capnord ha scritto:
Direi che, forse, bisognerebbe ribaltare il problema: nel mondo sono molti di più quelli che soffrono la fame rispetto a quelli che stanno bene, e questi miliardi di persone ( perchè tanti sono) cosa dovrebbero fare? Voi al loro posto cosa fareste?
Prova a chiederlo a molti italiani dalla fine dell'800 fino a 50 anni fa...Io la risposta l'ho trovata in un prozio in Venezuela, uno in Canada e uno negli Usa. Spesso ci dimentichiamo che dei nostri connazionali, forse, come nel mio caso, dei nostri parenti, sono partiti per il Belgio, la Germania, l'Argentina, gli Stati uniti, il Venezuela, e chi più ne ha più ne metta i cerca di fortuna e lavoro. E si sono sentiti dare del mafioso, dello straccione, del "gringo" (così chiamano il mio prozio del venezuela). E, alcuni, hanno vissuto anche di piccoli crimini, spesso non troppo piccoli, come ad esmpio il figlio di Gabriele Caponi. Altri, come Sacco e Vanzetti, sono pure stati uccisi. Circa 2000 anni fa, una persona di cui spesso ci si dimentica, diceva "non fare al prossimo tuo quello che non vorresti fosse fatto a te": ai nostri nonni non è piaciuto il trattamento che hanno ricevuto, perchè noi dovremo trattare in maniera analoga chi emigra per poter mantenere se stesso e una famiglia? Giusto condannare chi delinque, ma ci dimentichiamo che la maggioranza degli extracomunitari sono venuti per lavorare, per mantenere sè stessi e la famiglia nel loro paese di origine.