<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> secondo voi, siamo noi a non integrarci o son gli stranieri a non volersi integrare in italia? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

secondo voi, siamo noi a non integrarci o son gli stranieri a non volersi integrare in italia?

matildaV8 ha scritto:
io sono straniera in Germania e devo dire che l'integrazione intesa come sentirsi parte della comunita' non e' affatto facile sopratutto se si vive come me in una zona un pochino bigotta e rurale.
se si intende integrazione intesa come essere in regola e pagare le tasse.... beh qui non hai altra chance!
loro mi fanno sempre sentire straniera e fuori posto in casa loro nonostante io sia membro come loro della comunita' europea e ancor di piu' ho un lavoro onesto e pago le tasse nel loro paese.
mi da fastidio il loro modo di guardarmi quando passo con la mia auto di targa italiana o quando faccio per salutare i miei vicini e loro non mi salutano.
Dall'altro canto essendo io straniera mi ADOPERO per rispettare le loro regole e le loro usanze, anzi cerco proprio di non sgarrare proprio perche' NON tedesca e perche' non voglio avere nessun problema.
io ritengo che il mio approccio di rispetto verso le loro usanze e regole sia l'unico atteggiamento giusto da adottare quando sei uno straniero.
anche gli stranieri in Italia dovrebbero essere piu' rispettosi verso il popolo italiano e verso le leggi applicabili.
Dovremmo essere forse come i tedeschi meno amichevoli e disponibili ma piu' forti nel far rispettare le regole, magari le cose andrebbero meglio

QUOTONE MEGAGALATTICO
 
matildaV8 ha scritto:
......
Dovremmo essere forse come i tedeschi meno amichevoli e disponibili ma piu' forti nel far rispettare le regole, magari le cose andrebbero meglio

un pò come dire che il pesce inizia a puzzare sempre dalla testa ?
 
matildaV8 ha scritto:
..... ritengo che il mio approccio di rispetto verso le loro usanze e regole sia l'unico atteggiamento giusto da adottare quando sei uno straniero.
anche gli stranieri in Italia dovrebbero essere piu' rispettosi verso il popolo italiano e verso le leggi applicabili.
Dovremmo essere forse come i tedeschi meno amichevoli e disponibili ma piu' forti nel far rispettare le regole, magari le cose andrebbero meglio
Esatto. Inutile fingere di essere buoni e cari con tutti quando con chiunque tu parli ti risponde che "quelli là" gli stanno sulle balle. Il rispetto reciproco è la chiave di ogni convivenza
 
matildaV8 ha scritto:
io sono straniera in Germania e devo dire che l'integrazione intesa come sentirsi parte della comunita' non e' affatto facile sopratutto se si vive come me in una zona un pochino bigotta e rurale.
se si intende integrazione intesa come essere in regola e pagare le tasse.... beh qui non hai altra chance!
loro mi fanno sempre sentire straniera e fuori posto in casa loro nonostante io sia membro come loro della comunita' europea e ancor di piu' ho un lavoro onesto e pago le tasse nel loro paese.
mi da fastidio il loro modo di guardarmi quando passo con la mia auto di targa italiana o quando faccio per salutare i miei vicini e loro non mi salutano.
Dall'altro canto essendo io straniera mi ADOPERO per rispettare le loro regole e le loro usanze, anzi cerco proprio di non sgarrare proprio perche' NON tedesca e perche' non voglio avere nessun problema.
io ritengo che il mio approccio di rispetto verso le loro usanze e regole sia l'unico atteggiamento giusto da adottare quando sei uno straniero.
anche gli stranieri in Italia dovrebbero essere piu' rispettosi verso il popolo italiano e verso le leggi applicabili.
Dovremmo essere forse come i tedeschi meno amichevoli e disponibili ma piu' forti nel far rispettare le regole, magari le cose andrebbero meglio
Non è proprio cosí al 100%, ma hai scritto cose giuste (soprattutto sul comportamento verso il paese ospitante).

Più ci si sposta verso il nord, più le persone sembrano scontrose e "chiuse". L'approccio è sicuramente diverso, ma non è una regola fissa. Quand'ero a Brescia, i meridionali si lamentavano nello stesso modo. Bisogna cercare di capire la mentalità delle persone e si rivede poi il giudizio. Qui in tedescheria c'è sicuramente meno spontaneità rispetto all'Italia, ma non bisogna dimenticare che siamo anche figli del nostro tempo e le cose sono rese ancora più difficili dall'imperversante individualismo e dalla diminuzione della solidarietà.

Concludo dicendo che io sono sempre stato accolto bene e mai emarginato, dagli indigeni, sia quando vivevo al confine con la Svizzera, che qui ad Heilbronn...

Bye
 
se andassi ad abitar già ...fuori milano
avrei grossi problemi di integrazione...

figurarsi in un altra provincia o regione o nazione.

ricordo con molto dispiacere quando i veronesi
non accolsero a braccia aperte i miei genitori
quando dopo 40 anni di vacanze divennero
residenti a bardolino....

ancora adesso alle loro spalle
la frase ...i xe foresti la sentono spesso....

il povero nonno dino i primi anni
di ..residenza soffriva l'emarginazione
dal tessuto sociale..

io sinceramente con quella gente li
non cercherei niente in quanto non ho nulla
da spartire ne da dire in quanto spesso
trattasi di bifolchi paesani ed ignoranti.

meglio esser degli anonimi in una grande
città che sentirsi i pettegolezzi paesani
dei bardolinesi.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Secondo me gli stranieri di religione cattolica o comunque cristiana fanno molta meno fatica ad integrarsi, perchè il culto comune della religione aiuta: basti vedere quanti filippini, russi e sudamericani ci sono nelle Chiese la domenica, e quindi magari partecipano ad iniziative organizzate dalle parrocchie, che aiutano moltissimo, in occasioni di feste e di svago, ad integrarsi. Va da sè che gli islamici hanno abitudini di vita davvero molto diverse da quelle degli occidentali, anche perchè per loro il culto religioso vale come legge; c'è da dire che alcuni di loro si sforzano, comunque, ad integrarsi, specie quelli provenienti dal Marocco o dalla Tunisia (è molto più dura per i medioorientali, molto più tradizionalisti). Tanto per farvi un esempio, qui nel nostro ufficio lavora come segretaria una ragazza tunisina perfettamente integrata nel nostro Paese: praticamente, è la mia cocca :D! La questione femminile, certo, è molto complessa e riassumerla qui non è possibile: la Legge italiana punisce severamente atti volti alla circoncisione delle bambine e delle fanciulle e con molta fatica si cerca di sradicare questa barbara usanza, ancora più antica (e quindi NON contemplata dal culto islamico) del Corano stesso. Anche nelle scuole le insegnanti devono fronteggiare molti problemi, dato che spesso bimbi e ragazzi stranieri non parlano ancora la nostra lingua, fanno fatica a seguire le lezioni e fanno ancora più fatica ad abituarsi ad abitudini alimentari diverse dalle loro, nelle mense scolastiche. Ciò che mi dà davvero fastidio è la questione del crocifisso nelle aule: preferirei che rimanesse lì dov'è, dato che il Paese che li ospita è cristiano e dato che l'occidentale che va nel Mediooriente cerca di rispettare gli usi locali: non è certo bigottismo il mio, ma il desiderio che vi sia rispetto reciproco.

La clitoridectomia e' ben altro che una "circoncisione femminile".
La circoncisione e' una semplice operazione per motivi igienici.
 
megadrive ha scritto:
su telelombardia in onda adesso si stanno azzuffando al solito.

vediam di rispondere qua se volete al problema senza tirar in ballo la politica.

apro io le danze.

a 5 minuti da casa mia c'è un quartiere soprannominato "IL CAIRO"

dove gli italiani stanno scomparendo , le donne son tutte coperte dalla testa

ai piedi e gli uomini di diverse etnie oziano tutto il di sulle panchine ai giardinetti

e i pochi negozi rimasti son etnici e si fa e si vende di tutto. negli alimentari

non ci metterei piede manco morto.

chissà come mai quando c'è la camionetta dei soldati e dei carabinieri è tutto

deserto.

caro mio, quando gli italiani (anzi, gli eurabici perchè ciò riguarda tutta la eurabia) capiranno che non si integreranno mai, sarà troppo tardi; a quel punto saranno già aboliti salumi ed alcoolici e le chiese saranno abbattute. Ti ricordi le statue di Bamiyan? sono arrivati i talebani ed al loro posto c'è un grosso buco.
PS: e le donne non islamiche avranno un'ora alla settimana per poter andare in piscina.........
 
LUISELLA1972 ha scritto:
arhat ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
99octane ha scritto:
E' il NOSTRO paese.
Di pure che ERA. ce lo stanno fregando lentamente da sotto il naso e nessuno ancora se ne è accorto.

Che schifo l'italia che sarà tra 10 anni...

Fottete per dar figli a Dio, invece che per piacer vostro, altrimenti non avrete che da pianger solo voi stessi.

OOOOOOOHHHH, insomma Arhat, un linguaggio un pochino più fine no, eh?

però a ragione!!!!
 
testerr ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
arhat ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
99octane ha scritto:
E' il NOSTRO paese.
Di pure che ERA. ce lo stanno fregando lentamente da sotto il naso e nessuno ancora se ne è accorto.

Che schifo l'italia che sarà tra 10 anni...

Fottete per dar figli a Dio, invece che per piacer vostro, altrimenti non avrete che da pianger solo voi stessi.

OOOOOOOHHHH, insomma Arhat, un linguaggio un pochino più fine no, eh?

però a ragione!!!!

"è s...s...s...scientifico"! [cit]
 
matildaV8 ha scritto:
io sono straniera in Germania e devo dire che l'integrazione intesa come sentirsi parte della comunita' non e' affatto facile sopratutto se si vive come me in una zona un pochino bigotta e rurale.
se si intende integrazione intesa come essere in regola e pagare le tasse.... beh qui non hai altra chance!
loro mi fanno sempre sentire straniera e fuori posto in casa loro nonostante io sia membro come loro della comunita' europea e ancor di piu' ho un lavoro onesto e pago le tasse nel loro paese.
mi da fastidio il loro modo di guardarmi quando passo con la mia auto di targa italiana o quando faccio per salutare i miei vicini e loro non mi salutano.
Dall'altro canto essendo io straniera mi ADOPERO per rispettare le loro regole e le loro usanze, anzi cerco proprio di non sgarrare proprio perche' NON tedesca e perche' non voglio avere nessun problema.
io ritengo che il mio approccio di rispetto verso le loro usanze e regole sia l'unico atteggiamento giusto da adottare quando sei uno straniero.
anche gli stranieri in Italia dovrebbero essere piu' rispettosi verso il popolo italiano e verso le leggi applicabili.
Dovremmo essere forse come i tedeschi meno amichevoli e disponibili ma piu' forti nel far rispettare le regole, magari le cose andrebbero meglio

io negli anni 70 sono stato due anni e rotti in Germania e, a parte i primi tempi a Francoforte, mi son sempre trovato bene. Specialmente a Monaco. Ovviamente mi sono adattato al loro modo di pensare, ho avuto amici solo tedeschi e ho sempre rispettato le loro tradizioni. Alla madre della mia ragazza non andavo a genio solamente perchè ero "sgranato" e non perchè italiano. Cmq ho trovato persone sul treno ( viaggiavo con quello nion avendo la macchina) che dopo anni che erano lì non parlavano ancora tedesco e nei discorsi pensavano solo di spaghetti ed al paesello in fronte al mare "col sole che splendeva sempre mentre qui piove sempre". Che pena. Poi ci sono casi come quello di Duisburg che indubbiamente non aiutano.
 
99octane ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Secondo me gli stranieri di religione cattolica o comunque cristiana fanno molta meno fatica ad integrarsi, perchè il culto comune della religione aiuta: basti vedere quanti filippini, russi e sudamericani ci sono nelle Chiese la domenica, e quindi magari partecipano ad iniziative organizzate dalle parrocchie, che aiutano moltissimo, in occasioni di feste e di svago, ad integrarsi. Va da sè che gli islamici hanno abitudini di vita davvero molto diverse da quelle degli occidentali, anche perchè per loro il culto religioso vale come legge; c'è da dire che alcuni di loro si sforzano, comunque, ad integrarsi, specie quelli provenienti dal Marocco o dalla Tunisia (è molto più dura per i medioorientali, molto più tradizionalisti). Tanto per farvi un esempio, qui nel nostro ufficio lavora come segretaria una ragazza tunisina perfettamente integrata nel nostro Paese: praticamente, è la mia cocca :D! La questione femminile, certo, è molto complessa e riassumerla qui non è possibile: la Legge italiana punisce severamente atti volti alla circoncisione delle bambine e delle fanciulle e con molta fatica si cerca di sradicare questa barbara usanza, ancora più antica (e quindi NON contemplata dal culto islamico) del Corano stesso. Anche nelle scuole le insegnanti devono fronteggiare molti problemi, dato che spesso bimbi e ragazzi stranieri non parlano ancora la nostra lingua, fanno fatica a seguire le lezioni e fanno ancora più fatica ad abituarsi ad abitudini alimentari diverse dalle loro, nelle mense scolastiche. Ciò che mi dà davvero fastidio è la questione del crocifisso nelle aule: preferirei che rimanesse lì dov'è, dato che il Paese che li ospita è cristiano e dato che l'occidentale che va nel Mediooriente cerca di rispettare gli usi locali: non è certo bigottismo il mio, ma il desiderio che vi sia rispetto reciproco.

La clitoridectomia e' ben altro che una "circoncisione femminile".
La circoncisione e' una semplice operazione per motivi igienici.
ho tradotto per comodità, signor Perfettini, dal termine francese excision: so anche io che cos'è la circoncisione maschile! e comunque per circoncisione femminile si comprende, per semplicità, anche la infibulazione !! si tratta quindi di una terminologia generica che comprende vari tipi di mutilazione genitale femminile.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
ho tradotto per comodità, signor Perfettini, dal termine francese excision: so anche io che cos'è la circoncisione maschile! e comunque per circoncisione femminile si comprende, per semplicità, anche la infibulazione !! si tratta quindi di una terminologia generica che comprende vari tipi di mutilazione genitale femminile.

Eh vabbe'.
Comunque e' sconvolgente sapere quanti casi ci sono a MILANO (Milano, eh, mica tutta Italia).
Purtroppo il grave errore secondo me e' cercare di "far capire" che e' sbagliato.
Questa gente non ragiona come noi, non ha la nostra formazione civile e culturale. Questa gente, in effetti, non ragiona proprio. Procede per dogmi. Gli han sempre detto che e' cosi' perche' e' cosi', e loro fanno cosi', e basta.
Non si puo' insegnare a ragionare a chi e' stato fatto il lavaggio del cervello sin da bambino.
Non si puo' ragionare con chi non ragiona.
L'unico modo e' imporre un dogma contrario, non si fa cosi', punto, e chiunque sgarra la paga cosi' cara che tutti gli altri ci pensano cento volte.
Si impone il rispetto dei principi di liberta' e diritti individuali, e basta.
Coi figli degli immigrati il discorso e' diverso, si puo' provare a inculcare il ragionamento e il concetto che non devi necessariamente fare come "e' scritto" e "si e' sempre fatto cosi'" non e' un criterio di legittimazione.
 
Non siamo noi che siamo razzisti ... sono loro che sono negri!
A parte le battute sono d'accordo; pensare di integrare chi non ne ha la volontà è solo una perdita di tempo (e di soldi) che porta a essere presi per fessi!
 
Dei miei (scarsi?) 34 anni, ho vissuto 2 anni nel Canada, 13 in Argentina, 3 in Romania, 9 in Italia e oggi sono al mio quasi 7mo anno in Bulgaria.
Come se non bastasse, ho traslocato ben 24 volte (che io ricordi).
Mai avuto problemi per quanto riguarda .... "integrazione". Se uno ha voglia di stare in un posto allora non fa fatica a "integrarsi".
Se non vuole allora non ci riuscira mai, e se si impunta la mia ricetta e' semplice: calci nel sedere e tanti saluti.
Essere "ospiti" in un paese accogliente e' un piacere, ma bisogna anche essere dei buoni ospiti .... :D
 
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