<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Riscaldamento casa | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Riscaldamento casa

abbassato la temperatura di mandata del''acqua a 60/65° mentre con le temperature variabili era tarata a 80°.

Io regolo a seconda della temperatura esterna. Ho disattivato la sonda esterna e faccio a mano.

Ho termosifoni in ghisa e ad esempio ora ho l'acqua di mandata a 43°C tanto non fa ancora freddo, le minime sono a 8-9 e max a 15. Tengo termostato a 19,5 dalle 3 alle 21 poi 18,5 con differenziale termico messo a 0,5°C.

Quando le minime arrivano a zero la temperatura di mandata la metto fino a 58°C. Cerco di tenere la temperatura dei fumi sotto i 56°C.

Poi con le valvole termostatiche regolo stanza per stanza. Ad esempio in camera da letto tengo circa i 16°C max.
 
So già che a_gricolo mi prenderà in giro ma condivido lo stesso un aneddoto.
In questo topic si è parlato di valvove termostatiche,di soluzioni recenti per rendere più efficienti gli edifici etc etc.
Tutte cose utili per carità.
Però secondo me anche chi vive in edifici meno recenti,i cui impianti di riscaldamento sono tecnologicamente più obsoleti,volendo può fare qualcosa per risparmiare e inquinare meno.
Ad esempio a casa dei miei c'era l'abitudine almeno la domenica,quando eravamo tendenzialmente liberi da impegni vari,di non fare la doccia uno alle 8 di mattina,un altro alle 11,un altro alle 15 etc etc.
Ma uno dopo l'altro.
Mi rendo conto che sembra una soluzione da caserma e che se provi a imporla a un ragazzino oggi quello come minimo chiama i servizi sociali.
Però era un buon modo per sprecare meno acqua,meno gas e stare anche meglio a livello di temperatura.
Chi ha una caldaia vecchia maniera sa che tra il momento in cui apri il rubinetto e quello in cui arriva effettivamente l'acqua calda (soprattutto nel bagno con la doccia che era quello più distante dalla caldaia) passa anche 1 minuto.
E sono litri e litri di acqua sprecata e gas impiegato per scaldarla.
Le caldaie a condensazione oggi hanno serbatoi d'acqua calda subito disponibile o altri aggeggi che permettono di non dover far scorrere l'acqua a lungo.
Ma in assenza di tali soluzioni imho con qualche piccolo sacrificio si può risparmiare parecchio e stare anche meglio a livello di temperatura.
Noi aprivamo la finestra dopo la doccia per far uscire l'umidità,doverlo fare una volta sola invece di 3 o 4 volte fa una bella differenza in inverno.
E non era un sacrificio così grande.
 
Io regolo a seconda della temperatura esterna. Ho disattivato la sonda esterna e faccio a mano.

Ho termosifoni in ghisa e ad esempio ora ho l'acqua di mandata a 43°C tanto non fa ancora freddo, le minime sono a 8-9 e max a 15. Tengo termostato a 19,5 dalle 3 alle 21 poi 18,5 con differenziale termico messo a 0,5°C.

Quando le minime arrivano a zero la temperatura di mandata la metto fino a 58°C. Cerco di tenere la temperatura dei fumi sotto i 56°C.

Poi con le valvole termostatiche regolo stanza per stanza. Ad esempio in camera da letto tengo circa i 16°C max.


se hai la sonda esterna significa che hai una caldaia a condesazione?
 
Ma come fate a stare in casa con 20° in inverno? :emoji_astonished:

Io tengo di giorno a 16° (anche se la maggior parte delle stanze avranno si e no 15.5°) e notte 14°

Nel mio caso 20 gradi li raggiunge la sera,e in pieno inverno neanche perchè arriva a 19.5.
Ma durante il giorno non tengo una temperatura costante quindi parte al mattino da 18-18.5 e poi va a salire.
16 sono pochini...
 
Attenzione che il comfort termico non è dato dalla temperatura dell'aria (fra l'altro presa in un punto decentrato della casa se non della stanza in cui ci si trova) ma dalla media di essa e dal calore riflesso di tutto l'ambiente: a pari gradi se in una stanza vi fosse una parete più fredda di 5° avremmo minor comfort.

Io ho avuto modo di sperimentarlo in appartamenti di recente costruzione ed ad alta efficienza ... incredibile.
 
Qui sta facendo delle giornate piovose ma non fa freddo,si sta quasi meglio fuori che in casa perchè anche con 20 gradi il tasso di umidità è alto.
Poi 20 gradi con riscaldamento acceso e 20 gradi con riscaldamento spento sono molto diversi.
 
Attenzione che il comfort termico non è dato dalla temperatura dell'aria (fra l'altro presa in un punto decentrato della casa se non della stanza in cui ci si trova) ma dalla media di essa e dal calore riflesso di tutto l'ambiente: a pari gradi se in una stanza vi fosse una parete più fredda di 5° avremmo minor comfort.

Io ho avuto modo di sperimentarlo in appartamenti di recente costruzione ed ad alta efficienza ... incredibile.

Molto giusto....
E un minimo anche da noi stessi
??
Stanchezza, mangiati ( o meno )
??
 
Ho notato anche un'altra cosa: in inverno quando fuori fa freddo e l'aria è asciutta, se si area la casa e si fa' uscire l'umidità del giorno prima, anche se la temperatura di casa scende a 15°, la si recupera in un'attimo.
 
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