Ciao,
premetto che non sono un avvocato, quindi magari ti dico una cosa sbagliata. Comunque, il fatto di averti accusato, con lettera firmata, di aver contraffatto un documento dichiarando quindi il falso si potrebbe configurare come calunnia/diffamazione (non conosco bene la differenza).
Inoltre, avendo la tua assicurazione già pagato ed essendo intervenuta direttamente per correggere l'errore della targa con la controparte, è già essa stessa coinvolta più o meno direttamente nella faccenda.
Come mai l'avvocatuncolo dei nostri stivali non ha scritto anche a loro?
Io lo sfiderei a mandare una lettera di diffida anche alla tua assicurazione, se ne ha il coraggio...
Probabilmente non sarebbe una mossa molto furba, dettata più dall' inc...tura del momento; ragionandoci e facendo le cose per bene, e visto che ti chiede 300? per aver redatto una lettera, forse ti conviene, se te la senti e se ne hai la possibilità, investire parte di quella cifra per una veloce consulenza da un avvocato di tua fiducia, che ti consiglierà sul da farsi.
Comunque, dopo un esperienza simile e molto costosa, in famiglia abbiamo adottato la regola che, anche per il più piccolo di questi avvenimenti, vengano chiamati i vigili a redigere il verbale, a costo di aspettare anche ore.
La cosa funziona, posso assicurarlo:
un paio d'anni fa mio fratello, facendo una svolta a destra in città, dimenticò di mettere la freccia.
Un motociclista, che era dietro di lui e stava preparando il sorpasso (ovviamente sulla destra), si dovette buttare a terra scivolando per qualche metro sull'asfalto.
Nessuna conseguenza fisica, anche se la moto si rovinò.
Mio fratello, prendendosi subito la responsabilità dell'accaduto, chiese se c'era bisogno dell'ambulanza, dopodichè chiamò i vigili.
Il motociclista, che a suo dire aveva molta fretta, disse che non se ne parlava nemmeno, voleva che mio fratello firmasse immediatamente la constatazione prendendosi tutte le colpe.
Al rifiuto, il tizio si mise ad urlare dicendo che lui non aveva tempo da perdere, e che bisognava imparare a stare al mondo (cosa avrà voluto dire??? :shock

Se ne andò dopo aver lasciato tutti i dati di assicurazione, targa e numero di telefono.
I vigili arrivarono più tardi, redassero i verbale (multando giustamente mio fratello e togliendogli dei punti patente per la svolta senza indicatore di direzione), raccolsero la testimonianza di un passante che era rimasto lì, ed infine chiamarono il motociclista, chiedendogli se voleva recarsi nuovamente sul luogo dell'incidente per far verbalizzare la sua versione dei fatti.
All'ennesimo rifiuto, dicendo che lui non aveva tempo da perdere, i vigili lo avvertirono che sarebbe stata verbalizzata solo la versione di mio fratello, e che sarebbe risultato che lui se n'era andato con il suo mezzo senza aver avuto bisogno delle cure mediche.
Ebbene, dopo un paio di giorni, il motociclista si fece di nuovo vivo dicendo che era stato in ospedale a causa di dolori al collo e alla spalla dovuti alla caduta, e che tramite il suo avvocato ci avrebbe comunicato le sue richieste di risarcimento.
E' bastato ricordargli del verbale dei vigili... inutile dirvi che non si è più fatto sentire :thumbup: