<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Siamo a 458.000 | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Siamo a 458.000

la mia non vuole essere un accusa, ma come dicevo prima quando si deve parlare del nostro basso tasso di natalità si finisce a parlare di immigrazione che io la reputo una conseguenza e non la causa, se vogliamo capire i motivi del perchè non si fanno più figli in Italia occorre esplorare altri campi

Assolutamente d'accordo sul fatto che l'immigrazione non sia la causa della bassa natalità.
Sul fatto che sia conseguenza, non so, non sono molto d'accordo. Credo che ci sarebbe comunque l'immigrazione, anche con tassi di natalità piu alti.
A mio giudizio, invece, a livello socio-economico, potrebbe essere una delle soluzioni, assieme ad altre, almeno temporanea, nella speranza che ci sia una ripresa strutturale della natalità.
 
Assolutamente d'accordo sul fatto che l'immigrazione non sia la causa della bassa natalità.
Sul fatto che sia conseguenza, non so, non sono molto d'accordo. Credo che ci sarebbe comunque l'immigrazione, anche con tassi di natalità piu alti.
A mio giudizio, invece, a livello socio-economico, potrebbe essere una delle soluzioni, assieme ad altre, almeno temporanea, nella speranza che ci sia una ripresa strutturale della natalità.

con conseguenza volevo intendere che poi entra nel discorso ma sempre non come causa.
 
Nella cerchia delle conoscenze tra i ragazzi più o meno della mia età (classe 1992) vedo situazioni diametralmente opposte: 'disperati' che han fatto un figlio già da anni (o magari 2) senza lavoro stabile o una qualsivoglia garanzia per il futuro, e chi invece (pur avendo 2 stipendi fissi) non ne vuole sapere. In mezzo tutti gli altri, che per svariati motivi sono più per il no che per il sì

Personalmente sono dell'idea che per avere un figlio e non vivere sempre con l'acqua alla gola siano necessari due stipendi fissi, o un solo stipendione. Già questo potrebbe essere un motivo per la riluttanza a procreare, vista l'attuale situazione del mondo del lavoro.

Serve poi un certo ottimismo verso il futuro. A me non pare un momento di grandi prospettive verso il futuro. Certo, magari il figlio sarà intelligente e studioso e fortunato, ma visto l'andazzo attuale, la possibilità che debba campare a vita di lavoretti part time o a tempo determinato e mal retribuiti, lottando al ribasso con gente 'importata' e fatta lavorare a due spiccioli, è ben concreta.

Parliamo poi, per egoismo, del puro tempo libero che sostanzialmente per almeno una 15ina di anni, fino ad una certa indipendenza del figlio, smette di esistere (sempre per quel che vedo da amici e colleghi)...e porta di qua e porta di là, e scomoda i nonni o prendi una baby sitter o paga l'asilo nido.

Che poi, ragionamento che esula un pò dalla sola situazione del nostro paese, è così catastrofica una diminuzione della popolazione? Siamo tanti, troppi e continuiamo costantemente ad aumentare. Va da sè che tale andazzo non è sostenibile per molto...'molto' da intendere nella prospettiva di qualche decina di anni, mi pare che si stimi di arrivare a 10 miliardi di persone nel 2080. Non me ne intendo granchè ma ho il vago sospetto che se non ci autoregoliamo noi, sarà il pianeta a farlo
 
Ultima modifica:
Nella cerchia delle conoscenze tra i ragazzi più o meno della mia età (classe 1992) vedo situazioni diametralmente opposte: 'disperati' che han fatto un figlio già da anni (o magari 2) senza lavoro stabile o una qualsivoglia garanzia per il futuro, e chi invece (pur avendo 2 stipendi fissi) non ne vuole sapere. In mezzo tutti gli altri, che per svariati motivi sono più per il no che per il sì
Serve poi un certo ottimismo verso il futuro. A me non pare un momento di grandi prospettive verso il futuro.

Evidentemente si sono fatti una bella analisi della situazione attuale e della sua probabile evoluzione in peggio....
E hanno optato per la soluzione Titanic
( come i 6/7 amici quarantenni di mio figlio di cui uno solo ha prole )
 
la mia non vuole essere un accusa, ma come dicevo prima quando si deve parlare del nostro basso tasso di natalità si finisce a parlare di immigrazione che io la reputo una conseguenza e non la causa, se vogliamo capire i motivi del perchè non si fanno più figli in Italia occorre esplorare altri campi

l’immigrazione di per sé non c’entra nulla ma c’entra quando si dice che dobbiamo importare risorse per sopperire al calo demografico.
La logica induce a pensare che bisogna fare una politica per la famiglia no? invece......
Ma poi, dico, se fossimo meno non sarebbe meglio? piú verde e meno inquinamento:emoji_ghost:
 
Nella cerchia delle conoscenze tra i ragazzi più o meno della mia età (classe 1992) vedo situazioni diametralmente opposte: 'disperati' che han fatto un figlio già da anni (o magari 2) senza lavoro stabile o una qualsivoglia garanzia per il futuro, e chi invece (pur avendo 2 stipendi fissi) non ne vuole sapere. In mezzo tutti gli altri, che per svariati motivi sono più per il no che per il sì

Personalmente sono dell'idea che per avere un figlio e non vivere sempre con l'acqua alla gola siano necessari due stipendi fissi, o un solo stipendione. Già questo potrebbe essere un motivo per la riluttanza a procreare, vista l'attuale situazione del mondo del lavoro.

Serve poi un certo ottimismo verso il futuro. A me non pare un momento di grandi prospettive verso il futuro. Certo, magari il figlio sarà intelligente e studioso e fortunato, ma visto l'andazzo attuale, la possibilità che debba campare a vita di lavoretti part time o a tempo determinato e mal retribuiti, lottando al ribasso con gente 'importata' e fatta lavorare a due spiccioli, è ben concreta.

Parliamo poi, per egoismo, del puro tempo libero che sostanzialmente per almeno una 15ina di anni, fino ad una certa indipendenza del figlio, smette di esistere (sempre per quel che vedo da amici e colleghi)...e porta di qua e porta di là, e scomoda i nonni o prendi una baby sitter o paga l'asilo nido.

Che poi, ragionamento che esula un pò dalla sola situazione del nostro paese, è così catastrofica una diminuzione della popolazione? Siamo tanti, troppi e continuiamo costantemente ad aumentare. Va da sè che tale andazzo non è sostenibile per molto...'molto' da intendere nella prospettiva di qualche decina di anni, mi pare che si stimi di arrivare a 10 miliardi di persone nel 2080. Non me ne intendo granchè ma ho il vago sospetto che se non ci autoregoliamo noi, sarà il pianeta a farlo

Quoto ogni parola.
 
Perche' mai?
Gli Svizzeri sono 7 milioni, gli Austriaci 10 e stanno meravigliosamente bene

Non so se non mi spiego o altro.
Non sarebbe un problema se diventassi mi 40 milioni, togliendo popolazione in proporzione alle fasce di età. Il problema è che, invece, lo spopolamento avverrà togliendo giovani e persone in eta produttiva.
Negli anni '60 nasceva quasi un milione di bambini all'anno, adesso meno della metà. Supponendo una vita media di 85 anni, facendo il conto della serva, nel 2035, ci saranno, 15 milioni di ultrasettantenni. La classi dei giovani, invece, saranno della metà.
Come pensi che possa reggere l'economia, la previdenza, l'assistenza sanitaria in un paese fatto, sostanzialmente, solo di vecchi?
 
Perche'?
Si legge dappertutto che le macchine sostituiranno altri lavoratori
( infatti per il mercato del lavoro si prevedono ulteriori perdite )
-E quei pochi giovani lavorerebbero tutti
-E la cosa avverrebbe comunque in modo graduale....
-E poi ci sono sempre quei 4500 miliardi di ricchezza degli Italiani
da spendere in attesa che quegli 85enni passino a miglior vita
e i numeri si riequilibrino naturalmente
 
Perche'?
Si legge dappertutto che le macchine sostituiranno altri lavoratori
(

Bisogna anche che i proprietari Delle macchine siano disposti a dividere il loro reddito con chi non lavora.
Puo anche darsi, altrimenti non saprebbero a chi vendere ciò che le macchine producono.
Dunque, il futuro sarebbe reddito di cittadinanza per tutti?
Comunque, è dai tempi del luddismo che si dice che le macchine distruggeranno il lavoro è, invece, c'è sempre più gente che lavora.
 
Perche'?
Si legge dappertutto che le macchine sostituiranno altri lavoratori
( infatti per il mercato del lavoro si prevedono ulteriori perdite )
-E quei pochi giovani lavorerebbero tutti
-E la cosa avverrebbe comunque in modo graduale....
-E poi ci sono sempre quei 4500 miliardi di ricchezza degli Italiani
da spendere in attesa che quegli 85enni passino a miglior vita
e i numeri si riequilibrino naturalmente

Effettivamente i paesi in cui la qualità della vita è più alta di solito non sono i più popolosi.
Se si ha a disposizione un vasto territorio e una popolazione non numerosissima significa che probabilmente ci sarà poca disoccupazione,scuole meno affollate,realtà abitative meno stressanti.
Ovvio senza eccedere in senso opposto vivendo tutti come eremiti.
 
Piuttosto normale. In un appartamento di 100mq si vive meglio in 3 o in 8? Non vedo perchè dovrebbe valere diversamente per una nazione.

Un sistema finito non può crescere all'infinito (come si suol dire, ci credono solo gli stolti e gli economisti), ma quando cala qualcosa, che siano nascite, pil, produzione o consumi sembra la tragedia. L'auto è in corsa verso il burrone ma ci si agita se inizia a rallentare. Curioso, dal mio umile punto di vista.
 
Bisogna anche che i proprietari Delle macchine siano disposti a dividere il loro reddito con chi non lavora.
Puo anche darsi, altrimenti non saprebbero a chi vendere ciò che le macchine producono.
Dunque, il futuro sarebbe reddito di cittadinanza per tutti?
Comunque, è dai tempi del luddismo che si dice che le macchine distruggeranno il lavoro è, invece, c'è sempre più gente che lavora.


Qui stiamo parlando di Italia dove siamo arrivati appena al 60%
di forza lavoro attiva contro l' oltre 70% della
( sempre disprezzata )
Germania
 
Back
Alto