<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Potenza del servofreno modulata in base al carico della vettura. | Il Forum di Quattroruote

Potenza del servofreno modulata in base al carico della vettura.

Oggi si fanno dei freni che, a mezzo del servofreno, sostanzialmnte hanno la stessa pressione di carico; questo sia la vettura con il solo conducente, sia la vettura con tutti e cinque i posti occupati con relativo bagagliaio a corredo. Ora io ricordo che uno dei difetti della gloriosa 128 era che aveva il servofreno troppo potente in relazione alla pressione di carico che il conducente gli imprimeva. Dunque potrebbe essere il caso di limitare appena un po' la potenza del servofreno quando la vettura e' sostanzialmente vuota ed aumentare la potenza del servofreno quando la vettura e' a pieno carico. Si badi bene che la frenata con la vettura vuota puo' essere identica a quella che si avrebbe con il servofreno piu' potente: basta aumentare a sufficienza la pressione sul pedale del freno.

Ecco dunque che potrebbe (e ripeto potrebbe) tornare utile un servofreno che sia sensibile al carico della vettura.
Se ne guadagnerebbe in "sensibilita'" del pedale del freno a vettura vuota, e al tempo stesso ne guadagnerebbe in potenza la frenata quando la vettura viaggia a pieno carico.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Oggi si fanno dei freni che, a mezzo del servofreno, sostanzialmnte hanno la stessa pressione di carico; questo sia la vettura con il solo conducente, sia la vettura con tutti e cinque i posti occupati con relativo bagagliaio a corredo. Ora io ricordo che uno dei difetti della gloriosa 128 era che aveva il servofreno troppo potente in relazione alla pressione di carico che il conducente gli imprimeva. Dunque potrebbe essere il caso di limitare appena un po' la potenza del servofreno quando la vettura e' sostanzialmente vuota ed aumentare la potenza del servofreno quando la vettura e' a pieno carico. Si badi bene che la frenata con la vettura vuota puo' essere identica a quella che si avrebbe con il servofreno piu' potente: basta aumentare a sufficienza la pressione sul pedale del freno.

Ecco dunque che potrebbe (e ripeto potrebbe) tornare utile un servofreno che sia sensibile al carico della vettura.
Se ne guadagnerebbe in "sensibilita'" del pedale del freno a vettura vuota, e al tempo stesso ne guadagnerebbe in potenza la frenata quando la vettura viaggia a pieno carico.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
Se e' per questo cambia anche la tenuta di strada se viaggi da solo od in 5 a bordo e valigioni nel bagagliaio.Penso pero' che le case costruttrici cerchino un compromesso tra le varie situazioni,e la tua idea sia di alquanto difficile realizzazione.
 
la 128, di cui ho avuto ben 2 esemplari (1971 e 1972) non aveva servofreno.

i freni attuali sono in grado, anche a macchina carica di esprimere la massima potenza frenante sopportata dallo pneumatico (tanto che entra anche l'ABS) in qualunque condizione

P.S: anche la Uno 45 che fù di mia moglie (1986) non aveva questo dispositivo

P.S: dal titolo del3ad che mi è arrivato sulla mail (non riesco a disinnescare questa gragnuola di messaggi) avevo indovinato l'autore della corbelleria.
 
pi_greco ha scritto:
la 128, di cui ho avuto ben 2 esemplari (1971 e 1972) non aveva servofreno.

i freni attuali sono in grado, anche a macchina carica di esprimere la massima potenza frenante sopportata dallo pneumatico (tanto che entra anche l'ABS) in qualunque condizione

P.S: anche la Uno 45 che fù di mia moglie (1986) non aveva questo dispositivo

P.S: dal titolo del3ad che mi è arrivato sulla mail (non riesco a disinnescare questa gragnuola di messaggi) avevo indovinato l'autore della corbelleria.

Scusa ma mi sembra molto strano quello che dici. Quando sulla 128 provavo a spegnere il motore in velocita' pompavo due o tre volte e il servo si scaricava dopo di che frenare diventava un'impresa assai difficile. Spiegami come e' possibile allora questo se sulla 128 non c'era il servofreno.

Regards,
The frog
 
Mi pare pericoloso: il guidatore rischia di essere colto di sorpresa dal livello di assistenza, visto che questo potenzialmente cambia ogni volta che usa la vettura, e quindi è impossibile "farci il piede".
Il problema del maggior carico è che lo spazio di arresto si allunga, e questo è inevitabile.
La servoassistenza invece non mi pare un problema....
 
pi_greco ha scritto:
la 128, di cui ho avuto ben 2 esemplari (1971 e 1972) non aveva servofreno.

i freni attuali sono in grado, anche a macchina carica di esprimere la massima potenza frenante sopportata dallo pneumatico (tanto che entra anche l'ABS) in qualunque condizione

P.S: anche la Uno 45 che fù di mia moglie (1986) non aveva questo dispositivo
Che ricordi ! La 127 mia prima vettura era sprovvista di servofreno,beh dovevi sapere frenare altrimenti.... :rolleyes: Una volta dalle parti di Mede Lomellina,nel mio maldestro tentativo di emulare Niki Lauda a momenti per un errore di frenata rischiai di finire in un canalone,io e sopratutto gli ignari passeggeri,ma il Buon Dio decise altrimenti.... :) Inconvenienti del primo sabato sera con la mia auto ritirata il lunedi'... :rolleyes: :p
 
alkiap ha scritto:
Mi pare pericoloso: il guidatore rischia di essere colto di sorpresa dal livello di assistenza, visto che questo potenzialmente cambia ogni volta che usa la vettura, e quindi è impossibile "farci il piede".
Il problema del maggior carico è che lo spazio di arresto si allunga, e questo è inevitabile.
La servoassistenza invece non mi pare un problema....

Ma invece e' proprio questo il punto. O carica o scarica la vettura devi applicare sempre la stessa pressione al pedale per avere lo stesso spazio di frenata in metri.

Per quello che riguarda la difficolta' di realizzarlo, basta andare a controllare con un dispositivo di quanto si sono compresse nel totale le molle delle sospensioni (tutt'e quattro)

Regards,
The frog
 
A questo punto anche il pedale del gas dovrebbe essere sensibile al peso... riducendo un pochino le prestazioni quando si viaggia scarichi... ma con un apposito pulsante che elimini questa cosa per ripristinare la massima efficienza possibile.
 
Thefrog ha scritto:
pi_greco ha scritto:
la 128, di cui ho avuto ben 2 esemplari (1971 e 1972) non aveva servofreno.

i freni attuali sono in grado, anche a macchina carica di esprimere la massima potenza frenante sopportata dallo pneumatico (tanto che entra anche l'ABS) in qualunque condizione

P.S: anche la Uno 45 che fù di mia moglie (1986) non aveva questo dispositivo

P.S: dal titolo del3ad che mi è arrivato sulla mail (non riesco a disinnescare questa gragnuola di messaggi) avevo indovinato l'autore della corbelleria.

Scusa ma mi sembra molto strano quello che dici. Quando sulla 128 provavo a spegnere il motore in velocita' pompavo due o tre volte e il servo si scaricava dopo di che frenare diventava un'impresa assai difficile. Spiegami come e' possibile allora questo se sulla 128 non c'era il servofreno.

Regards,
The frog

non si può spiegare l'assenza di una cosa che non c'è, complimenti per la manovra di spegnere il motore e frenare, non c'è che dire, accendi un cero alla madonna di pompei
 
pi_greco ha scritto:
Thefrog ha scritto:
pi_greco ha scritto:
la 128, di cui ho avuto ben 2 esemplari (1971 e 1972) non aveva servofreno.

i freni attuali sono in grado, anche a macchina carica di esprimere la massima potenza frenante sopportata dallo pneumatico (tanto che entra anche l'ABS) in qualunque condizione

P.S: anche la Uno 45 che fù di mia moglie (1986) non aveva questo dispositivo

P.S: dal titolo del3ad che mi è arrivato sulla mail (non riesco a disinnescare questa gragnuola di messaggi) avevo indovinato l'autore della corbelleria.

Scusa ma mi sembra molto strano quello che dici. Quando sulla 128 provavo a spegnere il motore in velocita' pompavo due o tre volte e il servo si scaricava dopo di che frenare diventava un'impresa assai difficile. Spiegami come e' possibile allora questo se sulla 128 non c'era il servofreno.

Regards,
The frog

non si può spiegare l'assenza di una cosa che non c'è, complimenti per la manovra di spegnere il motore e frenare, non c'è che dire, accendi un cero alla madonna di pompei

Non si dovrebbe scrivere ma te lo racconbto. All'universita' di Fuorigrotta io potevo andare o con il pullman (due ore a andare e due ore a venire) o con l'automobile (dieci minuti a andare e dieci minuti a tornare). Se a questo aggiungi che

- i miei all'epoca mi davano una paghetta di 10000 lire settimanali

- Dall'Arenella a Fuorigrotta la strada era tutta in discesa

allora comprenderai che nel viaggio di andata tiravo su' l'automobile a 110 allora poi spegnevo il motore e arrivavo in folle ed a motore spento al casello di Fuorigrotta. Certo che ora a ripensarci anche a me fa un certo "brrr".

Regards,
The frog
(P.S. e in discesa non dovevo ssolutamente perdere velocita' per cui immagina quello che combinavo in tangenziale)
 
Thefrog ha scritto:
pi_greco ha scritto:
Thefrog ha scritto:
pi_greco ha scritto:
la 128, di cui ho avuto ben 2 esemplari (1971 e 1972) non aveva servofreno.

i freni attuali sono in grado, anche a macchina carica di esprimere la massima potenza frenante sopportata dallo pneumatico (tanto che entra anche l'ABS) in qualunque condizione

P.S: anche la Uno 45 che fù di mia moglie (1986) non aveva questo dispositivo

P.S: dal titolo del3ad che mi è arrivato sulla mail (non riesco a disinnescare questa gragnuola di messaggi) avevo indovinato l'autore della corbelleria.

Scusa ma mi sembra molto strano quello che dici. Quando sulla 128 provavo a spegnere il motore in velocita' pompavo due o tre volte e il servo si scaricava dopo di che frenare diventava un'impresa assai difficile. Spiegami come e' possibile allora questo se sulla 128 non c'era il servofreno.
Regards,
The frog

non si può spiegare l'assenza di una cosa che non c'è, complimenti per la manovra di spegnere il motore e frenare, non c'è che dire, accendi un cero alla madonna di pompei

Non si dovrebbe scrivere ma te lo racconbto. All'universita' di Fuorigrotta io potevo andare o con il pullman (due ore a andare e due ore a venire) o con l'automobile (dieci minuti a andare e dieci minuti a tornare). Se a questo aggiungi che

- i miei all'epoca mi davano una paghetta di 10000 lire settimanali

- Dall'Arenella a Fuorigrotta la strada era tutta in discesa

allora comprenderai che nel viaggio di andata tiravo su' l'automobile a 110 allora poi spegnevo il motore e arrivavo in folle ed a motore spento al casello di Fuorigrotta. Certo che ora a ripensarci anche a me fa un certo "brrr".
Regards,
The frog
(P.S. e in discesa non dovevo ssolutamente perdere velocita' per cui immagina quello che combinavo in tangenziale)
per quello che hai scritto andresti abbattuto :shock:
 
Thefrog ha scritto:
pi_greco ha scritto:
Thefrog ha scritto:
pi_greco ha scritto:
la 128, di cui ho avuto ben 2 esemplari (1971 e 1972) non aveva servofreno.

i freni attuali sono in grado, anche a macchina carica di esprimere la massima potenza frenante sopportata dallo pneumatico (tanto che entra anche l'ABS) in qualunque condizione

P.S: anche la Uno 45 che fù di mia moglie (1986) non aveva questo dispositivo

P.S: dal titolo del3ad che mi è arrivato sulla mail (non riesco a disinnescare questa gragnuola di messaggi) avevo indovinato l'autore della corbelleria.

Scusa ma mi sembra molto strano quello che dici. Quando sulla 128 provavo a spegnere il motore in velocita' pompavo due o tre volte e il servo si scaricava dopo di che frenare diventava un'impresa assai difficile. Spiegami come e' possibile allora questo se sulla 128 non c'era il servofreno.

Regards,
The frog

non si può spiegare l'assenza di una cosa che non c'è, complimenti per la manovra di spegnere il motore e frenare, non c'è che dire, accendi un cero alla madonna di pompei

Non si dovrebbe scrivere ma te lo racconbto. All'universita' di Fuorigrotta io potevo andare o con il pullman (due ore a andare e due ore a venire) o con l'automobile (dieci minuti a andare e dieci minuti a tornare). Se a questo aggiungi che

- i miei all'epoca mi davano una paghetta di 10000 lire settimanali

- Dall'Arenella a Fuorigrotta la strada era tutta in discesa

allora comprenderai che nel viaggio di andata tiravo su' l'automobile a 110 allora poi spegnevo il motore e arrivavo in folle ed a motore spento al casello di Fuorigrotta. Certo che ora a ripensarci anche a me fa un certo "brrr".

Regards,
The frog
(P.S. e in discesa non dovevo ssolutamente perdere velocita' per cui immagina quello che combinavo in tangenziale)
Minchi@ papa' ! :shock:
 
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