matteomatte1 ha scritto:
key-one ha scritto:
E allora ,secondo me se questo è vero

bisogna dare atto a Bettino Craxi ,almeno di questo , di aver preso per tempo le distanze e rivendicato un'autonomia socialista dall'allora PCI ,partito comunista italiano. Il quale Pci ,salvo contorcimenti da mal di pancia , non aveva mai rotto apertamente con il cremlino , nostante i pur lodevoli strappi di Enrico Berlinguer , e continuava a ricevere ,se non ordini ,per lo meno suggerimenti e soprattutto rubli da Mosca. Continuò a farlo sino al definitivo sfaldamento dell' urss.
Craxi ha inoltre ,sempre secondo il mio modesto avviso,da segretario del Psi prima e da premier dopo, gestito con equilibrio una stagione difficile della politica italiana caratterizzata dagli attacchi asini e folli del terrorismo ,senza scadere nell'autoritarismo e nello stato di polizia ,anzi mantenendosi libertario e animato da spirito umanistico.
Insieme al finanziamento illecito dei partiti ,occorrerebbe facendo la storia di Craxi e del craxismo ricordare almeno tutto questo.
E forse una via ci starebbe pure.
sull'autonomia dal pci hai perfettamente ragione, quanto al terrorismo nell'83 era (fortunatamente) già finito. Purtroppo passerà alla storia per avere distrutto il più antico partito italiano e per avere aumentato a dismisura il debito pubblico che ripagheranno (forse) i nostri nipoti.
Bhe intanto-io ero molto giovane ,ma mi dicono che- nel1983 il terrorismo ,pur essendo quasi decapitato già da un paio d'anni ,stava dando ancora pericolosi colpi di coda .Andrò a verificare ma penso abbiano ancora fatto fuori un sindaco e il caso Dozzier mi sembra proprio dell'83.
Poi io parlavo di Craxi non solo come presidente del consiglio,ma anche come autorevole segretario del Psi ,che non a caso cercò nel caso Moro la soluzione umanitaria ,la trattativa che avrebbe potuto forse salvare la vita al Leader democristiano.Come è noto prevalse invece il partito della fermezza. Inoltre Craxi fu tra i pochi che vollero la politica della porta aperta verso quei settori di protesta giovanile che ,pur non essendo passati alla lotta armata, avrebbero potuto rappresentarne la base di massa ,contribuendo al recupero alla vita democratica di un'intera generazione.
Infine il debito pubblico non lo ha certo creato Craxi ,ma è una lunga tradizione dell'Italia post-bellica ,che si esplicava fra l'altro,in pensioni d'anzianità ,pensioni baby,invalidità non sempre dovute, cassa integrazione ecc. Se oggi le famiglie italiane sono nel complesso benestanti è dovuto anche in parte a questo prolungato e massiccio trasferimento di risorse pubbliche.Ma questo è un altro discorso che ci porterebbe fuori topic.
Tornando a Craxi contribuì anche a svecchiare la politica italiana ,nel bene e nel male,rendendola meno bizantina e più coerente con le necessità dell'economia che cercò pure con un certo successo di stimolare in vari modi
dopo la crisi degli anni '70.