Mi sono trovato nei giorni scorsi ad addentrarmi nel ginepraio dei concessionari con l'idea malsana di cambiare auto ed ho riscontrato, pur nella variabilità assoluta delle offerte fatte dalle varie marche, una costante assoluta: la svalutazione a livelli assurdi del valore dell'usato ritirato in permuta. Per capirci, la mia Fiesta di poco più di 3 anni di vita, con meno della meta' dei chilometri previsti da Quattroruote per le sue quotazioni, 2.000 euro di optional, perfetta nella carrozzeria, viene valutata dal 35 al 45% in meno del valore di mercato (sia sul listino Quattroruote che vedendo offerte reali su AutoScout24). Estraendo dal variegato mondo delle scuse poste dai venditori, su cui si potrebbe agevolmente basare una commedia teatrale, sembra che la ragione sia dovuta alla necessità dei concessionari, messi a dura prova dal crollo delle vendite del nuovo e dalla contrazione dei relativi margini, di fare cassa almeno sull'usato. Questo però, in un inevitabile circolo vizioso, finisce inevitabilmente per scoraggiare quelli, e non credo siano pochi, che non comprano un'auto nuova perche' devono rottamare la vecchia andando ad aggravare la crisi del nuovo. Cosa ne pensate? E' successo anche a voi? Pensate sia utile segnalare la cosa alla redazione di Quattroruote per un'indagine in proposito?