Gtdriving ha scritto:
Di quale televisione parli? Se è quella attuale ti dò ragione in pieno, ma io mi riferivo più a quella di 30-40 anni fa, che veramente insegnò l'italiano agli italiani, continuando l'opera iniziata dalla radio, in effetti. Quello che volevo dire è che insegnarli a scuola mi sembra una inutile forzatura, lo voglio vedere il libro di grammatica del friulano...un dialetto è quasi "per definizione" un modo di parlare che si tramanda da una generazione a quella successiva con il semplice ascolto di chi ha più anni sul groppone: se i nostri figli preferiscono guardare la tv piuttosto che stare col babbo o coi nonni cosa gli vuoi insegnare a scuola? Ecco perchè dico che il nobilissimo scopo culturale è in realtà solo un pretesto, secondo me, per far sì che gli insegnanti siano tutti di QUELLA regione e scoraggiare gli "stranieri" (leggi: provenienti da altre regioni) ad iscrivere i propri figli in quella scuola. Finchè si parlerà di SCUOLA ITALIANA tutto questo mi sembra un'assurdità, se un giorno si parlerà di scuola lombarda, veneta, piemontese ecc. allora probabilmente sarà legittimo.
Cosi' e' stato anche per l'italiano, ma poi per fortuna ci siamo evoluti e ci siamo messi a INSEGNARLO, invece di lasciare che i bambini lo imparassero da chi lo parlava.
I dialetti non sono diversi, con la sola differenza che C'E' SEMPRE MENO GENTE CHE LI PARLA.
Un dialetto e' un patrimonio culturale, storico, antropologico ENORME, e lasciare che vada perso senza fare niente e' un CRIMINE STORICO.
Purtroppo, l'atteggiamento dell'italia "colta" (virgolette sempre d'obbligo) verso il dialetto e' sempre stato di sufficienza quando non addirittura di aperta ostilita'.
Inutile sottolineare l'ignoranza e l'ottusita' dietro a questo atteggiamento.
Ma se non si fa qualcosa, presto non si potra' piu' fare niente.
E allora, se guardiamo i programmi scolastici vediamo che sono infarciti di fuffa: dai gia' citati Promessi Sposi, che si studiano due volte di fila, a sezioni di programma intere dedicate alla sola Divina Commedia, che e' giusto studiare ma con proporzione all'esigenza di imparare magari anche qualcos'altro di utile. E allora, due ore la settimana per insegnare i dialetti non si puo' dire che non ci siano, magari anche in maniera divertente e VIVA, e non ottusamente nozionistica come le altre lingue che poi gli studenti non imparano, al punto che dire "Inglese a livello scolastico" e' il modo di dire che si ha una conoscenza pessima di una lingua. Ma santo Dio! Dovrebbe voler dire che la si conosce A MENADITO!
Invece...
Forse e' di questo che si dovrebbe parlare.
Perche' io, a 12 anni, a imparare l'inglese ci ho messo 6 mesi. Per conto mio, senza fare corsi e da autodidatta.
Se si insegnasse in maniera migliore, magari gli studenti avrebbero una voglia di imparare migliore, e magari ci sarebbe tempo per studiarne anche tre o quattro, di lingue, dialetti compresi.
Ed e' soprendente vedere quanto di lingue straniere c'e' nei dialetti. E se non e' Storia imparata direttamente questa...