<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Scajola e Marchionne | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Scajola e Marchionne

modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Ogni società sana, dopo aver pagato tutti i costi, fatti gli investimenti ecc... se rimangono utili li spartisce tra gli azionisti in base alle quote/azioni possedute. Dove sta lo scandalo ????
Nessuno scandalo se l'azionista, oltre a intascarsi l'utile quando l'azienda è in attivo, tirasse fuori il ghello anche quando la stessa azienda va in passivo... Invece i passivi si è riusciti spesso a distribuirli sulla collettività tramite strumenti diversi. E questo va un pò meno bene.

Guarda che gli Agnelli hanno sostenuto parecchi aumenti di capitale, non credi che la gestione di una azienda di quelle dimensioni, sia un po' più complessa di quello che può apparire alle tue valutazioni dall'esterno ?
 
domenico173 ha scritto:
Per sedicivalvole, io non credo che se chiudono la produzione di utoveicoli , produrranno mai altri prodotti , poi in questo forum si parla di deserto a Palermo la quarta o quinta Citta' Italiana, c'è un aereoporto un porto autostrada ecc.. gente di questo forum che non è mai stata a Palermo, poi per le colpe io do la colpa a Garibaldi, Cavur , Vittorio, e Mazzini, e da 150 anni che l'ex Regno delle due Sicilie e' una colinia del nord.-
SediciValvole ha scritto:
modus72 ha scritto:
Punto83 ha scritto:
evidentemente chi parla facendo il professore,lavora in aziende che lavorano in perdita come se niente fosse...
Puoi lavorare in perdita per un certo periodo, ma la situazione non può diventare strutturale con un continuo aiuto dello stato per ripianare i passivi. Se una fabbrica o un settore si ritrova da tempo in questa condizione gli si da un taglio, si riconverte la produzione, si fa in modo che EVENTUALI aiuti da parte dello stato servano da concime per una ripartenza, non come rabbocco ad un secchio con il fondo bucato che continuerà quindi a perdere. Dura lex sed lex... Lo stato italiano (come pure altri stati europei, beninteso) da anni ormai offre aiuti all'industria automobilistica (anche sottoforma di incentivi per il rinnovo del parco auto) a fronte di un mercato con una richiesta ben inferiore alle capacità produttive. A me va bene che l'aiuto arrivi per tamponare una situazione di crisi momentanea, ma da quell'aiuto deve nascere la linfa per poi camminare da soli, non un rabbocco per sopravvivere qualche mese e poi ripresentarsi con le stesse problematiche quando son finiti i soldi.
Alla fine l'importante che resti il lavoro agli operai,alla fine che si chiami Fiat Ford Opel o Toyota poco importa,possono fare anche le motozappe ma basta che gli operai lavorano e portano il pane a casa,no? Però se mancano le infrastrutture qualsiasi azienda ha problemi logistici e qualsiasi azienda prima o poi va in perdita,quindi il problema non è la Fiat ma lo stato che prima deve creare delle infrastrutture adeguate e poi deve incentivare anche altre aziende a spostare la produzione al sud italia in modo che non ci sia un solo supermercato ma 2,3,5,10.....insomma un polo industriale che dia lavoro e anche la flessibilità del lavoro. Qui in sicilia dopo un licenziamento è praticamente utopia trovare un'altro lavoro che non sia in nero,e penso che la stessa situazione c'è in tutto il sud italia. Di chi è la colpa? Anche del popolino,anche della mafia,anche dello stato,anche della piccola politica,anche dell'istruzione....la colpa di tutto sto declino non è imputabile ad una sola istituzione ma a tutto un sistema e anche ad una cultura.

Domenico, purtroppo, anche dopo 150 anni circa, c'è ancora molta gente che non ha ancora capito che il SUD è stato una grande risorsa anche per il NORD e viceversa. Non vedo perché non potrebbe esserlo anche in futuro.

Con i localismi, soprattutto in un mondo sempre più globalizzato, non si va da nessuna parte.

Vedrai che una soluzione per TI, alla fine verrà fuori. :thumbup:
 
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Ogni società sana, dopo aver pagato tutti i costi, fatti gli investimenti ecc... se rimangono utili li spartisce tra gli azionisti in base alle quote/azioni possedute. Dove sta lo scandalo ????
Nessuno scandalo se l'azionista, oltre a intascarsi l'utile quando l'azienda è in attivo, tirasse fuori il ghello anche quando la stessa azienda va in passivo... Invece i passivi si è riusciti spesso a distribuirli sulla collettività tramite strumenti diversi. E questo va un pò meno bene.

Guarda che gli Agnelli hanno sostenuto parecchi aumenti di capitale, non credi che la gestione di una azienda di quelle dimensioni, sia un po' più complessa di quello che può apparire alle tue valutazioni dall'esterno ?

Valuto che il mio vicino, artigiano, ha di recente rischiato il fallimento della sua ditta con 6 dipendenti, e appena prima che si risollevasse aveva ipotecato la casa e viveva sul serio a pane e croste di grana perchè per sostenere le spese le cacciava dal SUO conto corrente; quando Fiat era con i libri sulla porta del tribunale e comunque quando andava a bussare alle porte di palazzo Chigi, non mi ricordo proprio che l'azionista di riferimento avesse messo all'asta le sue proprietà per ripianare i debiti...
 
modus72 ha scritto:
domenico173 ha scritto:
Modus 72, non mi risula che lancia Y sia costruita peggio della fiat Croma..........
Ma lungi da me il sostenerlo, anche perchè l'unica Croma che ho avuto modo di guidare recentemente per un migliaio di km era tutt'altro che ben costruita. Personalmente non ne faccio tanto un discorso di chiudere questo stabilimento a favore di quell'altro, ne faccio una questione di numeri produttivi: oggi si producono molte meno auto di un tempo, quindi è logico che alcune delle fabbriche che una volta viaggiavano in pieno ora siano sottoutilizzate e questo chiaramente diminuisce i profitti. Per quanto mi riguarda non sarebbe un problema diverso se la conversione o la chiusura interessasse Cassino o Mirafiori lasciano Termini e Pomigliano in attività, il posto di lavoro di un palermitano non ha maggior o minor valore di quello di un torinese. Purtroppo ora servono MENO posti di lavoro nel settore auto, quindi o si cambia settore o si chiude quel che è sovrabbondante, in ogni caso io sono per piantarla con logiche assistenzialistiche e clientelari che negli ormai 40 anni di applicazione hanno dimostrato di non funzionare.

Nei momenti di gravi crisi, TU AVRESTI TROVATO SOLUZIONI MIGLIORI ???

Vedi, nella vita, bisogna anche fare PROPOSTE, dopo le critiche !

Tu, personalmente, cosa avresti fatto ??? E cosa faresti oggi per Termini Imerese ??
 
MultiJet150 ha scritto:
Nei momenti di gravi crisi, TU AVRESTI TROVATO SOLUZIONI MIGLIORI ???

Vedi, nella vita, bisogna anche fare PROPOSTE, dopo le critiche !

Tu, personalmente, cosa avresti fatto ??? E cosa faresti oggi per Termini Imerese ??
Cosa farei? Innanzitutto riporterei in patria la produzione dei modelli destinati all'Europa ora prodotti in Polonia e Turchia, e vincolerei l'aiuto di stato a questa condizione: i sacrifici si fanno in due, io governo ti incentivo sul mercato, tu azienda distribuisci gli utili degli aiuti fra i cittadini che con le tasse li rendono possibili. Questo a breve termine: sul lungo termine io non vedo alternative all'investire massivamente in ricerca, innovazione e know how, visto che per quanto riguarda la pura e semplice produzione ci sono posti al mondo ove la manodopera non qualificata costa di meno. E queste ricette io le applicherei non solo al mondo dell'auto, ma a tutto il sistema industriale italiano.
Te che proposte faresti, oltre a dire "qualsiasi cosa faccia maglioncino mi andrà bene"?
 
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Ogni società sana, dopo aver pagato tutti i costi, fatti gli investimenti ecc... se rimangono utili li spartisce tra gli azionisti in base alle quote/azioni possedute. Dove sta lo scandalo ????
Nessuno scandalo se l'azionista, oltre a intascarsi l'utile quando l'azienda è in attivo, tirasse fuori il ghello anche quando la stessa azienda va in passivo... Invece i passivi si è riusciti spesso a distribuirli sulla collettività tramite strumenti diversi. E questo va un pò meno bene.

Guarda che gli Agnelli hanno sostenuto parecchi aumenti di capitale, non credi che la gestione di una azienda di quelle dimensioni, sia un po' più complessa di quello che può apparire alle tue valutazioni dall'esterno ?

Valuto che il mio vicino, artigiano, ha di recente rischiato il fallimento della sua ditta con 6 dipendenti, e appena prima che si risollevasse aveva ipotecato la casa e viveva sul serio a pane e croste di grana perchè per sostenere le spese le cacciava dal SUO conto corrente; quando Fiat era con i libri sulla porta del tribunale e comunque quando andava a bussare alle porte di palazzo Chigi, non mi ricordo proprio che l'azionista di riferimento avesse messo all'asta le sue proprietà per ripianare i debiti...

Come no, informati, eccone uno del 2005 per esempio .........

http://www.repubblica.it/2005/i/motori/settembre05/convertendofiat2005/convertendofiat2005.html

Ed ecco in perfetta trasparenza, tutti gli aumenti di capitale dal 1970 ........

http://www.fiatgroup.com/it-it/shai/shinfo/capitalinc/Documents/2007%20Evoluzione%20capitale%20sociale%20dal%201970%20ad%20oggi%20ita.pdf
 
Approvo al 100% il tuo post, ma qualcuno dice che fiat a Termini lavora in perdita per via delle infrastrutture, non ci credo ,non sono convinto che in Turchia o in Polonia , o in Brasile ci siano piu infrastrutture che in Sicilia, se mi parli di mercato , e che sta cambiando velocemente ti do ragione, io pure sono contrario all'assistenzialismo , preferisco il profitto, ma il Governo centrale e quello regionale , dovrebbero fare di tutto per non perdere ulteriori posti di lavoro , visto l'alta dissocuupazione nell'isola, qui la crisi non e' arrivati c'è sempre stata.-
modus72 ha scritto:
domenico173 ha scritto:
Modus 72, non mi risula che lancia Y sia costruita peggio della fiat Croma..........
Ma lungi da me il sostenerlo, anche perchè l'unica Croma che ho avuto modo di guidare recentemente per un migliaio di km era tutt'altro che ben costruita. Personalmente non ne faccio tanto un discorso di chiudere questo stabilimento a favore di quell'altro, ne faccio una questione di numeri produttivi: oggi si producono molte meno auto di un tempo, quindi è logico che alcune delle fabbriche che una volta viaggiavano in pieno ora siano sottoutilizzate e questo chiaramente diminuisce i profitti. Per quanto mi riguarda non sarebbe un problema diverso se la conversione o la chiusura interessasse Cassino o Mirafiori lasciano Termini e Pomigliano in attività, il posto di lavoro di un palermitano non ha maggior o minor valore di quello di un torinese. Purtroppo ora servono MENO posti di lavoro nel settore auto, quindi o si cambia settore o si chiude quel che è sovrabbondante, in ogni caso io sono per piantarla con logiche assistenzialistiche e clientelari che negli ormai 40 anni di applicazione hanno dimostrato di non funzionare.
 
Multijet ti ringrazio parole sagge.-
MultiJet150 ha scritto:
domenico173 ha scritto:
Per sedicivalvole, io non credo che se chiudono la produzione di utoveicoli , produrranno mai altri prodotti , poi in questo forum si parla di deserto a Palermo la quarta o quinta Citta' Italiana, c'è un aereoporto un porto autostrada ecc.. gente di questo forum che non è mai stata a Palermo, poi per le colpe io do la colpa a Garibaldi, Cavur , Vittorio, e Mazzini, e da 150 anni che l'ex Regno delle due Sicilie e' una colinia del nord.-
SediciValvole ha scritto:
modus72 ha scritto:
Punto83 ha scritto:
evidentemente chi parla facendo il professore,lavora in aziende che lavorano in perdita come se niente fosse...
Puoi lavorare in perdita per un certo periodo, ma la situazione non può diventare strutturale con un continuo aiuto dello stato per ripianare i passivi. Se una fabbrica o un settore si ritrova da tempo in questa condizione gli si da un taglio, si riconverte la produzione, si fa in modo che EVENTUALI aiuti da parte dello stato servano da concime per una ripartenza, non come rabbocco ad un secchio con il fondo bucato che continuerà quindi a perdere. Dura lex sed lex... Lo stato italiano (come pure altri stati europei, beninteso) da anni ormai offre aiuti all'industria automobilistica (anche sottoforma di incentivi per il rinnovo del parco auto) a fronte di un mercato con una richiesta ben inferiore alle capacità produttive. A me va bene che l'aiuto arrivi per tamponare una situazione di crisi momentanea, ma da quell'aiuto deve nascere la linfa per poi camminare da soli, non un rabbocco per sopravvivere qualche mese e poi ripresentarsi con le stesse problematiche quando son finiti i soldi.
Alla fine l'importante che resti il lavoro agli operai,alla fine che si chiami Fiat Ford Opel o Toyota poco importa,possono fare anche le motozappe ma basta che gli operai lavorano e portano il pane a casa,no? Però se mancano le infrastrutture qualsiasi azienda ha problemi logistici e qualsiasi azienda prima o poi va in perdita,quindi il problema non è la Fiat ma lo stato che prima deve creare delle infrastrutture adeguate e poi deve incentivare anche altre aziende a spostare la produzione al sud italia in modo che non ci sia un solo supermercato ma 2,3,5,10.....insomma un polo industriale che dia lavoro e anche la flessibilità del lavoro. Qui in sicilia dopo un licenziamento è praticamente utopia trovare un'altro lavoro che non sia in nero,e penso che la stessa situazione c'è in tutto il sud italia. Di chi è la colpa? Anche del popolino,anche della mafia,anche dello stato,anche della piccola politica,anche dell'istruzione....la colpa di tutto sto declino non è imputabile ad una sola istituzione ma a tutto un sistema e anche ad una cultura.

Domenico, purtroppo, anche dopo 150 anni circa, c'è ancora molta gente che non ha ancora capito che il SUD è stato una grande risorsa anche per il NORD e viceversa. Non vedo perché non potrebbe esserlo anche in futuro.

Con i localismi, soprattutto in un mondo sempre più globalizzato, non si va da nessuna parte.

Vedrai che una soluzione per TI, alla fine verrà fuori. :thumbup:
 
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Nei momenti di gravi crisi, TU AVRESTI TROVATO SOLUZIONI MIGLIORI ???

Vedi, nella vita, bisogna anche fare PROPOSTE, dopo le critiche !

Tu, personalmente, cosa avresti fatto ??? E cosa faresti oggi per Termini Imerese ??
Cosa farei? Innanzitutto riporterei in patria la produzione dei modelli destinati all'Europa ora prodotti in Polonia e Turchia, e vincolerei l'aiuto di stato a questa condizione: i sacrifici si fanno in due, io governo ti incentivo sul mercato, tu azienda distribuisci gli utili degli aiuti fra i cittadini che con le tasse li rendono possibili. Questo a breve termine: sul lungo termine io non vedo alternative all'investire massivamente in ricerca, innovazione e know how, visto che per quanto riguarda la pura e semplice produzione ci sono posti al mondo ove la manodopera non qualificata costa di meno. E queste ricette io le applicherei non solo al mondo dell'auto, ma a tutto il sistema industriale italiano.
Te che proposte faresti, oltre a dire "qualsiasi cosa faccia maglioncino mi andrà bene"?

Io credo che in un momento come questo, avresti la FILA di aziende a chiedere soldi che come ben sai non abbiamo per tutti, purtroppo.

Inoltre, siccome facciamo parte della EU, ti ricordo che la Polonia è nella comunità Europea.

Inoltre, se ti chiudi a riccio, gli altri farebbero altrettanto e addio export, secondo te, abbiamo un mercato interno sufficiente per campare ? Io non credo ?

In attesa di tempi migliori, offrirei sempre di più, alla concorrenza, progettazione e produzione di piccole/medie autovetture, allo scopo di riempire quel vuoto produttivo lasciato dalla crisi di mercato. Praticamente, come si fa in Polonia per la Ford KA.

Inoltre, considerando quel che sarebbe successo se Magna avesse acquisito OPEL, cercherei di produrre sempre più componentistica all'interno.
 
MultiJet150 ha scritto:
Io credo che in un momento come questo, avresti la FILA di aziende a chiedere soldi che come ben sai non abbiamo per tutti, purtroppo.

Inoltre, siccome facciamo parte della EU, ti ricordo che la Polonia è nella comunità Europea.

Inoltre, se ti chiudi a riccio, gli altri farebbero altrettanto e addio export, secondo te, abbiamo un mercato interno sufficiente per campare ? Io non credo ?

In attesa di tempi migliori, offrirei sempre di più, alla concorrenza, progettazione e produzione di piccole/medie autovetture, allo scopo di riempire quel vuoto produttivo lasciato dalla crisi di mercato. Praticamente, come si fa in Polonia per la Ford KA.

Inoltre, considerando quel che sarebbe successo se Magna avesse acquisito OPEL, cercherei di produrre sempre più componentistica all'interno.
Aspetta. Io non posso dire cosa debba fare Fiat, forse mi sono espresso male... Fiat deve pensare a sfornare prodotti validi per essere competitiva sul mercato, e tutto sommato la direzione è quella giusta anche se di aggiustamenti ne servono parecchi... Il discorso sull'incentivare il rientro della produzione dall'estero lo vedo come qualcosa di competenza dello stato italiano, che dovrebbe vincolare degli aiuti statali all'avere il massimo impatto positivo per il nostro paese. La Francia ha fatto così con Renault, ha concesso aiuti con la clausola che la Clio venisse prodotta in Francia e non più all'est Europa.
Offrire know how sulle piccole è una via interessante, bisogna però che ci sia qualcuno che te lo richiede... RIguardo alla componentistica, non credo sia così facile... Far le cose in casa costa un fracco di soldi, ed è la ragione dell'esistenza di un sacco di aziende di fornitura; Magna, Delphi, Bosch sono avvantaggiate dal poter produrre pezzi per modelli e marche diverse visto che spalmano i costi di progettazione e produzione su numeri elevati, se te li fai in casa devi innanzitutto avere il knowhow (per farli bene e in maniera economica) ma poi devi riuscire a farne in quanitità per riprenderti i costi...
 
Domenico, purtroppo, anche dopo 150 anni circa, c'è ancora molta gente che non ha ancora capito che il SUD è stato una grande risorsa anche per il NORD e viceversa. Non vedo perché non potrebbe esserlo anche in futuro.
il problema sono gli ultini 60 anni............

Con i localismi, soprattutto in un mondo sempre più globalizzato, non si va da nessuna parte.

Vedrai che una soluzione per TI, alla fine verrà fuori. :thumbup:
tutti in pensione...........

[/quote]
 
testerr ha scritto:
Domenico, purtroppo, anche dopo 150 anni circa, c'è ancora molta gente che non ha ancora capito che il SUD è stato una grande risorsa anche per il NORD e viceversa. Non vedo perché non potrebbe esserlo anche in futuro.
il problema sono gli ultini 60 anni............

Con i localismi, soprattutto in un mondo sempre più globalizzato, non si va da nessuna parte.

Vedrai che una soluzione per TI, alla fine verrà fuori. :thumbup:
tutti in pensione...........
[/quote]

Eco il disfattismo made in Italy ................... quindi, ammesso che tutto quello che hai scritto in rosso sia vero, oggi, alle porte del 2010, tu cosa faresti se fossi una delle PARTI ???
 
MultiJet150 ha scritto:
testerr ha scritto:
Domenico, purtroppo, anche dopo 150 anni circa, c'è ancora molta gente che non ha ancora capito che il SUD è stato una grande risorsa anche per il NORD e viceversa. Non vedo perché non potrebbe esserlo anche in futuro.
il problema sono gli ultini 60 anni............

Con i localismi, soprattutto in un mondo sempre più globalizzato, non si va da nessuna parte.

Vedrai che una soluzione per TI, alla fine verrà fuori. :thumbup:
tutti in pensione...........

Eco il disfattismo made in Italy ................... quindi, ammesso che tutto quello che hai scritto in rosso sia vero, oggi, alle porte del 2010, tu cosa faresti se fossi una delle PARTI ???

[/quote]
oggi non ci si può permettere di avere una fabbrica che per avere le "cifre in nero" debba avere sussidi statali. La SicilFiat è nata negli anni 70 più per dar lavoro che per guadagnare, purtroppo o per fortuna i tempi sono cambiati. Fiat ha dichiarato che perde 1000 euro per ogni auto prodotta per cui o chiude o lo stato integra; ergo,continueremo a pagare noi. E sono stufo; altro che disfattismo......
PS: non che sia contento intendiamoci, ma non si può andare avanti all'infinito.
 
MultiJet150 ha scritto:
Eco il disfattismo made in Italy ................... quindi, ammesso che tutto quello che hai scritto in rosso sia vero, oggi, alle porte del 2010, tu cosa faresti se fossi una delle PARTI ???
Dipende quale delle due..
 
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