<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Raphael Rossi, che ne pensate? | Il Forum di Quattroruote

Raphael Rossi, che ne pensate?

G5

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Una firma per Raphael e la sua schiena dritta
Un mese fa, nella rubrica di Report ?C?è chi dice no?, Milena Gabanelli raccontava la storia di un italiano con la schiena dritta: Raphael Rossi, 35 anni, specializzato nella progettazione di sistemi per la raccolta differenziata, fino a quattro mesi fa vicepresidente dell?Amiat (l?azienda municipale per la raccolta dei rifiuti a Torino) indicato da Rifondazione comunista. Essendo incredibilmente competente in materia, tre anni fa Raphael ha scoperto che i vertici aziendali stavano brigando per acquistare (anzi per far acquistare dagli ignari cittadini torinesi) un macchinario inutile e costoso: una cosina da 4 milioni di euro. Incurante di sollecitazioni, ammiccamenti e lusinghe, Rossi ha tenuto duro e con i suoi rilievi tecnici ha bloccato l?acquisto. Allora s?è fatto vivo con lui l?ex presidente Amiat, Giorgio Giordano, facendogli balenare una bella tangente se non si fosse presentato in Cda a dire no all?acquisto. Rossi ha fatto ciò che ogni buon cittadino dovrebbe fare, infatti quasi nessuno fa: s?è rivolto alla Procura della Repubblica. I magistrati e la polizia giudiziaria l?hanno invitato a fingere di accettare la proposta indecente e, grazie a lui, hanno smascherato e incastrato i tangentari, arrestandoli e chiedendo il rinvio a giudizio di sette persone per reati che vanno dalla corruzione alla turbativa d?asta.

L?udienza preliminare inizia il 13 dicembre. Ma, come lui stesso ha raccontato a Report e poi ad Annozero, anziché ricevere complimenti e incoraggiamenti dall?Amiat e dal Comune di Torino (retto dal sindaco Pd Sergio Chiamparino) per il servigio reso alla collettività, Raphael è stato cacciato dall?Amiat (unico membro del vecchio Cda a non essere riconfermato) e isolato dalla politica, anche dal suo partito. Come nella migliore cultura mafiosa, chi collabora con la giustizia si rende inaffidabile nel suo ambiente. E diventa un ingombro, un appestato. Di più. Nel comunicato emesso dopo il servizio di Report, il Comune di Torino annuncia che l?Amiat si costituirà parte civile contro l?ex presidente Giordano (ma non contro il direttore dell?ufficio acquisti, pure lui imputato e tuttora in servizio) e curiosamente minimizza i reati contestati citando solo la turbativa d?asta, non la corruzione.

Perché non si costituisce parte civile anche il Comune? E, soprattutto, perché né l?Amiat né il Comune hanno offerto a Rossi l?assistenza legale? E? dal 2007, quando sventò la tentata corruzione facendo risparmiare ai torinesi 4 milioni che Raphael si paga l?avvocato e continuerà a farlo per tutto il processo in cui, ovviamente, è lui stesso parte lesa. Poi certo, fra una decina d?anni, se gli imputati verranno condannati, gli saranno rimborsate le spese legali e forse anche qualche euro di risarcimento. Ma intanto viene lasciato solo, mandato allo sbaraglio senza coperture politiche e istituzionali.

Forse il sindaco Chiamparino e l?Amiat hanno altro a cui pensare, ma è bene che sappiano qual è il messaggio che trasmettono alla società: chi denuncia un caso di corruzione lo fa a suo rischio e pericolo, insomma deve sapere che si ritroverà solo in tutte le fasi della sua battaglia. Che è e rimarrà solo sua. Le istituzioni non c?entrano, anzi ne farebbero volentieri a meno. Così magari, la prossima volta, il Raphael Rossi di turno chiuderà un occhio, conserverà il posto e magari si metterà in tasca qualche migliaio di euro. Poi, naturalmente, tutti a scandalizzarsi se l?Italia scivola al 67° posto nella classifica di Transparency International, ultima in Europa, scavalcata pure dal Ruanda; e se il presidente dell?Antimafia Pisanu denuncia ?disinvoltura nella formazione delle liste, gremite di persone indegne di rappresentare chiunque?. Un gruppo di cittadini ha lanciato un appello al Comune di Torino perché si costituisca parte civile e non lasci solo Raphael Rossi. Lo pubblichiamo sul sito del Fatto Quotidiano. Le firme della redazione del Fatto sono assicurate. Quelle degli amici lettori, speriamo, anche.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/09/un-mese-fa-nella-rubrica-di-report-%E2%80%9Cc%E2%80%99e/75929/

E' vergognoso che un cittadino non corrotto sia abbandonato a se stesso da chi della legalità vorrebbe farne una bandiera ma non ne ha le caratteristiche.
 
G5 ha scritto:
E' vergognoso che un cittadino non corrotto sia abbandonato a se stesso da chi della legalità vorrebbe farne una bandiera ma non ne ha le caratteristiche.
Dì piuttosto "da chi della legalità non gliene importa un fico secco, anzi, la vede piuttosto come un ostacolo ai propri REALI interessi", e la frase comincerà ad avere un senso.

Qui, e nel resto del Paese siamo ancora a dividerci tra destra e sinistra, tra libertari e "giustizialisti a orologeria".

Da tempo invece sarebbe meglio dividerci tra chi ruba e chi viene derubato.

E i primi dovrebbero andare in galera. Possibilmente a lungo. :evil:
 
Concordo con i vostri interventi, arhat e pandemonio, ma quando vi confrontate con i sostenitori della legalità mai vi immaginereste di vederli complici in un paese normale. Invece, in Italia piace molto riempirsi la bocca, ma la coerenza civica non c'è e chi ce l'ha è nato vittima.
 
Mi sono trovato spesso, nell'ultimo ventennio a dire che in Italia l'onestà è un handicap grave, non riconosciuto ai fini pensionistici.
 
G5 ha scritto:
Concordo con i vostri interventi, arhat e pandemonio, ma quando vi confrontate con i sostenitori della legalità mai vi immaginereste di vederli complici in un paese normale.
Da ragazzo la pensavo anch'io così. Dopo le prime pedate nei denti ho imparato a pensar male subito, almeno corro il rischio di una piacevole smentita (che però non arriva quasi mai...).

Invece, in Italia piace molto riempirsi la bocca, ma la coerenza civica non c'è e chi ce l'ha è nato vittima.
Merito dell'omertà, della connivenza, della vigliaccheria. Doti che purtroppo abbondano nel genoma italico. :evil:
 
arhat ha scritto:
Mi sono trovato spesso, nell'ultimo ventennio a dire che in Italia l'onestà è un handicap grave, non riconosciuto ai fini pensionistici.

Se però delinqui ti fai una bella pensione integrativa e lo stato non ti dice nulla. Perchè vuoi farti del male?
 
PanDemonio ha scritto:
G5 ha scritto:
Concordo con i vostri interventi, arhat e pandemonio, ma quando vi confrontate con i sostenitori della legalità mai vi immaginereste di vederli complici in un paese normale.
Da ragazzo la pensavo anch'io così. Dopo le prime pedate nei denti ho imparato a pensar male subito, almeno corro il rischio di una piacevole smentita (che però non arriva quasi mai...).

Invece, in Italia piace molto riempirsi la bocca, ma la coerenza civica non c'è e chi ce l'ha è nato vittima.
Merito dell'omertà, della connivenza, della vigliaccheria. Doti che purtroppo abbondano nel genoma italico. :evil:

Si .. la codardia è il vero male asoluto.
 
arhat ha scritto:
Mi sono trovato spesso, nell'ultimo ventennio a dire che in Italia l'onestà è un handicap grave, non riconosciuto ai fini pensionistici.
te le hanno giá date le 5 stelle....
 
G5 ha scritto:
arhat ha scritto:
Mi sono trovato spesso, nell'ultimo ventennio a dire che in Italia l'onestà è un handicap grave, non riconosciuto ai fini pensionistici.

Se però delinqui ti fai una bella pensione integrativa e lo stato non ti dice nulla. Perchè vuoi farti del male?

Non vorrei, ma questo è un handicap che non si sconfigge, se ce l'hai te lo tieni tutta la vita.
 
Lo dico piano piano .... in questa discussione si critica la sinistra e non si è accesa la solita rissa. Strano.
 

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