Chrom> ha scritto:vecchioAlfista ha scritto:pilota54 ha scritto:Su Quattroruote di giugno, già in edicola, c'è una lunga e interessantissima intervista al Chief designer del Centro Stile Unificato Fiat Automobiles, ovvero l'ex Pininfarina Ramaciotti.
In questa intervista descrive le fasi della realizzazione della 4C, assicura che verrà prodotta e dice anche cosa sarà diverso nella vettura di serie (4.000 esemplari annui x almeno 4 anni) rispetto alla concept vista a Ginevra.
"Abbiamo però 2 nemici", ha detto Ramaciotti, "il peso e i costi" (vado a memoria). La promessa di mantenere la massa vicino agli 850 kg della concept sarà mantenuta (presumo personalmente che peserà intorno a 900-950 kg), il motore avrà oltre 200 cv e quanto al prezzo dovrebbe essere addirittura di 40.000 euro, davvero poco per una vettura a motore centrale con scocca in carbonio!
Ramaciotti sfata anche una "leggenda metropolitana": la vettura non deriva dalla X-Bow. Il progetto del telaio è di Dallara, ma la scocca è in gran parte inedita, inoltre i sedili non saranno incastonati nella scocca stessa, ma più tradizionali. Il cruscotto poi sarà completamente inedito e ovviamente non somiglierà per nulla a quello fantascientifico della concept.
Che ne pensate?
senza nulla togliere a chi ci lavora sopra, penso che un Alfa Romeo debba essere disegnata ad Arese dal'unico vero centro stile della marca.
A Torino, dove il manico è senz'altro più allenato sulle oneste utilitarie, avrebbero così meno imbarazzi che lottare con peso e costi.
Cmq, dato per assodato che le competenze agli ottimi tecnici fiat non mancano, mi verrebbe da concludere che non vedo l'ora di vedere la versione a marchio Abarth.
L'unica che avrebbe un valore "reale", data la meccanica squisitamente fiat di questo modello
Il Centro Stile Unificato Fiat Automobiles, è si unificato ma solo fisicamente, com'é giusto che sia.
Com'é altrettanto giusto, oltre che normale in tutte le grandi aziende, che all'interno ci siano gruppi di lavoro che si occupano ognuno dei vari marchi posseduti dal gruppo Fiat... e sui quali via via si specializzano. Ma si tratterà anche di gruppi di lavoro che si dedicano ognuno ad ogni aspetto principale delle auto di ognuno di quei marchi: pianale, sospensioni, motori, design degli esterni, design degli interni, componentistica, elettronica ecc.
Gruppi di lavoro che, design a parte, ricevono la materia prima sulla quale lavorare, per lo sviluppo e la messa a punto anche specifica, direttamente dai gruppi di lavoro settoriali presenti al CRF - compresi alcuni gruppi di lavoro della stessa FPT - e lo trovo molto strano che proprio questo ad alcuni sembri poco.
Ma quel ch'é più importante, secondo me, è che là dentro ci siano gruppi di lavoro formati principalmente da menti italiane.
Il trucco alla fine è tutto lì... 8)
Per cui, un gruppo di lavoro decentrato fisicamente, e quindi anche cosi mantenuto economicamente, potrebbe nascere solo se a metterci i soldi per farlo e mantenerlo sia qualcun'altro, visto che farlo e mantenerlo in quel modo non è esattamente negli interessi economici del gruppo dal quale dipende. Tutt'altro, dal momento che non è la localizzazione fisica che potrebbe determinare il successo di ciò che produrrebbe questo ipotetico gruppo di lavoro decentrato fisicamente. O no?!!!![]()
ti ringrazio per avermi reso edotto del concetto di razionalizzazione industriale.
Razionalizzazione che permette di abbattere i costi, ma a volte può avere ritorni negativi sul prodotto (in termini di specificità e riuscita), specie quando si parla di centri di progettazione o "creazione" vera e propria.
Non so se questo sia vero o meno per Alfa, però quello dei gruppi di lavoro credo sia un organizzazione normale. Come è normale che questi gruppi non siano vincolati, verosimilmente, al brand, ma siano dinamici. Con designer che oggi lavorano su G10, e domani sul Fiorino. O magari su entrambi, visto le necessarie sinergie di alcuni dettagli com maniglie o pulsantiere. Insomma, uno "schema" tipico dei grandi studi.
E già qui casca il primo asino.
Così come, verosimilmente, l'ultima parola spetta sempre "all'occhio" del direttore del centro stile unificato, il cui occhio e pensiero deve deliberare sul doblò come su G10.
E qui casca il secondo asino.
Poi penso al video dei lavoratori del ex centro stile di Arese (già postato) che manifestavano a Ginevra, alle cose da loro dette, che mi risultano piuttosto differenti da quelle da e riportate.
E qui casca il terzo asino.
Diciamo, che ho meno certezze delle tue. Un centro unificato, è per forza un calderone, dove nolenti o volenti, la matita si "annacqua" sempre un pochino.
Opinine personale...al netto dei tre asini