<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Selezione della specie | Il Forum di Quattroruote

Selezione della specie

Eravamo nel maggio 1960. Il codice della strada era entrato in vigore due anni prima e gli italiani avevano scoperto l?automobile: bisognava preparare milioni di nuovi conducenti. Un gruppo di giovani di belle speranze cercava di conseguire il patentino ministeriale presso la Motorizzazione (di Firenze) per insegnante-istruttore di scuola guida.
Superati con esito favorevole gli esami tecnici, arrivò il momento del colloquio con il Capo. Ricordo che era un ingegnere milanese, vestito di blu e dai modi distinti. Principiò così:
?Dal dopoguerra ad oggi si può calcolare che siano morte sulle strade circa 200.000 persone. Senza ombra di dubbio si può affermare che la selezione della specie ha eliminato i meno adatti alla guida attuale.?
In sala c?era un silenzio di tomba. L?ingegnere continuò:
? Se un conducente perde il controllo della propria auto per ragioni imputabili a lui stesso, perché magari cerca di accendere una sigaretta, oppure fa alle corse con un altro, o cerca di fare all?amore con la ragazza mentre guida e si schianta contro un albero o si ammazza per velocità non commisurata alle condizioni della strada e alle proprie capacità, dobbiamo essere grati alla selezione della specie, perché c?è un pirla in meno e più spazio per gli altri.?
Io all?epoca non sapevo neppure cosa fosse un pirla, ma lo imparai a volo. Poi l?ingegnere si riprese, perché eravamo tutti ghiacciati.
?Se fossero coinvolti solo i conducenti pirla non sarebbe un gran male. Purtroppo negli incidenti stradali vengono interessati spesso anche quelli che rispettano il codice, e noi dobbiamo proteggere questi, insegnando il rispetto delle norme?.?
Anche se è passato molto tempo ricordo con esattezza tutto il discorso. E quando leggo di conducenti ubriachi e drogati che si schiantano sulle strade non posso fare a meno di pensare alla selezione della specie, che regola la vita di tutte le creature viventi del pianeta e che elimina i meno adatti.
Per il quarto di secolo che ho tenuto la scuola guida ho sempre fatto presente agli allievi questo discorso.
Dopo 50 anni questo concetto è ancora valido?
 
fossero coinvolti solo gli "alterati" sarebb si una giusta selezione naturale; purtroppo, nel 90% dei casi, l'alterato è l'unico che si salva. Purtroppo!
Certo che ai miei tempi non era così perchè c'erano pochissime auto in giro, non c'erano ( o eranopoche ) le auto per gasati tipo la bmw 1600 e poi la 2002, una 500 aveva 10/12 cv per cui.....
oggi è tutto diverso, milioni di auto in giro, auto potenti, una 500 ha 100 cv ecc ecc
 
Per me no. Nel 1960 (io non ero ancora nato) il rapporto tra morti "colpevoli" e morti "innocenti" era sicuramente molto diverso da quello di oggi.
Il traffico era molto meno ed era molto più facile che un ubriaco al volante perdesse il controllo dell'auto andando a sfracellarsi contro un albero. Oggi ci sono talmente tante auto in circolazione che è molto più facile che lo stesso ubriaco vada a sfracellarsi contro un'altra auto carica di passeggeri del tutto incolpevoli.
Cinquant'anni fa era molto più alta la possibilità di morire da soli se si guidava ubriachi. Oggi c'è la quasi certezza di uccidere anche altri che non c'entrano nulla. Per questo, a mio parere, non può più essere valido un discorso come quello fatto dall'ingegnere milanese che hai citato, discorso al quale, al di là del suo cinismo, non posso non riconoscere un fondo di verità.

saluti ed auguri di buon anno nuovo

PS: mi sono permesso di darti del tu nonostante sappia da altri topics che hai aperto che sei un veterano del volante. Sper tu non veda in questo una mancanza di rispetto ma, ben al contrario, il piacere di poter parlare con te come si fa tra tutti noi forumisti, sia quando hanno l'età dei nostri figli che quando hanno quella dei nostri genitori.
 
fabiologgia ha scritto:
Per me no. Nel 1960 (io non ero ancora nato) il rapporto tra morti "colpevoli" e morti "innocenti" era sicuramente molto diverso da quello di oggi.
Il traffico era molto meno ed era molto più facile che un ubriaco al volante perdesse il controllo dell'auto andando a sfracellarsi contro un albero. Oggi ci sono talmente tante auto in circolazione che è molto più facile che lo stesso ubriaco vada a sfracellarsi contro un'altra auto carica di passeggeri del tutto incolpevoli.
Cinquant'anni fa era molto più alta la possibilità di morire da soli se si guidava ubriachi. Oggi c'è la quasi certezza di uccidere anche altri che non c'entrano nulla. Per questo, a mio parere, non può più essere valido un discorso come quello fatto dall'ingegnere milanese che hai citato, discorso al quale, al di là del suo cinismo, non posso non riconoscere un fondo di verità.

saluti ed auguri di buon anno nuovo

PS: mi sono permesso di darti del tu nonostante sappia da altri topics che hai aperto che sei un veterano del volante. Sper tu non veda in questo una mancanza di rispetto ma, ben al contrario, il piacere di poter parlare con te come si fa tra tutti noi forumisti, sia quando hanno l'età dei nostri figli che quando hanno quella dei nostri genitori.

allora devi darmi del lei :D :D
 
Il concetto in sè é sempre valido. Il contesto però ne modifica i possibili risultati. Concordo con fabiologgia, oggi questa selezione costa troppo cara a incolpevoli terze persone.
 
bumper morgan ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Per me no. Nel 1960 (io non ero ancora nato) il rapporto tra morti "colpevoli" e morti "innocenti" era sicuramente molto diverso da quello di oggi.
Il traffico era molto meno ed era molto più facile che un ubriaco al volante perdesse il controllo dell'auto andando a sfracellarsi contro un albero. Oggi ci sono talmente tante auto in circolazione che è molto più facile che lo stesso ubriaco vada a sfracellarsi contro un'altra auto carica di passeggeri del tutto incolpevoli.
Cinquant'anni fa era molto più alta la possibilità di morire da soli se si guidava ubriachi. Oggi c'è la quasi certezza di uccidere anche altri che non c'entrano nulla. Per questo, a mio parere, non può più essere valido un discorso come quello fatto dall'ingegnere milanese che hai citato, discorso al quale, al di là del suo cinismo, non posso non riconoscere un fondo di verità.

saluti ed auguri di buon anno nuovo

PS: mi sono permesso di darti del tu nonostante sappia da altri topics che hai aperto che sei un veterano del volante. Sper tu non veda in questo una mancanza di rispetto ma, ben al contrario, il piacere di poter parlare con te come si fa tra tutti noi forumisti, sia quando hanno l'età dei nostri figli che quando hanno quella dei nostri genitori.

allora devi darmi del lei :D :D

Tutt'al più del lui, visto che mi risulti essere di sesso maschile!
Battutacce di terz'ordine a parte, il nostro amico Marcello ha passato gli 80, tu sei certamente più grande di me (che ne ho 41) ma non credo tanto da poter essere mio padre (se non dal punto di vista strettamente biologico, visto che a 13-15 anni un uomo è tecnicamente in grado di riprodursi), al massimo potresti essere mio fratello maggiore...........

saluti ed auguri
 
fabiologgia ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Per me no. Nel 1960 (io non ero ancora nato) il rapporto tra morti "colpevoli" e morti "innocenti" era sicuramente molto diverso da quello di oggi.
Il traffico era molto meno ed era molto più facile che un ubriaco al volante perdesse il controllo dell'auto andando a sfracellarsi contro un albero. Oggi ci sono talmente tante auto in circolazione che è molto più facile che lo stesso ubriaco vada a sfracellarsi contro un'altra auto carica di passeggeri del tutto incolpevoli.
Cinquant'anni fa era molto più alta la possibilità di morire da soli se si guidava ubriachi. Oggi c'è la quasi certezza di uccidere anche altri che non c'entrano nulla. Per questo, a mio parere, non può più essere valido un discorso come quello fatto dall'ingegnere milanese che hai citato, discorso al quale, al di là del suo cinismo, non posso non riconoscere un fondo di verità.

saluti ed auguri di buon anno nuovo

PS: mi sono permesso di darti del tu nonostante sappia da altri topics che hai aperto che sei un veterano del volante. Sper tu non veda in questo una mancanza di rispetto ma, ben al contrario, il piacere di poter parlare con te come si fa tra tutti noi forumisti, sia quando hanno l'età dei nostri figli che quando hanno quella dei nostri genitori.

allora devi darmi del lei :D :D

Tutt'al più del lui, visto che mi risulti essere di sesso maschile!
Battutacce di terz'ordine a parte, il nostro amico Marcello ha passato gli 80, tu sei certamente più grande di me (che ne ho 41) ma non credo tanto da poter essere mio padre (se non dal punto di vista strettamente biologico, visto che a 13-15 anni un uomo è tecnicamente in grado di riprodursi), al massimo potresti essere mio fratello maggiore...........

saluti ed auguri
sono giusto a metà tra te e lui ;)
augurissimi anche a te
 
bel discorso. fatto da una persona che dovrebbe essere matura poi è davvero l'apoteosi.
è tanto difficile comprendere che qualche volta la caxxata la commettiamo noi o i nostri cari? dovremmo felicitarci della selezione della specie? nostro figlio per una serie di coincidenze una sera rientrando a casa compie una leggerezza guidando dopo aver bevuto perchè la morosa l'ha lasciato. si schianta e muore. ma sì, è la selezione della specie.
certa gente è invecchiata per nulla. forse la selezione della specie lavora male. scusatemi, ma sentire certi discorsi fatti dal piedestallo mi fanno rabbrividire.
 
marcelloghelardini ha scritto:
Eravamo nel maggio 1960. Il codice della strada era entrato in vigore due anni prima e gli italiani avevano scoperto l?automobile: bisognava preparare milioni di nuovi conducenti. Un gruppo di giovani di belle speranze cercava di conseguire il patentino ministeriale presso la Motorizzazione (di Firenze) per insegnante-istruttore di scuola guida.
Superati con esito favorevole gli esami tecnici, arrivò il momento del colloquio con il Capo. Ricordo che era un ingegnere milanese, vestito di blu e dai modi distinti. Principiò così:
?Dal dopoguerra ad oggi si può calcolare che siano morte sulle strade circa 200.000 persone. Senza ombra di dubbio si può affermare che la selezione della specie ha eliminato i meno adatti alla guida attuale.?
In sala c?era un silenzio di tomba. L?ingegnere continuò:
? Se un conducente perde il controllo della propria auto per ragioni imputabili a lui stesso, perché magari cerca di accendere una sigaretta, oppure fa alle corse con un altro, o cerca di fare all?amore con la ragazza mentre guida e si schianta contro un albero o si ammazza per velocità non commisurata alle condizioni della strada e alle proprie capacità, dobbiamo essere grati alla selezione della specie, perché c?è un pirla in meno e più spazio per gli altri.?
Io all?epoca non sapevo neppure cosa fosse un pirla, ma lo imparai a volo. Poi l?ingegnere si riprese, perché eravamo tutti ghiacciati.
?Se fossero coinvolti solo i conducenti pirla non sarebbe un gran male. Purtroppo negli incidenti stradali vengono interessati spesso anche quelli che rispettano il codice, e noi dobbiamo proteggere questi, insegnando il rispetto delle norme?.?
Anche se è passato molto tempo ricordo con esattezza tutto il discorso. E quando leggo di conducenti ubriachi e drogati che si schiantano sulle strade non posso fare a meno di pensare alla selezione della specie, che regola la vita di tutte le creature viventi del pianeta e che elimina i meno adatti.
Per il quarto di secolo che ho tenuto la scuola guida ho sempre fatto presente agli allievi questo discorso.
Dopo 50 anni questo concetto è ancora valido?
Anzitutto sento il dovere di complimentarmi per la tua prosa veramente godibile, spero che tu voglia continuare di tanto in tanto a rituffarci in un passato che io personalmente, pur avendo passato la sessantina, ricordo solo vagamente.
Per tornare invece all'argomento del topic credo che la robustezza delle vetture del giorno d'oggi, tutti gli airbag di cui sono dotate abbiano spostato verso gli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti, scooteristi ecc) i rischi e quindi la "selezione" non ha più valore. Oltretutto la mia sensazione è che la fortuna di ubriachi, drogati ed incoscienti in genere sia tale che, in caso di incidenti anche gravissimi con morti, spesso siano i soli ad uscirne quasi illesi vedi i recenti casi di guida contromano in autostrada.
 
Comunque l'incidente mortale, anche se la vittima è solo il responsabile dell'incidente stesso, costa alla società cifre enormi e disagi egualmente enormi: strade bloccate per ore, intervento di forze di polizia, magistratura, sanitari ecc. quindi non mi pare sia il caso di banalizzare: si deve lavorare perchè NON succedano incidenti, a prescindere da chi ne è vittima.
Infine è chiaro che difficilmente mi addoloro per chi se l'è palesemente cercata.
 
Back
Alto