<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ragazzi, ma la benza, non siamo mica qui.... | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ragazzi, ma la benza, non siamo mica qui....

SediciValvole ha scritto:
mammo4 ha scritto:
che vergogna,

Però con i prezzi così alti, è un invito ad andare più piano, e quindi consumare meno.
Vuoi vedere che più i prezzi della benzina salgono e meno incidenti mortali ci saranno...
tu dici? vedrai quando camminando tutti a piedi quante scazzottate ci saranno per non aver rispettato la precedenza :D :D :D

seguro :!:
 
desmo1987 ha scritto:
Voi a che prezzo della benzina smettereste di usare l'auto?

Per andare a lavoro in auto ci metto 15 minuti con i mezzi 2 ore ad andare e 2 a tornare. Piuttosto mi licenzio ...
Certo se la benzina arrivasse a 3 euro uno cercherebbe di starsene il più possibile in casa ...
Ovvero applicare il vecchio detto "La benzina aumenta ? Chemmefrega, tanto metto sempre i soliti 10 euro .."
 
spartacodaitri ha scritto:
..... :D
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Maxi-rialzi-per-la-benzina-158-euro-al-litro_311880081088.html

qui nei piccoli, anche il gasolio ha sfondato l' 1,50.
Se vuoi fare Bersani devi scrivere .....Ragassi. :D
 
desmo1987 ha scritto:
Voi a che prezzo della benzina smettereste di usare l'auto?

DICIAMO CHE SE IL GASOLIO ARRIVASSEA 2 ? al litro, cercherei delle alternative. Ad esempio, mi alzerei alle 05.00 invece delle 05.30 e prenderei il primo treno della mattina. Ma quando faccio la notte, non ho scelte che prendere l'auto
 
mammo4 ha scritto:
desmo1987 ha scritto:
Voi a che prezzo della benzina smettereste di usare l'auto?

DICIAMO CHE SE IL GASOLIO ARRIVASSEA 2 ? al litro, cercherei delle alternative. Ad esempio, mi alzerei alle 05.00 invece delle 05.30 e prenderei il primo treno della mattina. Ma quando faccio la notte, non ho scelte che prendere l'auto
qua non potrei fare nemmeno quello, perchè pullman e treni vanno sempre a gasolio, e il biglietto schizzerebbe alle stelle............... :cry:
 
NEWsuper5 ha scritto:
l'unica cosa che non ha tagliato sono le spese dei compensi per lui e gli altri dirigenti fannulloni........
...........e sappi che prendono ben più dei costi di un servizio del genere.....parliamo di milioni all'anno, eh....

.... questa è un problema vecchio ed "irrisolvibile" che riguarda anche "i piani più alti"...(li possino... :evil: :x).

Eh vabbè dai, tiriamo a campare(a proposito di assuefazione... :? ).
 
poi parliamo tanto di andare a piedi, usare i mezzi.....

.......e chi è disabile o ha a carico comunque una persona con problemi di deambulazione???

semplicemente è COSTRETTO a comprare il carburante, perchè, a meno che non viva in città ben attrezzate coi mezzi pubblici adatti, se abita in un normale paesellocittadina senza autobus pubblici....come si sposta? :shock:

(descrivo proprio la situazione che ho in casa, purtroppo.... :( )
 
spartacodaitri ha scritto:
Maxetto ha scritto:
spartacodaitri ha scritto:
..... :D
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Maxi-rialzi-per-la-benzina-158-euro-al-litro_311880081088.html

qui nei piccoli, anche il gasolio ha sfondato l' 1,50.
Se vuoi fare Bersani devi scrivere .....Ragassi. :D

:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
buona codesta
si scrive Bersani, ma si pronuncia.....
:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D

no meglio cos' il bersani... :?: :?: :?: :?: e allora :arrow: :arrow: :arrow: :arrow: :arrow:
 
Quando iniziai a fare i primi giretti sul motorino, la benzina costava 80 lire al litro, mentre oggi ne costa tremiladuecento, 40 volte tanto. Ciò significa che il prezzo è già aumentato a dismisura nel corso degli anni, senza che le vendite di auto si siano arrestate affatto, anzi. L'interesse dei compratori di automobili nei confronti degli effettivi consumi di carburante (e costi di esercizio in generale) si è sempre dimostrato irrisorio e comunque assai inferiore rispetto all'interesse nei confronti dei cavalli, delle turbine, delle finiture "di prestigio", degli accessori vistosi ecc.

Per arrivare (forse) ad imporre concrete e sistematiche rinunce negli spostamenti non necessari, che tutti facciamo (seppure in misure diverse), il prezzo del carburante dovrebbe non solo diventare almeno tre o quattro volte più alto ma anche farlo nel giro di qualche settimana. L'esperienza ha già dimostrato, infatti, che se il prezzo aumenta a dismisura gradualmente, ovvero nell'arco di alcuni semestri o anni, le rinunce non si fanno.

Se ad esempio il prezzo oggi raddoppiasse, la gita programmata per domani verrebbe a costare diciamo 30 o 40 euro in più, meno di quello che si spende per un pasto in trattoria. Per l'uscita di questa sera il sovrapprezzo sarebbe magari di 10 o 20 euro, cifra che molti frequentatori di locali, sebbene per nulla ricchi, spendono regolarmente con disinvoltura.
La maggior parte delle persone quindi pagherebbe quegli euro in più (si vive una volta sola, chi me lo fa fare, i soldi non sono tutto nella vita, dopo una settimana di lavoro...) e si concederebbe la gita o l'uscita serale.
Producendo contemporaneamente fiumi di lamentele e brontolamenti e "proteste" che, peraltro, nessun tipo di rinuncia o sacrificio comportano.

Nulla di vergognoso o illegittimo, ovviamente, specie se non condito di ipocrisia. Resta però un particolare, inconfutabile: non riducendo i propri acquisti e quindi dimostrando con i fatti di accettare le speculazioni, si contribuisce attivamente a convalidarle e favorirle.
 
marimasse ha scritto:
Quando iniziai a fare i primi giretti sul motorino, la benzina costava 80 lire al litro, mentre oggi ne costa tremiladuecento, 40 volte tanto. Ciò significa che il prezzo è già aumentato a dismisura nel corso degli anni, senza che le vendite di auto si siano arrestate affatto, anzi. L'interesse dei compratori di automobili nei confronti degli effettivi consumi di carburante (e costi di esercizio in generale) si è sempre dimostrato irrisorio e comunque assai inferiore rispetto all'interesse nei confronti dei cavalli, delle turbine, delle finiture "di prestigio", degli accessori vistosi ecc.

Per arrivare (forse) ad imporre concrete e sistematiche rinunce negli spostamenti non necessari, che tutti facciamo (seppure in misure diverse), il prezzo del carburante dovrebbe non solo diventare almeno tre o quattro volte più alto ma anche farlo nel giro di qualche settimana. L'esperienza ha già dimostrato, infatti, che se il prezzo aumenta a dismisura gradualmente, ovvero nell'arco di alcuni semestri o anni, le rinunce non si fanno.

Se ad esempio il prezzo oggi raddoppiasse, la gita programmata per domani verrebbe a costare diciamo 30 o 40 euro in più, meno di quello che si spende per un pasto in trattoria. Per l'uscita di questa sera il sovrapprezzo sarebbe magari di 10 o 20 euro, cifra che molti frequentatori di locali, sebbene per nulla ricchi, spendono regolarmente con disinvoltura.
La maggior parte delle persone quindi pagherebbe quegli euro in più (si vive una volta sola, chi me lo fa fare, i soldi non sono tutto nella vita, dopo una settimana di lavoro...) e si concederebbe la gita o l'uscita serale.
Producendo contemporaneamente fiumi di lamentele e brontolamenti e "proteste" che, peraltro, nessun tipo di rinuncia o sacrificio comportano.

Nulla di vergognoso o illegittimo, ovviamente, specie se non condito di ipocrisia. Resta però un particolare, inconfutabile: non riducendo i propri acquisti e quindi dimostrando con i fatti di accettare le speculazioni, si contribuisce attivamente a convalidarle e favorirle.

miiiiiiiiiiiiiiiiiii
meno giovane di me
io iniziai a 120/130
e le " paglie " ( cosi' non faccio pubblicita' ) 400, ora sono a 9200
 
spartacodaitri ha scritto:
marimasse ha scritto:
Quando iniziai a fare i primi giretti sul motorino, la benzina costava 80 lire al litro, mentre oggi ne costa tremiladuecento, 40 volte tanto. Ciò significa che il prezzo è già aumentato a dismisura nel corso degli anni, senza che le vendite di auto si siano arrestate affatto, anzi. L'interesse dei compratori di automobili nei confronti degli effettivi consumi di carburante (e costi di esercizio in generale) si è sempre dimostrato irrisorio e comunque assai inferiore rispetto all'interesse nei confronti dei cavalli, delle turbine, delle finiture "di prestigio", degli accessori vistosi ecc.

Per arrivare (forse) ad imporre concrete e sistematiche rinunce negli spostamenti non necessari, che tutti facciamo (seppure in misure diverse), il prezzo del carburante dovrebbe non solo diventare almeno tre o quattro volte più alto ma anche farlo nel giro di qualche settimana. L'esperienza ha già dimostrato, infatti, che se il prezzo aumenta a dismisura gradualmente, ovvero nell'arco di alcuni semestri o anni, le rinunce non si fanno.

Se ad esempio il prezzo oggi raddoppiasse, la gita programmata per domani verrebbe a costare diciamo 30 o 40 euro in più, meno di quello che si spende per un pasto in trattoria. Per l'uscita di questa sera il sovrapprezzo sarebbe magari di 10 o 20 euro, cifra che molti frequentatori di locali, sebbene per nulla ricchi, spendono regolarmente con disinvoltura.
La maggior parte delle persone quindi pagherebbe quegli euro in più (si vive una volta sola, chi me lo fa fare, i soldi non sono tutto nella vita, dopo una settimana di lavoro...) e si concederebbe la gita o l'uscita serale.
Producendo contemporaneamente fiumi di lamentele e brontolamenti e "proteste" che, peraltro, nessun tipo di rinuncia o sacrificio comportano.

Nulla di vergognoso o illegittimo, ovviamente, specie se non condito di ipocrisia. Resta però un particolare, inconfutabile: non riducendo i propri acquisti e quindi dimostrando con i fatti di accettare le speculazioni, si contribuisce attivamente a convalidarle e favorirle.

miiiiiiiiiiiiiiiiiii
meno giovane di me
io iniziai a 120/130
e le " paglie " ( cosi' non faccio pubblicita' ) 400, ora sono a 9200

e si vendevano sfuse mi dice mio papà
 
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