manuel46 ha scritto:
Il prezzo lo determina il rapporto domanda/offerta...
Per i carburanti questa regola ha una valenza un po' inferiore per via della pesante componente fiscale, che della domanda/offerta si fa un baffo.
Ad ogni modo la regola vale senz'altro molto di più oggi di quanto valeva anni fa, quando il prezzo finale del prodotto era stabilito dallo stato e perfettamente uguale in qualsivoglia distributore.
Ora
non è più così e ci sono, tra un distributore ed un altro, differenze anche parecchio vistose (10 e più centesimi, ossia 200lire).
Tuttavia, una sorprendente quantità di automobilisti, che magari a suo tempo si inviperivano quando la tv annunciava un universale aumento di 20lire e che magari si sono inviperiti anche l'altro ieri quando la tv ha annunciato l'aumento "culturale" di 2cent,
non sembra essersene accorta affatto. Tanto è vero che i distributori dai prezzi più alti continuano ad essere frequentati con disinvoltura,
anche in questo ultimo periodo di rapidi aumenti.
Il che, osservando le cose con un po' di distacco e ricordando che ogni merce (lavoro compreso) viene venduta al prezzo
più alto che i compratori
dimostrano di essere disposti a pagare, indica chiaramente che il prezzo del carburante, al di là dei brontolamenti,
non è percepito dagli automobilisti come una cosa veramente importante.