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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

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Il che non ha alcun senso.

Ripeto solo i pochi metri per aggirare la rotonda invece di dover sgomitare con le auto.
Alexmed ha scritto che nel suo tragitto abituale incontra tante rotonde,immagino su strade extraurbane quindi senza attraversamenti pedonali,quindi nel suo caso non è fattibile.
Ma in città io farei così e vedo qualche ciclista che fa così,molto meglio smettere per pochi secondi i panni di ciclista e indossare quelli del pedone che ha il suo attraversamento pedonale con precedenza piuttosto che avere un incontro ravvicinato con un automobilista che percorre le rotonde come se dovesse vincere un gran premio.
 
sequenza:
- scendi dalla bici
- sali portandola a mano sul marciapiede
- attendi di poter attraversare sulle striscie [hai menoprecedenza che da ciclista comunque]
- attraversa l'incrocio
- porta a mano la bici nuovamente in strada attendendo lo spazio nel traffico
- risali in sella

Ripetere 20 volte
la maggioranza ogni 100 o 200 metri.

Poi sempre per prudenza in quei tratti dove non c'è ciclabile meglio scendere e portarla mano sul marciapiede oppure in banchina ove non ci fosse.

:p

In città,almeno nelle città piccole,le rotonde le conti sulle dita di una mano quindi sarebbe un piccolo sacrificio in termini di tempo con enormi vantaggi in termini di sicurezza.
Alexmed ha purtroppo descritto molto bene cosa significa avere a che fare con le auto sulle rotonde,potendo io lo eviterei.
 
hai menoprecedenza che da ciclista comunque]

In realtà è il contrario.
In bici per immetterti sulla rotonda devi dare la precedenza e una volta che l'hai imboccata devi darla lo stesso perchè gli automobilisti già sono allergici a dare la precedenza alle auto,figuriamoci alle bici.
Da pedone invece hai la precedenza e basta,le auto che si devono immettere devono già rallentare,quelle che stanno percorrendo la rotonda potrebbero essere più pericolose perchè si sa che in uscita il gas va spalancato per non abbassare i tempi sul giro.
Anche una volta aggirata la rotonda per inserirsi in strada non vedo la necessità di dare alcuna precedenza,basta tenersi vicino al marciapiede.
 
In città,almeno nelle città piccole,le rotonde le conti sulle dita di una mano quindi sarebbe un piccolo sacrificio in termini di tempo con enormi vantaggi in termini di sicurezza.
Alexmed ha purtroppo descritto molto bene cosa significa avere a che fare con le auto sulle rotonde,potendo io lo eviterei.
concordo, soprattutto col fatto che oggi girare in bici anche stando attenti è abbastanza pericoloso.
Secondo me non solo nelle rotonde ed in ambito urbano.
Un mio compaesano è stato ucciso da uno scooter, su un'ampia curva in piena campagna, mentre faceva una pedalata serale estiva con la moglie. Classica bici holland per intendersi.

premesso questo, dipende, cisono cittadine come Lodi dove le rotonde son spuntate ogni cento metri perché secondo loro fluidificano il traffico.
E per giustificare il mettere in quasi centro storico un grosso centro commerciale.
Da quando han tolto i semafori il numero di travolti (bici e pedoni) ha avuto un aumento importante.
 
Ovvero, frena, sgancia gli scarpini, scendi, cammina con gli scarpini con gli attacchi, risali, riaggancia gli scarpini, rifrena, etc per 20 volte, più fermate di una via crucis... tantovale andare a piedi...

Ri ripeto parlo di persone che vanno in bici in città (quindi senza scarpini e attacchi),continuate a parlare di uno scenario che non centra nulla con quello che sto dicendo io.
 
sgancia gli scarpini

...ecco, gli scarpini: credo che finirei a pelle d'orso in 3-2-1 se avessi i piedi vincolati ai pedali....... da assoluto profano chiedo: capisco che per uso agonistico non ci si possa permettere di perdere la presa sul pedale, ma quando si viaggia per diporto o comunque a passo "normale", servono gli scarpini? Ripeto, è una curiosità...
 
premesso questo, dipende, cisono cittadine come Lodi dove le rotonde son spuntate ogni cento metri perché secondo loro fluidificano il traffico.
E per giustificare il mettere in quasi centro storico un grosso centro commerciale.
Da quando han tolto i semafori il numero di travolti (bici e pedoni) ha avuto un aumento importante.

Qui per fortuna le rotonde in città non sono tantissime,ce ne sono ma comunque credo che nel tragitto di un ciclista non facciano tanta differenza in termini di tempi di percorrenza.
Sicuramente rispetto a un classico incrocio con semaforo si creano più occasioni per incrociare flussi di traffico differenti.

Va detto però che quelle potenzialmente pericolose (cioè quelle più grandi che vengono percorse in maniera allegra) di solito hanno a lato gli attraversamenti misti pedonali ciclabili quindi il ciclista potrebbe senza scendere dalla bici evitare di imboccare la rotonda.
 
In realtà è il contrario.
in teoria, in pratica, l'automobilista medio che VEDE davanti in rotonda una bici che impegna l'uscita che sta per prendere:
a) accelera ed investe il ciclista "tanto ho lo spazzaneve davanti"
b) attende che liberi il passaggio ed esce

Stessa situazione ma intravede una persona con bici sul marciapiede di fronte alle pedonali:
a) si ferma e da precedenza al / ai pedoni
b) tira dritto.

* Nota: io sono stato tamponato in situazioni simili, vicino alle strisce, per due volte ed in un caso non avevo nemmeno frenato, solo tolto gas per tempo.
 
...ecco, gli scarpini: credo che finirei a pelle d'orso in 3-2-1 se avessi i piedi vincolati ai pedali....... da assoluto profano chiedo: capisco che per uso agonistico non ci si possa permettere di perdere la presa sul pedale, ma quando si viaggia per diporto o comunque a passo "normale", servono gli scarpini? Ripeto, è una curiosità...
si vede che anch'io "non sono del mestiere" :D
"scarpini? what's scarpini?"
 
Ri ripeto parlo di persone che vanno in bici in città (quindi senza scarpini e attacchi),continuate a parlare di uno scenario che non centra nulla con quello che sto dicendo io.
Stavo rispondendo ad un quote su post di Alexmed che a quello si riferiva, il dialogo è pluralista, non accentrato su una singola affermazione.
 
Questa è una delle rotonde a cui mi riferivo
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In questo caso c'è la pista/corsia ciclabile e l'attraversamento pedonale/ciclabile quindi verrebbe spontaneo per un ciclista evitare di imboccare la rotonda e doversela vedere con le auto che ti affiancano o ti tagliano la strada.
Ma anche nelle rotonde sprovviste di corsia per le bici io preferirei comunque scendere dalla bici e attraversare sulle strisce.
Innanzitutto avrei la precedenza e poi sarei fermo,potrei voltarmi bene per vedere se dalla mia sinistra arrivano auto.
Pedalando invece per fare la stessa cosa dovrei voltarmi cercando di vedere anche dietro di me cosa succede.
Chi me lo fa fare?
Se poi invece uno segue la teoria di Gino Bartali che non voleva mai mettere il piede a terra auguri ma per me non ha senso,ripeto parlo di persone che si spostano in bici in città,magari per brevi tragitti senza alcun bisogno di tenere una velocità media sostenuta o guardare ai tempi di percorrenza.
 
in teoria, in pratica, l'automobilista medio che VEDE davanti in rotonda una bici che impegna l'uscita che sta per prendere:
a) accelera ed investe il ciclista "tanto ho lo spazzaneve davanti"
b) attende che liberi il passaggio ed esce

Stessa situazione ma intravede una persona con bici sul marciapiede di fronte alle pedonali:
a) si ferma e da precedenza al / ai pedoni
b) tira dritto.

* Nota: io sono stato tamponato in situazioni simili, vicino alle strisce, per due volte ed in un caso non avevo nemmeno frenato, solo tolto gas per tempo.

La differenza enorme è che in rotonda se l'automobilista tira dritto il ciclista finisce all'ospedale.
Se il ciclista diventa temporaneamente pedone e l'automobilista tira dritto lui rimane illeso sul marciapiede,perde solo la precedenza.
Mi sembra che abbia molto da guadagnarci a scendere dalla bici per pochi secondi.
 
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