<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Si può essere felici da soli? | Il Forum di Quattroruote

Si può essere felici da soli?

Il famosissimo proverbio “meglio soli che male accompagnati”, per alcune persone, è diventato un vero e proprio stile di vita, ma non per forza si tratta di persone asociali o lupi solitari..


I rapporti interpersonali sono una immensa fonte di gioia, ma a volte causano anche grandi delusioni...


Infatti, alcune persone costruiscono la propria vita in funzione e attorno ad un’altra persona tanto da essere bloccati nel lasciarla per paura di perdere tutto ciò che hanno costruito..
Una delle cose più dolorose è la separazione, non sempre si ha la forza per affrontarla e allora si decide di rimanere in quella situazione..
Il solo pensare di tagliare i ponti con una persona seppur nociva è fonte di stress e tristezza..
Gli psicologi della State University di New York hanno messo il dito nella piaga rilevando che un rapporto che ci rende infelici può avere un impatto molto negativo sulla nostra salute, sia fisica che psicologica...

Si può essere felici da soli? No, si deve!

Per cui il vero problema è illuderci che siano gli altri a renderci felici..
Non accadrà mai.., in realtà, non è mai accaduto...

Molte persone ritengono che la felicità sia una questione di fortuna. È indubbiamente vero che questa componente ha un peso sulla nostra esperienza e può influenzare la nostra visione della vita..
Cerchiamo morbosamente dei punti fissi a cui aggrapparci. E sono tutti rigorosamente esterni: gli oggetti, le persone, i luoghi, i risultati, le apparenze, il lavoro, i soldi. Non c’è nulla di sbagliato nel prendersi cura e ricercare tutto ciò, ma diventa un problema molto serio quando facciamo dipendere tutta la nostra felicità solo da essi...

La vita è come un fiume: un'antica metafora orientale..

Tendiamo ad abituarci a un’infinità di cose. Lo facciamo come un meccanismo di autodifesa verso l’imprevedibilità della vita, ma in realtà questo è un ottimo modo per soffrire, perché nulla sono ben pochi gli aspetti di cui abbiamo il totale controllo.

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Io sono sempre stato abituato a vivere con qualcuno, però per periodi brevi o medi sto bene anche da solo. Per oltre 11 anni, dalla fine del 1999 (morte prima moglie) fino all’inizio del 2011, ho vissuto con mio figlio, ma avendo prima una compagna (3 anni) e poi la compagna attuale, con molto parziale convivenza, fino a quando mio figlio si è sposato. Ovviamente avevamo una persona “a ore” per le pulizie.

Dal 1987 al 2004 sono stato a casa solo dal venerdì sera alla domenica pomeriggio, quindi 2 giorni la settimana, per il resto girando per tutta l’Italia (circa 22 filiali e agenzie BNL), e sono stato benissimo anche così, nonostante i tanti treni e aerei presi (a volte anche la macchina).

Oggi (da 12 anni come convivenza totale, 20 complessivamente) vivo con la mia compagna (di fatto seconda moglie), e per 8 giorni al mese circa presso mio figlio, nuora e 3 nipotine. Ma mi concedo ogni tanto dei viaggetti da solo, per andare a vedere gare, ma ne approfitto anche per fare un po’ il turista, stando fuori in genere 3 giorni, max.4, in aereo + mezzi pubblici, o aereo + auto a noleggio. Questo circa 3 volte l’anno.

In definitiva vivere con una donna per me è la cosa migliore, se l’ami davvero, se no penso sia meglio vivere da soli.
 
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Il famosissimo proverbio “meglio soli che male accompagnati”, per alcune persone, è diventato un vero e proprio stile di vita, ma non per forza si tratta di persone asociali o lupi solitari..
ecco la mia visione di vita, dopo un pò di relazioni sbagliate, tanti amici/amiche senza nessun legame particolare!!
 
Si puo', caratterialmente, stare bene anche da soli,
nel senso di niente compagnia / qualcuno con cui parlare.
Soli, nell' altro senso, direi proprio di no
 
Modalità Marzullo ON.
Ma siamo sicuri che in due rispetto a stare da soli le probabilità di essere felici aumentino?
Teoricamente la ricerca della felicità si potrebbe vedere come un lavoro faticoso tipo un trasloco,se c'è un'altra persona che sostiene il peso dall'altro lato del divano tutto è più facile.
Ma dipende dalla persona.
Se il detto esiste significa che c'è un fondo di verità e che ci sono compagnie che è meglio non avere.
Purtroppo i casi di cronaca degli ultimi anni ci dicono che una delle cause di morte,soprattutto per le donne,sono proprio le relazioni con gli uomini.
Relazioni sbagliate,malsane etc etc.
Ma senza arrivare a casi estremi io penso che le relazioni non felici siano tante.
In qualche caso ci si lascia in altri si resta assieme per motivi economici,per i figli,per abitudine,perchè fa comodo avere qualcuno che ti assista e ti prepari un piatto di minestra...

Imho quando la felicità è sinonimo di dipendenza da altre persone significa che c'è qualcosa che non va.
Magari la vera felicità è anche dipendenza.
Forse la felicità che si può ottenere da soli è più superficiale,più legata alle esperienze che si vivono o al benessere.

In ogni caso penso che per essere felici bisogna che la propria vita vada nella stessa direzione dei propri sogni e delle proprie aspirazioni.
In due sogni e aspirazioni raddoppiano e non sempre coincidono.
A volte va a finire che uno dei due si accoda e segue la felicità dell'altro.
 
In ogni caso penso che per essere felici bisogna che la propria vita vada nella stessa direzione dei propri sogni e delle proprie aspirazioni.
In due sogni e aspirazioni raddoppiano e non sempre coincidono.
A volte va a finire che uno dei due si accoda e segue la felicità dell'altro.

Si può anche inseguire i sogni personali vivendo con una donna (e viceversa, o comunque con un compago/una compagna di vita). Perchè no?

Se si vuol davvero bene a una persona si è felici quando la si vede felice. Se io voglio andare da solo a vedere una gara a Monza e magari girare un po' per Milano, la mia compagna è felice che lo faccia. Lei si stancherebbe troppo, e si annoierebbe, e con lei facciamo altri tipi di viaggi (Vienna, Barcellona, Parigi, Costa Azzurra, Valle d'Aosta, Dolomiti e laghi, Umbria, Puglia, Venezia, Roma, Milano, Amalfi, Positano, Sorrento, Capri, ecc., per esempio, già fatti).

Se lei vuole andare a Lourdes, come ha già fatto 5 volte, che lo faccia pure (e una volta ci andremo insieme, si spera, io ci sono stato da bambino). Se vuole uscire con un'amica, o andare a trovare un'amica, sono felice che lo faccia.

Se io mi voglio vedere 5 ore di tennis lo posso fare, perchè lei magari contemporaneamente si vede 4 puntate di una fiction. Poi magari ci vediamo un film insieme. E la cena? Il pranzo? Soro "riti" belli da vivere in due (per me). E ognuno si può dilettare a cucinare qualcosa.

Amare è essere felici vedendo felice chi ti sta accanto e vedere che chi ti sta accanto ha lo steso concetto di vita. Noi non abbiamo mai litigato, nei primi 20 anni insieme (appena compiuti).
 
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Si può anche inseguire i sogni personali vivendo con una donna (e viceversa, o comunque con un compago/una compagna di vita). Perchè no?

Se si parla di piccoli sogni e un sogno non esclude l'altro si.
Ma vedere una partita di tennis o fare un viaggio imho sono più hobby.
In una coppia che conosco lui sognava di viaggiare per il mondo e di andare a lavorare in America.
Lei sognava di avere due figli presto,di vivere nella città in cui è nata,di avere un San Bernardo.
I sogni di lei si sono avverati tutti (credo che avere dei figli fosse anche uno dei sogni di lui ma averli avuti presto di fatto gli ha precluso la possibilità di viaggiare per lavoro o specializzarsi all'estero).
Quelli di lui probabilmente non si avvereranno mai.
Si può dire che lui ci ha rinunciato per lei.
 
C'è chi ha paura della solitudine, quindi per forza non sarà felice se non frequenta qualcuno.

Personalmente sono abbastanza orso per cui sono stato anche anni da solo, almeno sei consecutivi. Posso dire che mi trovavo bene con me stesso, non ho disagio nemmeno del silenzio.
Poi ho trovato un'orsa come mia moglie e l'abbinamento funziona.
Abbiamo progetti in comune, ma non abbiamo l'assillo di essere sempre insieme.
 
ma non lo soooooo, so solo che quando ho fermato la giostra del chiodo scaccia chiodo con relazioni settimanali ho respirato qualche mese e quando ero finalmente totalmente disinteressato ho conosciuto quella che è adesso mia moglie e mamma di mia figlia :)
Secondo me la cosa migliore è ritagliarsi dei momenti della giornata o della settimana di "solitudine". Prima della bambina mia moglie veniva ad aiutarmi in negozio, mi faceva comodo ma allo stesso tempo m'innervosiva perchè come a casa non trovavo mai le cose dove le avevo lasciate, nel mio disordine c'è sempre dell'ordine :D Adesso sto abbastanza solo finchè non vengono clienti o amici per farsi la chiacchierata, poi arrivo a casa e come ogni buon marito comincia a chiedere dov'è questo? dov'è quello? :D :D :D
 
Se si parla di piccoli sogni e un sogno non esclude l'altro si.
Ma vedere una partita di tennis o fare un viaggio imho sono più hobby.
In una coppia che conosco lui sognava di viaggiare per il mondo e di andare a lavorare in America.
Lei sognava di avere due figli presto,di vivere nella città in cui è nata,di avere un San Bernardo.
I sogni di lei si sono avverati tutti (credo che avere dei figli fosse anche uno dei sogni di lui ma averli avuti presto di fatto gli ha precluso la possibilità di viaggiare per lavoro o specializzarsi all'estero).
Quelli di lui probabilmente non si avvereranno mai.
Si può dire che lui ci ha rinunciato per lei.
mai dire mai, magari da pensionati coi figli grandi si concederanno qualche viaggio ;)
 
Sono tutte frasi riportate e da te condivise o ci sono anche pensieri tuoi?

Sai io sono un po' psicologo.., alcune frasi sono mie ., mentre le altre sono il frutto della mia ricerca su internet.:emoji_wink:
Alcuni dicono che la figura dello psicologo è ancora oggetto di molti pregiudizi..
Parlare dei problemi non serve a niente!, obiettano in molti.
In realtà, è attraverso il linguaggio che noi diamo un senso alla realtà, diamo una interpretazione agli eventi, e in base a come li interpretiamo, ne ricaviamo dolore, o rabbia, o piacere, o paura.. Esplorare nuove chiavi di lettura degli eventi insieme allo psicologo può cambiare il modo in cui leggiamo la realtà e di conseguenza il nostro stato d’animo..
 
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