<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> prodoti di qualita' in arco temporale molto lungo | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

prodoti di qualita' in arco temporale molto lungo

prima cosa:manutenzione precisa e puntuale,da qui non si scappa..poi cura dell'auto in generale..terzo scegliere anche bene il tipo di auto e l'utilizzo che se ne deve fare x poter sfruttare la meccanica come si deve...non ultimo,comprare marchi che siano degni di nota..pretendere longevita' jap da una dr5 sarebbe quantomeno discutibile...
 
bandieratricolore ha scritto:
Quali auto.......o meglio marchi possono vantare una qualita' tale da rendere i propri prodoti a lunga durata nel tempo a livello di 13/14 anni di vita?
Secondo me' oggi Honda,Audi,BMW,Land Rover,Skoda.

Se parliamo di qualità apparente, tipo i materiali e l'accuratezza della plancia potrei anche essere d'accordo con le tue considerazioni. Ma se parliamo di qualità vera (quanto si rompe un'auto), come sembrerebbe intendere il titolo della discussione, allora sei proprio in alto mare. Le classifiche fatte come si deve sull'affidabilità mettono le giapponesi sempre nei primi posti, le coereane in netto miglioramento e le altre tutte in fila che se la giocano, comprese le Audi e le BMW. Poi i tedeschi si inventano le classifiche impostando i parametri in modo che li favoriscono, tipo prendono gli interventi col carro attrezzi che sono una piccolissima parte dei guasti e dato che le premium eccellono nel servizio scalano la classifica. Come dire che basta impostare i parametri giusti e ottieni il risultato voluto... La Fiat poi negli ultimi anni è in fortissima ascesa, come confermano le tante prove di durata fatte da QR e passate sempre con ottimi voti. Certo poi sconta le auto vecchie sul mercato che la fanno sempre precipitare a fondo classifica. Ci vogliono tanto tempo e costi per fare la qualità vera. Ma ci vuole meno tempo e costi per fare la qualità apparente, fatta di un bel coperchio scintillante e tanta pubblicità, per cui molte case seguono questa strada, VW in primis.
 
fabiologgia ha scritto:
Jambana ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Se invece intendiamo per alta qualità il basso numero di rotture, allora stiamo introducendo un'altra variabile che, anch'essa, non ha nulla a che vedere con la qualità dell'auto: il proprietario/utilizzatore.

Se cio' fosse vero, cioe' se le rotture dipendessero solo dall'utilizzatore, e non anche dalla qualita' del progetto e della realizzazione meccanica, cio' vorrebbe dire che tutte le vetture avrebbero identica affidabilita'...non ci vogliono decenni di patente per verificare che non é cosi'.

Aggiungerei che in genere le vetture particolarmente affidabili sono anche a prova di utilizzatore maldestro.

http://www.youtube.com/watch?v=Or5qif80xQo

(astenersi appassionati con cuore sensibile)

Io non ho detto che il basso numero di rotture dipende SOLO dall'utilizzatore, ho scritto testualmente che "introduciamo un'altra variabile" ossia che dipende ANCHE dall'utilizzatore.

Il concetto che voglio esprimere io è che parlare di durata delle auto è come parlare della vita degli esseri umani. Possiamo dire senz'altro che la vita media di un uomo italiano oggi è di 81 anni (se non erro), ma quel dato non è e non può essere in alcun modo un'assicurazione sulla vita di ognuno di noi.
Ci sono bambini che nascono malaticci, crescono malaticci, vivono malaticci passando da un medico all'altro ed arrivano, sempre instabili, sino a cent'anni, come ci sono grandi sportivi privi di vizi, dei veri supermen, che muoiono a 30 anni (e non parlo di incidenti).

Possiamo senz'altro dire che ci sono auto fatte meglio di altre, possiamo dire che certe scelte progettuali o realizzative favoriscono la durata ed altre invece sono fallimentari da quel punto di vista, ma tutto finisce lì.
Stilare una classifica delle auto che durano 13 o 14 anni è roba da adolescenti che hanno quell'età e non certo da persone adulte. Perchè chiunque di noi, se solo vuole, può prendere l'ultima in classifica e farla durare 40 anni dimostrando l'insensatezza di tale classifica.

Saluti

Premetto che odio le classifiche, in genere superficiali;

La discussione sarà anche da bambini, ma sono convinto che se nel 1997 invece di una Civic (che é ancora nel mio parco macchine, ha piu' di 200 mila km ed é come nuova, senza mai aver avuto un inconveniente e con la quale mi sono tolto il lusso in questi giorni di andare a Parigi tutto in una tirata per traslocare, da dove sto scrivendo ora, e riempirla di cartoni) avessi preso una Rover 214 Si, che era la mia altra alternativa, a quest'ora avrei aperto o sostituito la testata almeno una volta, con la stessa percorrenza e pur tenendo la macchina nello stesso modo meticoloso.

Un conto é far durare una macchina 40 anni ricorrendo a frequenti, costosissime manutenzioni straordinarie magari rimanendo qualche volta a piedi, un conto é farla durare 40 anni solo con la manutenzione ordinaria e senza problemi, perché dura da sola, non perché la si tiene in vita grazie a interventi meccanici piu' o meno importanti.

Pensare che tutte le auto siano uguali, o meglio che la variabile "bontà dell'auto" non sia fondamentale da questo punto di vista, è una pia illusione.
 
Mediamente le piu' durature (nel senso quelle con meno problemi nel tempo) sono quasi unanimamente riconosciute le 3 case Jap piu' importanti (Toyota, Honda e Nissan con relativi marchi premium) e ultimamente le Coreane.

Mazda e Mitsubishi non e' che vadano male ma non sono agli stessi livelli.

Solo meta' classifica (ed anche peggio) per le Tedesche....eccetto Porsche...

Non guardatevi i vari J.D. Power et simili che lasciano il tempo che trovano....Consumer Report e' un'ottima fonte, pagata solo dai sottoscrittori e che si va a vedere effettivamente come stanno le cose sulle auto anziane.

Mi e' stato detto da piu' di un autoriparatore (uno tra essi ex capo officina VW per quasi 20 anni) che se fosse per le Giapponesi molti avrebbero chiuso....solo cambi olio e manutenzione ordinaria....e se lo dicono loro.....

La mia esperienza personale conferma (da ex Tedescofilo), mai un problema da quando sono passato alle Jap....
 
fabiologgia ha scritto:
...Qualunque auto, di qualunque marca e qualunque modello può durare in eterno. Basta che il proprietario abbia la costanza di riparare o sostituire ogni pezzo che si guasta ... Se invece intendiamo per alta qualità il basso numero di rotture, allora stiamo introducendo un'altra variabile che, anch'essa, non ha nulla a che vedere con la qualità dell'auto: il proprietario/utilizzatore...
Giusto.
Metterei però in conto anche la fortuna: anche il più disinvolto compratore e pagatore (a peso d'oro) nonché attento e delicato proprietario/utilizzatore può trovarsi in mano un prodotto "nato male".

Inoltre credo vada considerato anche il decadimento generale che per vari motivi ha caratterizzato negli ultimi dieci o quindici anni la qualità intrinseca (progettazione, materiali, assemblaggi...) dei prodotti industriali in genere.
Chiunque abbia qualche decennio sulle spalle sa bene, ad esempio, che nel momento in cui defunge il frigorifero o televisore vecchio di 20 anni o più la speranza di poterne comprare un altro altrettanto longevo è quanto meno ingenua.
 
marimasse ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
...Qualunque auto, di qualunque marca e qualunque modello può durare in eterno. Basta che il proprietario abbia la costanza di riparare o sostituire ogni pezzo che si guasta ... Se invece intendiamo per alta qualità il basso numero di rotture, allora stiamo introducendo un'altra variabile che, anch'essa, non ha nulla a che vedere con la qualità dell'auto: il proprietario/utilizzatore...
Giusto.
Metterei però in conto anche la fortuna: anche il più disinvolto compratore e pagatore (a peso d'oro) nonché attento e delicato proprietario/utilizzatore può trovarsi in mano un prodotto "nato male".

Inoltre credo vada considerato anche il decadimento generale che per vari motivi ha caratterizzato negli ultimi dieci o quindici anni la qualità intrinseca (progettazione, materiali, assemblaggi...) dei prodotti industriali in genere.
Chiunque abbia qualche decennio sulle spalle sa bene, ad esempio, che nel momento in cui defunge il frigorifero o televisore vecchio di 20 anni o più la speranza di poterne comprare un altro altrettanto longevo è quanto meno ingenua.

Esatto. E conferma quel che penso, in quanto la fortuna (o meglio la sfortuna) che ti fa comprare l'unico esemplare nato male su un milione nati benissimo ti può capitare con tutte le marche, dalla più low cost alla più elitaria, come possiamo leggere ogni volta che vogliamo su tutte le testate che si occupano di problemi delle auto.

C'è d dire anche un'altra cosa, forse un'ovvietà ma va detta. Non possiamo giudicare oggi quanto longeva sia l'auto che abbiamo comprato qualche anno fa o che stiamo per comprare. La longevità di un'auto si dimostra a posteriori, dopo che l'hai avuta per 20 anni senza il minimo problema potrai dire che era un'ottima auto. Ma a quel punto sarà evidentemente uscita di produzione e sostituita (forse un paio di volte) da modelli più recenti con i quali è perlomeno ottimistico fare paragoni di affidabilità.
In altre parole oggi possiamo valutare la longevità di alcuni modelli di auto degli anni '80 dal numero di esemplari che ne vediamo ancora in circolazione e dalla soddisfazione dei loro proprietari ma non possiamo valutare la longevità di auto che sono attualmente in listino (tranne forse la Lada Niva), quella la valuteremo tra 20 anni constatando quante ce ne saranno ancora in giro ed in buone condizioni. E sono certo che avremo molte sorprese.

Saluti
 
Jambana ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Jambana ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Se invece intendiamo per alta qualità il basso numero di rotture, allora stiamo introducendo un'altra variabile che, anch'essa, non ha nulla a che vedere con la qualità dell'auto: il proprietario/utilizzatore.

Se cio' fosse vero, cioe' se le rotture dipendessero solo dall'utilizzatore, e non anche dalla qualita' del progetto e della realizzazione meccanica, cio' vorrebbe dire che tutte le vetture avrebbero identica affidabilita'...non ci vogliono decenni di patente per verificare che non é cosi'.

Aggiungerei che in genere le vetture particolarmente affidabili sono anche a prova di utilizzatore maldestro.

http://www.youtube.com/watch?v=Or5qif80xQo

(astenersi appassionati con cuore sensibile)

Io non ho detto che il basso numero di rotture dipende SOLO dall'utilizzatore, ho scritto testualmente che "introduciamo un'altra variabile" ossia che dipende ANCHE dall'utilizzatore.

Il concetto che voglio esprimere io è che parlare di durata delle auto è come parlare della vita degli esseri umani. Possiamo dire senz'altro che la vita media di un uomo italiano oggi è di 81 anni (se non erro), ma quel dato non è e non può essere in alcun modo un'assicurazione sulla vita di ognuno di noi.
Ci sono bambini che nascono malaticci, crescono malaticci, vivono malaticci passando da un medico all'altro ed arrivano, sempre instabili, sino a cent'anni, come ci sono grandi sportivi privi di vizi, dei veri supermen, che muoiono a 30 anni (e non parlo di incidenti).

Possiamo senz'altro dire che ci sono auto fatte meglio di altre, possiamo dire che certe scelte progettuali o realizzative favoriscono la durata ed altre invece sono fallimentari da quel punto di vista, ma tutto finisce lì.
Stilare una classifica delle auto che durano 13 o 14 anni è roba da adolescenti che hanno quell'età e non certo da persone adulte. Perchè chiunque di noi, se solo vuole, può prendere l'ultima in classifica e farla durare 40 anni dimostrando l'insensatezza di tale classifica.

Saluti

Premetto che odio le classifiche, in genere superficiali;

La discussione sarà anche da bambini, ma sono convinto che se nel 1997 invece di una Civic (che é ancora nel mio parco macchine, ha piu' di 200 mila km ed é come nuova, senza mai aver avuto un inconveniente e con la quale mi sono tolto il lusso in questi giorni di andare a Parigi tutto in una tirata per traslocare, da dove sto scrivendo ora, e riempirla di cartoni) avessi preso una Rover 214 Si, che era la mia altra alternativa, a quest'ora avrei aperto o sostituito la testata almeno una volta, con la stessa percorrenza e pur tenendo la macchina nello stesso modo meticoloso.

Un conto é far durare una macchina 40 anni ricorrendo a frequenti, costosissime manutenzioni straordinarie magari rimanendo qualche volta a piedi, un conto é farla durare 40 anni solo con la manutenzione ordinaria e senza problemi, perché dura da sola, non perché la si tiene in vita grazie a interventi meccanici piu' o meno importanti.

Pensare che tutte le auto siano uguali, o meglio che la variabile "bontà dell'auto" non sia fondamentale da questo punto di vista, è una pia illusione.

Perdonami la domanda impertinente ma nel 1997 la Civic e la Rover 200 non erano praticamente la stessa auto (perlomeno meccanicamente)?

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
Jambana ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Jambana ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Se invece intendiamo per alta qualità il basso numero di rotture, allora stiamo introducendo un'altra variabile che, anch'essa, non ha nulla a che vedere con la qualità dell'auto: il proprietario/utilizzatore.

Se cio' fosse vero, cioe' se le rotture dipendessero solo dall'utilizzatore, e non anche dalla qualita' del progetto e della realizzazione meccanica, cio' vorrebbe dire che tutte le vetture avrebbero identica affidabilita'...non ci vogliono decenni di patente per verificare che non é cosi'.

Aggiungerei che in genere le vetture particolarmente affidabili sono anche a prova di utilizzatore maldestro.

http://www.youtube.com/watch?v=Or5qif80xQo

(astenersi appassionati con cuore sensibile)

Io non ho detto che il basso numero di rotture dipende SOLO dall'utilizzatore, ho scritto testualmente che "introduciamo un'altra variabile" ossia che dipende ANCHE dall'utilizzatore.

Il concetto che voglio esprimere io è che parlare di durata delle auto è come parlare della vita degli esseri umani. Possiamo dire senz'altro che la vita media di un uomo italiano oggi è di 81 anni (se non erro), ma quel dato non è e non può essere in alcun modo un'assicurazione sulla vita di ognuno di noi.
Ci sono bambini che nascono malaticci, crescono malaticci, vivono malaticci passando da un medico all'altro ed arrivano, sempre instabili, sino a cent'anni, come ci sono grandi sportivi privi di vizi, dei veri supermen, che muoiono a 30 anni (e non parlo di incidenti).

Possiamo senz'altro dire che ci sono auto fatte meglio di altre, possiamo dire che certe scelte progettuali o realizzative favoriscono la durata ed altre invece sono fallimentari da quel punto di vista, ma tutto finisce lì.
Stilare una classifica delle auto che durano 13 o 14 anni è roba da adolescenti che hanno quell'età e non certo da persone adulte. Perchè chiunque di noi, se solo vuole, può prendere l'ultima in classifica e farla durare 40 anni dimostrando l'insensatezza di tale classifica.

Saluti

Premetto che odio le classifiche, in genere superficiali;

La discussione sarà anche da bambini, ma sono convinto che se nel 1997 invece di una Civic (che é ancora nel mio parco macchine, ha piu' di 200 mila km ed é come nuova, senza mai aver avuto un inconveniente e con la quale mi sono tolto il lusso in questi giorni di andare a Parigi tutto in una tirata per traslocare, da dove sto scrivendo ora, e riempirla di cartoni) avessi preso una Rover 214 Si, che era la mia altra alternativa, a quest'ora avrei aperto o sostituito la testata almeno una volta, con la stessa percorrenza e pur tenendo la macchina nello stesso modo meticoloso.

Un conto é far durare una macchina 40 anni ricorrendo a frequenti, costosissime manutenzioni straordinarie magari rimanendo qualche volta a piedi, un conto é farla durare 40 anni solo con la manutenzione ordinaria e senza problemi, perché dura da sola, non perché la si tiene in vita grazie a interventi meccanici piu' o meno importanti.

Pensare che tutte le auto siano uguali, o meglio che la variabile "bontà dell'auto" non sia fondamentale da questo punto di vista, è una pia illusione.

Perdonami la domanda impertinente ma nel 1997 la Civic e la Rover 200 non erano praticamente la stessa auto (perlomeno meccanicamente)?

Saluti

No, assolutamente.

La versione a cinque e poi quattro porte (denominata R8 ) era "sorella" della Honda Concerto; con la Concerto condivideva credo pianale, sospensioni e (forse) giro porte, ma il solo e unico motore Honda che fu montato su questa Rover fu inizialmente il 1.6 (D 16 A6, monoalbero, e D 16 A8, bialbero) che venne comunque poi rimpiazzato dal solito, vivace ma problematico Rover K Series 1.6.
Montava anche il Rover serie K da 1396 cc, il Rover M 2.0, Il Rover T turbo da 200 cv nella versione coupé. Piu' i PSA a gasolio, XUD9 aspirato 1.9 e XUD7 turbo 1.7. I cambi manuali erano Peugeot-Rover (e non i raffinati Honda: la casa nipponica forniva i cambi solo per le versioni automatiche).

La Rover 200 a cui mi riferivo come alternativa alla mia Civic, che é una hatchback tre porte, era appunto la tre porte dello stesso periodo (denominata R3) che non ha neanche un bullone in comune con la Civic tre porte del tempo.
La piattaforma di questa era derivata dalla precedente serie delle Rover 200. I motori erano tutti i soliti Rover K Series e PSA a gasolio, il cambio un Peugeot-Rover.

I motori Rover Serie K erano apprezzabili per carattere e sonorita', ma si sono rivelati un disastro in termini di affidabilita', con ricorrenti guai a testate, impianto di raffreddamento, varie ed eventuali..

Il mio meccanico (per le altre auto, non per la Civic che non ne ha mai visto uno a parte i tagliandi) ai tempi era concessionario Rover, emblematico, per cio' che puo' valere, il fatto che quando passavo dall'officina trovavo sempre una 200 con la testata aperta, anche con chilometraggi relativamente bassi. E per quello che puo' valere, non ho mai visto in tutti questi anni in concessionaria in occasione dei tagliandi una Civic anni '90 col motore aperto. Qualsiasi meccanico potra' confermarti che si tratta di un'auto caratterizzata da un'affidabilità meccanica elevatissima.

Nonostante cio' la Civic VI era sportiva e molto raffinata meccanicamente e telaisticamente, con motori (di cui gran parte a fasatura variabile Vtec) tutti 16v completamente in alluminio, caratterizzati da elevata/elevatissima potenza specifica, elevati/elevatissimi regimi di rotazione e ottimo rendimento, e telaio con sospensioni a quadrilateri deformabili. E molte altre piccole raffinatezze costruttive. Per sfatare il mito secondo cui le auto per essere robuste devono essere semplici e tranquille.
La Civic VI hatchback era prodotta a Suzuka, in Giappone.
 
fabiologgia ha scritto:
...Non possiamo giudicare oggi quanto longeva sia l'auto che abbiamo comprato qualche anno fa o che stiamo per comprare. La longevità di un'auto si dimostra a posteriori...
É anche vero però, come dice il proverbio, che il buon giorno di vede dal mattino.

C'è infatti un altro confronto possibile, che non richiede l'attesa di molto tempo: quello che si può fare, anche dopo un anno o due, tra i problemi manifestati dalla vettura nuova e quelli manifestati da quella precedente a parità di età.

La mia auto attuale, ad esempio, ha già avuto nei suoi primi 6 anni (ora ne ha quasi nove) più rogne di quelle che avevano avuto le precedenti nei loro primi sei anni; sia in termini di tipologia che di costi.
 
Comunque anche io sapevo che le Rover 200 e Honda Civic di allora erano delle "alter ego" inquanto differivano solo per qualche dettaglio estetico (proprio come da prassi oggi), e questo per via di un'accordo tra le due case atto da una parte a dare un po di "ossigeno" alla ormai claudicante condizione della casa inglese per via delle poche risorse e economiche, e industriali, dall'altra invece permetteva alla casa giapponese di poter penetrare il mercato europeo, anche se quest'ultima alla fine della fiera non ebbe i risultati auspicati.

Entrando in argomento invece, e cioè per quanto concerne la durata nel tempo o meno di un'auto, va da se che in merito sia fondamentale una opportuna manutenzione/utilizzo, ma che invece si dica che la qualità intrinseca delle stesse sia addirittura quasi "marginale" in tal senso non mi trova affatto d'accordo!
A meno che ad es nelle più disparate classifiche stilate da autorevoli enti certificatori nel settore non potessero accadere le seguenti condizioni/variabili;

- O quelle che figurano quasi puntualmente(casualmente?!?) nei piani alti delle stesse sono fortunate e/o opportunamente manutenute.

- Oppure quelle che per contro risultanno ai piani medio-bassi sono tutte fatalmente sfortunate e/o inopportunamente manutenute.

- O che magari queste "best in class" potessero veramente essere le migliori qualitativamente senza che ci sia necessariamente dietro "sovrastruttura" alcuna?

P.S; Capisco che ci possano essere delle eccezioni, ma appunto tali rimangono.
 
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