Giovedì mattina sarei dovuto uscire presto di casa e la sera prima lascio la Panda parcheggiata per strada nella periferia sud-est di Roma anziché nel box condominiale (due cancelli che col freddo fanno le bizze rischiano sempre di farmi perdere anche un quarto d'ora di tempo). Ma quando esco alle 6.30 non la trovo. Guardo un po' intorno, ma non c'è. I miei incubi si erano avverati: rubata. Essendo assicurata con furto/incendio e avendo il localizzatore satellitare chiamo subito la società che lo gestisce e poi il 113. In seguito vado al commissariato a fare denuncia. Lì mi rassicurano che non sarebbe andata tanto lontano in quanto l'avevo lasciata in riserva, ma mi dicono pure che facilmente l'avrei trovata su quattro blocchetti per via dei cerchi in lega.
Tristemente mi riavvio verso casa, ma intorno alle 9 mi squilla il telefono: carabinieri di Pompei, la Panda era ben parcheggiata lì. Non potendo andarla a prendere subito autorizzo al traino in un deposito giudiziario a mie spese (altrimenti chissà quali sarebbero stati i tempi di dissequestro e poi rimborsa l'assicurazione).
Venerdì mattina vado a Pompei in treno. Prima tappa dai carabinieri per i documenti di riconsegna. Gentilmente si offrono di accompagnarmi presso il deposito giudiziario.
Trovo la Panda integra, ma senza la serratura del bagagliaio e senza blocchetto. All'appello mancano un paio di occhiali da vista, un paio di Rayban, una scatoletta di Vigorsol che tenevo nel portabicchieri, il cacciavite del ruotino che casualmente avevo lasciato libero nel bagagliaio, il cd che avevo nel lettore (il ladro l'aveva sostituito con uno che avevo nella tasca portaoggetti).
Il titolare del deposito riavvia il motore con un cacciavite e la chiave dicendomi che sicuramente qualcuno me l'ha clonata perché la centralina è intatta.
Riesco così a tornare a Roma e lasciare l'auto in una carrozzeria convenzionata con l'assicurazione.
Tutto bene quel che finisce bene. Ma ancora mi sembra strano che un ladro abbia rubato una Panda a Roma per portarla a Pompei (nemmeno i carabinieri e quelli del deposito ci credono), si sia fermato per fare benzina e molto probabilmente abbia usato l'autostrada.
Tristemente mi riavvio verso casa, ma intorno alle 9 mi squilla il telefono: carabinieri di Pompei, la Panda era ben parcheggiata lì. Non potendo andarla a prendere subito autorizzo al traino in un deposito giudiziario a mie spese (altrimenti chissà quali sarebbero stati i tempi di dissequestro e poi rimborsa l'assicurazione).
Venerdì mattina vado a Pompei in treno. Prima tappa dai carabinieri per i documenti di riconsegna. Gentilmente si offrono di accompagnarmi presso il deposito giudiziario.
Trovo la Panda integra, ma senza la serratura del bagagliaio e senza blocchetto. All'appello mancano un paio di occhiali da vista, un paio di Rayban, una scatoletta di Vigorsol che tenevo nel portabicchieri, il cacciavite del ruotino che casualmente avevo lasciato libero nel bagagliaio, il cd che avevo nel lettore (il ladro l'aveva sostituito con uno che avevo nella tasca portaoggetti).
Il titolare del deposito riavvia il motore con un cacciavite e la chiave dicendomi che sicuramente qualcuno me l'ha clonata perché la centralina è intatta.
Riesco così a tornare a Roma e lasciare l'auto in una carrozzeria convenzionata con l'assicurazione.
Tutto bene quel che finisce bene. Ma ancora mi sembra strano che un ladro abbia rubato una Panda a Roma per portarla a Pompei (nemmeno i carabinieri e quelli del deposito ci credono), si sia fermato per fare benzina e molto probabilmente abbia usato l'autostrada.