<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> programma Fiat per Chrysler | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

programma Fiat per Chrysler

modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
Dì Multi, che dice di questo articolo, in particolare dell'ultimo paragrafino?
http://www.economist.com/businessfinance/displayStory.cfm?story_id=14807091&source=hptextfeature
Economist, mica la gazzetta parrocchiale..

Caro MODUS, sai cosa doveva fare l'Economist a questo punto ????

Se sa sempre tutto in anticipo, poteva comperarsi LUI la Chrysler e così dimostrarci quanto sono validi i suoi managers, altrimenti, solo ARIA FRITTA !

FATTI E NON CHIACCHIERE !!!!
Non avevo dubbi...

Neanche io !!!!

P.S. inoltre il Financial Times è di parere esattamente opposto, quindi ????
 
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
Dì Multi, che dice di questo articolo, in particolare dell'ultimo paragrafino?
http://www.economist.com/businessfinance/displayStory.cfm?story_id=14807091&source=hptextfeature
Economist, mica la gazzetta parrocchiale..

Caro MODUS, sai cosa doveva fare l'Economist a questo punto ????

Se sa sempre tutto in anticipo, poteva comperarsi LUI la Chrysler e così dimostrarci quanto sono validi i suoi managers, altrimenti, solo ARIA FRITTA !

FATTI E NON CHIACCHIERE !!!!
Non avevo dubbi...

Neanche io !!!!

P.S. inoltre il Financial Times è di parere esattamente opposto, quindi ????
Se posti l'articolo del FT ne possiamo discutere..
 
MultiJet150 ha scritto:
Si infatti !!!! Meno male che c'è la FORD che si fa produrre dalla FIAT POLACCA le FIESTA e la KA ................

Ah ah ah ah ah ah ah, scusa ma mi fai ridere. :lol: :lol: :lol: :lol:

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: ;) :D ;) :D ;)
 
MultiJet150 ha scritto:
Yd.rss2025 ha scritto:
tvrgb ha scritto:
senza dimenticare chi faceva il conto alla rovescia sul fallimento di fiat, di cui oggi dovremo essere arrivati alla fine, ma non se ne sa più niente, mentre ora presenta un utile operativo sopra lo zero (durante la peggior crisi del secolo oltretutto).
-
ma sei mesi fa le altre due big non erano sul punto di fallire e ora si sono riprese? non potrebbe essere lo stesso per la terza?
be distaster fiat e ancora in attivo , la Ford America e un esempio di come in america si pensi all'auto .Non chiedendo soldi a nessuno e facendo minimi tagli renda di piu e andando in attivo senza ecoincentivi facendo uno sberleffo ad Obhama e Marpionne. :)

Si infatti !!!! Meno male che c'è la FORD che si fa produrre dalla FIAT POLACCA le FIESTA e la KA ................

Ah ah ah ah ah ah ah, scusa ma mi fai ridere. :lol: :lol: :lol: :lol:

Forse mi sono perso qualche dettaglio ma quale Ford Fiesta viene costruita dalla Fiat Polacca? L'ultima, in Europa, esce da Colonia e Valencia o sbaglio?

Vado a memoria ........ non ricordo di nessuna Fiesta costruita da stabilimenti Fiat.

Bye.
 
ilSagittario ha scritto:
Forse mi sono perso qualche dettaglio ma quale Ford Fiesta viene costruita dalla Fiat Polacca? L'ultima, in Europa, esce da Colonia e Valencia o sbaglio?

Vado a memoria ........ non ricordo di nessuna Fiesta costruita da stabilimenti Fiat.

Bye.
La ka attuale, fatta in Polonia, è in pratica una 500 ricarrozzata.
 
[Anche un POLLO da vicino potrebbe ricordare un FAGIANO ...... non trovi ????[/quote]

forse volevi dire........ da lontano......da vicino un pollo è un pollo ed un fagiano rimane pur sempre un fagiano.
 
modus72 ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
Forse mi sono perso qualche dettaglio ma quale Ford Fiesta viene costruita dalla Fiat Polacca? L'ultima, in Europa, esce da Colonia e Valencia o sbaglio?

Vado a memoria ........ non ricordo di nessuna Fiesta costruita da stabilimenti Fiat.

Bye.
La ka attuale, fatta in Polonia, è in pratica una 500 ricarrozzata.

Su questo siamo d'accordo ....... è la Ford Fiesta che mi incuriosisce.

Ciao.
 
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
Dì Multi, che dice di questo articolo, in particolare dell'ultimo paragrafino?
http://www.economist.com/businessfinance/displayStory.cfm?story_id=14807091&source=hptextfeature
Economist, mica la gazzetta parrocchiale..

Caro MODUS, sai cosa doveva fare l'Economist a questo punto ????

Se sa sempre tutto in anticipo, poteva comperarsi LUI la Chrysler e così dimostrarci quanto sono validi i suoi managers, altrimenti, solo ARIA FRITTA !

FATTI E NON CHIACCHIERE !!!!
Non avevo dubbi...

Neanche io !!!!

P.S. inoltre il Financial Times è di parere esattamente opposto, quindi ????
Se posti l'articolo del FT ne possiamo discutere..
********************
Premesso che il futuro è incerto per definizione e che rilanciare un gruppo che non scordiamolo è fallito è un im'impresa ciclopica evidenzio che i due giornali sposano legittimamente 2 tesi: una che crede di più al piano Fiat una che ci crede poco o niente.
Tuttavia la situazione Chrysler non mi sembra dissimile da quella Fiat ante Marchionne.
All'inizio dell'era Marchionne l'effetto iniziale fu di cali di quote di mercato causati da stop a modelli anti.economici, riduzione km0, riduzione noleggi a l.t. con margini risicati.
Questo perché Marchionne ha la fissa della redditività a scapito anche, soprattutto inizialmente, dei volumi.
Questa politica in Fiat ha premiato (finora) garantendo redditività anche con volumi in calo seguita poi dalla ripresa degli stessi grazie all'entrata sul mercato di nuovi modelli che hanno avuto un buon successo (PANDA, GP, 500, MITO, BRAVO in italia).
Credo e spero (le certezze lasciamole agli oracoli) che anche per Chrysler assisteremo a calo dei volumi iniziale poi stabilizzazione con i vari restyling veloci del 2010 e poi ripresa quote di mercato con il lancio dei modelli nuovi (2012 in poi).
Ovviamente i nuovi modelli dovranno avere buona accoglienza e ci dovrà essere un miglioramento globale della qualità (come avvenuto in Fiat) che dovrà far percepire ai clienti che la musica è cambiata.
SARA' DURA ma non impossibile.
 
conan2001 ha scritto:
[Anche un POLLO da vicino potrebbe ricordare un FAGIANO ...... non trovi ????

forse volevi dire........ da lontano......da vicino un pollo è un pollo ed un fagiano rimane pur sempre un fagiano.[/quote]

Se sei giovane, ma se cominci ad accusare un po' di presbiopia .........
 
napocapo ha scritto:
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
Dì Multi, che dice di questo articolo, in particolare dell'ultimo paragrafino?
http://www.economist.com/businessfinance/displayStory.cfm?story_id=14807091&source=hptextfeature
Economist, mica la gazzetta parrocchiale..

Caro MODUS, sai cosa doveva fare l'Economist a questo punto ????

Se sa sempre tutto in anticipo, poteva comperarsi LUI la Chrysler e così dimostrarci quanto sono validi i suoi managers, altrimenti, solo ARIA FRITTA !

FATTI E NON CHIACCHIERE !!!!
Non avevo dubbi...

Neanche io !!!!

P.S. inoltre il Financial Times è di parere esattamente opposto, quindi ????
Se posti l'articolo del FT ne possiamo discutere..
********************
Premesso che il futuro è incerto per definizione e che rilanciare un gruppo che non scordiamolo è fallito è un im'impresa ciclopica evidenzio che i due giornali sposano legittimamente 2 tesi: una che crede di più al piano Fiat una che ci crede poco o niente.
Tuttavia la situazione Chrysler non mi sembra dissimile da quella Fiat ante Marchionne.
All'inizio dell'era Marchionne l'effetto iniziale fu di cali di quote di mercato causati da stop a modelli anti.economici, riduzione km0, riduzione noleggi a l.t. con margini risicati.
Questo perché Marchionne ha la fissa della redditività a scapito anche, soprattutto inizialmente, dei volumi.
Questa politica in Fiat ha premiato (finora) garantendo redditività anche con volumi in calo seguita poi dalla ripresa degli stessi grazie all'entrata sul mercato di nuovi modelli che hanno avuto un buon successo (PANDA, GP, 500, MITO, BRAVO in italia).
Credo e spero (le certezze lasciamole agli oracoli) che anche per Chrysler assisteremo a calo dei volumi iniziale poi stabilizzazione con i vari restyling veloci del 2010 e poi ripresa quote di mercato con il lancio dei modelli nuovi (2012 in poi).
Ovviamente i nuovi modelli dovranno avere buona accoglienza e ci dovrà essere un miglioramento globale della qualità (come avvenuto in Fiat) che dovrà far percepire ai clienti che la musica è cambiata.
SARA' DURA ma non impossibile.

Questo è un discorso logico e che tende a premiare chi accetta le sfide e che soprattutto denota competenza nella gestione industriale degli anni 2000 !!!! BRAVO !

Perfettamente condivisibile, si riporta redditività nella company, a costo di manovre anche dolorose, si investe il reddito ricavato anche in nuovi modelli con la lungimiranza tipica del Sergio Nazionale e si riprendono quote di mercato che in tempi normali portano a nuova e più abbondante redditività. La vera incognita, i colpi di coda della crisi finanziaria mondiale ! :thumbup:
 
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
Dì Multi, che dice di questo articolo, in particolare dell'ultimo paragrafino?
http://www.economist.com/businessfinance/displayStory.cfm?story_id=14807091&source=hptextfeature
Economist, mica la gazzetta parrocchiale..

Caro MODUS, sai cosa doveva fare l'Economist a questo punto ????

Se sa sempre tutto in anticipo, poteva comperarsi LUI la Chrysler e così dimostrarci quanto sono validi i suoi managers, altrimenti, solo ARIA FRITTA !

FATTI E NON CHIACCHIERE !!!!
Non avevo dubbi...

Neanche io !!!!

P.S. inoltre il Financial Times è di parere esattamente opposto, quindi ????
Se posti l'articolo del FT ne possiamo discutere..

Veramente è qui in prima pagina:

http://forum.quattroruote.it/posts/list/18192.page
 
napocapo ha scritto:
Premesso che il futuro è incerto per definizione e che rilanciare un gruppo che non scordiamolo è fallito è un im'impresa ciclopica evidenzio che i due giornali sposano legittimamente 2 tesi: una che crede di più al piano Fiat una che ci crede poco o niente.
Tuttavia la situazione Chrysler non mi sembra dissimile da quella Fiat ante Marchionne.
All'inizio dell'era Marchionne l'effetto iniziale fu di cali di quote di mercato causati da stop a modelli anti.economici, riduzione km0, riduzione noleggi a l.t. con margini risicati.
Questo perché Marchionne ha la fissa della redditività a scapito anche, soprattutto inizialmente, dei volumi.
Questa politica in Fiat ha premiato (finora) garantendo redditività anche con volumi in calo seguita poi dalla ripresa degli stessi grazie all'entrata sul mercato di nuovi modelli che hanno avuto un buon successo (PANDA, GP, 500, MITO, BRAVO in italia).
Credo e spero (le certezze lasciamole agli oracoli) che anche per Chrysler assisteremo a calo dei volumi iniziale poi stabilizzazione con i vari restyling veloci del 2010 e poi ripresa quote di mercato con il lancio dei modelli nuovi (2012 in poi).
Ovviamente i nuovi modelli dovranno avere buona accoglienza e ci dovrà essere un miglioramento globale della qualità (come avvenuto in Fiat) che dovrà far percepire ai clienti che la musica è cambiata.
SARA' DURA ma non impossibile.
Lo scoglio che a me pare decisamente alto è che per un paio d'annetti Chrysler resterà senza modelli nuovi in un mercato che ha già dimostrato di non gradire gli attuali, che sì subiranno dei restyling, ma la sostanza cambierà di poco. Quindi dovrà sopravvivere per due anni senza grosse carte da giocare, e nel frattempo la concorrenza si darà da fare. Come poi è stato giustamente detto, c'è una congiuntura economica che non si sa come evolverà, se la crisi resterà tale (con quindi penuria di vendite) oppure se l'economia ricomincerà a girare; e in quest'ultimo caso non sappiamo se l'americano medio prenderà per buone le novità che arriveranno per mano italiana, quindi abbracciando la nuova gamma fiat/chrysler con modelli di dimensioni ridotte rispetto ai classici bestioni USA, oppure se ritornerà a cercare roba grossa snobbando quelle che per loro sono utilitarie...
Bho, la teoria dell'Economist non mi pare purtroppo priva di fondamento...
 
modus72 ha scritto:
napocapo ha scritto:
Premesso che il futuro è incerto per definizione e che rilanciare un gruppo che non scordiamolo è fallito è un im'impresa ciclopica evidenzio che i due giornali sposano legittimamente 2 tesi: una che crede di più al piano Fiat una che ci crede poco o niente.
Tuttavia la situazione Chrysler non mi sembra dissimile da quella Fiat ante Marchionne.
All'inizio dell'era Marchionne l'effetto iniziale fu di cali di quote di mercato causati da stop a modelli anti.economici, riduzione km0, riduzione noleggi a l.t. con margini risicati.
Questo perché Marchionne ha la fissa della redditività a scapito anche, soprattutto inizialmente, dei volumi.
Questa politica in Fiat ha premiato (finora) garantendo redditività anche con volumi in calo seguita poi dalla ripresa degli stessi grazie all'entrata sul mercato di nuovi modelli che hanno avuto un buon successo (PANDA, GP, 500, MITO, BRAVO in italia).
Credo e spero (le certezze lasciamole agli oracoli) che anche per Chrysler assisteremo a calo dei volumi iniziale poi stabilizzazione con i vari restyling veloci del 2010 e poi ripresa quote di mercato con il lancio dei modelli nuovi (2012 in poi).
Ovviamente i nuovi modelli dovranno avere buona accoglienza e ci dovrà essere un miglioramento globale della qualità (come avvenuto in Fiat) che dovrà far percepire ai clienti che la musica è cambiata.
SARA' DURA ma non impossibile.
Lo scoglio che a me pare decisamente alto è che per un paio d'annetti Chrysler resterà senza modelli nuovi in un mercato che ha già dimostrato di non gradire gli attuali, che sì subiranno dei restyling, ma la sostanza cambierà di poco. Quindi dovrà sopravvivere per due anni senza grosse carte da giocare, e nel frattempo la concorrenza si darà da fare. Come poi è stato giustamente detto, c'è una congiuntura economica che non si sa come evolverà, se la crisi resterà tale (con quindi penuria di vendite) oppure se l'economia ricomincerà a girare; e in quest'ultimo caso non sappiamo se l'americano medio prenderà per buone le novità che arriveranno per mano italiana, quindi abbracciando la nuova gamma fiat/chrysler con modelli di dimensioni ridotte rispetto ai classici bestioni USA, oppure se ritornerà a cercare roba grossa snobbando quelle che per loro sono utilitarie...
Bho, la teoria dell'Economist non mi pare purtroppo priva di fondamento...

ormai il downsizing delle dimensioni è già avvenuto, la berlina media americana è tral la serie 3 e la serie 5 Bmw con cilindrate dai 2,5 ai 3,5 proporre auto ancora più piccole è un errore che mi stupisce in un canadese...
 
MultiJet150 ha scritto:
Yd.rss2025 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Il nuovo logo voluto da FIAT !

chryslerbrandnelchrysle.jpg


chrysler_group_llc_2010_2014_business_plan_10074.jpg
peccato che ricordi troppo da vicino quello dell'Aston Martin
am313.jpg

Anche un POLLO da vicino potrebbe ricordare un FAGIANO ...... non trovi ????
il discorso e singolare semplicemente non si puo dire che l'icona di un marchio che viene concepito sia unico , anzi e solo un clone di altri e questo dimostra la poca fantasia dei designer fiat /chrysler
 
MultiJet150 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
[Anche un POLLO da vicino potrebbe ricordare un FAGIANO ...... non trovi ????

forse volevi dire........ da lontano......da vicino un pollo è un pollo ed un fagiano rimane pur sempre un fagiano.

Se sei giovane, ma se cominci ad accusare un po' di presbiopia .........[/quote]

se confondi un fagiano con un pollo sei talmente orbo che confondi una fiat con un mercedes.
se poi vuoi aver ragione puoi anche dirmi che l'etna è una collina e mi trovi perfettamente d'accordo.
 
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