tranquillo stige non ci stiamo scaldando.
E' normale dibattito quando si discute di "normative" che purtroppo in Italia richiedono sempre l'appoggio di un avvocato.
Dovresti vedere i dibattiti in un collegio professionale 8) 8) 8)
Non a caso abbiamo 213'400 ingegneri, 45'400 periti industriali e 198'000 avvocati. Questo conferma che praticamente ad ogni tecnico deve essere affiancato un avvocato
@brag, come ho già spiegato in altro post simile, concordo con te che certe soluzioni sono per emergenza ma non devono comunque andare contro la legge.
Così è con le calze che, per quanto mi risulta sono certificate dal TUV, autorizzate all'estero ma non "omologate" dal nostro ministero, quindi le puoi comprare ma non montare
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Diverso discorso per la pellicola: lei magari è si omologata ma non per essere utilizzata sul parabrezza perché le norme italiane prevedono che i vetri anteriori abbiano una trasparenza minima. Così per i fendinebbia: ci sono gli aftermarket omologati ma se li monti sul tetto son dolori. Queste norme dovrebbero essere richiamate nel codice della strada.
Ogni prodotto (anche non automobilistico) per essere utilizzato deve (in realtà si deve dire dovrebbe) rispondere alle norme nazionali (recepite da quelle internazionali) che determinano se un prodotto è costruito a "regola d'arte" (termine guarda caso utilizzato spesso in legislazione e che purtroppo lascia ampio spazio all'interpretazione).
Inoltre succede che alcuni prodotti innovativi nascano privi di normativa di riferimento in quanto inventano qualcosa di totalmente nuovo. In questi casi il problema diventa veramente complicato e nell'interregno lascia spazio a prodotti farlocchi (come valutare se una calza è valida o meno se non hai un "metro" per misurarla?).
Quindi un conto sono le catene anche da 7mm, che mi risulta siano assolutamente legali perché equiparate alle catene da 12 (come ragni e prodotti simili), un altro le calze (sempre che recentemente non sia cambiato qualcosa, ma da quel che dicono i periti no).
Per le catene invece l'importante è la "
compatibilità" (nel precedente post ho usato un termine ambiguo) con la vettura.
Questo non perché la catena non sia sicura (se è della dimensione corretta per il pneumatico) per la circolazione ma per la meccanica del veicolo su cui sono montate.
Quali prove devono essere eseguite? verificare che sotto sterzo e sotto compressione la catena non tocchi mai una parte meccanica o di carrozzeria: dovesse danneggiare una tubatura dei freni sarebbero grossi dolori.
In questo caso il produttore della vettura non ha colpe (prima si perché non lo scriveva nelle istruzioni d'uso) al contrario del produttore della catena che ha dichiarato una compatibilità che non c'è.
Ragazzi (e non) scusate la lunghezza; questo è quello che ho compreso io che non sono specialista del settore automotive.
Gradite precisazioni e correzioni, magari con riferimenti a normative tecniche e legislative. Così ci leviamo tutti il dubbio.