la manodopera incide sul costo totale per un 16%, ma in periodi di crisi di cerca di tagliare il più possibile e la politica del "cutting corners" diventa molto popolare..detto questo, la domanda è fino a che punto?! Dove dobbiamo arrivare?! Il profitto è davvero motore di sviluppo, fonte di progresso?! Ma quanto è sostenibile? E l'equilibrio tra domanda e offerta che il mercato garantisce tiene conto delle esternalità e di come la ricchezza si ripartisce tra la popolazione?!?
La fiat, è un'azienda massimizza la sua utilità, quello che da italiano mi infastidisce è che crisi o non crisi ormai in italia si produce la minoranza delle auto vendute (e lasciamo perdere il brasile, parliamo del mercato europeo), penso a modelli di successo come ypsilon, panda classic, 500, doblò, qubo...la fiat con noi ha fatto troppo il buono e il cattivo tempo, non nascondo da torinese un certo senso di amaro in bocca