I buoni pasto funzionano così
Valore facciale ad esempio 10 euro
Il datore di lavoro piccolo li paga 10 euro piĂą Iva 4% piĂą commissione di spedizione (quello cartacei, se ci sono ancora) o piĂą commissione di ricarica per quello cartacei.
Il dipendente ha 10 euro da spendere
L’esercente incassa 10 euro inclusa Iva 10% meno commissioni di incasso variabili dal 5% (se accetta di essere pagato dopo 3-4 mesi, se non 6) fino al 20% se vuole essere pagato subito (cioè a 30 giorni).
In aggiunta, il datore di lavoro “grosso” mette la gestione dei buoni “a gara” e ottiene uno sconto sui 10 euro di valore facciale (li paga meno di quanto valgono per i dipendenti).
Questo è un esempio di gara (dell’AdE!!!)
https://www.agenziaentrate.gov.it/p...1125.pdf/746d5083-c2be-0d03-8755-c643136046d8
Buono pasto da 7 euro più Iva 4%, l’AdE li ha pagati con il 19,5% di sconto cioè circa a 5,65 più Iva 4%, l’esercente è obbligato a prenderlo dal clienti come se valessero 7 euro Iva 10% inclusa cioè 6,36 più Iva, il gestore ovviamente glieli rimborserà a 5,65 più Iva meno un tot di commissioni. Ovviamente l’esercente per non rimetterci alza i prezzi (o riduce le porzioni) per chi usa i buoni pasto (nel caso chieda prima di servire se si useranno i buoni pasto), oppure alza i prezzi per tutti spalmando il pizzo legalizzato anche su chi paga con soldi veri oppure, se è uno serio e bravo che non ha bisogno dei ticket restaurant per vivere, manda giustamente a quel paese i buoni pasto.
I ticket sono una truffa legalizzata e poi c’è anche chi di lamenta che non glieli accettano. Non vado mai nei locali che li prendono perché so benissimo cosa c’è dietro e so che alla fine pago per gli altri.