<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Siccità 2023 terminata? | Page 53 | Il Forum di Quattroruote

Siccità 2023 terminata?

Le stazioni di servizio attuali sono protette dagli allagamenti? Mi pare più semplice staccare la linea di alimentazione che non evitare lo sversamento di idrocarburi in caso di allagamento, e lo dico da profondamente scettico sull'elettrificazione di massa.
Beh i serbatoi interrati per carburanti sono ormai tutti a doppia camera stagna, difficile entri acqua dall'esterno, e i bocchettoni carico e linee prelievo sono a tenuta. Ovviamente dal punto di vista operativo e funzionale in caso di allagamento la stazione non può erogare, ma problematiche di rischio ambientale non dovrebbero esserci con impianti in regola.
 
Povera gente, dicono che in 36 ore in Romagna sono cadute le piogge di 6 mesi...,un evento sicuramente eccezionale.

Le due alluvioni in Emilia-Romagna avvenute in pochi giorni questo mese sono state eventi meteorologici estremi. In particolare, le piogge che tra il 15 e il 17 maggio hanno causato numerose esondazioni e frane nel territorio compreso tra la provincia di Bologna e le Marche sono state classificate così dall’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (IRPI) del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), sia per la quantità d’acqua precipitata nell’arco di tempo considerato sia per l’ampia estensione geografica del fenomeno.

È assodato e noto che il cambiamento climatico causato dalle emissioni di gas serra legate alle attività umane è e sarà responsabile di un generale aumento degli eventi meteorologici estremi come alluvioni e siccità in molte parti del mondo, compresa l’Europa e il bacino del Mediterraneo. Il semplice fatto che avvenga un fenomeno meteorologico estremo però non significa di per sé che la causa sia il cambiamento climatico – se ne verificavano anche in passato – e le relazioni tra un singolo evento e l’aumento della concentrazione di gas serra nell’atmosfera sono complicate da ricostruire anche per i climatologi. Questo non significa che la crisi mondiale del clima non c’entri nulla con le alluvioni di questi giorni, al contrario. E secondo gli scienziati le attività di prevenzione dei danni da alluvione devono tenere ben conto del contesto della crisi climatica.



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Mi viene in mente che l'agricolo senior diceva che el caldo e el fredo no i magna el lupo..... ossia, che anche quando la stagione è anomala, gli eventi meteo arrivano, prima o poi. E qui stanno arrivando sempre più spesso tutti insieme................
 
Occorre migliorare la prevenzione, ovunque.
Ormai si sa che in Italia è così: alternanza di siccità e piogge torrenziali, devastanti (tra l’altro ora prevedibili con qualche giorno di anticipo, come è avvenuto anche in Romagna in questa occasione).
Bisogna fare qualcosa e presto. Quanto meno alzare molti argini, se no ogni volta sono allagamenti.
 
Si passa da un estremo all'altro..., dall’1 ottobre 2022 fino ad oggi, il valore medio delle precipitazioni in Spagna è stato inferiore del 27,5% rispetto alla media di questo periodo, una realtà che ha avuto un impatto totale sul settore agricolo. Ma il Paese iberico non è l’unico: dopo un inverno particolarmente secco, anche la Francia corre ai ripari...

Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato un pacchetto di aiuti di oltre 2miliardi di euro, un maxi provvedimento che prevede varie misure, tra cui dissalatori, nuove condotte per le aree più colpite dalla crisi idrica e aiuti per gli agricoltori, per affrontare l’emergenza siccità.

Così, dopo aver dichiarato emergenza climatica ben tre anni fa, la Spagna si prepara ad affrontare un altro gravissimo aspetto di quella stessa emergenza: una crisi idrica senza precedenti che sta colpendo ora il 60% delle campagne, causando perdite irreversibili, con alcune regioni che hanno completamente perso la produzione di grano e orzo per quest’anno.


La Spagna è abituata ad affrontare periodi di siccità, ma a causa dei cambiamenti climatici l’impatto è ora maggiore. Per far fronte a questa situazione è necessaria una pianificazione e un’assistenza a breve termine, ha dichiarato la ministra per la Transizione ecologica, Teresa Ribera.
 
Occorre migliorare la prevenzione, ovunque.
Ormai si sa che in Italia è così: alternanza di siccità e piogge torrenziali, devastanti (tra l’altro ora prevedibili con qualche giorno di anticipo, come è avvenuto anche in Romagna in questa occasione).
Bisogna fare qualcosa e presto. Quanto meno alzare molti argini, se no ogni volta sono allagamenti.
Alzare km di argini teoricamente funziona, ma si potrebbe iniziare intanto alla manutenzione di fossi e scoli, ripristinare le giuste quote dei fondi degli alvei, creare sistemi di scolmatura e invasi di laminazione in modo da rallentare il flusso delle acque meteoriche, soprattutto quelle provenienti da aree poco permeabili. Volendo le soluzioni ci sono e a quanto pare ci sono pure i soldi, ma bisogna sapere spenderli e avere la volontà di farlo, ma costruire un bacino di raccolta chissà dove non porta voti e consenso come una bella sistemazione urbana di una piazza, una bella pista ciclabile o altre amenità del genere.
 
Si passa da un estremo all'altro..., dall’1 ottobre 2022 fino ad oggi, il valore medio delle precipitazioni in Spagna è stato inferiore del 27,5% rispetto alla media di questo periodo, una realtà che ha avuto un impatto totale sul settore agricolo. Ma il Paese iberico non è l’unico: dopo un inverno particolarmente secco, anche la Francia corre ai ripari...

Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato un pacchetto di aiuti di oltre 2miliardi di euro, un maxi provvedimento che prevede varie misure, tra cui dissalatori, nuove condotte per le aree più colpite dalla crisi idrica e aiuti per gli agricoltori, per affrontare l’emergenza siccità.

Così, dopo aver dichiarato emergenza climatica ben tre anni fa, la Spagna si prepara ad affrontare un altro gravissimo aspetto di quella stessa emergenza: una crisi idrica senza precedenti che sta colpendo ora il 60% delle campagne, causando perdite irreversibili, con alcune regioni che hanno completamente perso la produzione di grano e orzo per quest’anno.


La Spagna è abituata ad affrontare periodi di siccità, ma a causa dei cambiamenti climatici l’impatto è ora maggiore. Per far fronte a questa situazione è necessaria una pianificazione e un’assistenza a breve termine, ha dichiarato la ministra per la Transizione ecologica, Teresa Ribera.


Il fatto e' che in Spagna ci stanno gia' pensando....
E in concreto....

http://www.lemeridie.it/2023/01/16/in-spagna-i-dissalatori-coprono-il-56-del-fabbisogno-idrico/
 
Quei miei amici mi avevano detto che erano tranquilli.
Ma non stanno mica tanto distante da Fornace Zarattini che adesso è sommersa.

Hanno fatto vedere al tg diverse persone che si sono rifiutate di lasciare le proprie case.
Io capisco tutto ma anche i soccorritori rischiano la vita,poi magari quando l'acqua arriva al tetto li richiamano per farli tornare dopo averli mandati via per i ricordi,per il gatto che si è rifugiato in soffitta etc etc.
 
Dal TG3, locale....

Sta davvero entrando a Ravenna....Citta'....
Si vedevano mezzi da lavoro per fare un argine per difendere il centro....
Sullo sfondo due supermercati, gia' dentro la tangenziale

Che tristezza nel 2023
 
Chissà se la locomotiva nel parco di Faenza ha subito danni.
E' uno dei pochi ricordi che ho delle zone in cui sono nato prima che ci trasferissimo.
 
Alzare km di argini teoricamente funziona, ma si potrebbe iniziare intanto alla manutenzione di fossi e scoli, ripristinare le giuste quote dei fondi degli alvei, creare sistemi di scolmatura e invasi di laminazione in modo da rallentare il flusso delle acque meteoriche, soprattutto quelle provenienti da aree poco permeabili. Volendo le soluzioni ci sono e a quanto pare ci sono pure i soldi, ma bisogna sapere spenderli e avere la volontà di farlo, ma costruire un bacino di raccolta chissà dove non porta voti e consenso come una bella sistemazione urbana di una piazza, una bella pista ciclabile o altre amenità del genere.

come già scrivevo credo ci siano ancora opposizioni nella zona nord di Milano per creare la cassa d'espansione del Seveso che periodicamente allaga Niguarda e dintorni.
C'è una zona già destinata a parco ma i residenti della zona non la volevano.

In zona agricola i proprietari dei fondi sicuramente si oppongono di ritrovarsi in area golenale col risultato che ci perdon tutti anche la cascina
 
Fra l'altro potrebbe non sembrare evidente ma essendo anche la quantità di pioggia un insieme finito, questa se cade ...
in 36 ore in Romagna sono cadute le piogge di 6 mesi
... poi gli altri 6 mesi non arriva ...

E tutta quell'acqua, in ogni caso, mica la puoi conservare, nemmeno volendo organizzarti.
Puoi solo evitare che di affoghi. Ma il 99% va perso in mare
 
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