fabiologgia ha scritto:
+++Chiaramente dovrebbe essere sanzionato sia chi li usa per scopi diversi da quello, sia il commerciante che li accetta (spesso applicandoci sopra un ricarico che ignoro come venga conteggiato fiscalmente......). Saluti
Approfitto del tuo post come spunto per dare quelche informazione supplementare.
Farò l'esempio con un buono pasto da 5 euro tondi
Il datore di lavoro lo paga 5 euro + una commissione + spese di spedizione Iva
La commissione varai a seconda del potere contrattuale del'impresa che li acqiusta, le spese di spedizone a seconda dei volumi.
Diciamo che i "piccoli" pagano mediamente il 2% di commissioni e da 5 a 10 euro fissi per ogni spedizione. L'Iva (che per la maggior parte dei datori, ma non tutti, è "neutra") è del 4%
Il pagamento è, sempre per i piccoli, anticipato.
L'esercente che li ritira dovrebbe fornire una prestazione per 5 euro iva inclusa, poi deve chiedere il rimborso al soggetto emittente: il punto è che, mediamente, per avere il rimborso, tra commissioni e spese di spedizione l'esercente paga circa il 10% - 12% del valore facciale del buono, oltre ad attendere, sempre in media, ben 60 giorni per l'accredito del dovuto.
E' chaiaro a questo punto che gli esercenti in qualche modo si difendano. La soluzione di solito suggerita, ovvero quella che pur mandando in bestia le società emittenti di fatto è difficilmente attaccabile, è la stessa applicata pr le carte di credito (invero spesso molto più esose del pagobancomat): "servizio 10% (esempio) - 0 per pagamenti contanti o pagobancomat"
Sulla parte fiscale, ovviamente è una remunerazione aggiuntiva molto conveniente, perché fino a 5,29 euro non costituisce reddito imponibile (fiscale e previdenziale) per il lavoratore.
Nello spirito dei ticket, non vi sono particolari limiti nell'utilizzo per "la spesa" (come si diceva nel 3d, uno può farsi la spesa e portarsi il pasto sul luogo di lavoro), salvi limiti imposti dai singoli negozianti; per il pasto, teoricamente non è cumulabile, ma anche qui nessuno vieta ad uno di saltare un giorno il pranzo e all'indomani magiare il doppio ...
Non sono nemmeno vietabili la sera, perché "fiscalmente" sono ammessi anche per chi non ha la pausa pranzo e/o per chi ha orario part - time ...
Saluti