FurettoS
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Nell'autosalone, ormai riordinato dopo la presentazione ufficiale, trovano posto in bella vista due sole A1, le altre sono comunque sparse tra gli innumerevoli metri quadrati dello show room.
La cosa che subito viene in mente è che "la piccola di casa" non sfigura proprio per niente rispetto alle sorelle maggiori ed anzi le attenzioni, al momento, sono tutte per lei.
Devono averci riflettuto bene quelli di ingolstadt e guardandosi attorno si saranno nuovamente chiesti quale fosse un anello mancante (perdonatemi il gioco di parole) in questo segmento.
Di auto giocose, spiritose e sportiveggianti in fondo, tra le City-Car, di certo non mancavano; quello che invece non c'era,anche sul versante definito "premium", era un auto che oltre a questo offrisse, paradossalmente, sensazioni destinate ad una berlina.
Lo avevo già detto, quello a cui avrei mirato, della A1, era la sensazinoe che questa mi avrebbe trasmesso scendendo dalla mia berlina degli anelli e montando sulla piccola.
Bene, la sensazione, che poi è solida realtà, è quella di non trovarsi in una City-Car ma almeno in una piccola A3.
La solidita e la qualitàa costruttiva inizia già all'apertura delle porte, una robustezza ed una precisione di assemblaggio che riecheggia anche nella chiusura con quel tipico suono cupo ed ovattato ma senza indecisioni se non una spinta sicura.
La cura degli interni è di classe superiore, non ci sono fronzoli o forme giocattolo ma molta sostanza, ergonomie pulite ma funzionali e materiali di livello.
La cura del particolare e il senso di accomunamento al marchio è ovunque ed è impossibile sentirsi inferiori rispetto agli altri modelli della casa, un duplice effetto questo; di conferma per chi già possiede una Audi di gratificazione per chi non ne ha mai posseduta una.
Si va dalla manopola di accensione delle luci praticamente uguale nel design alla TT, al CDB centrale nel cupolino a matrice bianca, alla grande cura dei sedili che garantiscono un'ottima tenuta nella versione sportiva, persino alla chiusura del cassetto portaoggetti si ha la percezione della sostanza.
La mia altezza di 1.80 non sarà da vatusso ma nella A1 non ha trovato nessun impedimento.
L'abitabilità anteriore è ottima, grande spazio a disposizione e risulta veramente difficile non trovare la giusta posizione sul sedile, volante piccolo quasi da simulatore ma dall'ottima presa, ho trovato poco pratico l'inserimento dell'aggancio della cintura di sicurezza nella sede, al ponte centrale, con il bracciolo abbassato.
L'acceso ai posti posteriori è garantito ed agevolato dal sistema di scorrimento dei sedili e, meravilgia, dietro si sta seduti senza contorsioni; una volta seduto non toccavo con la testa anche se lo spazio dal tetto era al limite, ero comodamente seduto.
Provare la A1 in città in una giornata feriale è quasi impossibile e quindi è stato difficile saggiare le vere qualità del 1.4 (122 Cv.) TFSI S.Tronic.
Per un'estimatore dell'ascella destra pezzata come me l'automatico è stato uno scontro più che un incontro, dovrei sicuramente farci la bocca, ma la sensazione, mettendo la marcia in D, che sia l'auto a portare te e non tu a portare l'auto è stata forte. Idem la mancata prontezza che percepisco da un cambio manuale.
In marcia l'auto è silenziosissima, e lo start-stop ti fa quasi sorridere (freni e tieni frenato e l'auto si spegne, lasci il freno l'auto si riaccende), l'auto si muove bene nel traffico e risulta maneggiovole, anche in manovra il raggio di sterzata sembra essere generoso e questo aiuta.
In tutta onestà ritengo che la A1 sia l'anello mancante in questo segmento e con la MINI si prevedono duelli.
La cosa che subito viene in mente è che "la piccola di casa" non sfigura proprio per niente rispetto alle sorelle maggiori ed anzi le attenzioni, al momento, sono tutte per lei.
Devono averci riflettuto bene quelli di ingolstadt e guardandosi attorno si saranno nuovamente chiesti quale fosse un anello mancante (perdonatemi il gioco di parole) in questo segmento.
Di auto giocose, spiritose e sportiveggianti in fondo, tra le City-Car, di certo non mancavano; quello che invece non c'era,anche sul versante definito "premium", era un auto che oltre a questo offrisse, paradossalmente, sensazioni destinate ad una berlina.
Lo avevo già detto, quello a cui avrei mirato, della A1, era la sensazinoe che questa mi avrebbe trasmesso scendendo dalla mia berlina degli anelli e montando sulla piccola.
Bene, la sensazione, che poi è solida realtà, è quella di non trovarsi in una City-Car ma almeno in una piccola A3.
La solidita e la qualitàa costruttiva inizia già all'apertura delle porte, una robustezza ed una precisione di assemblaggio che riecheggia anche nella chiusura con quel tipico suono cupo ed ovattato ma senza indecisioni se non una spinta sicura.
La cura degli interni è di classe superiore, non ci sono fronzoli o forme giocattolo ma molta sostanza, ergonomie pulite ma funzionali e materiali di livello.
La cura del particolare e il senso di accomunamento al marchio è ovunque ed è impossibile sentirsi inferiori rispetto agli altri modelli della casa, un duplice effetto questo; di conferma per chi già possiede una Audi di gratificazione per chi non ne ha mai posseduta una.
Si va dalla manopola di accensione delle luci praticamente uguale nel design alla TT, al CDB centrale nel cupolino a matrice bianca, alla grande cura dei sedili che garantiscono un'ottima tenuta nella versione sportiva, persino alla chiusura del cassetto portaoggetti si ha la percezione della sostanza.
La mia altezza di 1.80 non sarà da vatusso ma nella A1 non ha trovato nessun impedimento.
L'abitabilità anteriore è ottima, grande spazio a disposizione e risulta veramente difficile non trovare la giusta posizione sul sedile, volante piccolo quasi da simulatore ma dall'ottima presa, ho trovato poco pratico l'inserimento dell'aggancio della cintura di sicurezza nella sede, al ponte centrale, con il bracciolo abbassato.
L'acceso ai posti posteriori è garantito ed agevolato dal sistema di scorrimento dei sedili e, meravilgia, dietro si sta seduti senza contorsioni; una volta seduto non toccavo con la testa anche se lo spazio dal tetto era al limite, ero comodamente seduto.
Provare la A1 in città in una giornata feriale è quasi impossibile e quindi è stato difficile saggiare le vere qualità del 1.4 (122 Cv.) TFSI S.Tronic.
Per un'estimatore dell'ascella destra pezzata come me l'automatico è stato uno scontro più che un incontro, dovrei sicuramente farci la bocca, ma la sensazione, mettendo la marcia in D, che sia l'auto a portare te e non tu a portare l'auto è stata forte. Idem la mancata prontezza che percepisco da un cambio manuale.
In marcia l'auto è silenziosissima, e lo start-stop ti fa quasi sorridere (freni e tieni frenato e l'auto si spegne, lasci il freno l'auto si riaccende), l'auto si muove bene nel traffico e risulta maneggiovole, anche in manovra il raggio di sterzata sembra essere generoso e questo aiuta.
In tutta onestà ritengo che la A1 sia l'anello mancante in questo segmento e con la MINI si prevedono duelli.