<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> smart working? no grazie | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

smart working? no grazie

...appunto.



La realtà è un attimino più complessa di così....



...è vero anche il resto, essendo preceduto dalla suddetta premessa... ;)

Dipende dalla propria di realtà, io ho sempre pensato che il telelavoro è proficuo anche a seconda della professione, per alcune si applica bene per altre è più complesso e per altre ancora è impossibile farlo. Se sono un impiegato che fa un lavoro di back office davanti ad un pc probabilmente farlo da un posto differente rispetto al ufficio e con tutta una serie di protocolli per garantire la salute non cambia nulla, poi se ad uno non piace è un altro discorso ma subentrato altre questioni più o meno 'serie'.
 
se ad uno non piace è un altro discorso

...che conta quanto il discorso principale. Io ovviamente non pretendo di fare da esempio, ma se sono al di fuori dell'ambiente di lavoro non riesco a concentrarmi a sufficienza. Probabilmente il mio cervello lavora (parola grossa, lo so....) per aree tematiche, va a sapere.... sta di fatto che lavorare da casa mi pesa il triplo e produco la metà.
 
Cmq il problema non è tanto se uno preferisce o meno il lavoro da casa quanto le conseguenze che a lungo provoca o potrebbe provocare. Come indicate nell'articolo anche se escluderei quella trasformazione del viso così accentuata.
Insomma, come si legge nell'articolo il pendolarismo tra letto e scrivania consente più tempo libero ma ne vale la pena considerando le ripercussioni fisiche e mentali che subiremmo ( magari non tutti - NdBM )?
PS: dovrei dire "subiranno/subirete" visto che io da pensionato sono escluso:emoji_blush:
 
ma poi non capisco perché se uno in ufficio fa un lavoro da pirla quando é fatto da casa diventa intelligente.....:emoji_grin:

Qui in Belgio si utilizza un altro termine albionico che credo sia più appropriato... home working.
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Cmq il problema non è tanto se uno preferisce o meno il lavoro da casa quanto le conseguenze che a lungo provoca o potrebbe provocare. Come indicate nell'articolo anche se escluderei quella trasformazione del viso così accentuata.
Insomma, come si legge nell'articolo il pendolarismo tra letto e scrivania consente più tempo libero ma ne vale la pena considerando le ripercussioni fisiche e mentali che subiremmo ( magari non tutti - NdBM )?
PS: dovrei dire "subiranno/subirete" visto che io da pensionato sono escluso:emoji_blush:

Ma il fatto di recarsi in ufficio non necessariamente ti salva dai problemi di cui tu dici, giustamente stando a casa si rischia sedentaria e accesso al cibo in maniera esagerata, ma anche andando in ufficio ufficio il problema esiste, come diceva streak di base conta la buona volontà della persona.
Personalmente credo che conti molto invece la volontà di poterlo fare, con entrambe i genitori che lavorano (finiti i tempi delle mamme casalinghe) gestire i figli conciliandlli con il lavoro è un impresa, senza Smart working spesso so devono fare scelte che vanno contro uno di questi 2 frangenti, lo smart working ti permette in e e di coniugare le 2 cose, ovviamente con tanti aspetti negativi però da dover gestire
 
Insomma, come si legge nell'articolo il pendolarismo tra letto e scrivania consente più tempo libero ma ne vale la pena considerando le ripercussioni fisiche e mentali che subiremmo ( magari non tutti - NdBM )?

Lasciamo stare gli articoli e le loro ipotesi più o meno fantasiose, quella che conta è la realtà.
E mi sembra che ne abbiamo già parlato a sufficienza. Occorre insistere ancora?

Io piuttosto insisterei sulle ripercussioni negative, sia fisiche che mentali, della sedentarietà, dell'insufficiente attività sportiva e di un'alimentazione squilibrata. Queste sì che fanno male, e sono in tanti - troppi- quelli che non ne tengono conto!
Poi il problema è lo smart (o home) working...
 
Sinceramente sono contento dello smart working. Da poco abbiamo cominciato a lavorare in sede al 50% del tempo. Mi sento più sicuro a casa. In sede è pieno di colleghi che fanno finta di tenere la mascherina nonostante le direttive aziendali che dicono di tenerla sempre anche da seduto davanti al PC.
Lo smart working mi permette di lavorare anche in villeggiatura. Sono già lì con la famiglia.Per me è una grande invenzione. Basta pensare a tutti i permessi che devi usare per sbrigare qualche faccenda di casa. Invece con lo smart working sei già a casa e l'orario flessibile ti permette il recupero senza consumo di ferie/permessi
 
Sarà interessante vedere appena ci sarà il via libera ai licenziamenti quanti di questi lavori a distanza si tramuteranno in licenziamenti a distanza, altro che lamentarsi del pc proprio o del climatizzatore.
 
Tenere un dipendente in ufficio costa molto di più che farlo lavorare da casa, quindi credo che quelli che rischiano di più il proprio posto di lavoro siano quelli del "traditional working".
Io, a parte lo stipendio, costo praticamente zero alla mia società.
 
Comunque la nostra azienda ha dichiarato che la produttività durante lo smart working è aumentata. Io credo che finita sta emergenza chiederò i 2 gg a settimana casa che già erano possibili prima. Di più non riesco, preferisco andare al lavoro in ufficio qualche giorno
 
Sarà interessante vedere appena ci sarà il via libera ai licenziamenti quanti di questi lavori a distanza si tramuteranno in licenziamenti a distanza, altro che lamentarsi del pc proprio o del climatizzatore.
per la serie “grazie padrone che mi dai da mangiare”.
Quindi oltre che gli stipendi piú bassi d’europa ci fanno lavorare da casa con clima e pc a nostre spese ( corrente e rotture pc varie inclusi) e loro chiudono gli uffici che costano.
Se poi una azienda va male ti licenziano in ogni caso.

Ma come sempre siamo usciti dal seminato visto che il da casa non ha nulla a che vedere con l’articolo.
 
E qui finisco perchè siamo usciti dal seminato.

E infatti l'argomento del topic doveva riguardare le supposte trasformazioni fisiche derivanti da tanti anni di smart working
(che poi, invece di fare ipotesi, andassero a studiare i casi reali di chi lavora da tanti anni in casa... io sono a disposizione! :emoji_grin:)

Scusa la franchezza, ma sei stato proprio tu a uscire dal seminato, scrivendo cose tipo “grazie padrone che mi dai da mangiare” e parlando di stipendi tra i più bassi d'Europa. Cose che non c'entrano proprio niente con il tema del topic.
 
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