Era solo per sottolineare l'insulsa frase finale, usata da molti come un mantra. Un po' come il "camb...to clima...co" (mi rifiuto categoricamente di scriverlo anche qui), che viene infilato in praticamente ogni articolo "giornalistico" che non sia di cronaca nera (finora).
O prendiamo coscienza che al di fuori di quattro uffici coi tavoli pieni di croissant e caffé allungato in rue de la Loi, 200 a Bruxelles non esiste alcun "futuro elettrico", oppure continuiamo a raccontarci barzellette perché il mondo, quello che conta e conterà sempre di più, ha altro in testa.
Diciamo che c'è stata troppa fretta nel considerare l'elettrico il futuro sicuro dell'automobile.
Ora molte cose stanno cambiando, a cominciare dall'Euro7, molte case stanno spingendo decisamente di più sull'ibrido (per ora), ci si sta rendendo conto dei vari bagni di sangue che si preannunciano con l'abolizione del termico.
Dalle aziende agli utenti, fino allo stesso ambiente (perchè comunque la CO2 si emette lo stesso nei processi di produzione e smaltimento), fino al possibile dominio cinese del settore. Ma siamo OT, se ne parla nell'apposito topic eventualmente.
Restando IT, le motivazioni di Abarth e Porsche sono le stesse, ma non è colpa loro, è colpa delle decisioni prese a livello UE.