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Siamo sicuri che la transizione sia verso l'elettrico?

Da un pò sono portato a considerare l'acqua la maggior forza al mondo. Ed ogni giorno evapora si sposta e ricade e se non cade nel mare percorre tanta strada per raggiungerlo e ricominciare il giro.

Da tempo si parla di transizione verso combustibili non inquinanti e ci si orienta all'elettrico .... stranamente l'europa non fà grandi passi in questa direzione lasciata ad altre zone del mondo.

E se non fosse l'elettrico l'obiettivo della transizione?

E se l'obiettivo fosse l'idrogeno?

Domanda: Convertire una auto termica che oggi brucia benzina o gasolio o gpl o ... in una ibrida ad idrogeno è tanto difficile?

Il fatto che l'idrogeno costi tanto ... non è rilevante le cose possono cambiare in fretta.

La mia domanda è legato solo al tempo.... trasformare una vettura termica in ibrida ad idrogeno che tempistica può prevedere? ... a parte la burocrazia.

Non è che in poche ore da un punto di vista tecnico si possa prevedere la trasformazione e la revisione? In tutte le 79 mila officine meccaniche.

Quali sono le operazioni necessarie?

Grazie
 
Da un pò sono portato a considerare l'acqua la maggior forza al mondo. Ed ogni giorno evapora si sposta e ricade e se non cade nel mare percorre tanta strada per raggiungerlo e ricominciare il giro.
La maggior forza è il sole, non l'acqua che è quella che più ne subisce gli effetti, anche se della tanta energia in ballo solo una piccola parte è recuperabile per nostro uso.
Da tempo si parla di transizione verso combustibili non inquinanti e ci si orienta all'elettrico .... stranamente l'europa non fà grandi passi in questa direzione lasciata ad altre zone del mondo.
E se non fosse l'elettrico l'obiettivo della transizione?
E se l'obiettivo fosse l'idrogeno?
L'obiettivo non è l'elettrico e non è l'idrogeno, è la drastica diminuzione delle emissioni di CO², insieme anche ad una auspicabile diminuzione delle emissioni inquinanti vere e proprie specialmente nelle città.

Solo che, allo stato attuale delle cose, l'elettrico appare, a torto o a ragione, come il più attuabile dei sistemi per ottenerla.

L'idrogeno - non è ancora ben chiaro se come combustibile in tradizionali motori termici o nelle fuel-cell per produrre corrente elettrica, dato che sentiamo pareri contrastanti per quanto autorevoli - sarebbe un'eccellente soluzione, ma allo stato attuale delle cose richiederebbe una disponibilità di energia elettrica superiore al reale.
Potrebbe costituire una reale possibilità per i trasporti - io mi auguro, e credo, che sarà così, ma non in tempi brevi - in seguito ad un'aumentata disponibilità di elettricità, per aumento delle fonti rinnovabili o eventualmente del nucleare.
 
Come ho detto in alcuni miei post precedenti; l'idrogeno è una mezza illusione, infatti atomico e molecolare è praticamente inesistente in natura; ovvero l'elemento in sé si trova, ma combinato assieme ad altri elementi in vari composti sulla crosta terrestre; esso dunque non è una fonte primaria di energia come lo sono gas naturale, petrolio e carbone, ma bisogna utilizzare energia elettrica per scinderlo e quindi produrlo, essendo un legame molto forte per esempio con l’ossigeno, la reazione è energivora, Facciamo alcune considerazioni, poiché sia l'elettrolisi che la compressione dell'idrogeno non sono operazioni ad alto rendimento e nemmeno i motori a combustione diretta dell’idrogeno a 4 tempi.


IDROGENO con MOTORE A SCOPPIO ( 4 tempi derivazione benzina ) da 100 unità di petrolio equivalente tramite le centrali termoelettriche a GAS a Ciclo Combinato ( rendimento 55 %) si ricavano 55% unità di energia elettrica, perdite di rete e trasformazione 15%* con I' energia elettrica si scinde l'acqua (rendimento 60%) e si producono 29 unità di idrogeno per liquefare l'idrogeno (rendimento 80%) otteniamo 24 unità di idrogeno liquefatto, bruciando l'idrogeno nel motore a scoppio (rendimento 25%) otteniamo <10 unità di energia meccanica


Veicoli ad IDROGENO con FUEL CELL da 100 unità di petrolio equivalente tramite le centrali termoelettriche a GAS a Ciclo Combinato (rendimento 55 %, Carbone 25%) si ricavano 55 unità di energia elettrica, perdite di rete e trasformazione 15%* con I' energia elettrica si scinde l'acqua ( rendimento 60 %) e si producono 29 unità di idrogeno, per liquefare l'idrogeno (rendimento 80%) otteniamo 24 unità di idrogeno liquefatto, ossidando l'idrogeno nelle le fuel cell (rendimento 70 %) si ottengono 17 unità di energia elettrica, con l'energia elettrica tramite un motore elettrico (rendimento 88%** ) otteniamo 15/16 unità di energia meccanica.

* stime reali molto più basse delle reali perdite
** In condizioni di temperature ottimali

Una considerazione su un motore a scoppio alimentato ad idrogeno.
Ho i dati della BMW Hydrogen 7che spero oggi siano migliorati infatti ho citato un lusinghiero 10% nel rendimento di un motore termico ad idrogeno.
La hydrogen 7 BMW consuma con i suoi 12,9 Litri/100 km a benzina e 50 Litri/100 km ad idrogeno.
La differenza di consumi deriva dalla diversa densità di energia tra la benzina che fornisce 34,6 MJ/L e l'idrogeno liquido che invece produce 10,1 MJ/L. Basandosi su queste cifre, ci si aspetta un utilizzo di 47,6 L/100 km, che è molto vicino ai 50 dichiarati. Qualsiasi processo di combustione e quello dell'idrogeno non fa eccezione produce grossi quantitativi di Nox semplicemente perché l'azoto e l'ossigeno (entrambi presenti nell'aria naturale) alle temperature e pressioni che si hanno nella camera di combustione si combinano fra di loro generando il gas inquinante.

A fronte di tutto questo, è molto più efficiente usare direttamente l'energia elettrica in una normale BEV.
 
Ultima modifica:
Soluzione definitiva: turbine lungo il Po che producono energia elettrica per ricaricare le pile a bordo delle auto che la utilizzano per scindere gli ioni contenuti nel serbatoio contenente acqua e alimentare il motore a idrogeno!
Abbiamo risolto il problema
 
Soluzione definitiva: turbine lungo il Po che producono energia elettrica per ricaricare le pile a bordo delle auto che la utilizzano per scindere gli ioni contenuti nel serbatoio contenente acqua e alimentare il motore a idrogeno!
Abbiamo risolto il problema
Meglio ancora una serie di specchi con diamanti in orbita (Tipo film 007 una Cascata di Diamanti) che indirizzano un fascio ad alta intensità su Boilers che con turbine a vapore generano energia elettrica pulita.

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Domanda: Convertire una auto termica che oggi brucia benzina o gasolio o gpl o ... in una ibrida ad idrogeno è tanto difficile?
Certamente! come a metano, metanolo, etanolo, kerosene..
In india andavano a biogas fino a poco tempo fa, con delle caldaiette scaldate a carbone appese dietro e un tubo volante che andava al carburatore.

Piccolo problema: l'idrogeno costa sui 10€/kg, e pesa 70 grammi a litro, quindi per avere un serbatoio decente serve un carrello appendice, cartelli arancioni, estintori e patente speciale.
Questo per il liquido, che assolutamente non puoi pensare di portare a spasso in auto. Per quello compresso la faccenda peggiora.

Conviene attaccare tubo e compressore alla fossa biologica in giardino, o direttamente alle mucche come voleva fare qualche genio in argentina.
 
Ultima modifica:
L'obiettivo non è l'elettrico e non è l'idrogeno, è la drastica diminuzione delle emissioni di CO², insieme anche ad una auspicabile diminuzione delle emissioni inquinanti vere e proprie specialmente nelle città.
Per cui concentrarsi sul trasporto (ancorché privato) automobilistico europeo è una sciocchezza che finirà scritta sui libri (o sui tablet) di scuola.
 
L'obiettivo non è l'elettrico e non è l'idrogeno, è la drastica diminuzione delle emissioni di CO², insieme anche ad una auspicabile diminuzione delle emissioni inquinanti vere e proprie specialmente nelle città.

e a tal proposito ricordiamo ancora una volta le rilevazioni ARPA a Torino, che registrarono in pienissimo lockdown con tutte le auto ferme e i riscaldamenti pure il massimo picco di inquinamento co2 nonchè polveri sottili degli ultimi 10 anni ...
 
e a tal proposito ricordiamo ancora una volta le rilevazioni ARPA a Torino, che registrarono in pienissimo lockdown con tutte le auto ferme e i riscaldamenti pure il massimo picco di inquinamento co2 nonchè polveri sottili degli ultimi 10 anni ...
Infatti, le polveri sottili, oggi emesse in quantità davvero minime dai motori moderni, sono evidentemente un qualcosa che si accumula (da combustioni d'ogni genere, da usura pneumatici e freni, e penso da altre cause meno note) per cui significa ben poco tenere le auto ferme qualche giorno, checché ne pensino i sindaci, sempre alla ricerca di un capro espiatorio meglio se a motore.
Qualcuno dirà : ma perché prima non se se parlava ? beh, mica che in passato non ci fossero, ma.... non venivano misurate, penso per indisponibilità di strumentazione sofisticata : c'era lo smog (con relativa nebbia molto più frequente) ma le polveri sottili erano ancora un illustre sconosciuto, per cui pur essendo un problema non lo erano....
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