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Questo annuncio...

Grattaballe ha scritto:
Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*. Altre che lo erano già allora. L'Alfetta che fa i 12 con un litro quasi come una utilitaria, per esempio. Lo spacciare una quinta da 3.800 giri (su 5.300 max come da annuncio...) a 120 all'ora come marcia lunga e di riposo. Il paragonare il ponte DeDion alla sopraelevazione delle curve. il lodare la ripartizione dei pesi tralasciando il fatto che comportava una cronica lentezza nelle manovre di cambiata e una notevole inerzia data dalla rotazione di tutta la trasmissione solidalmente col motore. Infine, a titolo di principio, fare presente che il ponte DeDion consentiva una usura più regolare dei pneumatici su una macchina che si comprava per stracciarli a forza di partenze. :D

* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...

Credo che tu non potresti fare il commerciale ;)

In ogni caso... parliamo di un'auto di 40 anni fa...
Le auto di massa oggi di cosa possono parlare ? Del navigatore innovativo ? Del Dell'interfaccia i-Pod ?
 
Fancar_ ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*. Altre che lo erano già allora. L'Alfetta che fa i 12 con un litro quasi come una utilitaria, per esempio. Lo spacciare una quinta da 3.800 giri (su 5.300 max come da annuncio...) a 120 all'ora come marcia lunga e di riposo. Il paragonare il ponte DeDion alla sopraelevazione delle curve. il lodare la ripartizione dei pesi tralasciando il fatto che comportava una cronica lentezza nelle manovre di cambiata e una notevole inerzia data dalla rotazione di tutta la trasmissione solidalmente col motore. Infine, a titolo di principio, fare presente che il ponte DeDion consentiva una usura più regolare dei pneumatici su una macchina che si comprava per stracciarli a forza di partenze. :D

* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...

Credo che tu non potresti fare il commerciale ;)

In ogni caso... parliamo di un'auto di 40 anni fa...
Le auto di massa oggi di cosa possono parlare ? Del navigatore innovativo ? Del Dell'interfaccia i-Pod ?

Infatti non sono un commerciale, ovverosia lo sono per certi versi ma non ce l'ho fatta ad arricchirmi. Quindi perlomeno non sono un buon commerciale.
Battute a parte, non continuate con la vettura... io ho giudicato lo spot. Avessi avuto i soldi, l'Alfetta me la sarei comprata... ma per quello che sapevo valesse, non di sicuro per le sviolinate un pò bizzarre di quella pagina. ;)

Per attualizzare il discorso, mi sembra (come concetto...) la pagina pubblicitaria della Panigale: fantastico rapporto 1,19 tra potenza e peso. Vai a leggere la scheda rilasciata dalla stessa Ducati e leggi di 195cv (che poi non sono ancora mai stati riscontrati nelle prove...) e peso in ordine di marcia pari a 192 chili. E allora? Da dove hanno tolto quell'1,19 ? Facendo il rapporto tra la potenza all'albero (che a me utilizzatore -e a maggior ragione se sono utilizzatore Ducatista e sportivo- interessa meno di niente) e il peso a secco, altro dato che vale come il 2 di spade quando briscola è denari visto che la moto non appena esce fisicamente dagli stabilimenti pesa già di più.
Capito l'esempio? Molto semplicemente, secondo me e per certi tipi di prodotti rivolti a certa clientela, meno bugie si dicono e meglio è, più si rimane coerenti al prodotto e meglio è. Tanto poi salta fuori tutto al momento di mettersi alla guida.

Ma io non sono un commerciale, per definire questi spot c'è gente molto imparata :rolleyes: che lavora...
 
Grattaballe ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*. Altre che lo erano già allora. L'Alfetta che fa i 12 con un litro quasi come una utilitaria, per esempio. Lo spacciare una quinta da 3.800 giri (su 5.300 max come da annuncio...) a 120 all'ora come marcia lunga e di riposo. Il paragonare il ponte DeDion alla sopraelevazione delle curve. il lodare la ripartizione dei pesi tralasciando il fatto che comportava una cronica lentezza nelle manovre di cambiata e una notevole inerzia data dalla rotazione di tutta la trasmissione solidalmente col motore. Infine, a titolo di principio, fare presente che il ponte DeDion consentiva una usura più regolare dei pneumatici su una macchina che si comprava per stracciarli a forza di partenze. :D

* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...

Credo che tu non potresti fare il commerciale ;)

In ogni caso... parliamo di un'auto di 40 anni fa...
Le auto di massa oggi di cosa possono parlare ? Del navigatore innovativo ? Del Dell'interfaccia i-Pod ?

Infatti non sono un commerciale, ovverosia lo sono per certi versi ma non ce l'ho fatta ad arricchirmi. Quindi perlomeno non sono un buon commerciale.
Battute a parte, non continuate con la vettura... io ho giudicato lo spot. Avessi avuto i soldi, l'Alfetta me la sarei comprata... ma per quello che sapevo valesse, non di sicuro per le sviolinate un pò bizzarre di quella pagina. ;)

Per attualizzare il discorso, mi sembra (come concetto...) la pagina pubblicitaria della Panigale: fantastico rapporto 1,19 tra potenza e peso. Vai a leggere la scheda rilasciata dalla stessa Ducati e leggi di 195cv (che poi non sono ancora mai stati riscontrati nelle prove...) e peso in ordine di marcia pari a 192 chili. E allora? Da dove hanno tolto quell'1,19 ? Facendo il rapporto tra la potenza all'albero (che a me utilizzatore -e a maggior ragione se sono utilizzatore Ducatista e sportivo- interessa meno di niente) e il peso a secco, altro dato che vale come il 2 di spade quando briscola è denari visto che la moto non appena esce fisicamente dagli stabilimenti pesa già di più.
Capito l'esempio? Molto semplicemente, secondo me e per certi tipi di prodotti rivolti a certa clientela, meno bugie si dicono e meglio è, più si rimane coerenti al prodotto e meglio è. Tanto poi salta fuori tutto al momento di mettersi alla guida.

Ma io non sono un commerciale, per definire questi spot c'è gente molto imparata :rolleyes: che lavora...

Il fatto è che nello spot dell'Alfetta, bugie non ce ne sono.

I 12 al litro a 120 li faceva davvero, le ruote parallele al terreno le teneva davvero, negli anni 70 la 5° marcia da 3800 rpm a 120 km/h era davvero di riposo.

Quindi di che parliamo?
 
ma scusate, com'è che faceva solo 5300giri al minuto? se 2mila giri eran poco più del minimo allora non è che fosse una motore molto elastico....l'allungo strepitoso di cui si parlava sempre dov'è finito?
 
AlfistaMilano ha scritto:
ma scusate, com'è che faceva solo 5300giri al minuto? se 2mila giri eran poco più del minimo allora non è che fosse una motore molto elastico....l'allungo strepitoso di cui si parlava sempre dov'è finito?

Al contrario, il fatto che raggiungesse la potenza massima a 5300 rpm, cioè un regime non alto, è segno di un motore elastico. Poi magari è capace di allungare fino a 7000.

Pensa cosa sarebbe invece se avesse avuto la potenza massima a 7000 rpm. Grande allungo ma elasticità zero. Quando li prendi i 7000 rpm? Per esempio la Honda S2000 ha quest'ultimo tipo di comportamento
 
Aries.77 ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*. Altre che lo erano già allora. L'Alfetta che fa i 12 con un litro quasi come una utilitaria, per esempio. Lo spacciare una quinta da 3.800 giri (su 5.300 max come da annuncio...) a 120 all'ora come marcia lunga e di riposo. Il paragonare il ponte DeDion alla sopraelevazione delle curve. il lodare la ripartizione dei pesi tralasciando il fatto che comportava una cronica lentezza nelle manovre di cambiata e una notevole inerzia data dalla rotazione di tutta la trasmissione solidalmente col motore. Infine, a titolo di principio, fare presente che il ponte DeDion consentiva una usura più regolare dei pneumatici su una macchina che si comprava per stracciarli a forza di partenze. :D

* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...

Credo che tu non potresti fare il commerciale ;)

In ogni caso... parliamo di un'auto di 40 anni fa...
Le auto di massa oggi di cosa possono parlare ? Del navigatore innovativo ? Del Dell'interfaccia i-Pod ?

Infatti non sono un commerciale, ovverosia lo sono per certi versi ma non ce l'ho fatta ad arricchirmi. Quindi perlomeno non sono un buon commerciale.
Battute a parte, non continuate con la vettura... io ho giudicato lo spot. Avessi avuto i soldi, l'Alfetta me la sarei comprata... ma per quello che sapevo valesse, non di sicuro per le sviolinate un pò bizzarre di quella pagina. ;)

Per attualizzare il discorso, mi sembra (come concetto...) la pagina pubblicitaria della Panigale: fantastico rapporto 1,19 tra potenza e peso. Vai a leggere la scheda rilasciata dalla stessa Ducati e leggi di 195cv (che poi non sono ancora mai stati riscontrati nelle prove...) e peso in ordine di marcia pari a 192 chili. E allora? Da dove hanno tolto quell'1,19 ? Facendo il rapporto tra la potenza all'albero (che a me utilizzatore -e a maggior ragione se sono utilizzatore Ducatista e sportivo- interessa meno di niente) e il peso a secco, altro dato che vale come il 2 di spade quando briscola è denari visto che la moto non appena esce fisicamente dagli stabilimenti pesa già di più.
Capito l'esempio? Molto semplicemente, secondo me e per certi tipi di prodotti rivolti a certa clientela, meno bugie si dicono e meglio è, più si rimane coerenti al prodotto e meglio è. Tanto poi salta fuori tutto al momento di mettersi alla guida.

Ma io non sono un commerciale, per definire questi spot c'è gente molto imparata :rolleyes: che lavora...

Il fatto è che nello spot dell'Alfetta, bugie non ce ne sono.

I 12 al litro a 120 li faceva davvero, le ruote parallele al terreno le teneva davvero, negli anni 70 la 5° marcia da 3800 rpm a 120 km/h era davvero di riposo.

Quindi di che parliamo?

Spero tu volessi dire perpendicolari non parallele..........

Per il resto nulla da eccepire.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Onestamente e senza polemica, con tutto il rispetto per l'Alfetta che ho anche guidato, questo annuncio dice un paio di cose che il tempo ha decretato essere leggermente ottimistiche*. Altre che lo erano già allora. L'Alfetta che fa i 12 con un litro quasi come una utilitaria, per esempio. Lo spacciare una quinta da 3.800 giri (su 5.300 max come da annuncio...) a 120 all'ora come marcia lunga e di riposo. Il paragonare il ponte DeDion alla sopraelevazione delle curve. il lodare la ripartizione dei pesi tralasciando il fatto che comportava una cronica lentezza nelle manovre di cambiata e una notevole inerzia data dalla rotazione di tutta la trasmissione solidalmente col motore. Infine, a titolo di principio, fare presente che il ponte DeDion consentiva una usura più regolare dei pneumatici su una macchina che si comprava per stracciarli a forza di partenze. :D

* Avevo scritto "delle minchiate" ma poi ho corretto...

Credo che tu non potresti fare il commerciale ;)

In ogni caso... parliamo di un'auto di 40 anni fa...
Le auto di massa oggi di cosa possono parlare ? Del navigatore innovativo ? Del Dell'interfaccia i-Pod ?

Infatti non sono un commerciale, ovverosia lo sono per certi versi ma non ce l'ho fatta ad arricchirmi. Quindi perlomeno non sono un buon commerciale.
Battute a parte, non continuate con la vettura... io ho giudicato lo spot. Avessi avuto i soldi, l'Alfetta me la sarei comprata... ma per quello che sapevo valesse, non di sicuro per le sviolinate un pò bizzarre di quella pagina. ;)

Per attualizzare il discorso, mi sembra (come concetto...) la pagina pubblicitaria della Panigale: fantastico rapporto 1,19 tra potenza e peso. Vai a leggere la scheda rilasciata dalla stessa Ducati e leggi di 195cv (che poi non sono ancora mai stati riscontrati nelle prove...) e peso in ordine di marcia pari a 192 chili. E allora? Da dove hanno tolto quell'1,19 ? Facendo il rapporto tra la potenza all'albero (che a me utilizzatore -e a maggior ragione se sono utilizzatore Ducatista e sportivo- interessa meno di niente) e il peso a secco, altro dato che vale come il 2 di spade quando briscola è denari visto che la moto non appena esce fisicamente dagli stabilimenti pesa già di più.
Capito l'esempio? Molto semplicemente, secondo me e per certi tipi di prodotti rivolti a certa clientela, meno bugie si dicono e meglio è, più si rimane coerenti al prodotto e meglio è. Tanto poi salta fuori tutto al momento di mettersi alla guida.

Ma io non sono un commerciale, per definire questi spot c'è gente molto imparata :rolleyes: che lavora...

Il fatto è che nello spot dell'Alfetta, bugie non ce ne sono.

I 12 al litro a 120 li faceva davvero, le ruote parallele al terreno le teneva davvero, negli anni 70 la 5° marcia da 3800 rpm a 120 km/h era davvero di riposo.

Quindi di che parliamo?

Spero tu volessi dire perpendicolari non parallele..........

Per il resto nulla da eccepire.

Saluti

Ehm, scusate l'errore.

Si, intendevo il battistrada parallelo al terreno e quindi la ruota perpendicolare alla strada

Chiedo venia :D
 
belpietro ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Il fatto è che nello spot dell'Alfetta, bugie non ce ne sono.

in nessuno spot possono esserci delle "bugie" vere e proprie

il fatto è che difficilmente c'è dentro una "verità" vera e propria

Vero.

Ma nel caso di questa pubblicità dell'Alfetta, come di altre pubblicità Alfa del periodo io vedo dati tecnici veri e poi commentati.

Il retrotreno con il ponte De Dion e il parallelogramma di Watt hanno davvero l'effetto di bilanciare la forza centrifuga e quella centripeta, esattamente lo stesso risultato che ottiene in modo diverso una curva parabolica.

Oppure il dato del consumo dice 12 km/l a 100 all'ora, poco più di una utilitaria (parliamo sempre degli anni 70) e il dato è pubblico, chiaro, riproducibile da tutti. Oggi invece si pubblicizzano i 32 km/l ma come si ottiene questo risultato?

Oppure la ripartizione dei pesi al 50% è innegabile che sia reale nell'Alfetta e che sia una condizione ideale per l'assetto di guida. Che poi magari non piaccia a tutti e possa essere preferibile una distribuzione 40/60 è un altro discorso.
 
Aries.77 ha scritto:
Oppure il dato del consumo dice 12 km/l a 100 all'ora, poco più di una utilitaria (parliamo sempre degli anni 70) e il dato è pubblico, chiaro, riproducibile da tutti.
mah, io l'ho guidata a suo tempo.
se per riprodurre i 12 km/litro uno si fosse comprato l'Alfetta per guidarla come un citrone CX , poteva comprarsi il citrone...

condivido la valutazione sullo spot: non sono bugie, ma la "verità" può avere molti aspetti.
 
Aries.77 ha scritto:
Vero.

Ma nel caso di questa pubblicità dell'Alfetta, come di altre pubblicità Alfa del periodo io vedo dati tecnici veri e poi commentati.

Il retrotreno con il ponte De Dion e il parallelogramma di Watt hanno davvero l'effetto di bilanciare la forza centrifuga e quella centripeta, esattamente lo stesso risultato che ottiene in modo diverso una curva parabolica.

Oppure il dato del consumo dice 12 km/l a 100 all'ora, poco più di una utilitaria (parliamo sempre degli anni 70) e il dato è pubblico, chiaro, riproducibile da tutti. Oggi invece si pubblicizzano i 32 km/l ma come si ottiene questo risultato?

Oppure la ripartizione dei pesi al 50% è innegabile che sia reale nell'Alfetta e che sia una condizione ideale per l'assetto di guida. Che poi magari non piaccia a tutti e possa essere preferibile una distribuzione 40/60 è un altro discorso.

Mah... stiamo commentando da 40 anni dopo, certe cose dovrebbero essere ormai appurate...

La sospensione DeDion non bilancia nulla, la vettura in curva è sottoposta alla forza centrifuga come tutte le altre. Il parallelogramma guida solo i movimenti della scocca rispetto all'assale. Le ruote fisse e perpendicolari al terreno le aveva anche la 131. E allora? :shock: Il parallelogramma non c'era, sostituito da una sola barra. Pur con questo grave :rolleyes: handicap (per non citare la distribuzione dei pesi...) è stata qualche volta campione del mondo rally.

Il consumo a 100 all'ora fissi... i 12 al litro li fa anche la mia Mondeo, con 350 chili e 50 cavalli in più. Il fatto è che una utilitaria all'epoca non consumava poco di meno ma un bel pò di meno, una R5 avrebbe fatto oltre 20. Andare a 100 all'ora fissi non rispecchiava già allora un modo "medio" di circolare su strada. Senza nulla togliere alla veridicità del dato

La ripartizione dei pesi... come la sospensione DeDion è passata velocemente di moda (o di efficacia?) e tante altre case -ma anche Alfa stessa- hanno prodotto e continuano a produrre modelli sportivi, vincenti e convincenti con ripartizioni molto meno rigorose. In pratica è stato un esercizio di stile, ora è abbandonato. Segno evidente che la validità non era esente da dubbi, anzi, oggi si usa il peso e le variazioni di assetto delle ruote per contrastare certe reazioni della vettura durante la guida. Pochi hanno apprezzato, molti se ne fregavano proprio. Il dato è reale ma all'atto pratico valeva ben poco per chi non se ne intendesse o per chi non lo sapesse sfruttare (a 100 all'ora fissi e sul dritto in piano, mentre si cerca di fare il record di consumo, la ripartizione 50-50 non serve a una mazza...). Il cambio legnoso e lento, i dischi sotto al qlo dei passeggeri, il conto quando c'erano da cambiare le pinze posteriori, però erano ben evidenti a tutti. Un pro con parecchi contro.
 
Grattaballe ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Vero.

Ma nel caso di questa pubblicità dell'Alfetta, come di altre pubblicità Alfa del periodo io vedo dati tecnici veri e poi commentati.

Il retrotreno con il ponte De Dion e il parallelogramma di Watt hanno davvero l'effetto di bilanciare la forza centrifuga e quella centripeta, esattamente lo stesso risultato che ottiene in modo diverso una curva parabolica.

Oppure il dato del consumo dice 12 km/l a 100 all'ora, poco più di una utilitaria (parliamo sempre degli anni 70) e il dato è pubblico, chiaro, riproducibile da tutti. Oggi invece si pubblicizzano i 32 km/l ma come si ottiene questo risultato?

Oppure la ripartizione dei pesi al 50% è innegabile che sia reale nell'Alfetta e che sia una condizione ideale per l'assetto di guida. Che poi magari non piaccia a tutti e possa essere preferibile una distribuzione 40/60 è un altro discorso.

Mah... stiamo commentando da 40 anni dopo, certe cose dovrebbero essere ormai appurate...

La sospensione DeDion non bilancia nulla, la vettura in curva è sottoposta alla forza centrifuga come tutte le altre. Il parallelogramma guida solo i movimenti della scocca rispetto all'assale. Le ruote fisse e perpendicolari al terreno le aveva anche la 131. E allora? :shock: Il parallelogramma non c'era, sostituito da una sola barra. Pur con questo grave :rolleyes: handicap (per non citare la distribuzione dei pesi...) è stata qualche volta campione del mondo rally.

Il consumo a 100 all'ora fissi... i 12 al litro li fa anche la mia Mondeo, con 350 chili e 50 cavalli in più. Il fatto è che una utilitaria all'epoca non consumava poco di meno ma un bel pò di meno, una R5 avrebbe fatto oltre 20. Andare a 100 all'ora fissi non rispecchiava già allora un modo "medio" di circolare su strada. Senza nulla togliere alla veridicità del dato

La ripartizione dei pesi... come la sospensione DeDion è passata velocemente di moda (o di efficacia?) e tante altre case -ma anche Alfa stessa- hanno prodotto e continuano a produrre modelli sportivi, vincenti e convincenti con ripartizioni molto meno rigorose. In pratica è stato un esercizio di stile, ora è abbandonato. Segno evidente che la validità non era esente da dubbi, anzi, oggi si usa il peso e le variazioni di assetto delle ruote per contrastare certe reazioni della vettura durante la guida. Pochi hanno apprezzato, molti se ne fregavano proprio. Il dato è reale ma all'atto pratico valeva ben poco per chi non se ne intendesse o per chi non lo sapesse sfruttare (a 100 all'ora fissi e sul dritto in piano, mentre si cerca di fare il record di consumo, la ripartizione 50-50 non serve a una mazza...). Il cambio legnoso e lento, i dischi sotto al qlo dei passeggeri, il conto quando c'erano da cambiare le pinze posteriori, però erano ben evidenti a tutti. Un pro con parecchi contro.

In futuro (dopo certe sparate) ti chiedo gentilmente di farcire i tuoi post con un bel "secondo me".
Va là, facci questo favore. Grazie
;-)
 
loopo ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Il cambio legnoso e lento, i dischi sotto al qlo dei passeggeri, il conto quando c'erano da cambiare le pinze posteriori, però erano ben evidenti a tutti. Un pro con parecchi contro.

In futuro (dopo certe sparate) ti chiedo gentilmente di farcire i tuoi post con un bel "secondo me".
Va là, facci questo favore. Grazie
;-)

Però ha ragione. ;)
 
Grattaballe ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Vero.

Ma nel caso di questa pubblicità dell'Alfetta, come di altre pubblicità Alfa del periodo io vedo dati tecnici veri e poi commentati.

Il retrotreno con il ponte De Dion e il parallelogramma di Watt hanno davvero l'effetto di bilanciare la forza centrifuga e quella centripeta, esattamente lo stesso risultato che ottiene in modo diverso una curva parabolica.

Oppure il dato del consumo dice 12 km/l a 100 all'ora, poco più di una utilitaria (parliamo sempre degli anni 70) e il dato è pubblico, chiaro, riproducibile da tutti. Oggi invece si pubblicizzano i 32 km/l ma come si ottiene questo risultato?

Oppure la ripartizione dei pesi al 50% è innegabile che sia reale nell'Alfetta e che sia una condizione ideale per l'assetto di guida. Che poi magari non piaccia a tutti e possa essere preferibile una distribuzione 40/60 è un altro discorso.

Mah... stiamo commentando da 40 anni dopo, certe cose dovrebbero essere ormai appurate...

La sospensione DeDion non bilancia nulla, la vettura in curva è sottoposta alla forza centrifuga come tutte le altre. Il parallelogramma guida solo i movimenti della scocca rispetto all'assale. Le ruote fisse e perpendicolari al terreno le aveva anche la 131. E allora? :shock: Il parallelogramma non c'era, sostituito da una sola barra. Pur con questo grave :rolleyes: handicap (per non citare la distribuzione dei pesi...) è stata qualche volta campione del mondo rally.

Il consumo a 100 all'ora fissi... i 12 al litro li fa anche la mia Mondeo, con 350 chili e 50 cavalli in più. Il fatto è che una utilitaria all'epoca non consumava poco di meno ma un bel pò di meno, una R5 avrebbe fatto oltre 20. Andare a 100 all'ora fissi non rispecchiava già allora un modo "medio" di circolare su strada. Senza nulla togliere alla veridicità del dato

La ripartizione dei pesi... come la sospensione DeDion è passata velocemente di moda (o di efficacia?) e tante altre case -ma anche Alfa stessa- hanno prodotto e continuano a produrre modelli sportivi, vincenti e convincenti con ripartizioni molto meno rigorose. In pratica è stato un esercizio di stile, ora è abbandonato. Segno evidente che la validità non era esente da dubbi, anzi, oggi si usa il peso e le variazioni di assetto delle ruote per contrastare certe reazioni della vettura durante la guida. Pochi hanno apprezzato, molti se ne fregavano proprio. Il dato è reale ma all'atto pratico valeva ben poco per chi non se ne intendesse o per chi non lo sapesse sfruttare (a 100 all'ora fissi e sul dritto in piano, mentre si cerca di fare il record di consumo, la ripartizione 50-50 non serve a una mazza...). Il cambio legnoso e lento, i dischi sotto al qlo dei passeggeri, il conto quando c'erano da cambiare le pinze posteriori, però erano ben evidenti a tutti. Un pro con parecchi contro.

E' pur vero che il moto è relativo (ce lo insegna Galileo) ma il parallelogramma di Watt, che niente ha a che vedere con il ponte De Dion (tant'è che viene montato sulla attuale Astra che ha il ponte torcente), guida il movimento dell'asse non della scocca, e serve a mantenere tale movimento in un piano verticale. La 131 aveva una più semplice barra Panhard che ha il difetto però durante l'oscillazione verticale di consentire il disallineamento dell'asse rispetto al centro scocca.

Capisco voler criticare a tutti i costi la meccanica Alfa classica, e di argomenti ce ne possono essere anche, vedi i cambi delle prime serie Alfetta, ma sparare a caso con argomenti campati in aria anche no. ;)
 
alexmed ha scritto:
loopo ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Il cambio legnoso e lento, i dischi sotto al qlo dei passeggeri, il conto quando c'erano da cambiare le pinze posteriori, però erano ben evidenti a tutti. Un pro con parecchi contro.

In futuro (dopo certe sparate) ti chiedo gentilmente di farcire i tuoi post con un bel "secondo me".
Va là, facci questo favore. Grazie
;-)

Però ha ragione. ;)

Certo che ha ragione, nel suo di mondo peró.. ;)
In quello reale un poco meno, soprattutto per quanto riguarda il de dion, la 131 che ha vinto campionati (quella non aveva l´assale rigido, bensí una sospensione a ruote indipendenti con differenziale autobloccante, oltre ad avere un motore 16V con iniezione meccanica Kugelfischer e carrozzeria in vetroresina ed alluminio....) ;)
Anche per quanto riguarda la R5, vorrei vedere se fa veramente i 20km/l a velocitá di 100km/h... (con sole 4 di marce) :D
Se lui non apprezza la meccanica classica Alfa Romeo e gli basta una Mondeo per andare da a a b, contento lui, ma a noi Alfisti piace andare da a a b in un certo modo, e questo é possibile solo con una certa meccanica. ;)
 
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