È ingiusto dire che Audi 80 dell'epoca fosse 20 avanti. Ha debuttato anfine anni 70 e i basava su meccanica della precedente serie, con prestazioni davvero modeste, ma con carrozzeria aggiustata da Giugiaro.La 75 gode di tanta popolarità (solo fra gli alfisti e solo in Italia) perché è l'ultima auto dell'azienda. Se Alfa avesse continuato ad esistete, probabilmente sarebbe oggi ricordata per quello che è, ovvero un prodotto fatto in economia con quello che c'era, senza alcuna possibilità di combattere ad armi pari contro le tedesche che proprio in quegli anni presero il volo: BMW serie 3, Mercedes 190 e Audi 80 erano venti anni avanti e solo la bontà del progetto iniziale permise alla 75 di tenere botta in termini di pure prestazioni, non certo in termini di qualità (aspetto principale), ergonomia, comfort, consumi, flessibilità della piattaforma per produrre varianti di carrozzeria e derivate. Tutte cose che importano piú delle prestazioni pure.
Anche nei piani dell'IRI la 75 era una macchina di passaggio, fatta perché altro non si poteva, in attesa di tempi migliori. Che non sono mai arrivati
BMW 3 anche nasce progettualmemte negli 70 e non credo avesse soluzioni tecnologiche d'avanguardia, ma piuttosto tradizionali.
Meglio la 190 di Sacco col multilink che stabilì nuovi riferimenti di confort, qualità e design.
La 75 sfruttava una meccanica collaudata e ancora adeguata ai tempi e alla concorrenza.
Di certo il mezzo milione di veicoli prodotti qualche pensiero l'avrà dato alle tedesche. Peccato non avesse alle spalle una proprietà stabile.
.