<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Signor Marchionne, per cortesia, non ci prenda per cretini | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Signor Marchionne, per cortesia, non ci prenda per cretini

bumper morgan ha scritto:
Il sistema paese conta fino ad un certo punto, il problema maggiore è che, come ho già detto, mancano imprenditori

cerchiamo di avere un minimo di oggettività.

viviamo in un mercato globale, con un condizione di libero stabilimento in tutta l'UE.
tu dici che in tutta l'Unione Europea non ci sono imprenditori? tutta tutta?

non sarà invece che c'è un perché, se le compagnie anche internazionali investono in Germania o Francia, e non in Italia?
se le grandi banche hanno le sedi in Olanda e non in Italia?
se i giapponesi montano le auto in Spagna e Portogallo e non in Italia?

credi davvero che non ci sia un problema "sistema-Paese" o che non sia determinante?
 
Seguendo questo post, vorrei dire tante cose ma...sono rimasto senza parole! :(
Io non capisco a che gioco sta giocando Marchionne, dove vuole veramente arrivare...
Provo solo tanta amarezza e disapprovazione.
Difficile commentare l'incomprensibile...
Sono molto deluso e spero che, un giorno, Marchionne o chi per esso faccia chiarezza...ce ne è bisogno... :rolleyes:
 
belpietro ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Il sistema paese conta fino ad un certo punto, il problema maggiore è che, come ho già detto, mancano imprenditori

cerchiamo di avere un minimo di oggettività.

viviamo in un mercato globale, con un condizione di libero stabilimento in tutta l'UE.
tu dici che in tutta l'Unione Europea non ci sono imprenditori? tutta tutta?

non sarà invece che c'è un perché, se le compagnie anche internazionali investono in Germania o Francia, e non in Italia?
se le grandi banche hanno le sedi in Olanda e non in Italia?
se i giapponesi montano le auto in Spagna e Portogallo e non in Italia?

credi davvero che non ci sia un problema "sistema-Paese" o che non sia determinante?

Tutto ciò è vero e lo condivido.
Però, questo non giustifica il comportamento di Marchionne:
E' stato LUI a parlare di investimenti in Italia (Fabbrica Italia)! LUI ha parlato di incrementare la produzione in Italia portandola a x milioni di esemplari prodotti! LUI ha voluto i referendum per rinegoziare i contratti al fine di essere più competitivi....ecc...ecc....
E ora, sempre LUI, ci dice che questo mercato non merita nuovi modelli... :rolleyes:
Non capisco: bastava che dicesse che in Italia non conviene più e tanti saluti!
Tutto il casino che ha fatto finora, per cosa lo ha fatto :?:
O ci prende per i fondelli, o ci faccia capire una volta per tutte... :?
 
bumper morgan ha scritto:
Marchionne fa utili senza vendere, semplicemente razionalizzando molto, cercando di comprare al minor costo e chiudendo fabbriche di componenti per aprile al'estero.
Il sistema paese conta fino ad un certo punto, il problema maggiore è che, come ho già detto, mancano imprenditori, gente che fa un lavoro per passione, i mportante in tutti i campi ma importantissimo in questo settore.Qui sta la differenza tra Piëch e Marchionne. Il primo, un ingegnere, mangia da una vita pane ed auto,il secondo tre lauree ( credo triennali e che nulla hanno a che vedere con la meccanica) e nessuna passione per l'auto. Per lui, vendere auto o rubinetti è la stessa cosa.Insomma è un manager e non un imprenditore.
Come se non bastasse ha mandato via gente come Demel o Kalbsfell che di auto ne capivano molto.

Marchionne come retroterra culturale è quello che dici, come lo è Piech; ma se Marchionne deve fare la Lancia ypsilon in SIcilia e poi spendere 1.000 euro in più a macchina perchè la logistica di quella fabbrica fa pena, o se a Pomigliano si trova il 50% delle assenze quando ci sono le partite di calcio, o se per avere un permesso deve farsi una trafila burocratica di mesi, e magari dover pure ungere un po' certi meccanismi, se paga l'energia il 30% in più che in altri stati, se il costo del lavoro è più alto, se la politica non è rapida a recepire le nuove esigenze del sistema industriale, insomma, alla fine va a produrre dove si trova meglio. Ed è difficile dargli torto. Che poi non sia uno sticno di santo non ci piove
 
Cometa Rossa ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Marchionne fa utili senza vendere, semplicemente razionalizzando molto, cercando di comprare al minor costo e chiudendo fabbriche di componenti per aprile al'estero.
Il sistema paese conta fino ad un certo punto, il problema maggiore è che, come ho già detto, mancano imprenditori, gente che fa un lavoro per passione, i mportante in tutti i campi ma importantissimo in questo settore.Qui sta la differenza tra Piëch e Marchionne. Il primo, un ingegnere, mangia da una vita pane ed auto,il secondo tre lauree ( credo triennali e che nulla hanno a che vedere con la meccanica) e nessuna passione per l'auto. Per lui, vendere auto o rubinetti è la stessa cosa.Insomma è un manager e non un imprenditore.
Come se non bastasse ha mandato via gente come Demel o Kalbsfell che di auto ne capivano molto.

Marchionne come retroterra culturale è quello che dici, come lo è Piech; ma se Marchionne deve fare la Lancia ypsilon in SIcilia e poi spendere 1.000 euro in più a macchina perchè la logistica di quella fabbrica fa pena, o se a Pomigliano si trova il 50% delle assenze quando ci sono le partite di calcio, o se per avere un permesso deve farsi una trafila burocratica di mesi, e magari dover pure ungere un po' certi meccanismi, se paga l'energia il 30% in più che in altri stati, se il costo del lavoro è più alto, se la politica non è rapida a recepire le nuove esigenze del sistema industriale, insomma, alla fine va a produrre dove si trova meglio. Ed è difficile dargli torto. Che poi non sia uno sticno di santo non ci piove

Sono in parte daccordo, anche se poi dati alla mano pare e dico pare perchè su questo argomento è difficile capire la verità, a pomigliano non è che ci fosse un tasso d'assenteismo tanto diverso da altri stabilimenti italiani.
Comunque stabilimenti del sud a parte voluti dai clientelismi politici degli anni 70-80 sui quali la fiat ha preso saccate di soldi, quelli del nord sono desolantamente vuoti, privi di modelli e senza piani industriali.
 
hewie ha scritto:
E' stato LUI a parlare di investimenti in Italia (Fabbrica Italia)! LUI ha parlato di incrementare la produzione in Italia portandola a x milioni di esemplari prodotti! LUI ha voluto i referendum per rinegoziare i contratti al fine di essere più competitivi....ecc...ecc....
E ora, sempre LUI, ci dice che questo mercato non merita nuovi modelli... :rolleyes:

non voglio difendere qui Maglionne.

però sono due discorsi distinti e non sovrapponibili: considerare l'Italia come mercato e considerare l'Italia come sede di produzione.

non c'è nulla di illogico o contraddittorio, se uno ritiene che l'Italia in quanto luogo di produzione per un mercato globale di destinazione possa essere a certe condizioni un posto appetibile (il più è vedere se è vero) , e poi quello stesso "uno" dice che l'Italia in quanto mercato non giustifica una attenzione apposita con nuovi modelli.

per fare un parallelo, in Polonia credo producano parecchio, ma mica si mettono a pensare dei nuovi modelli nella specifica ottica di quello che possa gradire il mercato polacco.
 
meglio sempre essere precisi: non è la logistica di quella fabbrica (Termini Imerese) che fa pena, è quella della Fiat in generale. Non sono passati molti mesi da quando ci hanno mostrato da una inchiesta il lavorìo avanti ed indietro delle scocche Y da e per la calabria con costi pazzeschi quando avevano il porto inutilizzato a poche centinaia di metri (ed il trasporto marino costa una minima frazione di quello su gomma).
Avevo il sospetto ed ora è una certezza che tutte le clausole-capestro imposte ai sindacati non fossero altro che dei metodi brutali di dissuasione, il primo a sperare che gli operai votassero NO era Marchionne così poteva andarsene sdegnato dall'Italia, invece il SI lo ha spiazzato ed ora balbetta giustificazioni inaccettabili; ho 61 anni e non sono più un bambino, pretendo che un uomo che concede interviste solo a giornalisti inginocchiati parli da uomo e non da marionetta. Ne abbiamo abbastanza di questi personaggi qui in italia senza andare a cercarli in svizzera.
Nienteniente adesso la Fiat chiude e sarà colpa degli operai che non se ne sono andati prima!
Sempre riguardo alla logistica ricordo che l'Ineffabile ci aveva raccontato di scocche che venivano dagli USA (dagli USA) e venivano montate qui e poi riportate in usa (in USA) per la vendita!
 
belpietro ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Il sistema paese conta fino ad un certo punto, il problema maggiore è che, come ho già detto, mancano imprenditori
cerchiamo di avere un minimo di oggettività.
viviamo in un mercato globale, con un condizione di libero stabilimento in tutta l'UE.
tu dici che in tutta l'Unione Europea non ci sono imprenditori? tutta tutta?
non sarà invece che c'è un perché, se le compagnie anche internazionali investono in Germania o Francia, e non in Italia?
se le grandi banche hanno le sedi in Olanda e non in Italia?
se i giapponesi montano le auto in Spagna e Portogallo e non in Italia?

credi davvero che non ci sia un problema "sistema-Paese" o che non sia determinante?
infatti, Antonio, non ho escluso il sistema paese che ha indubbiamente le sue colpe e che tiene lontano le multinazionali ( che poi se ne vanno più che altro per andare in paesi dove il costo del lavoro è molto inferiore) ma è altrettanto vero che, soprattuto in industrie di queste dimensioni, la gestione viene affidata a manager che non conoscono il prodotto e guardano solo il profitto.
È che per gestire un industria di questo settore, ci vuole anche passione, cosa che a M manca completamente.
La piccola industria, al contrario,va bene, perchè gestita dai creatori della ditta stessa. che quindi fanno il lavoro con, appunto, passione.
 
belpietro ha scritto:
hewie ha scritto:
E' stato LUI a parlare di investimenti in Italia (Fabbrica Italia)! LUI ha parlato di incrementare la produzione in Italia portandola a x milioni di esemplari prodotti! LUI ha voluto i referendum per rinegoziare i contratti al fine di essere più competitivi....ecc...ecc....
E ora, sempre LUI, ci dice che questo mercato non merita nuovi modelli... :rolleyes:

non voglio difendere qui Maglionne.

però sono due discorsi distinti e non sovrapponibili: considerare l'Italia come mercato e considerare l'Italia come sede di produzione.

non c'è nulla di illogico o contraddittorio, se uno ritiene che l'Italia in quanto luogo di produzione per un mercato globale di destinazione possa essere a certe condizioni un posto appetibile (il più è vedere se è vero) , e poi quello stesso "uno" dice che l'Italia in quanto mercato non giustifica una attenzione apposita con nuovi modelli.

per fare un parallelo, in Polonia credo producano parecchio, ma mica si mettono a pensare dei nuovi modelli nella specifica ottica di quello che possa gradire il mercato polacco.

Beh, in Polonia la quota Fiat sarà anche ridicola, ma in Italia, è ancora il 30% e rappresenta il mercato principale del gruppone in Europa...
A meno che Marchionne non voglia chiudere Fiat e dedicarsi solo a Chrysler...ribadisco che, a mio avviso, il suo atteggiamento è incomprensibile...
 
Cometa Rossa ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Marchionne fa utili senza
Marchionne come retroterra culturale è quello che dici, come lo è Piech; ma se Marchionne deve fare la Lancia ypsilon in SIcilia e poi spendere 1.000 euro in più a macchina perchè la logistica di quella fabbrica fa pena, o se a Pomigliano si trova il 50% delle assenze quando ci sono le partite di calcio, o se per avere un permesso deve farsi una trafila burocratica di mesi, e magari dover pure ungere un po' certi meccanismi, se paga l'energia il 30% in più che in altri stati, se il costo del lavoro è più alto, se la politica non è rapida a recepire le nuove esigenze del sistema industriale, insomma, alla fine va a produrre dove si trova meglio. Ed è difficile dargli torto. Che poi non sia uno sticno di santo non ci piove
in questo caso concordo con te. Anche se non bisogna dimenticare che i grossii Suv tedeschi vengono prodotti in Alabama che è un pó più lontano della Sicilia :D
 
Cometa Rossa ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
Ip penso che la colpa non sia di Marchionne; Marchionne fa il suo lavoro, nel senso che deve vendere e fare utili; normale che cerchi di produrre dove i costi totali (non solo la manodopera) siano bassi ed i ricavi alti; Fiat è diventata una multinazionale gloale acquisendo Chrysler, e va a produrre dove conviene, vuoi per impianti efficenti, vuoi per vicinanza ad un mercato grande, vuoi per contributi vari o bassa conflittualità sindacale.
A mio avviso la colpa è del sistema paese, del nostro sistema paese; perchè se il sistema paese fosse attraente per le industrie che producono auto, anche se Fiat chiude, arriva qualcun altro al suo posto. Invece nessun costruttore di auto ha la minima intenzione di aprire uno stabilimento da noi; proviamo a chiederci il perchè

Scusa, ma l'ad Fiat ha "innovato" il settore con tanto di referendum tra i lavoratori...

E' uscito da confindustria per "innovare" ancora di più...

Ha ottenuto le condizioni che voleva, ha messo in scacco i sindacati e i lavoratori con le continue minacce di andare via dall'Italia, cosa vuole di più...?

Prima la colpa dei mancati investimenti era dei fannulloni, poi la colpa è stata attribuita ai sindacati...

Adesso che avrebbe le condizione per investire salta fuori che "in un mercato con 1.800.000 auto vendute all'anno non conviene tirare fuori nuovi modelli"...

Ma dico, stiamo giocando o che cosa...?

Dietro ogni scusa io vedo che l'unica cosa certa è che non si fa niente...

Così non andremo lontano...

I nuovi modelli li tira fuori, ma in America; o si pensava che comprare Chrysler fosse come andare a comprare un pacchetto di sigarette? E' stato un investimento colossale, ed ora il nuovo gruppo si rivolge principalmente su quel mercato.
Comunque io una lancia per lui non la voglio spezzare, ma Marchionne è sempre quello che ha spostato la produzione di un best seller, la Panda, dallo stabilimento più efficiente del gruppo, Thichy, a quello più inefficiente, Pomigliano, solo per tenere aperto Pomigliano.
Se poi vogliamo parlare di tutte le scelte strategiche sbagliate sui modelli da mettere a listino possiamo andare avanti per ore e mi trovi d'accordo, ma non mi sembra che voglia chiudere tutte le fabbriche in Italia, altrimenti a Pomigliano il prossimo anno ci sarebbe un centro commerciale
la panda è fatta a pomigliano, ma per un nuovo modello assemblato in italia ci sono ypsilon, nuovo monovolume piccolo fatte in polonia e in serbia...per non palare dei vari arrivi americani....
 
Cometa Rossa ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Marchionne fa utili senza vendere, semplicemente razionalizzando molto, cercando di comprare al minor costo e chiudendo fabbriche di componenti per aprile al'estero.
Il sistema paese conta fino ad un certo punto, il problema maggiore è che, come ho già detto, mancano imprenditori, gente che fa un lavoro per passione, i mportante in tutti i campi ma importantissimo in questo settore.Qui sta la differenza tra Piëch e Marchionne. Il primo, un ingegnere, mangia da una vita pane ed auto,il secondo tre lauree ( credo triennali e che nulla hanno a che vedere con la meccanica) e nessuna passione per l'auto. Per lui, vendere auto o rubinetti è la stessa cosa.Insomma è un manager e non un imprenditore.
Come se non bastasse ha mandato via gente come Demel o Kalbsfell che di auto ne capivano molto.

Marchionne come retroterra culturale è quello che dici, come lo è Piech; ma se Marchionne deve fare la Lancia ypsilon in SIcilia e poi spendere 1.000 euro in più a macchina perchè la logistica di quella fabbrica fa pena, o se a Pomigliano si trova il 50% delle assenze quando ci sono le partite di calcio, o se per avere un permesso deve farsi una trafila burocratica di mesi, e magari dover pure ungere un po' certi meccanismi, se paga l'energia il 30% in più che in altri stati, se il costo del lavoro è più alto, se la politica non è rapida a recepire le nuove esigenze del sistema industriale, insomma, alla fine va a produrre dove si trova meglio. Ed è difficile dargli torto. Che poi non sia uno sticno di santo non ci piove
ma scusa cosa vuole dire "la logistica di quella fabbrica fa pena"...ci arriva di tutto dalla cina e ti bevi la favoletta (ripropondola peraltro in modo un po' goffo) della logistica di termini?che poi tra l'altro la logistica è una roba difficile, non sono gli operai a gestirla, semmai la subiscono....e quanto a pomigliano d'accordissimo sul punire i fannulloni amanti del calcio, ma mi sembra che questa triste vicenda sia un po' troppo strumentalizzata e usata come scusa per fare un po' quelle che si vuole...
 
hewie ha scritto:
Seguendo questo post, vorrei dire tante cose ma...sono rimasto senza parole! :(
Io non capisco a che gioco sta giocando Marchionne, dove vuole veramente arrivare...
Provo solo tanta amarezza e disapprovazione.
Difficile commentare l'incomprensibile...
Sono molto deluso e spero che, un giorno, Marchionne o chi per esso faccia chiarezza...ce ne è bisogno... :rolleyes:
ma marchionne è un cane sciolto...non ha nessun interesse a fare chiarezza...dovrebbero essere le istituzioni a imporglielo...ma c'è una sorta di patetico timore reverziale nei suoi confronti....tutti pronti ad applaudirlo...e intanto perdiamo posti di lavoro, ha lasciato confindustria. etc etc...
 
hewie ha scritto:
Beh, in Polonia la quota Fiat sarà anche ridicola, ma in Italia, è ancora il 30% e rappresenta il mercato principale del gruppone in Europa...
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non vuol dir niente, quale quota ha FIAT in un mercato, sia polacco o italiano o brasiliano.
quello che conta per stabilir quanta attenzione si debba avere per un singolo particolare mercato è quanta parte della produzione complessiva di FIAT (e di chiunque) sia assorbita da quel mercato.
e, per di più, dedicarsi troppo a un singolo mercato è il primo passo verso il baratro.
 
HenryChinaski ha scritto:
stabilimenti del sud a parte voluti dai clientelismi politici degli anni 70-80 sui quali la fiat ha preso saccate di soldi, .

e sui quali ne ha persi (proprio in nome di tale clientelismi) probabilmente anche di più...
 
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