<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Se in tanti tornassimo a comprare italiano cambierebbe qualcosa ? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Se in tanti tornassimo a comprare italiano cambierebbe qualcosa ?

Eh! Pilota è qui che ti volevo!!! La Bravo ha come clone la Delta ma la Giulietta ha come clone la Dart e la Viaggio!!! prrrrrrrrrrrrrrrrrrr :D
 
Infatti, la Giulietta non è un clone di altre auto, bensì essa stessa ha dato origine, dopo la sua uscita, a suoi "cloni" (anche se certamente meno "evoluti"), quelli da te citati. ;)
Scusate l'OT.
 
crank ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Si si, ma il giro d'affari del ramo italiano già ora è quello che è, e le perdite pure. Finchè la sede rimane in Italia.
Le vendite in Europa sono in sofferenza, non è una novità. Ma non vedo che c'entri.
Nel frattempo, altra valigia spedita fuori:

http://www.ilsussidiario.net/News/Motori/2013/5/8/FIAT-I-7-miliardi-che-portano-Marchionne-sempre-piu-lontano-dall-Italia/391099/

Se poco poco vogliamo quantificare in un miliardo l'investimento per una vettura nuova seria, 7:1...........
Ripeto:
quando una casa che si allarga all'estero -&gt bene
una casa italiana comprata dall'estero -&gt male

Io la metto giù semplice e senza entrare nel dettaglio, però pure te: il sussidiario.net... vogliamo mettere pure gli articoli di DiPiù?

cranck , quello che io sto indicando, in relazione all'interesse nazionale, é che stiamo parlando di un'azienda che a tutti gli effetti sembra avere i bagagli in mano.

Quel che rimane quì da noi ( finché rimane) sono le rovine di un'azienda bollita, ( anzi il ramo bollito di una multinazionale, che aiuta ad inquadrare l'immagine) che non progetta e produce più quasi nulla, ancor meno in patria ( l'indotto da un pezzo vive grazie all'estero) , e quindi non vende, non fattura, non guadagna, e di conseguenza rende relativamente poco anche al fisco.

Fiat industrial va in olanda, e mentre si strombazza il piano di rilancio Alfa, Marchionne investe 7 miliardi in Brasile. 7 miliardi che, secondo il conto della serva, sarebbero circa 7 Giulie fatte seriamente e progettate ex novo. Mentre sappiamo che in Alfa non arrivano nemmeno i restyling della roba vecchia, tantomeno modelli derivati da progetti pronti e marcianti, che costerebbero due lire.

Alfa non é in freezer causa momentanea mancanza fondi. Il rubinetto Alfa é stato chiuso deliberatamente, in favore di altro, di cui bisogna solo aspettare sviluppi.

E Questo non é il ritratto di un'azienda che "si sta allargando all'estero", é quello di una che ci si sta trasferendo, che é un po' diverso. Ora forse qualcuno si aspetta che metta i manifesti e verghi una lettera d'addio, ma temo aspetterà a lungo. Nel frattempo però, anche senza attendere i manifesti, basta guardare per vedere cosa sta accadendo.

Quanto al link, touché, ti passo questo: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/07/Fiat-Marchionne-7-mld-dlr-Brasile_8666825.html. Del resto la notizia é pubblica, c'é ampia scelta di fonti.

Mi pare tanta roba, o no? Fabbrica Italia ne prevedeva 20, ma in molti più anni.

Evidentemente conviene più Fabbrica Brazil.
 
a me non quadra una cosa ma parlo in linea generale; un'azienda olandese produce in spagna quello che deve vendere in olanda e a casa propria quello che deve vendere all'estero.....questo non succede solo con la Fiat ma vedo che è generale e trasversale in tantissimi settori. Ci sono cose che noi non riusciremo mai a capire, come se io faccio lo scultore e produco nella mia bottega delle sculture ma c'è qualcuno che m'impone di venderle all'estero mentre se le voglio vendere al paesello mio devo farle produrre in bolivia.
 
ottovalvole ha scritto:
a me non quadra una cosa ma parlo in linea generale; un'azienda olandese produce in spagna quello che deve vendere in olanda e a casa propria quello che deve vendere all'estero.....questo non succede solo con la Fiat ma vedo che è generale e trasversale in tantissimi settori. Ci sono cose che noi non riusciremo mai a capire, come se io faccio lo scultore e produco nella mia bottega delle sculture ma c'è qualcuno che m'impone di venderle all'estero mentre se le voglio vendere al paesello mio devo farle produrre in bolivia.

Sedici, le aziende corrono a produrre dove hanno vantaggi fiscali, oppure vantaggi nel costo del lavoro, oppure entrambe le cose. Nel nostro caso, la prima che ho detto, che a certe condizioni ( molto difficili da dimostrare ) prende il nome di "elusione fiscale", ed è l'incubo degli 007 fiscali di tutta Europa. Che ce l'hanno con Olanda, Irlanda, e tutti quei paesi che offrono aliquote fiscali terribilmente basse, e così attraggono capitali ( ed imposte ) estere in maniera discutibilmente corretta, quantomeno all'interno di un' Europa che dovrebbe essere armonizzata anche fiscalmente. Se esistesse.... ma esiste solo per metterlo in der sacco ai produttori di Parmigiano Reggiano.... ciccia.

Ed anche questa ovviamente non è una colpa di Fiat, Google, Amazon, Ryanair o chi altri.

Solo che è oggettivamente evidente il quadro di "fuga", in cui l'interesse nazionale è già vaporizzato.

A sto punto manca solo che cambino l'indirizzo sulla carta intestata.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
cranck , quello che io sto indicando, in relazione all'interesse nazionale, é che stiamo parlando di un'azienda che a tutti gli effetti sembra avere i bagagli in mano.
E quello che ti sto dicendo io è che: 1. è una tua opinione e 2. anche fosse così non è un problema. Anche rimanesse in Italia solo la sede non sarebbe un problema.
Quel che rimane quì da noi (finché rimane) sono le rovine di un'azienda bollita, (anzi il ramo bollito di una multinazionale, che aiuta ad inquadrare l'immagine) che non progetta e produce più quasi nulla, ancor meno in patria ( l'indotto da un pezzo vive grazie all'estero), e quindi non vende, non fattura, non guadagna, e di conseguenza rende relativamente poco anche al fisco.
E qui sei in errore: l'azienda non è bollita come le concorrenti, soprattutto non come le concorrenti che lanciano un sacco di modelli (perché progettazione e produzione ci sono), e la proprietà della multinazionale è in Italia, non all'estero, ed i profitti sono bassi, ma in positivo da anni (con conseguente introito per il fisco).
L'indotto è all'estero per tutti, per la maggiorparte, ma in Italia rimangono ancora molte aziende e molti stabilimenti. E ogni euro che gira diventano 7 per la società.

Fiat industrial va in olanda, e mentre si strombazza il piano di rilancio Alfa, Marchionne investe 7 miliardi in Brasile. 7 miliardi che, secondo il conto della serva, sarebbero circa 7 Giulie fatte seriamente e progettate ex novo. Mentre sappiamo che in Alfa non arrivano nemmeno i restyling della roba vecchia, tantomeno modelli derivati da progetti pronti e marcianti, che costerebbero due lire.

Alfa non é in freezer causa momentanea mancanza fondi. Il rubinetto Alfa é stato chiuso deliberatamente, in favore di altro, di cui bisogna solo aspettare sviluppi.
Esatto. Ma i soldi vanno dove ci sono utili. Dunque meglio così che 7 Giulie.
Opel o PSA che fanno tanti modelli non stanno mica bene. FIAT in Brasile sì.

E Questo non é il ritratto di un'azienda che "si sta allargando all'estero", é quello di una che ci si sta trasferendo, che é un po' diverso. Ora forse qualcuno si aspetta che metta i manifesti e verghi una lettera d'addio, ma temo aspetterà a lungo. Nel frattempo però, anche senza attendere i manifesti, basta guardare per vedere cosa sta accadendo.

Quanto al link, touché, ti passo questo: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/07/Fiat-Marchionne-7-mld-dlr-Brasile_8666825.html. Del resto la notizia é pubblica, c'é ampia scelta di fonti.

Mi pare tanta roba, o no? Fabbrica Italia ne prevedeva 20, ma in molti più anni.

Evidentemente conviene più Fabbrica Brazil.
Non hai capito che oltre a criticare la fonte, critico le conclusioni che ne trai.
Per ora le notizie sono positive: l'azienda investe e si allarga all'estero (la carta intestata, come la chiami tu, è una cosa che conta, e molto).

Quando andrà all'estero verrà trattata esattamente come tutte le aziende estere, finché resta in Italia vale il discorso fatto prima: a parità di altre condizioni vale di più.
 
crank ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
cranck , quello che io sto indicando, in relazione all'interesse nazionale, é che stiamo parlando di un'azienda che a tutti gli effetti sembra avere i bagagli in mano.
E quello che ti sto dicendo io è che: 1. è una tua opinione e 2. anche fosse così non è un problema. Anche rimanesse in Italia solo la sede non sarebbe un problema.
Quel che rimane quì da noi (finché rimane) sono le rovine di un'azienda bollita, (anzi il ramo bollito di una multinazionale, che aiuta ad inquadrare l'immagine) che non progetta e produce più quasi nulla, ancor meno in patria ( l'indotto da un pezzo vive grazie all'estero), e quindi non vende, non fattura, non guadagna, e di conseguenza rende relativamente poco anche al fisco.
E qui sei in errore: l'azienda non è bollita come le concorrenti, soprattutto non come le concorrenti che lanciano un sacco di modelli (perché progettazione e produzione ci sono), e la proprietà della multinazionale è in Italia, non all'estero, ed i profitti sono bassi, ma in positivo da anni (con conseguente introito per il fisco).
L'indotto è all'estero per tutti, per la maggiorparte, ma in Italia rimangono ancora molte aziende e molti stabilimenti. E ogni euro che gira diventano 7 per la società.

Fiat industrial va in olanda, e mentre si strombazza il piano di rilancio Alfa, Marchionne investe 7 miliardi in Brasile. 7 miliardi che, secondo il conto della serva, sarebbero circa 7 Giulie fatte seriamente e progettate ex novo. Mentre sappiamo che in Alfa non arrivano nemmeno i restyling della roba vecchia, tantomeno modelli derivati da progetti pronti e marcianti, che costerebbero due lire.

Alfa non é in freezer causa momentanea mancanza fondi. Il rubinetto Alfa é stato chiuso deliberatamente, in favore di altro, di cui bisogna solo aspettare sviluppi.
Esatto. Ma i soldi vanno dove ci sono utili. Dunque meglio così che 7 Giulie.
Opel o PSA che fanno tanti modelli non stanno mica bene. FIAT in Brasile sì.

E Questo non é il ritratto di un'azienda che "si sta allargando all'estero", é quello di una che ci si sta trasferendo, che é un po' diverso. Ora forse qualcuno si aspetta che metta i manifesti e verghi una lettera d'addio, ma temo aspetterà a lungo. Nel frattempo però, anche senza attendere i manifesti, basta guardare per vedere cosa sta accadendo.

Quanto al link, touché, ti passo questo: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/07/Fiat-Marchionne-7-mld-dlr-Brasile_8666825.html. Del resto la notizia é pubblica, c'é ampia scelta di fonti.

Mi pare tanta roba, o no? Fabbrica Italia ne prevedeva 20, ma in molti più anni.

Evidentemente conviene più Fabbrica Brazil.
Non hai capito che oltre a criticare la fonte, critico le conclusioni che ne trai.
Per ora le notizie sono positive: l'azienda investe e si allarga all'estero (la carta intestata, come la chiami tu, è una cosa che conta, e molto).

Quando andrà all'estero verrà trattata esattamente come tutte le aziende estere, finché resta in Italia vale il discorso fatto prima: a parità di altre condizioni vale di più.

http://www.corriere.it/economia/11_marzo_07/fiat-elkann-controllo_9a65401e-4895-11e0-b2f1-0566c0fae1de.shtml

Io in effetti comprendevo nel mio ragionamento anche la sede legale. Proprietà in potenziale diluizione, sede legale in forse, come vedi, investimenti italiani congelati, ampi rami che si trasferiscono già ora. E Marchionne che non aspetta che mettere le mani sulla cassa americana.

Quanto all'indotto, intendevo dire che quello italiano, nato con la Fiat degli anni d'oro, e molto ricercato, già oggi vive soprattutto grazie ai clienti esteri. Ad esempio grazie a Vag, che valica le Alpi e se li viene a coccolare con megaeventi / fiere ad hoc.

Sul tuo commento riguardo al "meglio 7 miliardi in Brasile che 7 Giulie", non vorrei semplificare troppo, ma direi che siamo agli esatti antipodi.

Almeno finché la dirigenza vocifera un "piano di rilancio Alfa". Se poi la dirigenza decide di scoprire le carte e ammettere che Alfa non é più nei piani, cosa che si intuisce già da lontano, allora il mio giudizio puó cambiare.

Ma rilanciare Alfa collocando 7 miliardi sulle punto in Brasile e mettendo i fari bruniti a giulietta e mito... mi sa che non torna nemmeno ai più sprovveduti.
 
la fiat è amministrata da un italo canadese ma il maggior proprietario sono i nipoti italo americani di gianni agnelli, forse dei due quello piú estroverso è anche quello che tiene di piú all'azienda e all'italianitá, dipendesse solo da john la fiat sarebbe americana giá da anni. in tutto questo politica e sindacati stanno spianando la strada per questo trasloco, quasi che sia un peso.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
crank ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
cranck , quello che io sto indicando, in relazione all'interesse nazionale, é che stiamo parlando di un'azienda che a tutti gli effetti sembra avere i bagagli in mano.
E quello che ti sto dicendo io è che: 1. è una tua opinione e 2. anche fosse così non è un problema. Anche rimanesse in Italia solo la sede non sarebbe un problema.
Quel che rimane quì da noi (finché rimane) sono le rovine di un'azienda bollita, (anzi il ramo bollito di una multinazionale, che aiuta ad inquadrare l'immagine) che non progetta e produce più quasi nulla, ancor meno in patria ( l'indotto da un pezzo vive grazie all'estero), e quindi non vende, non fattura, non guadagna, e di conseguenza rende relativamente poco anche al fisco.
E qui sei in errore: l'azienda non è bollita come le concorrenti, soprattutto non come le concorrenti che lanciano un sacco di modelli (perché progettazione e produzione ci sono), e la proprietà della multinazionale è in Italia, non all'estero, ed i profitti sono bassi, ma in positivo da anni (con conseguente introito per il fisco).
L'indotto è all'estero per tutti, per la maggiorparte, ma in Italia rimangono ancora molte aziende e molti stabilimenti. E ogni euro che gira diventano 7 per la società.

Fiat industrial va in olanda, e mentre si strombazza il piano di rilancio Alfa, Marchionne investe 7 miliardi in Brasile. 7 miliardi che, secondo il conto della serva, sarebbero circa 7 Giulie fatte seriamente e progettate ex novo. Mentre sappiamo che in Alfa non arrivano nemmeno i restyling della roba vecchia, tantomeno modelli derivati da progetti pronti e marcianti, che costerebbero due lire.

Alfa non é in freezer causa momentanea mancanza fondi. Il rubinetto Alfa é stato chiuso deliberatamente, in favore di altro, di cui bisogna solo aspettare sviluppi.
Esatto. Ma i soldi vanno dove ci sono utili. Dunque meglio così che 7 Giulie.
Opel o PSA che fanno tanti modelli non stanno mica bene. FIAT in Brasile sì.

E Questo non é il ritratto di un'azienda che "si sta allargando all'estero", é quello di una che ci si sta trasferendo, che é un po' diverso. Ora forse qualcuno si aspetta che metta i manifesti e verghi una lettera d'addio, ma temo aspetterà a lungo. Nel frattempo però, anche senza attendere i manifesti, basta guardare per vedere cosa sta accadendo.

Quanto al link, touché, ti passo questo: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/07/Fiat-Marchionne-7-mld-dlr-Brasile_8666825.html. Del resto la notizia é pubblica, c'é ampia scelta di fonti.

Mi pare tanta roba, o no? Fabbrica Italia ne prevedeva 20, ma in molti più anni.

Evidentemente conviene più Fabbrica Brazil.
Non hai capito che oltre a criticare la fonte, critico le conclusioni che ne trai.
Per ora le notizie sono positive: l'azienda investe e si allarga all'estero (la carta intestata, come la chiami tu, è una cosa che conta, e molto).

Quando andrà all'estero verrà trattata esattamente come tutte le aziende estere, finché resta in Italia vale il discorso fatto prima: a parità di altre condizioni vale di più.

http://www.corriere.it/economia/11_marzo_07/fiat-elkann-controllo_9a65401e-4895-11e0-b2f1-0566c0fae1de.shtml

Io in effetti comprendevo nel mio ragionamento anche la sede legale. Proprietà in potenziale diluizione, sede legale in forse, come vedi, investimenti italiani congelati, ampi rami che si trasferiscono già ora. E Marchionne che non aspetta che mettere le mani sulla cassa americana.

Quanto all'indotto, intendevo dire che quello italiano, nato con la Fiat degli anni d'oro, e molto ricercato, già oggi vive soprattutto grazie ai clienti esteri. Ad esempio grazie a Vag, che valica le Alpi e se li viene a coccolare con megaeventi / fiere ad hoc.

Sul tuo commento riguardo al "meglio 7 miliardi in Brasile che 7 Giulie", non vorrei semplificare troppo, ma direi che siamo agli esatti antipodi.

Almeno finché la dirigenza vocifera un "piano di rilancio Alfa". Se poi la dirigenza decide di scoprire le carte e ammettere che Alfa non é più nei piani, cosa che si intuisce già da lontano, allora il mio giudizio puó cambiare.

Ma rilanciare Alfa collocando 7 miliardi sulle punto in Brasile e mettendo i fari bruniti a giulietta e mito... mi sa che non torna nemmeno ai più sprovveduti.

Mi piace leggere i tuoi post perchè permettono di aprire ampie e stimolanti discussioni, devi però permettermi di dissentire su una cosa:
Mi sembra di leggere tra le righe una visione più "provinciale" di come intenderesti tu un azienda.
Non so di cosa ti occupi nella vita, magari l'hai già detto e non l'ho visto, però la scelta di marchionne, a pare mio, di investire in un mercato redditizio come il brasile o in quello usa è forse la più semplice ed in questo momento profittevole.
La situazione economica europea, per come sta evolvendo, non penso possa far un inversione di tendenza prima di 4/5 anni(checchè dicano in tv), a cui andranno sommati almeno altri 3 anni perchè i consumatori si sentano di nuovo in grado di spendere.
Come dici giustamente, meno la gente vedrà in giro le tue auto, meno sentirà parlare di te, più difficilemnete, in un momento di crescita, riuscirai ad agganciarti al treno della ripresa delle vendite.
Quello che però ho notato, è che finalmente, il gruppo sta puntando più sulla qualità intrinseca delle auto, che al mero numero di auto vendute, per cercare di togliersi l'etichetta europea del "costa poco, vale poco", la panda I° serie costava poco, offriva(valeva) poco, anche se era un ottima auto, ma il pubblico come ti percepisce?
Facciamo un paragone punto prima serie contro polo, solo perchè sono uscite quasi in contemporanea, la polo costava di più ma era rifinita meglio, la punto vendeva comunque molto bene ma era percepita come un gradino sotto.
Ultimamente con 500, panda, freemont, 500L, fiat vende meno ma vende auto che possono essere affiancate alla concorrenza e possano combattere ad armi pari.
Io la vedo così, so che è brutto vedere l'alfa con solo 2 modelli, ma preferisco così, piuttosto che, come 5 anni fa, si fosse ad un passo dal portare i libri in tribunale.
PSA sta sperperando, ed i contribuenti europei pagano i loro passivi, ma quanto possono durare?
Inoltre, e mi riallaccio all'inizio del messaggio, marchionne ha una visione globale dei mercati, che noi non abbiamo, e non penso sia così "ingenuo" da compiere quelli che si pensa siano errori così macrospici senza una precisa strategia
 
ulisse marchionne deve buttarsi a capofitto in cina, per adesso punta di entrare col lusso ma deve buttar giú una gamma e anche un marchio lowcost (come sta facendo qualcun'altro) da produrre in loco.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Quanto alle entrate fiscali italiane, ci sarebbe da fare un discorso lungo ed articolato, che passi per gli stabilimenti esteri. Nel frattempo Fiat Industrial il prossimo anno versa tasse all'Olanda, 500mln ca. Il trasloco é già cominciato.
..Di Cosa ti lamenti....BC ...non si dice sempre che la Fiat e ladra!!
Quindi bene cosi....gli olandesi non Hanno preamboli ad accettare , soldi rubati da altri.
 
caro fancar ,di una Cosa puoi essere certo che,in Italia ci sarebbero piu posti di lavoro,.che i medie, del dato modello, parlerebbe con parole piu positive ed oggi tutti leggono...anche all estero,un prodotto di massa che non si vende a casa,non si vende fuori casa....e se questo si voglia credere che sia poco??
 
complimenti!!
avete trovato il titolo x il prossimo thread.

"meglio 7 miliardi in Brasile che 7 Giulie"

ma... con o senza punto di domanda?

saluti zanza
 
angelo0 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Quanto alle entrate fiscali italiane, ci sarebbe da fare un discorso lungo ed articolato, che passi per gli stabilimenti esteri. Nel frattempo Fiat Industrial il prossimo anno versa tasse all'Olanda, 500mln ca. Il trasloco é già cominciato.
..Di Cosa ti lamenti....BC ...non si dice sempre che la Fiat e ladra!!
Quindi bene cosi....gli olandesi non Hanno preamboli ad accettare , soldi rubati da altri.

No no, non mi lamento, descrivo un fatto.
 
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