Il concessionario mi ha gentilmente fatto provare la nuova Thema - versione executive 239 CV. Un breve giretto, con asfalto asciuto.
Premetto che la diffidenza era notevole, viste le origini cosi poco Lancia.
All'esterno si presenta veramente imponente, con enormi cerchi da 20" ed un assetto ben piantato, di un bel marrone metallizzato. E' certamente diversa da a6, serie 5 e serie E con cui si confronta, ha una sua personalità, ma continuo a pensare che qualcosa di più vicino allo spirito della marca si doveva fare sia nella coda che soprattutto nel frontale, dove per identificarla come una Lancia bisogna andare a leggere lo stemma.
Aperta la porta con il key-less, l'abitacolo appare veramente lussuoso. Veramente splendidi i sedili in pelle Frau bicolore beige-marrone e molto bello anche il vero legno della plancia. Materiali di qualità. e grande spazio, con infinite regolazioni elettriche anche per la pedaliera. Qui si ritrova qualcosa dello stile torinese.
La porta si chiude con un senso di compattezza un pò inferiore a quello della Thesis.
Pressione sul pulsante, il V6 si avvia e non si sente alcun sussulto né vibrazione: buono.
Rilasciato lo scomodo pedale del freno (la Thesis lo aveva elettrico) l'auto parte con una notevole coppia ed una buona spinta. Grande souplesse e sorpassi rapidi. Lo sterzo è piacevolmente duro, non artificiale.
Arriva la prima grande rotonda; in frenata poco beccheggio. La macchina gira facilmente, con poco sterzo e poco rollio, non è flaccida pur digerendo le sconnessioni con facilità. Nessuna spia si accende.
La strumentazione è un pò troppo appariscente; era meglio una grafica più sobria. Simpatico il radar che aggancia il veicolo che precede; pare che funzioni bene anche se si corre il rischio di addormentarsi.
La guida è piacevole, silenziosa, con cambi marcia morbidi; peccato che non ci sia il manuale.
Rientro alla base, rimetto il freno con una certa pressione. Uno sguardo ai posti dietro, con molto spazio ed una miriade di accessori (sedili riscaldati, tendina elettrica, ecc). Grande il bagagliaio, con sedili abbattibili.
Ci allontaniamo e lei si chiude da sola.
Costa circa 15000 ? meno delle concorrenti tedesche; non è poco, anche perchè ormai la differenza non si recupera più al momento della rivendita, come hanno imparato a proprie spese i vari proprietari di CLS, serie E ecc.
In sintesi, la macchina c'è, non è un bidone rivestito, la sensazione è che quello che gli hanno permesso di fare lo hanno fatto bene (in primis il motore, le sospensioni e gli interni), anche se il Lancista avrebbe preferito una differenziazione maggiore dalla C300.
Uscendo, riflettevo al figurone che avrebbe fatto la Thesis con quel bel 6V (che è anche piuttosto compatto e leggero) al posto del 150 CV 2 valvole dell'esordio, e che razza di missile sarebbe la 159 con quella enorme coppia sotto il piede.
Saluti
Premetto che la diffidenza era notevole, viste le origini cosi poco Lancia.
All'esterno si presenta veramente imponente, con enormi cerchi da 20" ed un assetto ben piantato, di un bel marrone metallizzato. E' certamente diversa da a6, serie 5 e serie E con cui si confronta, ha una sua personalità, ma continuo a pensare che qualcosa di più vicino allo spirito della marca si doveva fare sia nella coda che soprattutto nel frontale, dove per identificarla come una Lancia bisogna andare a leggere lo stemma.
Aperta la porta con il key-less, l'abitacolo appare veramente lussuoso. Veramente splendidi i sedili in pelle Frau bicolore beige-marrone e molto bello anche il vero legno della plancia. Materiali di qualità. e grande spazio, con infinite regolazioni elettriche anche per la pedaliera. Qui si ritrova qualcosa dello stile torinese.
La porta si chiude con un senso di compattezza un pò inferiore a quello della Thesis.
Pressione sul pulsante, il V6 si avvia e non si sente alcun sussulto né vibrazione: buono.
Rilasciato lo scomodo pedale del freno (la Thesis lo aveva elettrico) l'auto parte con una notevole coppia ed una buona spinta. Grande souplesse e sorpassi rapidi. Lo sterzo è piacevolmente duro, non artificiale.
Arriva la prima grande rotonda; in frenata poco beccheggio. La macchina gira facilmente, con poco sterzo e poco rollio, non è flaccida pur digerendo le sconnessioni con facilità. Nessuna spia si accende.
La strumentazione è un pò troppo appariscente; era meglio una grafica più sobria. Simpatico il radar che aggancia il veicolo che precede; pare che funzioni bene anche se si corre il rischio di addormentarsi.
La guida è piacevole, silenziosa, con cambi marcia morbidi; peccato che non ci sia il manuale.
Rientro alla base, rimetto il freno con una certa pressione. Uno sguardo ai posti dietro, con molto spazio ed una miriade di accessori (sedili riscaldati, tendina elettrica, ecc). Grande il bagagliaio, con sedili abbattibili.
Ci allontaniamo e lei si chiude da sola.
Costa circa 15000 ? meno delle concorrenti tedesche; non è poco, anche perchè ormai la differenza non si recupera più al momento della rivendita, come hanno imparato a proprie spese i vari proprietari di CLS, serie E ecc.
In sintesi, la macchina c'è, non è un bidone rivestito, la sensazione è che quello che gli hanno permesso di fare lo hanno fatto bene (in primis il motore, le sospensioni e gli interni), anche se il Lancista avrebbe preferito una differenziazione maggiore dalla C300.
Uscendo, riflettevo al figurone che avrebbe fatto la Thesis con quel bel 6V (che è anche piuttosto compatto e leggero) al posto del 150 CV 2 valvole dell'esordio, e che razza di missile sarebbe la 159 con quella enorme coppia sotto il piede.
Saluti