<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quelli dei buoni pasto | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Quelli dei buoni pasto

Maxetto ha scritto:
Non ne posso più!!!!!!! :twisted: :twisted:
Ma è possibile che alla cassa del supermercato trovo sempre quelli che pagano con i buoni pasto?
Si perde un sacco di tempo, la cassiera li conta, li timbra, fa il calcolo di quello che il cliente deve aggiungere per arrivare al totale della spesa.
Ma i buoni pasto non dovrebbero essere usati solo per il pasto in mensa?
Perchè non li eliminano del tutto? :twisted:

A quanto vedo sei stato monostellato, caro amico maxetto, ed anche io non sono del tutto d'accordo con la tua opinione; pur non essendo d'accordo, tuttavia, comprendo il tuo disappunto e riconosco che può essere fastidioso, fare pazientemente la fila e dover subire ulteriori rallentamenti.

La miglior soluzione sarebbe quella di predisporsi con i buoni-pasto già contati sull'entità dell'importo della spesa (non dico al centesimo, ma insomma.. ) nel senso: hai roba per 25 euro ? hai buoni pasti da 8 euro ? preparane tre e tieni pronto il portamonete...

Cordiali saluti
 
Maxetto ha scritto:
Non ne posso più!!!!!!! :twisted: :twisted:
Ma è possibile che alla cassa del supermercato trovo sempre quelli che pagano con i buoni pasto?
Si perde un sacco di tempo, la cassiera li conta, li timbra, fa il calcolo di quello che il cliente deve aggiungere per arrivare al totale della spesa.
Ma i buoni pasto non dovrebbero essere usati solo per il pasto in mensa?
Perchè non li eliminano del tutto? :twisted:

lo dice avche mia moglie che lavora in un grande iper, i clienti in fila si lamentano tanto è il tempo che fanno perdere, e mi ha detto che è già un mese che i buoni si spendono solo il food, e non ci prendi più la carta igienica e il sapone per i piatti..
:)
 
Maxetto ha scritto:
Beh, in un supermercato si comprano tanti prodotti che non sono alimentari. :?
Purtroppo in Italia non si controlla come si dovrebbe.

ma avete mai provato ad utilizzare i buoni pasto?? perchè se non lo sapete non tutti i supermercati li accettano e si possono acquistare solo alimentari nella spesa e sono esclusi anche gli alcolici!
 
fabiologgia ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Beh, in un supermercato si comprano tanti prodotti che non sono alimentari. :?
Purtroppo in Italia non si controlla come si dovrebbe.

Appunto. Nei supermercati che vendono di tutto si dovrebbe controllare che l'importo dei buoni pasto usati sia al massimo uguale al prezzo dei soli alimentari acquistati. Mi rendo conto che ciò è davvero difficile da realizzare, ma vedere che uno va in ipermercato e con i buoni pasto ci paga le scarpe mi pare decisamente fuori luogo.

Saluti

non facciamo confusione tra buoni dati dal lavoro e buoni pasto con i buoni pasto si compra solo e solamente generi alimentari con i buoni tipo a quelli che vengono dati ai portuali si può invece comprare di tutto
 
fabiologgia ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
quello che dovrebbe essere maggiormente controllato è che l'utilizzo che viene fatto di questi buoni sia conforme allo scopo che essi hanno, ossia quello di acquisto di prodotti alimentari.

E perchè? Se la mia retribuzione comprende una cifra X che il datore di lavoro mi corrisponde "in natura" (diciamo il controvalore di 8 euro?), concettualmente non vedo perchè non li posso convertire in qualcos'altro. In fin dei conti sono 8 euro MIEI, che me li mangi a mezzogiorno o a cena o ci compri la carta igienica non fa poi 'sta gran differenza. Dove sbaglio?

Dove lavoro io c'è la mensa. Per il mio pasto (primo e secondo con contorno) l'Azienda paga una cifra che credo sia sui 6-7 euro, io pago la bevanda (a prezzo politico, appena 20 cents) e, se lo voglio, il dessert o la frutta (altri 30 cents).
Se non vado in mensa non è che mi dà i 6 o 7 euro in contanti sulla busta paga, né sotto altra forma. L'Azienda li risparmia perchè per quel giorno non paga il mio pasto alla mensa, ma a me non entra nulla in tasca, quindi NON è una retribuzione.
In altre parole, la mensa (o l'equivalente forma di ristorazione) non è una parte di retribuzione che viene corrisposta in natura, ma un qualcosa che il datore di lavoro ti deve dare se tu effettivamente la utilizzi.
Se fosse una parte della retribuzione (quindi da dare a prescindere) dovrebbe entrare a far parte del reddito e quindi essere tassata alla fonte cosa che non mi risulta sia fatta sui buoni pasto. Poi, non sono un fiscalista quindi posso anche sbagliare, ma credo che ci sia una bella differenza fiscale (sia per l'Azienda che per il lavoratore) su 200 euro al mese dati in buoni pasto e la stessa somma data come aumento in buista paga.
E' come il discorso dei rimborsi in buoni benzina che ormai non esistono quasi più, sopraffatti dalle carte-carburante prepagate). Solo che quelli, per loro stessa natura li puoi usare solo per acquistare carburante, come è giusto che sia.

Saluti

comunque nessuno ti impedisce nel giorno che non vuoi mangiare di prendere lo stesso le pietanze e portarle a casa per esempio nella mia mensa si fanno anche i cestini una volta li davano per la notte ora invece ci danno il buono pasto
 
l'azienda dove lavoro io ha 250 dipendenti e per scelta della societa' non c'e' la mensa interna,ma la convenzione con una mensa esterna,che funge da mensa per tutta la zona industriale.l'azienda mette 3.50 euro noi (io no) 2.50 euro,comprensivi di primo,secondo,contorno,bevanda.il problema sta nel fatto che sono successi furti tra dipendenti di questi buoni mensa,e nonstante abbiano i numeri di serie e siano firmati e datati,come tutti credo,e' la parola di uno contro l'altro,quando dicono di esserseli venduti a vicenda.detto questo non conosco nessuno che ne faccia un uso esterno alla mensa e alle trattorie e ristoranti convenzionati,ma sicuramente ci saranno.basterebbe solo un po' di buon senso e correttezza.ma siccome questo si crede sia il paese dei( furbi)................. :rolleyes: ognuno faccia come meglio crede in coscenza(se ce l'ha) :D
 
leon83 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
quello che dovrebbe essere maggiormente controllato è che l'utilizzo che viene fatto di questi buoni sia conforme allo scopo che essi hanno, ossia quello di acquisto di prodotti alimentari.

E perchè? Se la mia retribuzione comprende una cifra X che il datore di lavoro mi corrisponde "in natura" (diciamo il controvalore di 8 euro?), concettualmente non vedo perchè non li posso convertire in qualcos'altro. In fin dei conti sono 8 euro MIEI, che me li mangi a mezzogiorno o a cena o ci compri la carta igienica non fa poi 'sta gran differenza. Dove sbaglio?

Dove lavoro io c'è la mensa. Per il mio pasto (primo e secondo con contorno) l'Azienda paga una cifra che credo sia sui 6-7 euro, io pago la bevanda (a prezzo politico, appena 20 cents) e, se lo voglio, il dessert o la frutta (altri 30 cents).
Se non vado in mensa non è che mi dà i 6 o 7 euro in contanti sulla busta paga, né sotto altra forma. L'Azienda li risparmia perchè per quel giorno non paga il mio pasto alla mensa, ma a me non entra nulla in tasca, quindi NON è una retribuzione.
In altre parole, la mensa (o l'equivalente forma di ristorazione) non è una parte di retribuzione che viene corrisposta in natura, ma un qualcosa che il datore di lavoro ti deve dare se tu effettivamente la utilizzi.
Se fosse una parte della retribuzione (quindi da dare a prescindere) dovrebbe entrare a far parte del reddito e quindi essere tassata alla fonte cosa che non mi risulta sia fatta sui buoni pasto. Poi, non sono un fiscalista quindi posso anche sbagliare, ma credo che ci sia una bella differenza fiscale (sia per l'Azienda che per il lavoratore) su 200 euro al mese dati in buoni pasto e la stessa somma data come aumento in buista paga.
E' come il discorso dei rimborsi in buoni benzina che ormai non esistono quasi più, sopraffatti dalle carte-carburante prepagate). Solo che quelli, per loro stessa natura li puoi usare solo per acquistare carburante, come è giusto che sia.

Saluti

comunque nessuno ti impedisce nel giorno che non vuoi mangiare di prendere lo stesso le pietanze e portarle a casa per esempio nella mia mensa si fanno anche i cestini una volta li davano per la notte ora invece ci danno il buono pasto

Esattamente così anche da noi. Con la differenza che a chi fa il turno di notte o nei festivi danno comunque il sacchetto. Da noi (almeno nello Stabilimento dove lavoro io) di buoni pasto non c'è nemmeno l'ombra.

Saluti
 
leon83 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Beh, in un supermercato si comprano tanti prodotti che non sono alimentari. :?
Purtroppo in Italia non si controlla come si dovrebbe.

ma avete mai provato ad utilizzare i buoni pasto?? perchè se non lo sapete non tutti i supermercati li accettano e si possono acquistare solo alimentari nella spesa e sono esclusi anche gli alcolici!

Non tutti i supermercati ma molti si (dove sto io la maggior parte), alcuni applicano una commissione supplementare dell'8-10% (ossia riconoscono al buono un valore facciale decurtato di quella percentuale), ma nessuno fa distinzione su quello che compri. Siccome si tratta di super ed ipermercati che vendono tutto, puoi andare lì e comparti ad esempio le scarpe od una piccola libreria coi buoni pasto. E questo non lo trovo corretto.

Saluti
 
Maxetto ha scritto:
Non ne posso più!!!!!!! :twisted: :twisted:
Ma è possibile che alla cassa del supermercato trovo sempre quelli che pagano con i buoni pasto?
Si perde un sacco di tempo, la cassiera li conta, li timbra, fa il calcolo di quello che il cliente deve aggiungere per arrivare al totale della spesa.
Ma i buoni pasto non dovrebbero essere usati solo per il pasto in mensa?
Perchè non li eliminano del tutto? :twisted:
Si perde un sacco di tempo anche quando ci sono anziani, ipovedenti, amputati di una mano davanti a noi alla cassa.Perchè non li eliminano del tutto? :twisted:
 
norbig ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Non ne posso più!!!!!!! :twisted: :twisted:
Ma è possibile che alla cassa del supermercato trovo sempre quelli che pagano con i buoni pasto?
Si perde un sacco di tempo, la cassiera li conta, li timbra, fa il calcolo di quello che il cliente deve aggiungere per arrivare al totale della spesa.
Ma i buoni pasto non dovrebbero essere usati solo per il pasto in mensa?
Perchè non li eliminano del tutto? :twisted:
Si perde un sacco di tempo anche quando ci sono anziani, ipovedenti, amputati di una mano davanti a noi alla cassa.Perchè non li eliminano del tutto? :twisted:

Cominciamo dai pensionati.?.... ;)
 
Maxetto ha scritto:
Non ne posso più!!!!!!! :twisted: :twisted:
Ma è possibile che alla cassa del supermercato trovo sempre quelli che pagano con i buoni pasto?
Si perde un sacco di tempo, la cassiera li conta, li timbra, fa il calcolo di quello che il cliente deve aggiungere per arrivare al totale della spesa.
Ma i buoni pasto non dovrebbero essere usati solo per il pasto in mensa?
Perchè non li eliminano del tutto? :twisted:

Durante un corso FSE avevo anch'io i buoni pasto, e, regolarmente, li usavo al supermercato. Nei 3? di buono, fossi andato in un bar, avrei potuto malapena comprare un toast, aggiungendo di mio per le bevande, mentre alla rosticceria del supermercato mi veniva fuori un pollo allo spiedo, oppure 2-3 fettine di arrosto, o ancora un trancio di pizza. Alla rosticceria "tradizionale" i prezzi erano doppi (infatti ha chiuso...): mi portavo nello zaino piatti di carta e posate, bottiglietta d'acqua minerale, sacchettino per i rifiuti, e mangiavo in aula, presto imitato da altri compagni di corso. Non mi sento in colpa per aver rubato tempo agli altri.
 
fabiologgia ha scritto:
+++Chiaramente dovrebbe essere sanzionato sia chi li usa per scopi diversi da quello, sia il commerciante che li accetta (spesso applicandoci sopra un ricarico che ignoro come venga conteggiato fiscalmente......). Saluti
Approfitto del tuo post come spunto per dare quelche informazione supplementare.
Farò l'esempio con un buono pasto da 5 euro tondi

Il datore di lavoro lo paga 5 euro + una commissione + spese di spedizione Iva
La commissione varai a seconda del potere contrattuale del'impresa che li acqiusta, le spese di spedizone a seconda dei volumi.
Diciamo che i "piccoli" pagano mediamente il 2% di commissioni e da 5 a 10 euro fissi per ogni spedizione. L'Iva (che per la maggior parte dei datori, ma non tutti, è "neutra") è del 4%
Il pagamento è, sempre per i piccoli, anticipato.
L'esercente che li ritira dovrebbe fornire una prestazione per 5 euro iva inclusa, poi deve chiedere il rimborso al soggetto emittente: il punto è che, mediamente, per avere il rimborso, tra commissioni e spese di spedizione l'esercente paga circa il 10% - 12% del valore facciale del buono, oltre ad attendere, sempre in media, ben 60 giorni per l'accredito del dovuto.

E' chaiaro a questo punto che gli esercenti in qualche modo si difendano. La soluzione di solito suggerita, ovvero quella che pur mandando in bestia le società emittenti di fatto è difficilmente attaccabile, è la stessa applicata pr le carte di credito (invero spesso molto più esose del pagobancomat): "servizio 10% (esempio) - 0 per pagamenti contanti o pagobancomat"

Sulla parte fiscale, ovviamente è una remunerazione aggiuntiva molto conveniente, perché fino a 5,29 euro non costituisce reddito imponibile (fiscale e previdenziale) per il lavoratore.

Nello spirito dei ticket, non vi sono particolari limiti nell'utilizzo per "la spesa" (come si diceva nel 3d, uno può farsi la spesa e portarsi il pasto sul luogo di lavoro), salvi limiti imposti dai singoli negozianti; per il pasto, teoricamente non è cumulabile, ma anche qui nessuno vieta ad uno di saltare un giorno il pranzo e all'indomani magiare il doppio ...
Non sono nemmeno vietabili la sera, perché "fiscalmente" sono ammessi anche per chi non ha la pausa pranzo e/o per chi ha orario part - time ...

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
leon83 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Beh, in un supermercato si comprano tanti prodotti che non sono alimentari. :?
Purtroppo in Italia non si controlla come si dovrebbe.

ma avete mai provato ad utilizzare i buoni pasto?? perchè se non lo sapete non tutti i supermercati li accettano e si possono acquistare solo alimentari nella spesa e sono esclusi anche gli alcolici!

Non tutti i supermercati ma molti si (dove sto io la maggior parte), alcuni applicano una commissione supplementare dell'8-10% (ossia riconoscono al buono un valore facciale decurtato di quella percentuale), ma nessuno fa distinzione su quello che compri. Siccome si tratta di super ed ipermercati che vendono tutto, puoi andare lì e comparti ad esempio le scarpe od una piccola libreria coi buoni pasto. E questo non lo trovo corretto.

Saluti

tutti i super e iper della mia zona, hanno un software nella cassa che divide i generi alimentari dal resto e non accettano buoni oltre l'importo dell'alimentare fresco.
 
maxressora ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
leon83 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Beh, in un supermercato si comprano tanti prodotti che non sono alimentari. :?
Purtroppo in Italia non si controlla come si dovrebbe.

ma avete mai provato ad utilizzare i buoni pasto?? perchè se non lo sapete non tutti i supermercati li accettano e si possono acquistare solo alimentari nella spesa e sono esclusi anche gli alcolici!

Non tutti i supermercati ma molti si (dove sto io la maggior parte), alcuni applicano una commissione supplementare dell'8-10% (ossia riconoscono al buono un valore facciale decurtato di quella percentuale), ma nessuno fa distinzione su quello che compri. Siccome si tratta di super ed ipermercati che vendono tutto, puoi andare lì e comparti ad esempio le scarpe od una piccola libreria coi buoni pasto. E questo non lo trovo corretto.

Saluti

tutti i super e iper della mia zona, hanno un software nella cassa che divide i generi alimentari dal resto e non accettano buoni oltre l'importo dell'alimentare fresco.

La trovo un'ottima soluzione che garantisce la completa fruibilità a chi li riceve salvaguardando però l'essenza stessa del buono e garantendone il suo uso in funsione di questa. Un tale software (che credo non sia una cosa così complicata) dovrebbe essere imposto a tutti i super ed ipermercati che accettano buoni pasto.

Saluti
 
a cosa servono i buoni pasto?a poter fare uns pausa pranzo con i colleghi, sviluppando la socialità, senza svenarsi al bar e potendo staccare dal lavoro...questo in teoria, poi siamo in italia, x cui ne vengono fatti gli usi più disparati....in passato qualcuno ha lottato per far ottenere a noi i ticket....

ognuno fa quel che vuole per carità....da me università statale, i soldi del ticket sono caricati sul badge, e hanno validità di un giorno...x cui se un giorno ti porti il pranzo da casa quei soldi li perdi....altrimenti pranzi fuori, metti il la tessera nel leggi bancomat...e via...
 
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