<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Retribuzioni italiane sempre più in difficoltà | Page 20 | Il Forum di Quattroruote

Retribuzioni italiane sempre più in difficoltà

Capisco male io o si sta discutendo sul "perchè mai dovrei fare le cose bene?"

L'unica attenuante che mi do è che vivendo al nord, precisamente nord est, io possa non considerare alcuni aspetti "culturali" di latitudini diverse. Ma per il resto davvero non capisco dove sia il problema nel fare le cose bene per far si che vadano bene su tutto il resto.

Stiamo ancora troppo bene, purtroppo la verità è questa.
 
Che le cose non vadano ancora cosi' male lo credo anche io....
Mi basta vedere le orde di persone davanti i bar o le enoteche
per il rito della movida.

Quando ero giovane io,
qualche Campari e qualche sprizzino
( bianco di bottiglione, corretto Aperol )
ogni tanto, non di abitudine....
NON SI POTEVA PROPRIO, PER SCARSITA' DI LIQUIDITA'
I ( tanti ) locali nati per questo ( aprono alle 18,30 ), non esistevano nemmeno....

Sulla SS 16 da FE a RO....
C'erano 3 ristoranti, adesso ce ne sono una decina....
L'unica attenuante che mi do è che vivendo al nord, precisamente nord est, io possa non considerare alcuni aspetti "culturali" di latitudini diverse. Ma per il resto davvero non capisco dove sia il problema nel fare le cose bene per far si che vadano bene su tutto il resto.

Concordo in pieno

P.s.

Chi non va....Oggi....
Non andava neanche prima
 
Ultima modifica:
La tecnologia ormai ci consente di monitorare tutto. Se entriamo in un era economica digitale e c'è la volontà di cambiare rotta allora si riuscirà.
Se non c'è la voglia, l'abolizione del contante non cambierà le cose.
Ma poi non è che il contante sia gratis. Viene trasportato, messo nelle casstte di sicurezza, ci sono le rapine....tutto questo ha dei costi..
 
In piccolo sarà una prova generale del prossimo Natale. Da quanto spenderanno gli italiani martedì, giorno di Halloween e della notte delle streghe che ormai ha catturato anche l'Italia, si avrà una percezione dei consumi previsti per le feste di fine anno.
Nel 2022 il calcolo è di Confcommercio - Halloween aveva resistito alla crisi innescata da caro-bollette e inflazione, pur restando lontani dai livelli pre Covid: in appena un paio di giorni, erano stati spesi 192 milioni di euro, quasi l'8% in più del 2021, ma 60 milioni in meno rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia.
Secondo una ricerca Bva Doxa per Unione Italiana Food, un italiano su quattro (circa 11 milioni di persone) festeggia la notte del 31 ottobre. Al netto delle spese per abiti e location, visto il ripetuto «scherzetto o dolcetto?», la voce più consistente è quella per le caramelle, assolute protagoniste, tanto da rappresentare il prodotto dolciario più consumato durante questa festa (65%) superando cioccolatini (56%), snack (38%) e biscotti (32%).
Per l'industria di settore la spinta dei prossimi giorni dovrebbe quindi far lievitare ulteriormente i buoni risultati economici dell'anno. Secondo un'elaborazione di Unione Italiana Food su dati Circana, ad agosto 2023, le vendite in volume di caramelle hanno toccato le 33.596 tonnellate (+7% rispetto allo stesso periodo del 2022) per un valore di circa 359 milioni di euro.
Buone performance per tutte le tipologie, tra le quali spiccano la crescita delle caramelle gelée (+10,4%) e delle caramelle dure/ripiene (+9,4%). Il valore totale dei prodotti italiani di confetteria supera annualmente 1,250 miliardi di euro con l'export che tocca i 200 milioni di euro.
Sul fronte dei consumi interni, i dati indicano un consumo pro-capite annuo di circa 1,7 kg. La produzione e commercializzazione di caramelle e confetteria occupa circa 7.000 addetti. […]
Conferma arriva dagli stessi consumatori interrogati nel corso della recente ricerca di Bva Doxa: per tre italiani su quattro quello delle caramelle è un settore al passo con i tempi. La stessa ricerca parla di nove italiani su 10 che consumano caramelle, di cui più della metà (57%) lo fa almeno 1-2 volte a settimana. Per un italiano su tre (34%) non c'è un orario preferito per mangiare una caramella, anche se le ore del pomeriggio (39%) e della mattina (30%) si fanno preferire al dopo cena (12%) e al dopo pranzo (10%). [...]

(Il Messaggero)
 
Intanto per questo dicembre (come avvenuto lo scorso anno) per noi pensionati (chi non lo è può saltare questo post) ci sarà qualcosa di lievemente positivo: oltre alla "normale" 13ma, ci sarà il conguaglio della perequazione connessa all'inflazione 2023. Dopo il 7.3% di aumento (poi a scalare a seconda del reddito) erogato a partire da marzo con decorrenza gennaio, ci verrà riconosciuto uno 0.8% (sempre a scalare, tanto che per me sarà meno della metà dello 0.8%), a titolo di conguaglio, per 13 mensilità, perchè l'inflazione del 7.3 era maturata fino a ottobre 2022, ma a dicembre fu certificata dall'ISTAT all'8.1%.

Con decorrenza gennaio ci verrà riconosciuto circa il 5% a scalare (ancora il dato maturato a ottobre non è uscito ovviamente, e sarà ufficiale il 16 novembre). E ci dovrebbero essere anche le nuove aliquote IRPEF (3 invece di 4 con accorpamento delle prime 2), con altri 260 euro/anno (20 al mese, netti) per chi prende più di 28.000 euro lordi e meno di 50.000. Oltre i 50.000 euro infatti i 260 euro verranno azzerati.

C'è da osservare che se è vero che chi prende di meno è giusto che sia favorito, con il recupero integrale dell'inflazione fino a 4 volte il minimo, è anche vero che chi, come me, prende più di 4 volte il minimo comunque ha versato all'INPS, per 35-40 o più anni, i contributi in base a quanto guadagnava, quindi cifre molto elevate. Pertanto il non adeguamento (anche sotto il 50%, per me il 47%) appare ingiusto, per alcuni giuristi addirittura anticostituzionale, ma ok, accontentiamoci...
 
Ultima modifica:
Una considerazione

del tutto personale....

A mio vedere,

per un senso di Giustizia

verso chi ha avuto meno dalla vita....

Gli aumenti delle pensioni,

sicuramente quelli riguardanti le piu' basse,

dovrebbero essere

--------------------------NON IN %---------------------------

Ma per uno stesso importo....

....Per evitare ulteriore gap

fra gli " ultimi " e almeno i " medi "
 
Intanto per questo dicembre (come avvenuto lo scorso anno) per noi pensionati (chi non lo è può saltare questo post) ci sarà qualcosa di lievemente positivo: oltre alla "normale" 13ma, ci sarà il conguaglio della perequazione connessa all'inflazione 2023. Dopo il 7.3% di aumento (poi a scalare a seconda del reddito) erogato a partire da marzo con decorrenza gennaio, ci verrà riconosciuto uno 0.8% (sempre a scalare, tanto che per me sarà meno della metà dello 0.8%), a titolo di conguaglio, per 13 mensilità, perchè l'inflazione del 7.3 era maturata fino a ottobre 2022, ma a dicembre fu certificata dall'ISTAT all'8.1%.

Con decorrenza gennaio ci verrà riconosciuto circa il 5% a scalare (ancora il dato maturato a ottobre non è uscito ovviamente, e sarà ufficiale il 16 novembre). E ci dovrebbero essere anche le nuove aliquote IRPEF (3 invece di 4 con accorpamento delle prime 2), con altri 260 euro/anno (20 al mese, netti) per chi prende più di 28.000 euro lordi e meno di 50.000. Oltre i 50.000 euro infatti i 260 euro verranno azzerati.

C'è da osservare che se è vero che chi prende di meno è giusto che sia favorito, con il recupero integrale dell'inflazione fino a 4 volte il minimo, è anche vero che chi, come me, prende più di 4 volte il minimo comunque ha versato all'INPS, per 35-40 o più anni, i contributi in base a quanto guadagnava, quindi cifre molto elevate. Pertanto il non adeguamento (anche sotto il 50%, per me il 47%) appare ingiusto, per alcuni giuristi addirittura anticostituzionale, ma ok, accontentiamoci...
Da considerare che tu credo abbia una buona parte di pensione calcolata sul retributivo e non sul contributivo
 
Non so a che punto si sia con il risparmio italiano e la quota di erosione dello stesso ma, a mio avviso, è quello l'indicatore principale.

Il risparmio sta calando piano, i più magari non ci badano ed il brusio rimane basso. Ci sveglieremo tra 10/15 anni quando guarderemo i conti e scopriremo che per comprare una panda servono 30.000€ che non abbiamo.

Ogni tanto passo davanti alle pompe di benzina e vedo che siamo ormai stabili sopra l1.8€/litro. Abbiamo fatto casino la prima volta che ci siano arrivati; adesso orami ci siamo sopra stabili e non ci pensiamo più. Questo è il nostro paese.

Non mi aspetto grandi flessioni per Black Friday e Natale in verità.
 
Una considerazione

del tutto personale....

A mio vedere,

per un senso di Giustizia

verso chi ha avuto meno dalla vita....

Gli aumenti delle pensioni,

sicuramente quelli riguardanti le piu' basse,

dovrebbero essere

--------------------------NON IN %---------------------------

Ma per uno stesso importo....

....Per evitare ulteriore gap

fra gli " ultimi " e almeno i " medi "

Ed è più o meno quello che sta avvenendo ora con le rivalutazioni "decrescenti" in relazione al reddito. Un aumento molto simile per esempio (in valore assoluto) abbiamo avuto io e la mia compagna nel 2023, nonostante io prenda un lordo più alto di circa 600-700 euro. Anzi lei ha avuto un po' di più di me come aumento.

Però secondo me occorre anche considerare (oltre ai contributi versati) quello che hai "dato" nel corso della vita lavorativa e tutto l'impegno, lo studio e il sacrificio che ci hai messo per raggiungere determinati traguardi di lavoro (laurea per esempio). Però l'approccio poi diventa politico-economico ed è meglio fermarsi.
 
Ultima modifica:
Da considerare che tu credo abbia una buona parte di pensione calcolata sul retributivo e non sul contributivo

Si, ho avuto applicato il sistema "misto", in parte a ripartizione e in parte a contribuzione, quindi fino al 1993 (mi pare) ho contribuito in generale al "monte pensioni" (con un notevole importo mensile), mentre dopo il 1993 ho "creato" la mia stessa pensione (sistema contributivo).
 
Ed è più o meno quello che sta avvenendo ora con le rivalutazioni "decrescenti" in relazione al reddito. Un aumento molto simile per esempio (in valore assoluto) abbiamo avuto io e la mia compagna nel 2023, nonostante io prenda un lordo più alto di circa 600-700 euro. Anzi lei ha avuto un po' di più di me come aumento.

Però secondo me occorre anche considerare (oltre ai contributi versati) quello che hai "dato" nel corso della vita lavorativa e tutto l'impegno, lo studio e il sacrificio che ci hai messo per raggiungere determinati traguardi di lavoro (laurea per esempio). Però l'approccio poi diventa politico-economico ed è meglio fermarsi.

Certo

Aggiungo solo....
Se dai anche qualcosa in piu',
in %
alle piu' basse, hai voglia
ad arrivare dai 7/800 Euri ad un minimo dignitoso

Questo era il mio concetto
 
Certo

Aggiungo solo....
Se dai anche qualcosa in piu',
in %
alle piu' basse, hai voglia
ad arrivare dai 7/800 Euri ad un minimo dignitoso

Questo era il mio concetto

Sull’innalzamento delle pensioni minime sono del tutto d’accordo. La minima dovrebbe essere almeno 700-800 euro, non 565. Ed è sacrosanto che sulle pensioni basse l’aumento sia il 100% dell’inflazione.
 
Faccio notare un controsenso. Chi sostiene le pensioni non vede adeguata la retribuzione all'inflazione anche se prende una miseria come stipendio...
 
Back
Alto