Perdonami, io non sono contro l'elettrico a prescindere (ho caldeggiato personalmente l'installazione di colonnine in azienda), ma non capisco questo mantra secondo il quale sarebbe il futuro mentre il passato è il termico. I cinesi non hanno scelto l'elettrico perché credono sia il futuro, ma semplicemente perché avevano motivi contingenti nei primi anni 2000. Siccome la gente ha la memoria corta, qui non si ricorda nessuno delle immagini di Pechino sotto una immane coltre di smog (causata tra l'altro dai motorini) a fine anni 90 o gli immensi ingorghi stradali.
Poi, che abbiano saputo trarne vantaggio è un altro discorso, d'altronde sull'high tech rivaleggiano con gli americani e li hanno quasi surclassati, ma non avevano sufficiente esperienza né blasone sui motori a scoppio; è normale che non ci abbiano investito molto se non industrializzando dei motori giapponesi o sviluppati in occidente. Però ricordo che chi ha dato il via alla "corsa" all'elettrico in occidente non son stati i cinesi, ma Tesla, pensando ad un mercato di nicchia. Musk sarà l'uomo più ricco del pianeta, ma non può competere con la valanga di miliardi di dollari versata a pioggia dal governo cinese sui produttori locali.
...ma siamo proprio sicuri che vadano «avanti»? o meglio, di cosa c'è in quella direzione?
E' vero che qui dentro mi conoscete come Zero_Cilindi che ha una ID.4, quindi elettrica pura, ma questo non significa mi collochi e che faccia parte di qualche setta o fazione che pone questa tecnologia come ragione di vita.
Penso che le considerazioni di cui uno è convinto o esprime mediante valutazioni siano figlie del proprio quadro di insieme che si ha del mondo, o del paese in cui vive. Vien da se che se il mio quadro è diverso dal tuo e diverso da quell'altro, tutte le nostre considerazioni risulteranno inconciliabili o magari che scavando si scopre che invece alcuni punti sono sulla stessa linea ma solo visti da angolazioni diverse.
Partendo da monte, dalla cima, penso che il mondo è composto da una miriadi di popoli con la propria cultura, religione, che da diversi significati alla vita, all'ambiente che lo circonda, dando priorità e mettendole in fila in base alle proprie necessità. Quindi mettere d'accordo tutti sulla procedura per risolvere uno o più problemi con un unico piano è folle, inutile e deleterio. Ergo impossibile.
Ma una situazione mette d'accordo tutti, scusate il termine ma non ne trovo uno più approriato, quando si è nella merda.
Mi ricordo quando l'Unione Europea ammonì la Cina che stava evolvendo che doveva limitare da subito l'inquinamento, ma questi gli risposero che gli europei lo avevano fatto per decenni senza rendere conto a nessuno adesso il come progredire e il percorso da fare erano affari loro. Ma poi l'hanno pagata cara, molto cara. Avevo già accennato in un post che una mia cara amica è medico, spesso gira il mondo per fare conferenze, anni fa ritornò dalla Cina sconvolta. In un solo anno nella capitale +133% i tumori legati all'apparato respiratorio e circolatorio, +293% le malattie croniche.
Una catastrofe umana, economica ed tecnologica sopratutto perchè la gran parte arrivava da fuori e nel loro paese l'ospedale era giusto giusto ridotto ad un ambulatorio.
E' innegabile che ad oggi globalmente stiamo sfruttando di più di quello che reintegriamo, come innegabile invece che in alcune aree del mondo dove la consapevolezza è più alta la situazione si è stabilizzata e spesso migliorata, e questo perchè il "fondo" come recentemente i cinesi noi lo abbiamo già toccato. Quindi il pensare del perchè noi siamo qui a romperci gli spippoli mentre altri "se la sciallono" e fanno i loro porci comodi non lo trovo coerente perchè poi il conto lo pagheranno caro e se non ne avranno le tecnologie sarà un disastro. E' solo questione di tempo e noi, come ho detto, certe cose le abbiamo già passate e stiamo facendo il possibile per evirtarle perchè le tecnologie e gli strumenti li abbiamo, basta svilupparli ed usarli. Il percorso non sarà lineare questo è certo ma la direzione si, e a dimostrazione di cio i cinesi sono il più grande mercato di auto elettriche visto che ne comprano la metà di quelle vendute in tutto il mondo, ma poi se gli serve l'energia non si fanno problemi a mettere in piedi in quattro e quattrotto una centrale carbone. Incoerenti ? Non proprio è un tira e molla per poter superare lo scoglio temporale e creare un tessuto industriale che in altri modi sarebbe più lento da sviluppare, poi una volta sfruttata verrà come hanno già fatto sostituita con una centrale meno inquinante.
Certo poi ci si scontra anche con chi dice "chi se ne frega tanto morto io gli altri che si impicchino", o altre "scuole" di pensiero ma poi sempre li arriveremo. Se poi aggiungiamo nel minestrone interessi politici, economici, di potere il quadro globale risulta complicatissimo.
La morale ? O quantomeno la realtà ? Non siamo più noi a comandare il gioco, primo perchè siamo legati a filo doppio con i cinesi perchè come ho già detto se qualche politico cinese qualche mattina si sveglia con il piede storto siamo fritti. Secondo, loro tirano dritti e non ti aspettano e la prova sta che ora tutte le aziende di auto straniere e soprattutto Europee in cina stanno gradatamente riducendo i volumi perchè il nostro blasone ormai sta a zero, preferiscono la loro tecnologia più avanzata e plasmata secondo i loro desideri. Per esempio solo in BYD gli ingegneri sfornano oltre 50 brevetti al giono, dalle auto ai pannelli solari e alla tecnologia in generale, in meno di 3 anni hanno costruito ben 7 navi porta auto. Le aziende cinesi in meno un anno ti costruiscono da zero e ovunque una fabbrica dotata di macchinari di ultima generazione, e gran parte della tecnologia delle auto Europee ce la forniscono loro. E non ultimo i prezzi, sfruttano la manodopera ? Possiamo indignarci quanto vogliamo, anche perchè il loro sistema politico è impermeabile anche a 12 mila metri di profondità, quindi non possiamo fare nulla tranne che prenderne atto e subire, quindi in un quadro simile cosa volgiamo fare ? Facciamo dietro front ? Quindi ci chiudiamo nel nostro orticello senza avere nessuna materia prima o energetica che conta ? Ovvero ci buttiamo da un precipizio sposando il motto "faso tuto mi" ? Ok ma ci sarà una devastazione assoluta con migliaia di "morti però. O ci facciamo "amico il nemico", abbassiamo il crapone per qualche anno, copiamo la loro tecnologia e le loro soluzioni, studiamo le loro strategie e nel frattempo ci riorganizziamo per l'eventuale riscatto ? Sono convinto che ne abbiamo le potenzialità, ma su una cosa sono certo non possiamo rimanere indietro. Stati Uniti lo hanno fatto pensando che le loro risorse possono bastare ma la stanno pagando già cara e se continuano in questa direzione la pagheranno più di noi. Basta aspettare e vedrete.