (tra cui pure i dirigenti fiat con le loro stock option).
Sicuramente un grande gruppo ha un enorme potere, ma è secondo me il capitalismo che porta a questi eccessi, fiat o mangia (sperando che non gli venga un indigestione) o viene mangiata (come sta capitando ad opel, visto che Gm se ne vuole lavare le mani), purtroppo come vedi se devo lavorare io, puo darsi che non deve lavorare qualcuno in germania, come caspita facciamo a lavorare tutti e due, visto che si producono piu auto di quelle che si riescono a vendere? (è un esempio naturalmente)
La nostalgia, quella ce l'ho pure io, ancora rimpiango la mia Uno, la delta hf, le alfa 75, ma tant'è si sta perdendo la "nazionalizzazione" del prodotto, mantenendo solo il "sapore" del passato.
 
Condivido con le tue idee Picino, Marchionne stà SBAGLIANDO, solo che nessuno ha il coraggio di dirlo, FIAT è una casa automoblistica ITALIANA.
Dire che la sede non sia importante è una grande STUPIDAGINE.
Voglio precisare che questa politica che stà portando avanti MARCHIONNE MI FA' SCHIFOOOOOOOO. Fino a quando si parlava di acquisire Chrysler per entrare nel mercato USA e prendere marchi che potevano colmare lacune come i SUV e ammiraglie OK, anche l'accordo con Opel per fornire motori o condividre pianali con Opel per ridurre i costi OK.Ma questa politica di acquisizione o fusioni con Opel,Saab per prendere modelli di segmento C e D per coprire buchi di Fiat con prospettive solo di un COLLAGE,senza pensare in realtà a sviluppare nuovi modelli del gruppo Fiat.....Anzi la CHIUSURA DEL MARCHIO LANCIA E SAAB, questo mi sembra proprio una cosa "NON BUONA"
Da quando si parla di "SPIN OFF" di FIAT GROUP siè capito che le voci che circolavano da vario tempo hanno un fondamento di verità.Si diceva che Agnelli volevano vendere Fiat auto e Marchioone voleva portala in alto possibile il gruppo,per poi vendere tutto con un grosso dividendo.Guardano quello che stà succedendo ora, tempo il peggio.
FIAT è l'ultima casa automobilistica italiana, con questa operazione i proprierari saranno finanzieri da tutte le parti del mondo e in Italia di FIAT rimarrà ben poco.
 
Guardando con un po' di occulatezza,il mercato si divide tra produttori di fascia medio alta e fascia medio bassa.
Ora,la Fiat ,che certo non rientra nella prima categoria,con chi puo' stringere alleanze,sinergie produttive?O con le aziende francesi o con la Opel,che piu' o meno sono sullo stesso standard di prodotti.
La grande idea e' quelladi creare un consorzio europeo di questi produttori in modo tale da evitare di farsi la guerra e piano piano ridimensionarsi o addirittura nella peggiore delle ipotesi sparire.

Poi,della qualita',delle idee e di nuovi prodotti,della originalita' e del patriottismo non frega piu' a nessun costruttore.
L'importate e' guadagnare per vivere.
 
frizionenothanks ha scritto:
Guardando con un po' di occulatezza,il mercato si divide tra produttori di fascia medio alta e fascia medio bassa.
Ora,la Fiat ,che certo non rientra nella prima categoria,con chi puo' stringere alleanze,sinergie produttive?O con le aziende francesi o con la Opel,che piu' o meno sono sullo stesso standard di prodotti.
La grande idea e' quelladi creare un consorzio europeo di questi produttori in modo tale da evitare di farsi la guerra e piano piano ridimensionarsi o addirittura nella peggiore delle ipotesi sparire.

Poi,della qualita',delle idee e di nuovi prodotti,della originalita' e del patriottismo non frega piu' a nessun costruttore.
L'importate e' guadagnare per vivere.

Ma quindi secondo te Alfa non è fascia media e Maserati non è fascia alta ???

Sei andato dall'oculista, ultimamente mi sa che soffri di miopia acuta e grave. :shock: :shock: :shock:
 
Marchionne e il solito manager speculatore che fa tagli e sposta la produzione all'estero ,nn pensa a valutare che per i prossimi anni se vuole vendere auto deve fare prezzi popolari. Dacia con Sandero 1.4 cc ci sta dando una lezione di vendite dal prezzo sbalorditivo di 7000 euro che con gli incentivi si puo portala a casa anche a 5000 o 6000 euro indipendentemente dagli allestimenti .
 
yd.rss ha scritto:
Marchionne e il solito manager speculatore che fa tagli e sposta la produzione all'estero ,nn pensa a valutare che per i prossimi anni se vuole vendere auto deve fare prezzi popolari. Dacia con Sandero 1.4 cc ci sta dando una lezione di vendite dal prezzo sbalorditivo di 7000 euro che con gli incentivi si puo portala a casa anche a 5000 o 6000 euro indipendentemente dagli allestimenti .

E' vero che Dacia sta vendendo più di quanto mi aspettassi, ma non sta mettendo in crisi nessuno per diversi motivi:
1) le Dacia sono acquistate da chi prima si rivolgeva all'usato;
2) passata la crisi caleranno pure le vendite di Dacia;
3) ci vogliono almeno tre anni per sviluppare un nuovo modello e la crisi tra nemmeno due sarà finita. Che senso avrebbe sbrigarsi a controbbattere?
4) la maggior parte dei consumatori guarda a linea, consumi e accessori prima del prezzo finale. Insomma preferiscono indebitarsi per una Grande Punto piuttosto che pagare in contanti una Sandero.

Onore al marchio Dacia (e quindi alla Renault) che ha rischiato e sta riscuotendo il giusto successo per il low cost, ma non chiamiamola rivoluzione.
 
Renault e una casa che rischia sempre lanciando modelli un po futuristici e alcuni di massa e alcune volte dei veri propri flop. Ma di bello hanno capito che se vuoi vendere in europa devi abbassare i prezzi e hanno utlizzato la Dacia facendola uscire dai confini Rumeni mentre Fiat - LAncia - Alfaromeo questo ragionamento nn l'hanno ancora capito.
 
yd.rss ha scritto:
Renault e una casa che rischia sempre lanciando modelli un po futuristici e alcuni di massa e alcune volte dei veri propri flop. Ma di bello hanno capito che se vuoi vendere in europa devi abbassare i prezzi e hanno utlizzato la Dacia facendola uscire dai confini Rumeni mentre Fiat - LAncia - Alfaromeo questo ragionamento nn l'hanno ancora capito.

Fiat l'ha capito benissimo così come ha capito che però non c'è nessuna urgenza. Il mercato delle low cost si è già saturato, sarebbe più facile vendere frigoriferi al Polo.
A fine 2010 arriverà il nuovo marchio low cost del Gruppo Fiat cioè quando la crisi sarà finita. Non è un ragionamento contraddittorio perchè quando c'è crisi si vende poco e basta sia che la vettura costi tanto che poco, sia che sia bella che brutta, sia che consumi poco che tanto.
Passata la crisi magari la gente desidererà una seconda o terza auto da usare poco e quindi vorrà spendere poco (anche se brutta e consuma tanto).

Del resto, visti gli attuali volumi di vendite, credo che abbia capito più Fiat che Renault come vendere auto in Europa.
 
iCastm ha scritto:
yd.rss ha scritto:
Renault e una casa che rischia sempre lanciando modelli un po futuristici e alcuni di massa e alcune volte dei veri propri flop. Ma di bello hanno capito che se vuoi vendere in europa devi abbassare i prezzi e hanno utlizzato la Dacia facendola uscire dai confini Rumeni mentre Fiat - LAncia - Alfaromeo questo ragionamento nn l'hanno ancora capito.

Fiat l'ha capito benissimo così come ha capito che però non c'è nessuna urgenza. Il mercato delle low cost si è già saturato, sarebbe più facile vendere frigoriferi al Polo.
A fine 2010 arriverà il nuovo marchio low cost del Gruppo Fiat cioè quando la crisi sarà finita. Non è un ragionamento contraddittorio perchè quando c'è crisi si vende poco e basta sia che la vettura costi tanto che poco, sia che sia bella che brutta, sia che consumi poco che tanto.
Passata la crisi magari la gente desidererà una seconda o terza auto da usare poco e quindi vorrà spendere poco (anche se brutta e consuma tanto).

Del resto, visti gli attuali volumi di vendite, credo che abbia capito più Fiat che Renault come vendere auto in Europa.
:Dmi sganaso x la tua risposta la fiat ha fatto lo stesso ragionamento anche con new Panda (il piccolo van) ma cià messo 10 anni x capirlo Mentre la hyundai con la Atos mk1 negli anni '90 che x il prezzo cilindrata consumi e abilità soffiava clienti alla vecchia Panda, Cinquecentoe Seicento.La fiat sta facendo lo stesso ragionamento dei giapponesi con gli americani cioe copiamo idee che oramai sono troppo vecchie da imettere nel mercato.
 
yd.rss ha scritto:
iCastm ha scritto:
yd.rss ha scritto:
Renault e una casa che rischia sempre lanciando modelli un po futuristici e alcuni di massa e alcune volte dei veri propri flop. Ma di bello hanno capito che se vuoi vendere in europa devi abbassare i prezzi e hanno utlizzato la Dacia facendola uscire dai confini Rumeni mentre Fiat - LAncia - Alfaromeo questo ragionamento nn l'hanno ancora capito.

Fiat l'ha capito benissimo così come ha capito che però non c'è nessuna urgenza. Il mercato delle low cost si è già saturato, sarebbe più facile vendere frigoriferi al Polo.
A fine 2010 arriverà il nuovo marchio low cost del Gruppo Fiat cioè quando la crisi sarà finita. Non è un ragionamento contraddittorio perchè quando c'è crisi si vende poco e basta sia che la vettura costi tanto che poco, sia che sia bella che brutta, sia che consumi poco che tanto.
Passata la crisi magari la gente desidererà una seconda o terza auto da usare poco e quindi vorrà spendere poco (anche se brutta e consuma tanto).

Del resto, visti gli attuali volumi di vendite, credo che abbia capito più Fiat che Renault come vendere auto in Europa.
:Dmi sganaso x la tua risposta la fiat ha fatto lo stesso ragionamento anche con new Panda (il piccolo van) ma cià messo 10 anni x capirlo Mentre la hyundai con la Atos mk1 negli anni '90 che x il prezzo cilindrata consumi e abilità soffiava clienti alla vecchia Panda, Cinquecentoe Seicento.La fiat sta facendo lo stesso ragionamento dei giapponesi con gli americani cioe copiamo idee che oramai sono troppo vecchie da imettere nel mercato.
Sai a quanto viene venduta la Punto classic?
Ecco..continua a sganassarti..che è meglio...
 

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