Eh! Pilota è qui che ti volevo!!! La Bravo ha come clone la Delta ma la Giulietta ha come clone la Dart e la Viaggio!!! prrrrrrrrrrrrrrrrrrr 
crank ha scritto:Le vendite in Europa sono in sofferenza, non è una novità. Ma non vedo che c'entri.BelliCapelli3 ha scritto:Si si, ma il giro d'affari del ramo italiano già ora è quello che è, e le perdite pure. Finchè la sede rimane in Italia.
Ripeto:Nel frattempo, altra valigia spedita fuori:
http://www.ilsussidiario.net/News/Motori/2013/5/8/FIAT-I-7-miliardi-che-portano-Marchionne-sempre-piu-lontano-dall-Italia/391099/
Se poco poco vogliamo quantificare in un miliardo l'investimento per una vettura nuova seria, 7:1...........
quando una casa che si allarga all'estero -> bene
una casa italiana comprata dall'estero -> male
Io la metto giù semplice e senza entrare nel dettaglio, però pure te: il sussidiario.net... vogliamo mettere pure gli articoli di DiPiù?
ottovalvole ha scritto:a me non quadra una cosa ma parlo in linea generale; un'azienda olandese produce in spagna quello che deve vendere in olanda e a casa propria quello che deve vendere all'estero.....questo non succede solo con la Fiat ma vedo che è generale e trasversale in tantissimi settori. Ci sono cose che noi non riusciremo mai a capire, come se io faccio lo scultore e produco nella mia bottega delle sculture ma c'è qualcuno che m'impone di venderle all'estero mentre se le voglio vendere al paesello mio devo farle produrre in bolivia.
E quello che ti sto dicendo io è che: 1. è una tua opinione e 2. anche fosse così non è un problema. Anche rimanesse in Italia solo la sede non sarebbe un problema.BelliCapelli3 ha scritto:cranck , quello che io sto indicando, in relazione all'interesse nazionale, é che stiamo parlando di un'azienda che a tutti gli effetti sembra avere i bagagli in mano.
E qui sei in errore: l'azienda non è bollita come le concorrenti, soprattutto non come le concorrenti che lanciano un sacco di modelli (perché progettazione e produzione ci sono), e la proprietà della multinazionale è in Italia, non all'estero, ed i profitti sono bassi, ma in positivo da anni (con conseguente introito per il fisco).Quel che rimane quì da noi (finché rimane) sono le rovine di un'azienda bollita, (anzi il ramo bollito di una multinazionale, che aiuta ad inquadrare l'immagine) che non progetta e produce più quasi nulla, ancor meno in patria ( l'indotto da un pezzo vive grazie all'estero), e quindi non vende, non fattura, non guadagna, e di conseguenza rende relativamente poco anche al fisco.
Esatto. Ma i soldi vanno dove ci sono utili. Dunque meglio così che 7 Giulie.Fiat industrial va in olanda, e mentre si strombazza il piano di rilancio Alfa, Marchionne investe 7 miliardi in Brasile. 7 miliardi che, secondo il conto della serva, sarebbero circa 7 Giulie fatte seriamente e progettate ex novo. Mentre sappiamo che in Alfa non arrivano nemmeno i restyling della roba vecchia, tantomeno modelli derivati da progetti pronti e marcianti, che costerebbero due lire.
Alfa non é in freezer causa momentanea mancanza fondi. Il rubinetto Alfa é stato chiuso deliberatamente, in favore di altro, di cui bisogna solo aspettare sviluppi.
Non hai capito che oltre a criticare la fonte, critico le conclusioni che ne trai.E Questo non é il ritratto di un'azienda che "si sta allargando all'estero", é quello di una che ci si sta trasferendo, che é un po' diverso. Ora forse qualcuno si aspetta che metta i manifesti e verghi una lettera d'addio, ma temo aspetterà a lungo. Nel frattempo però, anche senza attendere i manifesti, basta guardare per vedere cosa sta accadendo.
Quanto al link, touché, ti passo questo: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/07/Fiat-Marchionne-7-mld-dlr-Brasile_8666825.html. Del resto la notizia é pubblica, c'é ampia scelta di fonti.
Mi pare tanta roba, o no? Fabbrica Italia ne prevedeva 20, ma in molti più anni.
Evidentemente conviene più Fabbrica Brazil.
crank ha scritto:E quello che ti sto dicendo io è che: 1. è una tua opinione e 2. anche fosse così non è un problema. Anche rimanesse in Italia solo la sede non sarebbe un problema.BelliCapelli3 ha scritto:cranck , quello che io sto indicando, in relazione all'interesse nazionale, é che stiamo parlando di un'azienda che a tutti gli effetti sembra avere i bagagli in mano.
E qui sei in errore: l'azienda non è bollita come le concorrenti, soprattutto non come le concorrenti che lanciano un sacco di modelli (perché progettazione e produzione ci sono), e la proprietà della multinazionale è in Italia, non all'estero, ed i profitti sono bassi, ma in positivo da anni (con conseguente introito per il fisco).Quel che rimane quì da noi (finché rimane) sono le rovine di un'azienda bollita, (anzi il ramo bollito di una multinazionale, che aiuta ad inquadrare l'immagine) che non progetta e produce più quasi nulla, ancor meno in patria ( l'indotto da un pezzo vive grazie all'estero), e quindi non vende, non fattura, non guadagna, e di conseguenza rende relativamente poco anche al fisco.
L'indotto è all'estero per tutti, per la maggiorparte, ma in Italia rimangono ancora molte aziende e molti stabilimenti. E ogni euro che gira diventano 7 per la società.
Esatto. Ma i soldi vanno dove ci sono utili. Dunque meglio così che 7 Giulie.Fiat industrial va in olanda, e mentre si strombazza il piano di rilancio Alfa, Marchionne investe 7 miliardi in Brasile. 7 miliardi che, secondo il conto della serva, sarebbero circa 7 Giulie fatte seriamente e progettate ex novo. Mentre sappiamo che in Alfa non arrivano nemmeno i restyling della roba vecchia, tantomeno modelli derivati da progetti pronti e marcianti, che costerebbero due lire.
Alfa non é in freezer causa momentanea mancanza fondi. Il rubinetto Alfa é stato chiuso deliberatamente, in favore di altro, di cui bisogna solo aspettare sviluppi.
Opel o PSA che fanno tanti modelli non stanno mica bene. FIAT in Brasile sì.
Non hai capito che oltre a criticare la fonte, critico le conclusioni che ne trai.E Questo non é il ritratto di un'azienda che "si sta allargando all'estero", é quello di una che ci si sta trasferendo, che é un po' diverso. Ora forse qualcuno si aspetta che metta i manifesti e verghi una lettera d'addio, ma temo aspetterà a lungo. Nel frattempo però, anche senza attendere i manifesti, basta guardare per vedere cosa sta accadendo.
Quanto al link, touché, ti passo questo: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/07/Fiat-Marchionne-7-mld-dlr-Brasile_8666825.html. Del resto la notizia é pubblica, c'é ampia scelta di fonti.
Mi pare tanta roba, o no? Fabbrica Italia ne prevedeva 20, ma in molti più anni.
Evidentemente conviene più Fabbrica Brazil.
Per ora le notizie sono positive: l'azienda investe e si allarga all'estero (la carta intestata, come la chiami tu, è una cosa che conta, e molto).
Quando andrà all'estero verrà trattata esattamente come tutte le aziende estere, finché resta in Italia vale il discorso fatto prima: a parità di altre condizioni vale di più.
BelliCapelli3 ha scritto:crank ha scritto:E quello che ti sto dicendo io è che: 1. è una tua opinione e 2. anche fosse così non è un problema. Anche rimanesse in Italia solo la sede non sarebbe un problema.BelliCapelli3 ha scritto:cranck , quello che io sto indicando, in relazione all'interesse nazionale, é che stiamo parlando di un'azienda che a tutti gli effetti sembra avere i bagagli in mano.
E qui sei in errore: l'azienda non è bollita come le concorrenti, soprattutto non come le concorrenti che lanciano un sacco di modelli (perché progettazione e produzione ci sono), e la proprietà della multinazionale è in Italia, non all'estero, ed i profitti sono bassi, ma in positivo da anni (con conseguente introito per il fisco).Quel che rimane quì da noi (finché rimane) sono le rovine di un'azienda bollita, (anzi il ramo bollito di una multinazionale, che aiuta ad inquadrare l'immagine) che non progetta e produce più quasi nulla, ancor meno in patria ( l'indotto da un pezzo vive grazie all'estero), e quindi non vende, non fattura, non guadagna, e di conseguenza rende relativamente poco anche al fisco.
L'indotto è all'estero per tutti, per la maggiorparte, ma in Italia rimangono ancora molte aziende e molti stabilimenti. E ogni euro che gira diventano 7 per la società.
Esatto. Ma i soldi vanno dove ci sono utili. Dunque meglio così che 7 Giulie.Fiat industrial va in olanda, e mentre si strombazza il piano di rilancio Alfa, Marchionne investe 7 miliardi in Brasile. 7 miliardi che, secondo il conto della serva, sarebbero circa 7 Giulie fatte seriamente e progettate ex novo. Mentre sappiamo che in Alfa non arrivano nemmeno i restyling della roba vecchia, tantomeno modelli derivati da progetti pronti e marcianti, che costerebbero due lire.
Alfa non é in freezer causa momentanea mancanza fondi. Il rubinetto Alfa é stato chiuso deliberatamente, in favore di altro, di cui bisogna solo aspettare sviluppi.
Opel o PSA che fanno tanti modelli non stanno mica bene. FIAT in Brasile sì.
Non hai capito che oltre a criticare la fonte, critico le conclusioni che ne trai.E Questo non é il ritratto di un'azienda che "si sta allargando all'estero", é quello di una che ci si sta trasferendo, che é un po' diverso. Ora forse qualcuno si aspetta che metta i manifesti e verghi una lettera d'addio, ma temo aspetterà a lungo. Nel frattempo però, anche senza attendere i manifesti, basta guardare per vedere cosa sta accadendo.
Quanto al link, touché, ti passo questo: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/07/Fiat-Marchionne-7-mld-dlr-Brasile_8666825.html. Del resto la notizia é pubblica, c'é ampia scelta di fonti.
Mi pare tanta roba, o no? Fabbrica Italia ne prevedeva 20, ma in molti più anni.
Evidentemente conviene più Fabbrica Brazil.
Per ora le notizie sono positive: l'azienda investe e si allarga all'estero (la carta intestata, come la chiami tu, è una cosa che conta, e molto).
Quando andrà all'estero verrà trattata esattamente come tutte le aziende estere, finché resta in Italia vale il discorso fatto prima: a parità di altre condizioni vale di più.
http://www.corriere.it/economia/11_marzo_07/fiat-elkann-controllo_9a65401e-4895-11e0-b2f1-0566c0fae1de.shtml
Io in effetti comprendevo nel mio ragionamento anche la sede legale. Proprietà in potenziale diluizione, sede legale in forse, come vedi, investimenti italiani congelati, ampi rami che si trasferiscono già ora. E Marchionne che non aspetta che mettere le mani sulla cassa americana.
Quanto all'indotto, intendevo dire che quello italiano, nato con la Fiat degli anni d'oro, e molto ricercato, già oggi vive soprattutto grazie ai clienti esteri. Ad esempio grazie a Vag, che valica le Alpi e se li viene a coccolare con megaeventi / fiere ad hoc.
Sul tuo commento riguardo al "meglio 7 miliardi in Brasile che 7 Giulie", non vorrei semplificare troppo, ma direi che siamo agli esatti antipodi.
Almeno finché la dirigenza vocifera un "piano di rilancio Alfa". Se poi la dirigenza decide di scoprire le carte e ammettere che Alfa non é più nei piani, cosa che si intuisce già da lontano, allora il mio giudizio puó cambiare.
Ma rilanciare Alfa collocando 7 miliardi sulle punto in Brasile e mettendo i fari bruniti a giulietta e mito... mi sa che non torna nemmeno ai più sprovveduti.
..Di Cosa ti lamenti....BC ...non si dice sempre che la Fiat e ladra!!BelliCapelli3 ha scritto:Quanto alle entrate fiscali italiane, ci sarebbe da fare un discorso lungo ed articolato, che passi per gli stabilimenti esteri. Nel frattempo Fiat Industrial il prossimo anno versa tasse all'Olanda, 500mln ca. Il trasloco é già cominciato.
angelo0 ha scritto:..Di Cosa ti lamenti....BC ...non si dice sempre che la Fiat e ladra!!BelliCapelli3 ha scritto:Quanto alle entrate fiscali italiane, ci sarebbe da fare un discorso lungo ed articolato, che passi per gli stabilimenti esteri. Nel frattempo Fiat Industrial il prossimo anno versa tasse all'Olanda, 500mln ca. Il trasloco é già cominciato.
Quindi bene cosi....gli olandesi non Hanno preamboli ad accettare , soldi rubati da altri.
theCat - 2 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa