<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Sanremo 2023 | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Sanremo 2023

Non sono un fan né di Sanremo né dei Manneskin, ma hanno ricevuto ampi consensi e favorevoli recensioni dagli stessi addetti ai lavori, critici musicali etc.
quand'ero ragazzo i "matusa" dicevano la medesima cosa di Zero.
Peggio ancora di Vasco.

Poi capisco che qualcuno potrebbe anche non capire quel che raccontano perché se ti fermi all'immagine ed a dieci secondi di canzone - di una canzone -, è come giudicare un regista da una scena di un suo singolo film o uno scrittore da un capitolo di un libro.

Altrettanto comprendo che vedere presentarsi sul palco in guepierre [un uomo], in un paese che considera l'omosessualità qualcosa di molto vicino al reato e tu sei della medesima opinione, sia considerata una cosa estremamente negativa.
 
Io amici, passo. Leggevo prima di un grande successo di pubblico. Dell'apprezzata performance di Benigni, del monologo della Ferragni, di Blanco che ha distrutto il palco...
 
comprendo che vedere presentarsi sul palco in guepierre [un uomo], in un paese che considera l'omosessualità qualcosa di molto vicino al reato e tu sei della medesima opinione, sia considerata una cosa estremamente negativa.
Personalmente, mi fermo solo all'aspetto estetico, e sotto questo punto di vista ritengo che certe "esibizioni" siano solo e semplicemente inguardabili. Se poi i Maneskin o altri artisti dell'attuale panorama musicale siano davvero tali o sotto la sovrastruttura dell'outfit ci sia aria fritta, lo vedremo. Zero e Vasco hanno settant'anni e non hanno mai smesso di produrre musica, e c'è chi magari all'epoca non li apprezzava e oggi li riscopre... i Maneskin riempiranno ancora gli stadi nel 2060? Chi vivrà vedrà, io temo di non vederlo....... :(
 
Premetto che a me piace vedere Sanremo ma non pretendo che agli altri deve per forza piacere .

Sui stadi pieni io ormai mi riservo un giudizio, nel senso che a me sembra che per certi cantanti o gruppo ormai si è andato oltre la musica, è un evento, e gente ci va poi non tanto per la musica ma perchè ci si sente coinvolti in qualcosa di storico . Poco male, anche quella è un emozione, ma non è che la trovo differente dal vedere Sanremo o gli dò una maggiore valenza artistica.
 
Premetto che a me piace vedere Sanremo ma non pretendo che agli altri deve per forza piacere .

Sui stadi pieni io ormai mi riservo un giudizio, nel senso che a me sembra che per certi cantanti o gruppo ormai si è andato oltre la musica, è un evento, e gente ci va poi non tanto per la musica ma perchè ci si sente coinvolti in qualcosa di storico . Poco male, anche quella è un emozione, ma non è che la trovo differente dal vedere Sanremo o gli dò una maggiore valenza artistica.

Lo "stadio pieno" l'ho messo come indicatore della persistenza del successo di un artista nel tempo, non necessariamente dev'essere uno stadio reale... Quanti cantanti spopolano per qualche stagione e poi svaniscono?
 
Lo "stadio pieno" l'ho messo come indicatore della persistenza del successo di un artista nel tempo, non necessariamente dev'essere uno stadio reale... Quanti cantanti spopolano per qualche stagione e poi svaniscono?

si certo, ma credo che la persistenza del successo di un cantante o di un gruppo vada spesso poi oltre le capacità artistiche, ad un certo punto entra il discorso di diventare un personaggio , su questo ad esempio gli Statunitensi sono maestri, e più va avanti il tempo e più il personaggio diventa un mito a prescindere da quello che musicalmente produce.
 
Mah, festival della canzone italiana ormai va stretta come definizione, e forse è pure limitativa se non poco appropriata, imho.
Meglio "resoconto annuale didattico-ricreativo-didascalico sullo stato del costume e della società italiana, con annessa rassegna di musica leggera a premi, con copertura mediatica totale prima, durante e dopo l'evento".
Tra gli innumerevoli commenti propedeutico-propiziatori ante festival mi è piaciuta la definizione di un sanremologo militante che parlava ieraticamente di "settimana santa della musica italiana". Non so perchè a me è venuto spontaneo, sentendo quella definizione, pensare alla via crucis.
 
Ultima modifica:
Probabilmente, la strategia migliore è registrare il programma finchè si guarda dell'altro, così il giorno dopo si può mandare in 30x monologhi/sermoni, pubblicità, ospiti come il pesce (che però puzzano non dopo tre giorni, ma dopo tre secondi, tipo i vincitori dell'anno scorso o i rapper in esterna.....). Oppure, vedere/sentire solo le canzoni su Raiplay.
 
Più che gli stadi pieni imho a fare la differenza è la produzione odierna.
Un artista longevo potrebbe riempire gli stadi anche dopo 20 anni ma potrebbe farlo cantando sempre le solite canzoni,i classici,mentre magari sforna pezzi anonimi che nessuno ascolta.
Oppure potrebbe mantenere un buon livello,anche se probabilmente è difficile che un artista sforni i propri capolavori in tarda età,se lo facesse probabilmente non avrebbe una carriera consolidata nei primi anni.

Non voglio fare il dinosauro ma vedendo le immagini di ieri sera la mia reazione è più o meno questa
upload_2023-2-8_14-37-42.jpeg

Certi gesti a me non piacciono nemmeno quando a metterli in atto è una leggenda (perchè comunque distruggere uno strumento o altro significa distruggere il lavoro di tante persone che a modo loro sono degli artisti).
Figuriamoci quando li fa un artista giovane che sarà pure affermato ma dopodomani magari non se lo fila più nessuno.
 
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