FrancoB12R ha scritto:
Tutto c'entra, ogni tanto bisognerebbe ricordare agli italiani che la Famiglia Agnelli non è una famiglia di "benefattori" o di eroi nazionali come spesso i media li dipingono, con quell'aurea quasi da regnanti, con un atteggiamento simile a quello di nobili verso il popolino.
Dio che nervoso quando i giornalisti intervistavano l'Avvocato e pendevano letteralmente dalle sue labbra con sorrisini ad ogni battuta. ad ogni minchiata su ogni argomento. Mai una domanda scomoda, solo inchini.
E intanto la sua Famiglia ci preparava la polpetta avvelenata.
Comunque la puntata di stasera, aldilà di divagazioni sul passato di Fiat, ha fatto capire che Marchionne non è "un patriota" che stà portando l'onore dell'Italia nel Mondo (come i media lo dipingono) ma è un manager scaltro che stà spostando la partita su un piano politico coi Governi Italiano-Americano e Tedesco.
diciamo che non è una novità che i "ciornialisti" siano sempre proni al potere politico ed economico: credi forse che oggi sia diverso? anzi, secondo me è pure peggio (e qui taccio...)
sospendo inoltre il giudizio sull'avvocato: dei morti non si parla male, però non mi pare un caso che sparito lui fiat ha ritrovato la voglia di fare auto... e qui mi fermo.
mi pare poi ridicolo come una certa parte politica sia pronta a salire sul carro mediatico (soprattutto la lega che ha sempre visto fiat come fumo negli occhi)...
infine, nessuno nega che agnelli&co siano stati profittatori, rapaci, capaci, incapaci, generosi, ladri, profittatori, signori etc. etc. etc. nè più ne meno delle altre grandi famiglie industriali italiane.
quello che nessuno si ricorda è che fiat è l'unica grande industria italiana che produce prodotti tecnologici di grandissima diffusione e soggetti a vera concorrenza (uno dei pochi settori liberi che c'è in italia): tutte le altre - da olivetti a cirio a parmalat - sappiamo che fine hanno fatto e per colpa di chi.
credo che almeno questo vada loro riconosciuto (e di grazia dei giovani e che qualcuno se ne è andato, sennò a questa ora fiat era nel calderone gm...)
in conclusione: agnelli santi ed eroi no, assolutamente: hanno sempre fatto i loro interessi.
allo stesso modo, quello che conta non è la simpatia o antipatia personale per una famiglia, ma il futuro della principale azienda metalmeccanica italiana (con la quale sinceramente non vedo cosa c'entrino vizi e virtù dell'azionista di riferimento, a meno che l'azienda non faccia informazione e intrattenimento).
ciao!