Per quanto riguarda i camion bisognerebbe forse mettere da parte, per una volta, pregiudizi, ideologie, interessi, antipatie, demagogie ecc. e prendere atto, semplicemente, del fatto che i mezzi pesanti sono decisamente troppi e troppo grandi in relazione alle nostre strade e che andrebbero drasticamente ridotti.
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Invece se ne parla pochissimo, si chiedono nuove strade e nuove corsie (un po' come combattere il freddo spalancando le finestre) e si tende curiosamente a... dimenticare il traffico pesante quando si introducono nuovi fantasiosi obblighi e divieti per la nobile causa dell'inquinamento e della sicurezza stradale, come se i camion avessero in materia un ruolo del tutto marginale. Si sbraita all'infinito contro i suv e nulla si dice contro i veicoli commerciali, mooolto più numerosi sulle strade, certamente non meno inquinanti e il più delle volte guidati con altrettanta... disinvoltura. Come se la pericolosità di un veicolo dipendesse dal MOTIVO per cui esso circola...
Per non danneggiare il settore autotrasporti (operai, venditori, camionisti, meccanici...) e anzi per favorirne la prosperità da molti anni ormai si lascia che l'autotrasporto si espanda in maniera incontrollata. Con il risultato che ormai i camionisti sulle nostre strade sono un po' come i piccioni di certi centri storici o le rane in certi acquitrini: decisamente troppi ed invadenti, tanto da rappresentare un concreto pericolo per l'ambiente in cui si trovano. Rane e piccioni non sono ovviamente "colpevoli" del proprio numero (anche se per i camionisti il discorso è un po' diverso, dal momento che non si diventa camionisti per caso o per obbligo), ma sono troppi e vanno ridotti. Non mi risulta che le amministrazioni delle città afflitte dal problema piccioni allestiscano delle grandi mangiatoie per agevolarne la proliferazione.