<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Qualcuno riaccenda il lume della ragione.... | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Qualcuno riaccenda il lume della ragione....

Ripeto non vedo il motivo per provare fastidio o immedesimarsi in una scelta che non è nostra.
Se un uomo decide di stare assieme a un altro uomo finchè non decide che l'altro uomo devo essere io la cosa non mi riguarda.
Non sono affari miei.
Sarebbe come provare fastidio perchè al ristorante al tavolo accanto uno mette l'ananas sulla sua pizza.
Ma infatti : non mi sogno neppure di contestare quel che la gente può fare privatamente, non è che mi dia fastidio, ad esempio, il fatto che esistano i locali gay.... è normale, e dopotutto l'omosessualità c'è sempre stata.

E mi è successo anche qualche volta di uscire a cena con amici (amici di amiche, diciamo..... le donne hanno non di rado amici gay) tra cui c'era qualcuno gay : non m'interessa, basta che non siano sfacciati o esibizionisti.

Ma un conto è questo che è normale tolleranza verso un fenomeno che alla fine c'è sempre stato, un conto è la mentalità di certa gente d'oggi - quella alla base dell'apertura di questo topic - che pretenderebbe di abolire il genere maschile / femminile, a cominciare dal linguaggio con una pretesa pelosa "neutralità".... eh no signori miei, la tolleranza è un conto ma non è che gli si può lasciar stravolgere la natura.

Se ad esempio io fossi il padre del ragazzo, un liceale mi pare, la cui insegnante pretendeva di far indossare il tutù anche ai maschi in nome di quest'assurda "parità", direi a mio figlio che lo appoggio totalmente nel non farlo e chissene delle "pretese" folli di questa donna, arrivando anche a fare azione legale, esposti alle autorità competenti ecc. : se a me a suo tempo avessero "ordinato" una cosa simile penso avrei messo le mani addosso all'insegnante, altro che ridere. A tutto ci deve essere un limite.
 
Citazione da una serie tv.

Tutto quello che viene prima del ma (o del basta che) non conta niente.

Citazione del Papa (spero che i mod me la passino perchè non si tratta di religione ma di civiltà imho).

Chi sono io per giudicare.
 
Citazione da una serie tv.

Tutto quello che viene prima del ma (o del basta che) non conta niente.

Citazione del Papa (spero che i mod me la passino perchè non si tratta di religione ma di civiltà imho).

Chi sono io per giudicare.

Il Papa è infallibile per definizione, ma in questo caso mi azzardo a correggerlo: tutti possono giudicare. Fa parte della libertà di pensiero e di espressione. Quello che non tutti - per fortuna - possono fare è condannare, perché quello è tutto un altro film.
 
Io sono sempre più convinto che i concetti, a tutti i livelli, vadano proposti e spiegati, non imposti. L'imposizione normalmente ottiene l'effetto opposto, chi è già favorevole al "concetto" lo abbraccia senza doverlo costringere, chi non lo è si irrigidisce ancora di più sulle sue posizioni (succede anche con la "transizione"..... ), e credo che le sparate come questa ne siano l'esempio più concreto.
 
Il Papa è infallibile per definizione, ma in questo caso mi azzardo a correggerlo: tutti possono giudicare. Fa parte della libertà di pensiero e di espressione. Quello che non tutti - per fortuna - possono fare è condannare, perché quello è tutto un altro film.

Non tutti sentono il bisogno di farlo però.
Il semplice fatto che si parli con fastidio di una mera eventualità secondo me significa arrogarsi il diritto di giudicare e condannare (perchè di questo si tratta purtroppo) qualcosa che banalmente non ci riguarda.

Io sono sempre più convinto che i concetti, a tutti i livelli, vadano proposti e spiegati, non imposti. L'imposizione normalmente ottiene l'effetto opposto, chi è già favorevole al "concetto" lo abbraccia senza doverlo costringere, chi non lo è si irrigidisce ancora di più sulle sue posizioni (succede anche con la "transizione"..... ), e credo che le sparate come questa ne siano l'esempio più concreto.

L'argomento di partenza del topic,cioè come chiamare cose e persone,credo che si possa catalogare in maniera unanime nella categoria XXXXX mentali.
Purtroppo a volte certi discorsi marginali diventano per non so quale assurda ragione non dico fondamentali ma importanti.
E quando si esagera vedendo discriminazioni dappertutto,anche dove non ci sono,si finisce per far finta di non vedere o per rendere più accettabili socialmente le vere discriminazioni.
Perchè a un certo punto,giustamente o meno dipende dai punti di vista,a forza di sentire che non si può dire questo e non si può dire quello la gente si rompe e dice qualcosa di molto peggiore...
 
arrogarsi il diritto di giudicare e condannare
Ribadisco che - sempre IMHO - sono ambiti di applicazione diversi: giudicare è facoltà dell'uomo in quanto essere pensante (anche se a volte sorgono seri dubbi al riguardo...), condannare rientra nella sfera di stabilire ciò che è lecito e ciò che non lo è.
Purtroppo a volte certi discorsi marginali diventano per non so quale assurda ragione non dico fondamentali ma importanti.
Il problema è proprio questo: una cosa come quella in oggetto dovrebbe essere liquidata con un "ma mi faccia il piacere!" collettivo (locuzione decurtisiana sostituibile con un invito tutto veneto a recarsi in un certo posto...). Purtroppo invece non mancano mai fior di intellettuali e professoroni che queste "battaglie" le fanno proprie e con esse martellano i timpani, e non solo quelli.... e così finisce che si parla di togliere il personaggio di Zio Paperone dal cast dei fumetti (notizia fresca, non chiedetemi perchè, non lo so, e non voglio saperlo)....
 
Pure Zio Paperone adesso è politicamente scorretto?
E' avaro ok,forse nelle versioni più datate del fumetto era addirittura un po' crudele,però è il mio personaggio preferito.
 
A quanto pare c'erano 2 storie a contenuto razzista.
Considerando che i fumetti esistono da secoli e che la sensibilità su certi temi è cambiata chissà quante ce ne saranno potenzialmente bannabili.
 
Pure Zio Paperone adesso è politicamente scorretto?
E' avaro ok,forse nelle versioni più datate del fumetto era addirittura un po' crudele,però è il mio personaggio preferito.
Per maggiore precisione (sono andato a controllare), Don Rosa ha ricevuto dalla Disney (Walt starà trivellando la toba) in cui gli comunicano che non saranno mai ristampate/ripubblicate due sue storie con protagonista il vecchio papero, in quanto contengono elementi di razzismo (c'entra, se ho ben capito, il personaggio di uno zombi i origini africane, o qualcosa del genere...).
Mala tempora currunt, et peiora parantur.....
 
A quanto pare c'erano 2 storie a contenuto razzista.
Considerando che i fumetti esistono da secoli e che la sensibilità su certi temi è cambiata chissà quante ce ne saranno potenzialmente bannabili.
Io mi sono salvato su un hard disk l'intera raccolta di Tex in pdf, a scanso di future incursioni dei fanatici woke....
 
Vabbè dai poco male.
A differenza dei film disney di storie a fumetti ce ne saranno migliaia per ogni personaggio,se anche una su dieci non fosse più in linea con gli standard attuali sulle varie tematiche ne rimarranno comunque talmente tante che non basterebbe una vita per leggerle tutte.
 
Vabbè dai poco male.
A differenza dei film disney di storie a fumetti ce ne saranno migliaia per ogni personaggio,se anche una su dieci non fosse più in linea con gli standard attuali sulle varie tematiche ne rimarranno comunque talmente tante che non basterebbe una vita per leggerle tutte.
E' il principio che conta. Si comincia da qualche storia a fumetti, e si finisce al Ministero della Verità e alla Psicopolizia tratteggiate da Orwell.....
 
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