<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ricambi auto? roba da pazzi | Il Forum di Quattroruote

ricambi auto? roba da pazzi

non sò come, visto che è sempre ferma, ma ho bruciato la centralina motore e abs di un peugeut 206 del 2008 con 120000km sempre tagliandati e revisionati.

1300€ la prima, 500€ la seconda di listino!!!
più rimappatura, manodopera e chissà cos'altro. praticamente è da rottamare (valore di mercato 3000)

1300€ per una centralina è talmente ingiustificabile che è offensivo. Con questa cifra si compra un McBook Air con Processore Intel Core i5 Dual-Core (1.60/2.70GHz, 3MB L3) HD 128GB SSD in grado di pilotare un elicottero in remoto.

qual'è il problema/i con questa industria? a me sembra andata a remengo
 
La soluzione è comprare i ricambi non dal magazzino ricambi Peugeot ma dai ricambisti, poi cercare nell'usato su eBay o allo sfascio.
Ovvio che i prezzi della casa madre sono folli, purtroppo è un trend molto dannoso. Molti ricambi dal compatibile all'originale (che poi magari sono la stessa cosa) quadruplicano il prezzo.
 
E indecente che si cerchi di fare soldi in modo sfacciato coi ricambi, per questo.motivo a suo tempo abbandonai la honda che per un filtro mi faceva spendere 4 volte il costo normale. E anche Peugeot non scherza. Ma ho abbandonato anche lei.
 
E' una vecchia storia. Si sa che le Case vendono le automobili a prezzi bassi per via della concorrenza perché sanno che quell'auto, nella sua vita di 10-15 e più anni, renderà in manutenzione e pezzi di ricambio minimo 10 volte quello che hanno guadagnato a venderla. Pensate solo a quanto costa l'olio motore al supermercato e quanto costa dai concessionari. Vendere l'auto è solo un pretesto per poter guadagnare cifre folli sui ricambi, anche del 1000% sul loro costo industriale.
Quando c'era ancora la lira un carrozziere mi rivelò che se avesse dovuto costruire da zero una vettura usando solo pezzi di ricambio, l'auto gli sarebbe costata un miliardo.
Una volta una rivista rivelò che per le Case la vendita rappresenta il 95% del fatturato ma solo il 5% dei guadagni. Viceversa per i ricambi: 5% del fatturato ma 95% degli utili.
Non è la pipa che costa, è il tabacco per alimentarla.
 
Si è esattamente così.
Fortunatamente esiste un libero mercato che consente di ottenere ricambi compatibili e usati, e che consente di ricevere assistenza anche da parte di professionisti indipendenti dalla casa costruttrice, l'importante è sbattersi un po' a cercare in giro le migliori soluzioni per le nostre tasche e non fermarsi all'assistenza ufficiale.
 
è una politica molto aggressiva che a mio avviso danneggia l'industria, dal produttore al consumatore, passando per il rivenditore

non si può sperare di fare utili a lungo con ricambi carissimi, con l'assistenza ufficiale che vale solo il timbro e modelli nuovi, carissimi, che sono obsoleti dopo 4-5 anni

infatti il mercato dei ricambi usati è in espansione, comprare un auto nuova è pazzia finanziaria già da tempo e l'assistenza indipendente è nettamente la più gettonata...

sembra che ci stiano vendendo l'ultima serie di un prodotto decotto
 
non sò come, visto che è sempre ferma, ma ho bruciato la centralina motore e abs di un peugeut 206 del 2008 con 120000km sempre tagliandati e revisionati.

1300€ la prima, 500€ la seconda di listino!!!
più rimappatura, manodopera e chissà cos'altro. praticamente è da rottamare (valore di mercato 3000)

1300€ per una centralina è talmente ingiustificabile che è offensivo. Con questa cifra si compra un McBook Air con Processore Intel Core i5 Dual-Core (1.60/2.70GHz, 3MB L3) HD 128GB SSD in grado di pilotare un elicottero in remoto.

qual'è il problema/i con questa industria? a me sembra andata a remengo

Esistono degli specialisti che aprono e riparano (quando possibile) le centraline, io ebbi un problema del genere su un'auto (solo alla centralina principale) e me la cavai con un centinaio di euro. Secondo me conviene provare ed è una soluzione preferibile rispetto ad una centralina usata proveniente da un'altra macchina.

Per quanto riguarda il paragone col computer Apple, secondo me non è cosí pertinente: anche il McBook ha un prezzo di vendita enormemente superiore al suo costo industriale, ma soprattutto si tratta di componenti elettronici di natura molto diversa: Una ECU automotive é progettata per resistere a temperature estreme, vibrazioni, urti, e tutta una serie di specifiche che esulano completamente da quelle dell'elettronica consumer. Fermo restando che i prezzi sono comunque assurdi.
 
Comunque sia il costo industriale e il valore non sono la stessa cosa. Tutti quelli che sparano così a casaccio dovrebbero provare rischiando del loro, cosa significa produrre e/o vendere guadagnando e volendo rimanere sul mercato. Son tutti bravi, coi soldi degli altri, tenersi lì una centralina per mesi o anni costa. Va movimentata, gestita, dichiarata, in itaglia ci si pagano sopra le tasse (da quando Occhetto decise che il magazzino è un reddito o_O), mantenuta in condizioni adeguate e magari pure spedita. Col rischio nemmeno troppo remoto di venderla proprio mai, quindi di aver speso senza poter realizzare.
 
Grattaballe, il tuo discorso è corretto, mantenere la disponibilità di ricambi ha un costo.
MA
Se lo stesso ricambio nuovo un ricambista (con tutti i suoi costi, tasse, trasporto) lo vende a 50 (guadagnandoci) e il magazzino ricambi della casa madre lo vende a 200, mi sembra evidente che la differenza di prezzo sia poco giustificabile.

N.B. Occhetto mi pare che non c'entri proprio niente
 
Grattaballe, il tuo discorso è corretto, mantenere la disponibilità di ricambi ha un costo.
MA
Se lo stesso ricambio nuovo un ricambista (con tutti i suoi costi, tasse, trasporto) lo vende a 50 (guadagnandoci) e il magazzino ricambi della casa madre lo vende a 200, mi sembra evidente che la differenza di prezzo sia poco giustificabile.

N.B. Occhetto mi pare che non c'entri proprio niente


Ma parte e' pure colpa delle case.
Possibile che per un ricambio della stessa auto ce ne siano
almeno 3, e parlo di vitine, colore dei cristalli, non di parti fondamentali, a seconda dell' anno di produzione
 
Comunque sia il costo industriale e il valore non sono la stessa cosa. Tutti quelli che sparano così a casaccio dovrebbero provare rischiando del loro, cosa significa produrre e/o vendere guadagnando e volendo rimanere sul mercato. Son tutti bravi, coi soldi degli altri, tenersi lì una centralina per mesi o anni costa. Va movimentata, gestita, dichiarata, in itaglia ci si pagano sopra le tasse (da quando Occhetto decise che il magazzino è un reddito o_O), mantenuta in condizioni adeguate e magari pure spedita. Col rischio nemmeno troppo remoto di venderla proprio mai, quindi di aver speso senza poter realizzare.
Le tasse sulle rimanenze finali a fine esercizio le paghi solo se queste sono maggiori delle rimanenze iniziali (si chiamano esistenze iniziali), quelle di inizio esercizio.
Cioé se al 1 gennaio avevi 25 e al 31 dicembre successivo ti ritrovi 75 come rimanenze finali, il tuo utile è di 50, su cui paghi le tasse.
Ma se al 1 gennaio in magazzino avevi 200 e al 31 dicembre successivo ti ritrovi 100, avrai un costo di 100, che dedurrai dal bilancio finale.

Tu sei sempre quello che quando si parlava della enorme differenza del prezzo dell'olio motore acquistato a 5-7 euro al kg dal ricambista e venduto a 30, insorgeva dicendo che ci si deve almeno guadagnare, altrimenti tanto vale mettere i soldi nei buoni postali (che rendono l'1% l'anno). Ma non dicevi che l'olio che tu vendi ti fa guadagnare il 400% in sei mesi. :rolleyes:
 
Tu sei sempre quello che quando si parlava della enorme differenza del prezzo dell'olio motore acquistato a 5-7 euro al kg dal ricambista e venduto a 30, insorgeva dicendo che ci si deve almeno guadagnare, altrimenti tanto vale mettere i soldi nei buoni postali (che rendono l'1% l'anno). Ma non dicevi che l'olio che tu vendi ti fa guadagnare il 400% in sei mesi. :rolleyes:

No, sbagli persona... e comunque sia:
1) il guadagno è lecito e parte integrante del mestiere del commerciante. Le sue ore di lavoro non hanno alcun valore, si mantiene solo ed esclusivamente col margine di guadagno. Per questo, eventualmente, a volte mi imbizzarrisco quando qualcuno fa il fenomeno col mestiere degli altri senza averne esperienza.
2) le rimanenze non sono un reddito, lo diventeranno solo se e quando andranno vendute, cioè non saranno più rimanenze. Non fatemi la lezioncina, le sto pagando dal vivo e da molto tempo, queste c@zpio di tasse. Lo so fin troppo bene quanti schèi mi escono dalle tasche per la creatività fiscale altrui.
 
Back
Alto