ItalianDandy ha scritto:Vi lamentate di Giulietta (GIUSTAMENTE)....ma pensate che si doveva chiamare MILANO!!!!!! :lol: Lì dove è ormai rimasto solo un museo ancora chiuso..... :lol:
Che tristezza......
sarebbe stato...diabolico :shock:
ItalianDandy ha scritto:Vi lamentate di Giulietta (GIUSTAMENTE)....ma pensate che si doveva chiamare MILANO!!!!!! :lol: Lì dove è ormai rimasto solo un museo ancora chiuso..... :lol:
Che tristezza......
chassis_engineer ha scritto:No, mi chiedo che cosa sia il premium.vecchioAlfista ha scritto:è una constatazione od una domanda rivolta al popolo bue che compra prima tedesco e poi il resto?![]()
Se qualcuno lo sa, leggo volentieri perchè non ne conosco la definizione.
Vedo che se lo chiede anche un redattore nella homepage di 4R.
Bravo, son d'accordo.....Mr. Write ha scritto:Fossero i nomi il problema, qua si sono completamente DIMENTICATI cosa diamine sia quel simbolo con la croce ed il biscione porca miseria.
chassis_engineer ha scritto:No, mi chiedo che cosa sia il premium.vecchioAlfista ha scritto:è una constatazione od una domanda rivolta al popolo bue che compra prima tedesco e poi il resto?![]()
Se qualcuno lo sa, leggo volentieri perchè non ne conosco la definizione.
Vedo che se lo chiede anche un redattore nella homepage di 4R.
Ah, se il problema è avere 10 pagine di listino su 4R con 10 milioni di versioni, sappi che Alfa non l'ha mai avute, nè mai le avrà.gdd78 ha scritto:Per me premium è una marca che come tale si presenta e come tale viene riconosciuta. Per cui si attiva un certo meccanismo che produce auto con un alto livello di servizio e un'alta qualità percepita che a sua volta genera nei clienti qulla soffisfazione edonistica che spinge a spendere più del vero valore di un'auto pur di possederla. Anche a scapito di qualche compromesso e di scelte fini a se stesse. L'importante è che l'immagine su tutto sia preservata. Se entro in concessionaria mi offrono il caffé, se ho un problema mi danno subito l'auto sostitutiva, ho la trazione integrale e tre turbo, tutti si girano a guardare la mia macchina, i tasti non scricchiolano neanche se c'è un terremoto... Poi questo meccanismo produce come effetto collaterale positivo un più alto valore del tempo. Data questa definizione i marchi che ricadono nelle premium sono ad esempio Audi, BMW, Mercedes e Mini. Ma anche seppure in misura minore le VW, le Citroen DS, Smart e la 500...
Il probema sorge quando una marca di presenta come premium ma non viene riconosciuta come tale, per lo meno non da un buon seguito di pubblico o non dappertutto. Allora quella marca produce auto con compromessi, costose e dalla qualità non riconosciuta. A torto a ragione ma se succede non avranno il successo sperato, i clienti saranno delusi e le case spenderanno denaro inutilmente. Case come la Volvo, la Saab, la Lancia e l'Alfa Romeo sono spesso incorse in problemi di questo tipo. Grandi investimenti, poche vendite, clienti poco soddisfatti. Forse semplicemente in Alfa Romeo come in Lancia hanno riconosciuto che non hanno le capacità e/o le risorse per presentarsi come premium e allora meglio abbassare il livello delle aspettative.
chassis_engineer ha scritto:Ah, se il problema è avere 10 pagine di listino su 4R con 10 milioni di versioni, sappi che Alfa non l'ha mai avute, nè mai le avrà.gdd78 ha scritto:Per me premium è una marca che come tale si presenta e come tale viene riconosciuta. Per cui si attiva un certo meccanismo che produce auto con un alto livello di servizio e un'alta qualità percepita che a sua volta genera nei clienti quella soffisfazione edonistica che spinge a spendere più del vero valore di un'auto pur di possederla. Anche a scapito di qualche compromesso e di scelte fini a se stesse. L'importante è che l'immagine su tutto sia preservata. Se entro in concessionaria mi offrono il caffé, se ho un problema mi danno subito l'auto sostitutiva, ho la trazione integrale e tre turbo, tutti si girano a guardare la mia macchina, i tasti non scricchiolano neanche se c'è un terremoto... Poi questo meccanismo produce come effetto collaterale positivo un più alto valore del tempo. Data questa definizione i marchi che ricadono nelle premium sono ad esempio Audi, BMW, Mercedes e Mini. Ma anche seppure in misura minore le VW, le Citroen DS, Smart e la 500...
Il probema sorge quando una marca di presenta come premium ma non viene riconosciuta come tale, per lo meno non da un buon seguito di pubblico o non dappertutto. Allora quella marca produce auto con compromessi, costose e dalla qualità non riconosciuta. A torto a ragione ma se succede non avranno il successo sperato, i clienti saranno delusi e le case spenderanno denaro inutilmente. Case come la Volvo, la Saab, la Lancia e l'Alfa Romeo sono spesso incorse in problemi di questo tipo. Grandi investimenti, poche vendite, clienti poco soddisfatti. Forse semplicemente in Alfa Romeo come in Lancia hanno riconosciuto che non hanno le capacità e/o le risorse per presentarsi come premium e allora meglio abbassare il livello delle aspettative.
Se il problema è avere versioni con millemila cavalli, tre turbo e la TI, sappi che Alfa non le ha mai avute, nè mai le avrà.
Se il problema è avere la potenza commerciale della Germania, sappi che l'Italia non ce l'ha.
Per il caffè, invece, basta una buona fornitura di Lavazza, credo.
angelo0 ha scritto:un grazie a Rosberg,
infatti a me non interessa ,quale modello costa di piu o che sia un premium,cio che io voglio dire da Post, é solo cio che puo essere l'accollamento di un nome ad una macchina la cui il dato nome si rischia di non essere accettato e se per tale fatto non viene considerata e messa da parte nel momento di compra.
Io sono del parere che la continuita di un modello faccia percepire un prodotto migliore perché verrebbe riconosciuto come prodotto migliorato e non un prodotto nuovo da verificare la su qualitá:
Scusa se mi intrometto e se mi permetto, ma la domanda "sorge spontanea": MA CHE STAI A DI'??antonio e. ha scritto:Mi.To. e Giulietta, entrambi rivelatisi modelli di successo su tutti i mercati.
Mr. Write ha scritto:PROBLEMI DI SERVER ANCHE PER QUESTO MESSAGGIO? DITEMI.
Premium è derivare una C da una D, una E da una F, come fanno in bmw, oppure produrre un'ottimo pianale MLB, come fa AUDI e tirare fuori delle auto dalla A4 in sù, escluse SUV e SPORTIVE (Condivise tra VW AUDI PORSCHE).
Usare nomi come giulietta e giulia è una vergogna per delle auto che rattoppano solo i mancati successi di GP, PUNTO EVO, BRAVO, DELTA o dell'inesistenza di auto D E nel gruppone. Fine del discorso.
Fossero i nomi il problema, qua si sono completamente DIMENTICATI cosa diamine sia quel simbolo con la croce ed il biscione porca miseria.
PEr quanto riguarda gli allestimenti sono d'accordo anch'io. Un allestimento secco e la lista degli optionals. Mentre diverse tipologie di motori credo che sia utile. Alla fine l'alfa aveva i motori che le servivano, 4 e 6 cilindri di varie cilindrate, carburatori o iniezione, anche delle turbodiesel. Le 33 èrano disponibili 2 o 4 ruote motrici, berlina e station wagon, benzina in diverse cilindrte e potenze + turbodiesel. Credo che l'unica cosa che manchi a G10 sono e versioni 4X4 sulla Qv e la m-jet 170. La mito ha tutto. La G13 dovrà dare di più.chassis_engineer ha scritto:Ah, se il problema è avere 10 pagine di listino su 4R con 10 milioni di versioni, sappi che Alfa non l'ha mai avute, nè mai le avrà.gdd78 ha scritto:Per me premium è una marca che come tale si presenta e come tale viene riconosciuta. Per cui si attiva un certo meccanismo che produce auto con un alto livello di servizio e un'alta qualità percepita che a sua volta genera nei clienti qulla soffisfazione edonistica che spinge a spendere più del vero valore di un'auto pur di possederla. Anche a scapito di qualche compromesso e di scelte fini a se stesse. L'importante è che l'immagine su tutto sia preservata. Se entro in concessionaria mi offrono il caffé, se ho un problema mi danno subito l'auto sostitutiva, ho la trazione integrale e tre turbo, tutti si girano a guardare la mia macchina, i tasti non scricchiolano neanche se c'è un terremoto... Poi questo meccanismo produce come effetto collaterale positivo un più alto valore del tempo. Data questa definizione i marchi che ricadono nelle premium sono ad esempio Audi, BMW, Mercedes e Mini. Ma anche seppure in misura minore le VW, le Citroen DS, Smart e la 500...
Il probema sorge quando una marca di presenta come premium ma non viene riconosciuta come tale, per lo meno non da un buon seguito di pubblico o non dappertutto. Allora quella marca produce auto con compromessi, costose e dalla qualità non riconosciuta. A torto a ragione ma se succede non avranno il successo sperato, i clienti saranno delusi e le case spenderanno denaro inutilmente. Case come la Volvo, la Saab, la Lancia e l'Alfa Romeo sono spesso incorse in problemi di questo tipo. Grandi investimenti, poche vendite, clienti poco soddisfatti. Forse semplicemente in Alfa Romeo come in Lancia hanno riconosciuto che non hanno le capacità e/o le risorse per presentarsi come premium e allora meglio abbassare il livello delle aspettative.
Se il problema è avere versioni con millemila cavalli, tre turbo e la TI, sappi che Alfa non le ha mai avute, nè mai le avrà.
Se il problema è avere la potenza commerciale della Germania, sappi che l'Italia non ce l'ha.
Per il caffè, invece, basta una buona fornitura di Lavazza, credo.
antonio e. ha scritto:E comunque, al di là dei nomi, quel che conta è la qualità dei prodotti, e qui c'è poco da fare: il giudice è il mercato! E ad essere leali, bisogna riconoscere che, dopo la disastrosa picchiata degli anni 2005-2008, che hanno portato l'Alfa a due passi dalla totale scomparsa, dal 2009 la tendenza si è invertita grazie a Mi.To. e Giulietta, entrambi rivelatisi modelli di successo su tutti i mercati. Oggi si può dire che l'Alfa sia a metà del guado: dal minimo storico dello 0,7% di penetrazione commerciale in europa è risalita man mano all'1%, quindi a metà strada rispetto alle "vette" dell'1,2-1,3% dei tempi "aurei" di 10 anni con volumi di oltre 200.000 auto/anno grazie a 147/156. Ma adesso viene il momento più critico: il lancio della nuova "Giulia" e della "Crossover". E, soprattutto per la prima, a leggere le ultime indiscrezioni sulle intuizioni "amerikane" di M. i rischi di ripetere la sfortunata esperienza della 159 o, peggio ancora, della "Thesis" (!) non mancano...
agricolo - 3 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa