Dato che siamo nel mood scientifico, riporto le prime righe della definizione su wiki:
In
biologia, il
sesso (dal
latino sexum,[1] ovvero diviso, separato, a significare la distinzione) è il
complesso dei caratteri anatomici, morfologici e fisiologici che determinano e distinguono tra gli organismi di una stessa specie i generi femminile e maschile.[2] È l'elemento alla base della
riproduzione sessuata sia degli
animali sia dei
vegetali.
[3][4] In
antropologia e in altre
scienze sociali il termine indica anche il complesso delle
attività sessuali o della
sessualità.
La riproduzione sessuata comporta la ricombinazione dei
geni mediante
meiosi, che porta alla formazione di cellule
aploidi specializzate chiamate
gameti.
Comunemente nelle piante e negli animali, gli organismi maschili producono gameti più piccoli (spermatozoi) rispetto a quelli più grandi degli organismi femminili (ovuli).[5][6] Coppie di gameti femminili e maschili si fondono nella
fecondazione per formare lo
zigote, prima cellula
diploide della nuova
prole che eredita una selezione dei tratti di ciascun genitore. Convenzionalmente la femmina viene indicata con il simbolo ♀, rappresentazione stilizzata della mano della dea
Venere che sorregge uno specchio, mentre il maschio viene rappresentato con il simbolo ♂, rappresentazione stilizzata dello scudo e della lancia del dio romano
Marte.
Non necessariamente il sesso ha significato di maschio e femmina. Infatti, esistono alcune forme di riproduzione sessuale, nel senso di ricongiungimento di corredi genetici separati, con gameti di identico tipo (
isogamia), ad esempio in alcune
felci a spore uguali (isosporee). Alcune specie utilizzano la riproduzione sessuata
partenogenetica, in cui non si distingue fra femmine e maschi e vi è la produzione solo di
ovociti, in grado di svilupparsi senza fecondazione.